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Vecchio 26-09-2004, 21.09.44   #1
epicurus
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Critica allo scritto di Miky1987 sull'amore:

scusa miky se mi permetto di criticare (costruttivamente, spero) un tuo lavoro che ho letto sul tuo sito (per tutti quelli che sono interessati, il lavoro di miky si trova alla pagina http://mukky.altervista.org/argomento3.html ), ma era troppo irresistibile.

quindi: ho letto il tuo scritto sull'amore e mi sono preso la libertà di farti varie osservazioni:

1) inizio su un aspetto linguistico: tu dici “al posto di fidanzamento c’è lo “stiamo insieme””, tale cambiamento dipende in gran parte dal fatto che il fidanzamento era una cosa più estetica-esterna, nel senso che si rendeva partecipe la società e soprattutto i genitori dell’amore che c’è tra due persone (inoltre: il fidanzamento rappresentava anche che tale partner era ben accettato dai genitori). Oggi le persone (a ragione) si interessano meno dei pure formalità sociali esteriori e si interessano meno (sempre a ragione) dell’approvazione dei genitori: da ciò si è passati dal fidanzamento allo ‘stare insieme’.
Non è che se si è fidanzati si ama di più una persona rispetto allo ‘stare insieme’, anzi il fidanzamento rappresentava un tempo il volere dei genitori, non dei fidanzati.

2) per mostrare le motivazioni di chi decide di convivere dici “Sprechi la tua unica vita, il breve tempo che hai a disposizione per divertirti, per darti alla sfrenatezza, al piacere andando a sposarti in Chiesa”. Questo non può essere condiviso: conosco parecchie persone (compreso mio cugino che convive da pochissimo e un mio ex-profe che convive da moltissimo) che convivono e si vogliono un bene dell’anima. Tu hai l’idea di chi convive come di chi non ha valori e vuole solo vivere la vita senza inibizioni: ma allora non convivrebbe, perché convivere (come sposarsi) comporta grandi grandi sacrifici, e se uno è come pensi tu allora non vorrebbe mai convivere.

3) prendo spunto dalla citazione fatta sopra: ma adesso, oltre a chi convive, devi puntare il dito (ciò che Gesù non avrebbe mai voluto: vedi discorso sulle pagliuzze nell’occhio) anche contro chi si sposa in comune? Qui dove starebbe il peccato?

4) sempre parlando di chi convive, scrivi “Ma adesso vi pongo una domanda cari lettori. Siamo veramente sicuri di poter trovare la vera felicità in un rapporto a scadenza, mettendo al primo posto della questione, come pilastri il divertimento, la sfrenatezza e il piacere?”: ma sei veramente convinto che chi conviva lo faccia per questi motivi? Ne hai parlato con chi convive o hai interrogato solo la tua coscienza?
Si convive per svariati motivi, ma penso che i principali siano: a) provare a stare a contatto tutto il giorno e vedere se ci si rende conto di non essere compatibili di carattere (vedersi solo occasionalmente qualche ora al giorno non è un buon test per vedere se poi, a contatto quasi 24 ore su 24, si andrà ancora d’accordo), se il test da esiti positivi (cioè se si riesce a star bene anche così) allora ci si potrà sposare (voglio farti notare che tale pratica non può che favorire il matrimonio, rendendolo più sicuro e duraturo); b) non si sente la necessità di sposarsi perché tale istituzione non ci da cose in più oltre a quelle che si hanno: loro si amano e questo basta.

5) “Il mondo odierno chiama felicità il sesso […]” forse hai ragione, ma la chiesa lo ha riposto in un angolino nascosto: il sesso non è così importante come la società vuole farci credere, ma non lo è neppure così poco come la chiesa vuole imporci.

6) “E’ preferibile passare la propria sola vita con tutto il suo limite dato dal tempo che ci è stato concesso
di vivere su questa Terra, con una vita banale e ripetitiva alla noia, fatta di rapporti occasionali magari
neanche meditati, oppure cercarne uno vero e una volta trovatolo affrontare ogni problema nato da questo e
risolverlo in collaborazione, sperimentando la maggior parte possibile di esperienze che esistono su questo mondo?”, potrei chiamare la vita di un don giovanni in vari modi, ma non sicuramente banale e ripetitiva alla noia.

