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Vecchio 29-09-2004, 09.51.11   #1
Giancarlo_Deangelis
Utente bannato
 
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
Abilità e volume Cerebrale.

Giancarlo X Agora.

Mi piacerebbe tanto sapere dai partecipanti del forum, se il volume del nostro cervello è strettamente correlato alla risoluzioni dei problemi che ognuno di noi riesce ad espletare. Grazie.

Cari Saluti.

Giancarlo.

PS.
Agora: la discussione su cosa sia l'intelligenza è stata chiusa "dall'alto", potremo continuare a scambiarci le nostre idee, in modo migliore perché più specifico, con quest'altra domanda.

Saluti Giancarlo.

Ultima modifica di Giancarlo_Deangelis : 29-09-2004 alle ore 09.55.55.
Giancarlo_Deangelis is offline  
Vecchio 29-09-2004, 10.28.57   #2
Agora
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
***

Ciao Giancarlo,
a questa domanda non saprei rispondere con esattezza.
In fondo su questa materia posso perlopiù esprimere dubbi, sperando anche di stimolare idee e riflessioni.
Quello coi microchip era appunto un parallelo che poteva servire allo scopo.
Anch'io mi sono sempre chiesto se la massa cerebrale del cervello di Einstein fosse superiore a quella di qualunque altro mortale, ma probabilmente non è una questione di quantità, non saprei.
Dunque mi unisco al tuo appello nella speranza che qualcuno possa darci delle delucidazioni e ravvivare questo interessante argomento.
A presto.
Agorà.
Agora is offline  
Vecchio 29-09-2004, 10.30.18   #3
Giancarlo_Deangelis
Utente bannato
 
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
X Agora.

riferimento
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" Forse vuoi affermare che la massa cerebrale, la grandezza del cervello, è direttamente proporzionata alle difficoltà che bisogna affrontare?"
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Caro Aroga.

Nel post che hai letto sugli uomini della caverna (di Platone), ho riportato quella che per me, nell'apprenderlo, era stata una sorpresa, poiché nella mia ignoranza e superbia, di uomo del terzo millennio, nei confronti dell'uomo delle caverne, avrei dato per scontato che io avessi avuto più cervello di lui.

Sembra che non sia così, misurando il volume dei crani ritrovati.

Questo è convalidato dal fatto, che anche il più grande scienziato dei nostri tempi ha la stessa quantità di materia grigia che ha il più cretino dei comuni mortali.

Non sarò certo io che potro svelarti questo mistero, comunque parlarne mi sembra interessante, anche perché la maggior parte delle persone a cui ho rivolto la domanda, non sapevano di questa differenza e, anzi, la ritenevano non veritiera.

In ogni modo, ho dato l'informazione così come la sapevo, anche se, nel discorso fatto, sottointendevo di non snobbare gli uomini delle caverne.

Questo può aver generato la tua domanda, ma, come ripeto, non so davvero se le cose stanno in questo modo, perché, altrimenti, gli elefanti che hanno un rapporto peso corporeo massa cerebrale più favorevole al nostro, dovrebbero essere più intelligenti di noi.

Anche in questo caso non so rispondere, se lo siano o meno......

Comunque sia, che gli uomini delle caverne avessero una scatola cranica con un volume superiore al nostro è un dato di fatto, e nulla esclude che questo sia avvenuto per condizioni indotte dall'esterno; e che quando sono terminate queste condizioni, il cervello si sia ridimensionato, perché il suo volume non era più necessario, quindi vi era uno spreco energetico in surplus.

Quello da te affermato sull'intelligenza artificiale è vero, infatti i computer si sono ridimensionati enormemente, pur possedendo molta più memoria e, quindi, più informazioni.

Allora: chi ci dice che le nostre cellule, con il loro DNA, RNA, con i loro Mitocondri, sinapsi e chi più ne ha più ne metta, non si siano specializzati, sollecitati sempre dalle condizioni indotte provenienti dall'esterno ed dall'interno, e non si siano miniaturizzati per risparmiare energia?

Inoltre, queste automodifiche del cervello la dicono lunga sul fatto che l'esperienze che facciamo tutti i giorni non entrino a far parte del nostro patrimonio. Ovvero: chi manderebbe i segnali per ampliarsi o restringersi se non le condizioni indotte dall'esterno? (Leggi esperienze).

Se tu vuoi dormire questa notte fai pure: io incomincio a rifletterci fin d'ora .

Un caro saluto da Giancarlo.

