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Vecchio 18-09-2005, 15.56.58   #11
Weyl
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Fenomenologia della menzogna

E. A. Poe e C. Collodi descrissero le tre forme principali di "menzogna" mediante cui l'essere umano entra in relazione col suo prossimo.
Vediamole nel dettaglio.
1) La truffa.
In tutto il mondo animale solo l'uomo persegue i suoi obiettivi utilizzando, come mezzo ammesso, quello di truffare altri esseri viventi.
Sono forme di truffa l'esca appesa all'amo, il pezzetto di formaggio nella trappola per il topolino, la tagliola nell'orto, le mine sotterrate nei campi.
Sono specie diverse di truffa la raccomandazione al concorso, il prestito della finanziaria, il mutuo bancario ad interessi usurai, gli ordini professionali, le leggi elettorali, le caramelle esplosive di unabomber, l'adulazione dei potenti, le 99 vergini promesse ai kamikaze, gli orari delle ferrovie italiane, i mazzi di fiori alla collega carina.
Etc, etc.... Poche iniziative umane, a guardar bene, escludono il principio della truffa.
Guardiamo il resto del mondo animale: i grandi felini insidiano, la volpe finge, il camaleonte e la piovra simulano, il cane piatisce, e tutti gli altri sono, sostanzialmente, leali.
Soltanto l'uomo organizza truffe.
2) Bugie con le gambe corte.
Sono forme benigne di menzogna: semplicemente perchè, dette per un beneficio immediato, non vanno mai molto lontano.
Sono tipiche dei bambini e delle donne.
Es. 1: "Perchè di nuovo in ritardo, Pierino?"
"Signor maestro, la nonna ha avuto un'altra crisi"
"Mi dispiace, Pierino, vuoi che telefoni a tua mamma per sapere se ora la nonna sta meglio?"
"No, la prego, signor maestro, la mamma ha un brutto esaurimento e non deve saper nulla..."
Es.2: "Cara..., ti va?"
"Arturo, lo sai che ho mal di testa"
"Vuoi che ti porti un'aspirina?"
" Ma... Arturo! Lo sai o no che sono allergica?" (Qui, poi, viene il colpo di genio, quello in cui le donne, a differenza dei bambini, mostrano a che livelli di perfezione più giungere quest'arte: l'effetto volano, "IL RILANCIO")
"Ecco, Arturo, non sai neppure che sono allergica all'aspirina... Potrei morire se la prendessi: te ne rendi conto? Non ti interessi di nulla se non di te stesso: sei il solito porco egoista"
"Cara, perdonami, non ti volevo uccidere: lo sai quanto ti amo" (Dove si mostra la verità freudiana, che l'inconscio non tace mai)
3) Bugie col naso lungo, assolutamente femminili.
Hanno per scopo l'intrufolarsi, aprire varchi alla curiosità.
Es.1: "Ti ho comprato due maglioni, Carlo. Quale preferisci?"
"Quello azzurro" "Carlo... Che cos'ha che non va quello rosso?"
Es.2: "Fidati di me, Luisa, quello ******* lo devi lasciare"
"Non lo guarderò più in faccia. Dovrà presentarsi in ginocchio, quel bastardo!"
"Brava, così si fa!"
"Sei davvero una cara amica, Mafalda. Cosa farei senza i tuoi consigli?"

Insomma, ce n'è un po' per tutti i gusti.
Ma come non riconoscere che, in circostanze assolutamente estreme, la menzogna è, in fondo, fisiologica ?
Proclami di ostaggi rapiti, che dichiarano la loro solidarietà con le ragioni dei rapitori, dichiarazioni di illustri politici, che affermano di aver creato un milione di posti di lavoro, kamikaze che, beccati, fanno dire dall'avvocato che nello zaino c'erano solo petardi: era tutto uno scherzo, insomma.
Vi sono eventi estremi, circostanze al limite della sopravvivenza, in cui la menzogna è comprensibile, pacifica e prevista.
Ne elenco alcune:
accertamenti fiscali, stato di guerra, innamoramento, rapimenti a scopo terroristico, stadio, riunioni di condominio, mafia, camorra, 'ndrangheta ed esame di guida.
Weyl is offline  
Vecchio 18-09-2005, 16.12.03   #12
sisrahtac
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Forse mente perchè ha dentro solo menzogne...
sisrahtac is offline  
Vecchio 18-09-2005, 20.24.47   #13
Vapensiero
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Per Weyl & compani.

Insisto con la mia equazione sui comportamenti dell'umanità:

"...Il mondo è dominato dalla casualità, la casualità genera paura, la paura genera egoismo".