7) “ma non instaurerò una dittatura per convincervi a seguirmi”, tu no ma la chiesa sì, dato cerca sempre di condizionare il parlamento, e così facendo vorrebbe impormi delle azioni che io non condivido: che lei dica quello che vuole ma anche che mi faccia fare quello che vuole nella mia vita personale. Questo è una grandissima pecca della chiesa, troppo grande per poter continuare a predicare i bei sentimenti.

8) “secondo me è meglio un matrimonio, chiaramente ragionato, e non piuttosto una semplice e insipida “convivenza”” ma chi ti dice che prima di convivere non riflettano molto su ciò: i fatti ti confutano.

9) concludi dicendo che l’amore necessiterebbe di molte altre analisi; peccato che quella che tu hai fatto non è proprio un’analisi, bensì hai solo esposto una tua idea di come si deve vivere l’amore.
Il fatto è che questo tuo scritto non ha nulla a che fare con la filosofia, mi sembra che ciò abbia solamente a che fare con il moralismo bigotto di un tempo (e anche di oggi, a quanto sembra).

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epicurus
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Vecchio 27-09-2004, 13.30.26   #2
iris_1
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Re: Critica allo scritto di Miky1987 sull'amore:

Ho letto anche io il testo di miki e devo dire che ne sono rimasta davvero sconcertata.
Non si tratta assolutamente di una riflessione su come viene vissuto l'amore oggi, ma di un parere personale e giudizio negativo su chi vive l'amore in un modo diverso da quello professato dalla Chiesa.
Non capisco come si possa identificare il convivere come scelta del divertimento, sfrenatezza e piacere rispetto al matrimonio in chiesa; io ho convissuto e non mi ricordo nessun divertimento sfrenato o piacere della libertà in nome del 'non matrimanio'. Mi ricordo invece immensi sacrifici fatti da ore e ora di duro lavoro, le notti passate a studiare invece che a dormire e i pasti consumati in macchina mentre guidavo per spostarmi da un posto di lavoro all'altro o dal posto di lavoro all'università.
Sicuramente questa non è la vita di tutte le persone che convivono, perché si deve mettere in conto che io l'ho fatto quando ancora studiavo, ma definire la convivenza come 'semplice e insipida' mi sembra offensivo.
Una convivenza comporta gli stessi sacrifici di un matrimonio 'riconosciuto', perché non è un foglio di carta che fa la differenza; mantenere una famiglia e la casa, risolvere i problemi che derivano da questo e dal vivere insieme fa parte della vita di chi è sposato come della vita di chi convive.
Si tratta di scelte differenti che cambiano solo l'aspetto 'formale' di un rapporto, ma non ne modificano la sostanza. Per cui non si può affermare che chi sceglie di convivere opta per il divertimento, la sfrenatezza e il piacere, mentre chi si sposa sceglie di vivere un rapporto 'vero e puro'.
Mi sembra che questo testo manchi di originalità visto che ripete le solite prediche che la chiesa ha sempre fatto nei confronti di chi ha un atteggiamento diverso da quello che essa impone.
Sicuramente esisteranno delle persone che scelgono la convivenza per potersi sentire libere da ogni legame, ma non credo che siano tanto peggiori di quelle persone sposate che in ogni momento cercano di 'evadere' dalle proprie responsabilità di mariti o di mogli che (..e con quale coraggio!), parlano del loro matrimonio sacro e inattaccabile all'amante che è accanto a loro nel letto, mentre il compagno è a casa ad aspettare che il caro maritino o la cara mogliettina torni dalla 'cena di lavoro' (e di persone simili ne conosco un'infinità!).
Con questo, quindi, si dimostra come il 'vero vivere l'amore' non s'identifica con la formalità, ma con il rispetto, con il desiderio di stare insieme, la forza di affrontare i numerosi problemi che la vita mette difronte al nostro cammino, costruire una famiglia e arrivare agli ultimi giorni dopo aver combattuto un'intera vita insieme; la scelta, poi, di affrontare tutto questo con la convivenza o con il matrimonio è del tutto personale e nessuno ha il diritto di giudicare.