Ultima modifica di Giancarlo_Deangelis : 29-09-2004 alle ore 10.43.27.
Giancarlo_Deangelis is offline  
Vecchio 29-09-2004, 10.57.31   #4
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
da un articolo di focus

Da cosa dipende l'intelligenza? A questa domanda hanno cercato di rispondere da millenni filosofi, fisiologi e poi neuroscienziati. L'ultima risposta arriva dai ricercatori dell'Irvine College of Medicine (università della California): l'intelligenza dipende dal volume del nostro cervello in alcune aree specifiche. È questo il risultato di uno degli studi più ampi sulle facoltà mentali che ha coinvolto un'analisi strutturale del cervello.

Più ne hai, meglio è. Richard Haier ha usato la risonanza magnetica per ottenere immagini del cervello di 47 adulti con quoziente di intelligenza normale (secondo i parametri dell'Intelligence Quotient test).

Si è confrontato così il quoziente di intelligenza con il volume della materia grigia, misurato attraverso una tecnica particolare, la morfometria su base voxel (dimensione 3D, corrispondente ad un pixel volumetrico). In questo modo si è potuto verificare che le dimensioni e la strutture di alcune aree cerebrali determinano il livello delle nostre facoltà mentali.

I ricercatori con grande sorpresa hanno avuto prova del fatto che solo il 6 per cento di tutta la massa cerebrale è effettivamente collegato all'intelligenza.

Negli adulti quest'area corrisponde ai lobi frontali e parietali, mentre in individui più giovani le aree coinvolte sono più temporali (in prossimità delle tempie) che frontali.

Al centro dell'intelligenza. È molto probabile dunque, che esista un “centro dell'intelligenza”, com'è possibile visualizzare nell'immagine a fianco in cui sono segnalate in rilievo le aree attivate da test che coinvolgono l'uso dell'intelligenza. “C'è un flusso continuo di informazioni che vengono processate all'interno del cervello - spiega Haier - ma l'intelligenza sembra correlata solo al funzionamento efficiente di relativamente poche strutture, all'interno delle quali più materia grigia c'è, meglio è”.

Fonte: Focus
r.rubin is offline  
Vecchio 29-09-2004, 11.01.04   #5
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/990713a.htm
r.rubin is offline  
Vecchio 29-09-2004, 12.54.22   #6
Giancarlo_Deangelis
Utente bannato
 
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
X Rubin.

riferimento
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Sembra che il maggior peso di alcune parti del cervello
porti ad una maggiore intelligenza.
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Ho guardato il sito da te indicato, e sembra che dica il contrario di quanto hai letto su Focus, poiché in esso si afferma: che l'intelligenza è la sommatoria di tante cose che sfuggono alla biochimica, e che analizzare il cervello di Eistein, rimasto nella formaldeide per quarantacinque anni e ridotto in 250 fettine, non può dare assolutamente un risultato scientifico che valga come legge.

Fammi sapere, Giancarlo.
Giancarlo_Deangelis is offline  
Vecchio 29-09-2004, 14.28.03   #7
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
sì, afferma il contrario.
la ricerca sul cervello einsteiniano avrebbe rivelato una maggiore area (lobi parietali, deputati alla percezione spaziale, e lobi parietali inferiori, deputati al ragionamento astratto-spaziale-matematico ...ps: sembrerebbe che percepiamo i numeri come posti su una retta... ..boh, non so che dire, non è che ne sappia molto di neurologia) dicevo una maggiore area occupata dalle cellule nervose dei lobi parietali. che probabilmente, dicono, è connessa con il suo famoso ritardo nell'apprendimento del linguaggio (inizia a parlare a 3 anni).
einstein stesso, comunque sia la faccenda cerebrale, affermava di ragionare per immagini (il pensiero non è assolutamente solo verbale, l'immaginazione è una facoltà che permette anzi un ragionamento molto più rapido), combinava immagini, e ottenuto il risultato che cercava sudava settecento camice per cercare di tradurre quanto pensato in parole e simboli matematici.

da quel che ne so, l'intelligenza è determinata sia geneticamente sia dall'ambiente: uno nasce con un patrimonio genetico che prevede la possibilità di raggiungere un QI di 190. ma disgraziatamente vive in un ambiente ottuso, privo di stimoli, e resta un uomo qualunque.

