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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 27-03-2007, 23.22.33   #1
Darkina
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-05-2005
Messaggi: 110
Genitori

Ciao!
Ho un problema con i miei genitori...
me li sento addosso come un'oppressione, ho 19 anni, quasi 20 e loro non si rendono conto che mi stanno facendo del male...
non fanno altro che starmi addosso, devo sempre rendergli conto di quello che faccio, non gli va mai bene il ragazzo con cui sto, non mi lasciano fare niente, mi fanno vivere le mie storie con la paura ( ad esempio non mi lasciano dormire insieme ad un ragazzo, quando ce l'avevo, adesso non c'è più nemmeno quello, niente..mentre le mie amiche ci vanno a fare i viaggi insieme, al mare insieme ecc.ecc.) sono un po' antiquati!!
Quando un ragazzo mi lascia invece di consolarmi mi dicono " ma vatti a cercare gente migliore , che continui a stare con questa gente qui! questi imbecilli" e tutto così...non posso fare tardi la sera sennò loro muoiono d'infarto...mi dicono che io li voglio far morire, che finirò male quando non ho mai bevuto nè fumato nè mi sono mai fatta una canna...niente...sembra che non se ne accorgano che io sono ormai matura, so guardarmi da sola, ho la capacità critica di discernere con chi stare e con chi non stare, ho tutto il diritto di scegliermi da sola le persone con cui avere delle relazioni affettive...
io li odio non posso più sopportarli, non riesco più nè ad abbracciarli, nè a fare loro un regalo niente...non mi importa più niente di loro...
loro mi urlano sempre, non riesco a farci una discussione pacifica, hanno la mente chiusa e il paraocchi, nonostante siano entrambi colti...ho cercato mille modi per mettere a posto la situazione, ma non riesco proprio a cambiarla...ho 20 anni, voglio la mia libertà, non sono più una bambina!!!
Darkina is offline  
Vecchio 28-03-2007, 03.41.53   #2
neman1
Ospite abituale
 
L'avatar di neman1
 
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
Il mio non è consigliare....

Ciao

Io, da ragazzino apparentemente troppo tranquillo e chiuso me ne sono fregato ad un certo punto, così una mattina prima di partire a scuola con 16 anni sulle spalle presi il passaporto e rubai qualche spicciolo dal giubotto di mio nonno (quanto gli voglio bene!). Col cuore nella gola mi recai alla stazione dei bus, mi pagai giusto il biglietto extraurbano e via....per un viaggio solitario attraverso 3 stati finché dopo 10gg non mi trovarono. I miei, che sono venuti poi a prendermi nel lontano non si azzardarono a dire una parola. Una bella scossa gli ho dato!

Ebbene si, anche se non era nella mia intenzione di tornare da loro, qualche cambiamento a mio favore l'ho scorto subito. Quindi, facendo leva sulla forza che nel mentre ho imparato a darmi e l'impatto che ebbe la classe al mio ritorno in scuola (mi hanno accolto come se fossi figo) presi gusto nel far valere le mie cose. Grazie al fatto di aver fatto capire la mia autosufficienza nell'affrontare l'ignoto. Un processo che non ha smesso di raffinarsi negli anni... Chiaro che l'atto compiuto non era 'La Dimostrazione' che altri si aspettavano da me per conquistare la fiducia, però...

Ora, penso che il tuo punto non è (o si?) il prendere coscienza del tuo posto nel mondo il che era più il mio caso. T'ho raccontato questo anedotto abbreviato leggendoti ragazza 20enne dunque meno istigabile di noi maschietti a bravate del genere. 20anni, i quali bastano ed avanzano per capire (e lo fai mi pare) che per l'autosufficienza occore rinunciare agli agi che la famiglia offre, particolarmente se i genitori non hanno raccolto altro che diffidenze e paure nella loro vita. Saluto
neman1 is offline  
Vecchio 29-03-2007, 23.27.21   #3
Jade_de_Montaigne
Ospite abituale
 
Data registrazione: 21-02-2007
Messaggi: 131
Wink Riferimento: Genitori

Ciao Darkina!