Ciao

Ultima modifica di iris_1 : 27-09-2004 alle ore 13.34.26.
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Vecchio 27-09-2004, 21.17.41   #3
miky 1987
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Rispondo brevemente avendo dedicato l'intera giornata alla risposta ad altre critiche che giustamente come dice epicurus sono produttive e che io accetto; anzi sono ben felice che tu abbia mostrato curiosità anche per gli altri argomenti del sito e avrò molto piacere se vorrai espormi i tuoi pensieri anche sui rimanenti. Comunque il mio non vuol essere un imporre il mio ragionamento su quello degli altri, e non vengo certo a dire che un convivere sia peggio di un matrimonio, ma diversamente che certo essendo io volenteroso alla conversione e interessato alla cristianità nel vero senso della Parola credo fermamente nel Sacramento del matrimonio che come diceva anche Hegel è l'unico vero modo attraverso cui si può formare una famiglia e si può parlare di famiglia e tale pensiero condivido. Mi dispiace e mi scuso se nel mio argomento posso essere risultato offensivo. Non dico di più perchè per oggi sono abbastanza fuso. Pensate che devo battagliare in casa anche con i miei genitori che dopo essersi spsati in Chiesa si sono separati, mia mamma convive e pure si sono allontanati dalla Chiesa stessa. Comunque come ho detto ognuno è libero di scegliere la propria strada ed io ho scelto quella del cristiano.

Ultima modifica di miky 1987 : 27-09-2004 alle ore 21.20.29.
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Vecchio 30-09-2004, 22.29.59   #4
epicurus
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ciao miky, il fatto è che ho letto molta rabbia nel tuo scritto verso le persone che hanno costumi diversi dai tuoi.

se sei interessato alla strada dell'amore, come sembri e come dovresiti (da buon cristiano), allora dovresiti accettare in modo sereno le usanze altrui se non recano danno a nessuno: le scelte personali vanno rispettate.

comunque la mia prima preoccupazione è che tu non commetta lo svergognato errore che continua a commettere la chiesa: non imporre con la forza la tua viosione ad altri.


epicurus
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Vecchio 12-10-2004, 21.23.11   #5
miky 1987
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Ti ringrazio ancora epicurus ed anche per i consigli. Avrai visto la mia età e capirai che ancora il mio approcio alla filosofia ha bisogno di molte correzioni e sono molto felice di aver trovato in questo forum persone come te in grado di stimolare ed aiutare la mia ricerca.
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Vecchio 12-10-2004, 21.31.54   #6
miky 1987
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"7) “ma non instaurerò una dittatura per convincervi a seguirmi”, tu no ma la chiesa sì, dato cerca sempre di condizionare il parlamento, e così facendo vorrebbe impormi delle azioni che io non condivido: che lei dica quello che vuole ma anche che mi faccia fare quello che vuole nella mia vita personale. Questo è una grandissima pecca della chiesa, troppo grande per poter continuare a predicare i bei sentimenti."

Giusto, su questo hai completamente ragione e comunque anche su altri punti sui quali ho riflettuto. Il cristianesimo lascia libertà e perciò ognuno deve essere libero di fare assolutamente quello che gli pare.

miky 1987 is offline  
Vecchio 12-10-2004, 23.17.47   #7
epicurus
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ciao miky sono contento che tu abbia preso le mie osservazioni come critiche positive: avevo paura che si suscitassero conflitti, dato che nel forum quando si parla di cose delicate (che riguardano i propri ideali profondi) ci si può scaldare velocemente, ma sono contento che ciò non sia accaduto...

inoltre sono contento che tu condivida il punto (7) perchè penso che sia di fondamentale importanza pratica: indicare la propria via ma non importa, questo si dovrebbe fare.

non ti nego che il mio unico (o almeno il più importante) rimprovero che faccio alla chiesa è quello di voler imporre (legalmente) i propri principi, anche a gente che non li condivide: questo è gravissimo.


epicurus

P.S. ho visto che sei molto giovane, ma non pensare che io sia tanto più vecchio di te (sono dell'83)!
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Vecchio 12-10-2004, 23.41.02   #8
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l'amore è tale quando non ha vincoli di nessun tipo, i genitori, il matrimonio ecc. sono vincoli che costringono due persone a non separasi più, indipendentemente da se provano ancora quella cosa magica chiamata amore, quindi sono in un certo senso sbagliati.

ps. un giorno aprirò un post x chiedervi cosa sia davvero questa cosa magica, ma sò che non vi troverò risposta.. che cos'è che cos'è che cos'è??? ....è fantastica, ma a volte fa piangere...
...è bella, ma può causare le delusioni più brutte di questo mondo.. strano, non ci capisco più niente.
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