gli stimoli ambientali sono essenziali allo sviluppo dell'intelligenza.
il cervello si modifica con l'esperienza, più negli anni infantili giovanili, via via sempre meno procedendo verso la vecchiaia.
si modifica nel senso che le esperienze producono apprendimento, che cerebralmente, non credo di dire una cavolata, si traduce in una creazione di connessioni sinaptiche (i neuroni sono collegati e comunicano tra loro attraverso le sinaspsi). ciò significa, ad esempio, che una persona nasce con una predisposizione per il trattamento dei concetti matematici, ma se si applica sulla matematica, le connessioni neuronali si infittiscono nell'area deputata, altrimenti restano tante quante quelle mie (poche, diciamo 2).

se uno nasce con la possibilità di diventare genio, ma resta chiuso fin dalla nascita in una stanza buia, e viene tirato fuori di lì a 20 anni, non vi dico quanto sarà brillante.

al contrario, una persona che nasce geneticamente limitata (), se incontra un ambiente favorevole, può svilupparsi anche abbastanza normalmente.

i neurologi inoltre, a proposito dell'intelligenza (la persona brillante "coglie le cose al volo", ossia è rapida nel ragionamento, rapida nella comprensione) parlano anche della "mielinizzazione": la mielina è una sostanza che riveste le cellule nervose, permettendo allo stimolo nervoso di viaggiare ad alte velocità: una mielinizzazione scarsa, significherebbe un sistema nervoso "poco oliato", quindi più lento.

(da cose che mi ricordo, nulla di più)
r.rubin is offline  
Vecchio 29-09-2004, 19.09.49   #8
Rolando
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Re: Abilità e volume Cerebrale.

Citazione:
Messaggio originale inviato da Giancarlo_Deangelis
Giancarlo X Agora.

Mi piacerebbe tanto sapere dai partecipanti del forum, se il volume del nostro cervello è strettamente correlato alla risoluzioni dei problemi che ognuno di noi riesce ad espletare. Grazie.

Cari Saluti.

Giancarlo.

PS.
Agora: la discussione su cosa sia l'intelligenza è stata chiusa "dall'alto", potremo continuare a scambiarci le nostre idee, in modo migliore perché più specifico, con quest'altra domanda.

Saluti Giancarlo.
Inserisco un mio intervento da 2002 come risposta alla tua domanda:

".....non è così sicuro che l´intelligenza o altri facoltà mentali hanno la loro origine nel cervello, anche se esso è necessario per il manifestarsi nel mondo fisico.
Leggi per esempio l´articolo di Roger Lewin "Is your Brain Really Necessary", nella rivista Science, vol 210 1980, dove si parla di uno studente inglese, con quoziente d´intelligenza molto alto, e che vive una vita normale, ma manca pressoché completamente il neocortex ! Ne c'erano solamente 1,5 ettogrammi, invece di 1,5 chilogrammi che è normale!..........."
Ciao
Rolando is offline  
Vecchio 29-09-2004, 21.28.56   #9
Giancarlo_Deangelis
Utente bannato
 
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Messaggi: 183
X Rolando.

riferimento
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"Non è così sicuro che l'intelligenza o altre facontà mentali hanno la loro origine nel cervello."
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Caro Rolando, mi sarebbe difficile rintracciare una rivista pubblicata 24 anni orsono, in ogni modo anch'io, recentemente, ho letto qualcosa del genere; sembra che, addirittura, lo stomaco funga da cervello per quanto riguarda alcune funzioni della nostra fisicità.

Infatti, la sua conformazione a pieghe somiglia molto alla conformazione del cervello, vero e proprio.

Un saluto Giancarlo.
Giancarlo_Deangelis is offline  
Vecchio 29-09-2004, 21.42.33   #10
Rolando
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Giancarlo_Deangelis
X Rolando.

riferimento
-------------------------------------------------------------------------
"Non è così sicuro che l'intelligenza o altre facontà mentali hanno la loro origine nel cervello."
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Caro Rolando, mi sarebbe difficile rintracciare una rivista pubblicata 24 anni orsono, in ogni modo anch'io, recentemente, ho letto qualcosa del genere; sembra che, addirittura, lo stomaco funga da cervello per quanto riguarda alcune funzioni della nostra fisicità.

Infatti, la sua conformazione a pieghe somiglia molto alla conformazione del cervello, vero e proprio.

Un saluto Giancarlo.
Ciao.
Allora forse il tuo problema sia più facile di risolvere, cioè se il volume del nostro stomaco sia "strettamente correlato alla risoluzioni dei problemi che ognuno di noi riesce ad espletare"?
Ciao
Rolando is offline  

 



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