Penso di poter capire perfettamente le problematiche da te esposte, dato che anche io ho 19 anni e tra tre mesi ne faccio 20
I miei genitori sono molto, molto apprensivi e anche loro mi dicono sempre che prima o poi farò loro venire un infarto! Nonostante nella mia vita sia sempre stata una studentessa modello e, da quando ho 15 anni, prendo tranquillamente aerei e treni e viaggio da sola.
Frequento l'università in una città a 40 km dalla mia e non ti dico le paranoie che si fanno quando dormo lì dalle mie amiche! Facendo tutti i giorni 80 km complessivi con la mia macchina per andare a lezione, il mio papà vuole che gli faccia lo squillo quando arrivo lì e molte volte mi trilla il cellulare in classe perchè vuole assicurarsi che stia bene. Se al ritorno sgarro di un minuto, lo trovo affacciato al balcone e ogni volta dice che mi deve togliere la mcchina perchè così non può vivere!
Ti faccio un esempio: ieri sera gli avevo chiesto di accompagnarmi all'università perchè pioveva ma, quando mi sono svegliata, ho trovato il sole, così gli ho detto che potevo andare da sola. Mi ha chiesto 800 volte se ero sicura e, quando sono tornata, l'ho trovato con l'emicrania perchè è stato tutta stamattina a dannarsi l'anima!

Lui è sicuro solo quando sa che sto assieme al mio ragazzo, col quale sto da 2 anni e di cui si fida ciecamente, oppure quando sto assieme ai miei amici del cuore che conosco da molti anni e che sa che sono dei bravissimi ragazzi.

Ma è normale: io li considero eccessivi, a volte non concepisco che per fare stare sicuri loro debba rinunciare io alle mie cose, ma poi mi rendo conto che se non mi amassero non si comporterebbero così.
La madre del mio ragazzo mi dice sempre: finchè non diventi mamma, non potrai mai capire.

E spesso mi rendo conto che forse forse ha ragione lei

Un

Jade
Jade_de_Montaigne is offline  
Vecchio 03-04-2007, 09.00.16   #4
cielosereno52
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Data registrazione: 21-05-2006
Messaggi: 211
Riferimento: Genitori

Citazione:
Originalmente inviato da Jade_de_Montaigne
Ciao Darkina!

Penso di poter capire perfettamente le problematiche da te esposte, dato che anche io ho 19 anni e tra tre mesi ne faccio 20
I miei genitori sono molto, molto apprensivi e anche loro mi dicono sempre che prima o poi farò loro venire un infarto! Nonostante nella mia vita sia sempre stata una studentessa modello e, da quando ho 15 anni, prendo tranquillamente aerei e treni e viaggio da sola.
Frequento l'università in una città a 40 km dalla mia e non ti dico le paranoie che si fanno quando dormo lì dalle mie amiche! Facendo tutti i giorni 80 km complessivi con la mia macchina per andare a lezione, il mio papà vuole che gli faccia lo squillo quando arrivo lì e molte volte mi trilla il cellulare in classe perchè vuole assicurarsi che stia bene. Se al ritorno sgarro di un minuto, lo trovo affacciato al balcone e ogni volta dice che mi deve togliere la mcchina perchè così non può vivere!
Ti faccio un esempio: ieri sera gli avevo chiesto di accompagnarmi all'università perchè pioveva ma, quando mi sono svegliata, ho trovato il sole, così gli ho detto che potevo andare da sola. Mi ha chiesto 800 volte se ero sicura e, quando sono tornata, l'ho trovato con l'emicrania perchè è stato tutta stamattina a dannarsi l'anima!

Lui è sicuro solo quando sa che sto assieme al mio ragazzo, col quale sto da 2 anni e di cui si fida ciecamente, oppure quando sto assieme ai miei amici del cuore che conosco da molti anni e che sa che sono dei bravissimi ragazzi.

Ma è normale: io li considero eccessivi, a volte non concepisco che per fare stare sicuri loro debba rinunciare io alle mie cose, ma poi mi rendo conto che se non mi amassero non si comporterebbero così.
La madre del mio ragazzo mi dice sempre: finchè non diventi mamma, non potrai mai capire.