Per quanto riguarda le bugie, caro weil non vi era bisogno di ricordarcele tutte e in tutte le sfumature, la domanda verteva sul perché, e non mi sembra d'averlo letto il tuo parere.

Affermare che le bugie, a parte quelle pietose, avvengono perché non si accetta il mondo che ci circonda, mi sembra ragionevole, poichè quando questo avviene, apparentemente, cerchiamo di trasformarlo a nostro favore.

Ma per esperienza diretta mi sono reso conto e lo ripeto, il più delle volte quel mondo che noi non accettiamo è più bello delle bugie con cui lo vogliamo modificare.

shalom ragazzi, shalom.

Ultima modifica di Vapensiero : 18-09-2005 alle ore 20.26.29.
Vapensiero is offline  
Vecchio 18-09-2005, 20.37.38   #14
eden
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Diffidare di chi afferma di dire sempre la verità!
Siamo sicuri di non dire mai bugie?
A noi stessi quante volte abbiamo mentito?
Alla fine forse conta la scelta dei soggetti a cui mentire e a cui dire la verità!
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Vecchio 19-09-2005, 00.09.13   #15
Piccolo Antonio
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secondo me è una questione di orgoglio,è difficile ammettere di essere in torto,anche se non si arriva a capire che ammettere di non essere perfetti vuol dire fare capire agli altri di essere umili e aperti al confronto e al miglioramento del proprio carattere
Piccolo Antonio is offline  
Vecchio 20-09-2005, 00.21.53   #16
epicurus
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Messaggio originale inviato da Vapensiero
Per Weyl & compani.

Insisto con la mia equazione sui comportamenti dell'umanità:
"...Il mondo è dominato dalla casualità, la casualità genera paura, la paura genera egoismo".
[...]
Affermare che le bugie, a parte quelle pietose, avvengono perché non si accetta il mondo che ci circonda, mi sembra ragionevole, poichè quando questo avviene, apparentemente, cerchiamo di trasformarlo a nostro favore.

Ciao Vapensiero , il dire una bugia - cioè proferire un enunciato falso o ritenuto tale - è un comportamente umano, e quindi estremamente complesso. Le persone possono mentire per diverse ragioni, e per questo la tua proposta mi pare riduttiva.

Non nego ovviamente che una persona possa mentire nel senso che intendi tu (per abbellirsi il mondo ai propri occhi), ma generalmente questa è, più che una menzogna, un autoingannarci, un illudersi.

Solitamente chiamiamo 'menzogne' quegli enunciati che diciamo ad altre persone sapendoli (o credendoli) falsi. Ovviamente qui si entra nel campo della psicologia (e non della filosofia), ma posso azzardare delle ipotesi riguardo le cause del mentire.

In generale si può dire una menzogna ad una terza persona per proteggere la vita o il benessere di noi stessi o di una persona che ci è cara. E qui dipenderà da quanta abbondanza siamo disposti a dare al nostro benessere: possiamo essere 'di manica stretta' e mentire solo per evitare di morire (o di far morire un'altra persona) e per lo strettissimo necessario; oppure essere 'di manica larga' e mentire per comprarci un vestito nuovo, per avere agevolazioni nel condominio, o per fare cariera più velocemente. (In più, più si sarà 'di manica larga' e più si sarà disposti a sacrificare il benessere degli altri per nostri sciocchezze).
Ovviamente noi potremo sentire necessario al nostro benessere anche godere di una grande stima degli altri e di una bella immagine sociale; così l'essere contrariati (anche se ormai ci si è resi conto di aver detto una cosa sbagliata) potrebbe rappresentare un forte colpo per il proprio orgoglio: questo, quindi, potrebbe essere un altro motivo per il quale mentire.

Reputo, così, che la proposizione "si può mentire ad una terza persona (o a un gruppo di altre persone) per proteggere la vita o il benessere di noi stessi o di una persona (o gruppo di persone) che ci interessa(no)" sia abbanstanza generica per racchiudere quasi tutti i casi. Dico 'quasi tutti' perchè in effetti rimangono fuori da questa generalizzazione le menzogne del 'solo per il gusto di dirle'. (Ma in fin dei conti anche queste potrebbero essere fatte ricondurre alla generalizzazione sopra, infatti tutto dipende dai bisogni delle persone, da cosa forma il loro benessere.)

epicurus
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Vecchio 20-09-2005, 09.20.13   #17
Vapensiero
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Epicurus.

riferimento:

<.....e per questo la tua proposta mi pare riduttiva....>

Per la seconda volta, nella stessa mattinata, mi costringi ad invitarti a riflettere meglio su quello che leggi, poiché, come ho detto a Weyl, che aveva fatto tutto un'elenco di bugie da lui conosciute (ma a quella lista se ne potevano aggiungere altrettante senza raccontarle tutte), non comprendo dove sia la riduttività del mio intervento.