E spesso mi rendo conto che forse forse ha ragione lei

Un

Jade


Per fortuna non tutte le madri sono oppressive.. pur avendo giustificate paure ..
Mia madre firmò per il passaggio di proprietà a mio favore di una moto di grossa cilindrata quando avevo diciott'anni...ad esempio..
E non mi pose mai limiti nei miei viaggi di gioventù..
Credo che chi crea gabbie affettive nei confronti dei propri figli sia poi destinato a pagare prezzi salati..o perchè il figlio si allontana definitivamente.. fuggendo .. o perchè una rondine che non vola poi muore nella gabbia.

E..se i genitori non hanno acume nel capire queste banali cose.. che siano
i figli a fabbricarsi la chiave per aprire la gabbia.. tanto da uscirne ed entrarne
a proprio piacimento...prendendolo come un gioco di propria crescita personale...di una sfida per conquistare la propria giusta autonomia, senza ricorrere a vie di fughe pericolose...
cielosereno52 is offline  
Vecchio 03-04-2007, 14.47.31   #5
Lucio Musto
Rudello
 
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Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
Riferimento: Genitori

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Originalmente inviato da Darkina
Ciao!
Ho un problema con i miei genitori...
me li sento addosso come un'oppressione, ho 19 anni, quasi 20 e loro non si rendono conto che mi stanno facendo del male...
non fanno altro che starmi addosso, devo sempre rendergli conto di quello che faccio, non gli va mai bene il ragazzo con cui sto, non mi lasciano fare niente, mi fanno vivere le mie storie con la paura ( ad esempio non mi lasciano dormire insieme ad un ragazzo, quando ce l'avevo, adesso non c'è più nemmeno quello, niente..mentre le mie amiche ci vanno a fare i viaggi insieme, al mare insieme ecc.ecc.) sono un po' antiquati!!
Quando un ragazzo mi lascia invece di consolarmi mi dicono " ma vatti a cercare gente migliore , che continui a stare con questa gente qui! questi imbecilli" e tutto così...non posso fare tardi la sera sennò loro muoiono d'infarto...mi dicono che io li voglio far morire, che finirò male quando non ho mai bevuto nè fumato nè mi sono mai fatta una canna...niente...sembra che non se ne accorgano che io sono ormai matura, so guardarmi da sola, ho la capacità critica di discernere con chi stare e con chi non stare, ho tutto il diritto di scegliermi da sola le persone con cui avere delle relazioni affettive...
io li odio non posso più sopportarli, non riesco più nè ad abbracciarli, nè a fare loro un regalo niente...non mi importa più niente di loro...
loro mi urlano sempre, non riesco a farci una discussione pacifica, hanno la mente chiusa e il paraocchi, nonostante siano entrambi colti...ho cercato mille modi per mettere a posto la situazione, ma non riesco proprio a cambiarla...ho 20 anni, voglio la mia libertà, non sono più una bambina!!!


Non amo criticare, e sicuramente non sono all'altezza di giudicare nessuno.
Se pure ne fossi all'altezza, non mi permetterei di esprimere un parere sulla scorta degli elementi che ci racconti.

Ma così, "a pelle" come si dice ora, credo che se fossi uno dei tuoi genitori, avrei le loro stesse preoccupazioni, identiche ansie, pari convincimenti. Scusa se lo dico (la brutalità nella franchezza è una delle mie caratteristiche più aspre) ma ti vedo proprio come una bambina indifesa, che vuole si, la libertà che le compete, ma è lontanissima da essere matura abbastanza per poterla gestire fuori delle "mura del clan".

Un'affettuoso abbraccio di solidarietà da parte mia a mamma e papà, mi sento di mandarti, anche perché forse sei più vicina all'età dei miei nipoti che a quella dei miei figli, ed a te una sola parola: non li sottovalutare quei vecchiacci obsoleti; tu sei tutto il significato della loro vita!. Se fallisci tu non muoiono solo d'infarto... che in fondo è una bella morte, ma falliscono prima loro, ed in modo definitivo!
Lucio Musto is offline  
Vecchio 04-04-2007, 15.22.03   #6
Brethil°°
Ospite
 
Data registrazione: 03-04-2007
Messaggi: 5
Riferimento: Genitori

beh...penso che di situazioni come le tue ce ne siano tante tante!!in un certo senso è normale che siano preoccupati, e anche noi vogliamo che lo siano!! ma a volte diventano troppo oppressivi...e questo non è giusto
il consiglio che posso darti è quello di parlargli...spiegare quello che pensi...fargli capire le tue intenzioni...inoltre chiedigli perchè non si fidano di te. Non possono impedirti di fare errori, sbagliare è una cosa normale, poi molte volte si impara dagli errori, ma bisognerebbe cercare di capire da soli dov'è lo sbaglio e non lasciarselo dire da qualcun'altro. La testa te l'hanno fatta e devono anche lasciartela usare...sei te che devi scelgliere la tua vita e non loro...
inoltre se sei così è perchè loro ti hanno "tirata sù" in questo modo,e dovrebbero andarne fieri.
ti ripeto la cosa migliore è discuterne con loro. Ognono di noi vuole la propria libertà ma allo stesso tempo non vuole sentirsi escuso, quindi anche per loro è difficile scegliere che strada prendere, ...a questo punto te dirai che c'è una via di mezzo...ma anche quella non è così semplice.
spiegagli che vuoi prendere delle scelte da sola...e che sai riconoscere una cosa giusta da una sbagliata perchè loro te l'hanno insegnato in questi anni.
la verità è che la vita va avanti e te sei cresciuta ma loro non vogliono ammetterlo...
Brethil°° is offline  
Vecchio 04-09-2007, 11.54.21   #7
sentieroluminoso
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Data registrazione: 18-04-2007
Messaggi: 60
Genitori: schemi ereditari

Mia madre dice spesso che ha cercato di impostare la sua genitorialità basandosi soprattutto sull'antitesi rispetto all'educazione ricevuta da sua madre, dice di essersi sentita fortemente limitata in ogni sua scelta, molto condizionata in ogni suo agire, crede di aver ricevuto un' educazione castrante, unica femmina dopo 4 maschi. Ho conosciuto mia nonna imprenditrice di inizio secolo, in età ormai avanzata, ne ho apprezzato il coraggio, la forza e l'intraprendenza, non mi ha mai accarezzata, nonostante abbia passato tanti anni della mia infanzia con lei. Negli attimi di incoscienza prima che morisse, sussurrava: la bambina, la bambina, non fate cadere la bambina. Si riferiva a me, erano timori che aveva tenuto da qualche parte nella sua mente per venti anni e che fuoriuscirono in quel momento così particolare.

Mia madre dice di essere stata soprattutto una con la quale si poteva parlare, per la quale non si doveva nutrire il timore di confrontarsi, dice che è riuscita a lasciar libere le sue figlie anche di sbagliare. Nella realtà delle cose, sovrapponendo le due figure una sull'altra la sua immagine combacia spesso con quella della nonna, forza, carattere, coraggio si, ma anche un pò di egoismo, che nella nonna da nipote non avevo rinvenuto, ma i cui prodromi è plausibile ci siano stati. Non ricordo carezze, non ricordo un buon dialogo non verbale con mia madre, ricordo invece alcune rigidità che oggi da genitore trovo inspiegabili.

Sono un genitore che ha teso ad esercitare una accentuata funzione di controllo, ad avere continuamente il polso della situazione, mio figlio ha solo cinque anni ma riguardando a ritroso questi pochi anni, mi ricordo sempre impegnatissima a che tutto rientrasse negli schemi che ritenevo opportuni. I ritimi della sua vita scanditi da quanto ritenevo andasse fatto, pappe, bagnetti, ninne, giochi, far rientrare tutto in schemi rigidi mi serviva a tenere tutto sotto controllo. Si ha bisogno di esercitare una funzione di controllo quando non si "sente"? Di "possedere" gli strumenti perchè non si sente di riuscire a gestire le cose in maniera più istintiva, più naturale? Io credo di aver avuto una buona qualità di scambi non verbali con mio figlio, viene naturale sia a lui che a me abbracciarci, accarezzarci, giocare con il corpo dell’altro e sentirlo come una prolunga del proprio essere. Mi sono accorta però di essere molto simile, nei difetti allo schema di mia madre, sono stata per certi versi egoista, per certi versi rigida, simile.