Inoltre, il tuo risulta contradditorio per i seguenti motivi; infatti: anche quando accenni alla bugia per difendere la propria incolumità lo si fa per paura, anche se si tratta di un'altro tipo.

Quando il bambino dice una bugia sul fatto che non ha rubato la marmellata, lo fa per paura.
Ma le bugie prese in considerazione dalla domanda non credo che si referissero a questo tipo, ma a quelle raccontate dagli adulti nei più svariati casi "utilitaristici".

Ovvero: in qualunque situazione vengano affermate evidenziano una difficoltà dell'individuo nel vivere concretamente la sua vita, da persona consapevole e autocosciente, come tu affermi.

Ti porto un esempio concreto: un marito tradisce la moglie o viceversa, pur continuando a vivere, come se nulla fosse, sotto lo stesso tetto, continuando a farsi le coccole e a raccontarsi bugie all'infinito.

Come deve essere valutato questo atteggiamento umiliante per entrambi?

La persona matura, che non ha paura della vita e che è cosciente del proprio diritto alla vita felice, non stando più a suo agio con la propria moglie o il proprio marito, si mette a tavolino e chiarisce la situazione, poi si separa e va ad aprire un nuovo spazio con la persona che ama.

Come potrai appurare, caro Epi, la paura di vivere o l'incapacità di risolvere i problemi sono sempre alla base delle bugie. "Negazione della realtà della vita", quindi paura della stessa.

Ciao. Vapensiero.

. JGKV.

Ultima modifica di Vapensiero : 20-09-2005 alle ore 09.25.42.
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Vecchio 20-09-2005, 10.20.40   #18
epicurus
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Messaggio originale inviato da Vapensiero
Inoltre, il tuo risulta contradditorio per i seguenti motivi; infatti: anche quando accenni alla bugia per difendere la propria incolumità lo si fa per paura, anche se si tratta di un'altro tipo.

Quando il bambino dice una bugia sul fatto che non ha rubato la marmellata, lo fa per paura.
Ma le bugie prese in considerazione dalla domanda non credo che si referissero a questo tipo, ma a quelle raccontate dagli adulti nei più svariati casi "utilitaristici".

Ovvero: in qualunque situazione vengano affermate evidenziano una difficoltà dell'individuo nel vivere concretamente la sua vita, da persona consapevole e autocosciente, come tu affermi.

Ti porto un esempio concreto: un marito tradisce la moglie o viceversa, pur continuando a vivere, come se nulla fosse, sotto lo stesso tetto, continuando a farsi le coccole e a raccontarsi bugie all'infinito.

Come deve essere valutato questo atteggiamento umiliante per entrambi?

La persona matura, che non ha paura della vita e che è cosciente del proprio diritto alla vita felice, non stando più a suo agio con la propria moglie o il proprio marito, si mette a tavolino e chiarisce la situazione, poi si separa e va ad aprire un nuovo spazio con la persona che ama.

Ciao Vapensiero, non capisco che cosa sia contraddittorio nel mio intervento precedente (eventualmente falso). Comunque quello che dicevo io era che il caso limite in cui la persona mente a se stesso e indirettamentente anche agli altri, tale persona non ha la stessa responsabilita` di chi mente consapevolmente all'altro: e quest'ultimo mi sembrava il caso sul quale l'apertore del topic ci invitava a riflettere.

E io ho detto che - in quest'ultimo caso, che riguarda la bugia consapevole agli altri - si mente per mantenere uno status desiderabile, che potrebbe essere: tentar di non aver paura (o minimizzarla), evitare umiliazioni, assicurarsi privilegi, etc...


epicurus
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Vecchio 20-09-2005, 11.33.49   #19
Vaniglia
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Le bugie sono un sottrarci alle nostre responsabilita', ci nascondiamo per apparire con una sembianza diversa da quella che siamo veramente...la classica maschera che abbiamo indossato ma che dovremmo gettare...comunque le ragioni che sono dietro le bugie sono tante...la paura di mostrarci, l'insicurezza, la poca stima che abbiamo di noi,... ma esiste anche un mentire sapendo di mentire e puo' essere per motivi utilitaristici, strettamente egoistici o a fin di bene



Vaniglia
Vaniglia is offline  
Vecchio 20-09-2005, 21.02.21   #20
SebastianoTV83
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Non so che filosofo avesse detto qualcosa del genere:

tradire e tacere è essere menzogneri ma tradire e raccontarlo al tradito è proprio essere *******!
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