Secondo me lo schema genitoriale è in gran parte ereditario, ci si riesce ad affrancare solo per alcuni aspetti, ma sostanzialmente si ereditano le dinamiche e le si perpetrano solo con lievi modifiche. Per essere pienamente se stessi, per riuscire ad affrancarsi totalmente, bisogna riconoscere, capire e perdonare le tare a monte e lavorare duramente per cercare di non inserire il “pilota automatico”, ma guidare a vista. C’è qualcuno che crede di aver ereditato schemi che ha perpetrato? Che figli eravate e che genitori siete? E soprattutto, c’è qualcuno che si è accorto della ripetizione di errori ereditati ed ha trovato una dinamica funzionale per evitare di perpetrarli?
sentieroluminoso is offline  
Vecchio 04-09-2007, 18.50.27   #8
Alexiel
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Messaggi: 35
Riferimento: Genitori

Cara Darkina, capisco alla perfezione il tuo problema: infatti anche io, con 16 anni, lo vivo appieno, nonostante entrambi i miei sappiano che loro figlia è una ragazza "modello", pulita da fumo, alcol e canne.
Sappi però una cosa... quello che tu sei oggi, cioè una ragazza retta, intelligente, diligente e non una depravata bevitrice o fumatrice o drogata che sia, lo devi a quello che loro sono stati fino ad adesso, e a quello che sono ancora.
Loro sono sempre stati così ed è così che ti hanno educata e tu sei cresciuta in modo giusto e corretto.
Ora naturalmente tu sei maturata, hai le potenzialità e sai benissimo di poter guardare sulla tua vita da sola, e il fatto che loro continuino ad essere i genitori di sempre, posso capirlo, risulta decisamente pesante, ma non lo fanno con cattiveria, cerca di capirli .
Piuttosto dovresti parlare loro chiaramente...chiedigli che razza di figlia hanno cresciuto se secondo loro non è in grado di discernere un comportamento morale da un comportamento depravato.
Chiedigli se secondo loro il loro compito di educazione nei tuoi confronti è stato svolto correttamente: se così è allora non c'è motivo che essi si preoccupino per te, visto che sei stata cresciuta ed educata più che bene.
Spiegagli inoltre che così facendo non fanno il tuo bene, anzi, ti senti soffocata e ti senti un'inetta ai loro occhi, come se non fossi mai abbastanza grande per loro.
Devi dire loro tutto, tutto, tutto, anche che continuando così si fanno odiare.
E se non lo capiranno tu vai per la tua strada, gliel'hai spiegato con le buone parole, non capiscono?
Lo dimostrerai con i fatti.
Anche uscendo la sera, anche facendo tutto, sarai sempre la loro figlia provetta.
Forse la smetteranno, altrimenti se continuano tu fatti uscire le loro raccomandazioni dalle orecchie e guardali con tenerezza...si preoccupano ancora per te come se fossi una bambina che carrrrini .
Comunque, su una cosa sei totalmente in torto, senza transigere: tu odi i tuoi?
Complimenti, odi i tuoi e, come hai detto, non te ne frega più niente di loro solamente perchè a loro frega ancora tantissimo di te, perchè loro ancora ti vogliono troppo bene.
Perchè come detto, non sono oppressivi per sport, ma perchè ti vogliono un mondo di bene, altrimenti ti avrebbero lasciata magari in mezzo alla strada anni fa.
E in questo caso, mi pare giusto fartelo notare, stai rispondendo ad un atto di amore con odio.
Giudica tu.
Loro non sono gli unici ad essere in torto, ma neanche tu hai tanto ragione se cadi in questo sentimento.
Alla prossima =).
Alexiel is offline  
Vecchio 04-09-2007, 20.38.53   #9
donella
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Messaggi: 710
Riferimento: Genitori

Cara Darkina,
con mio figlio che ha sedici anni mi comporto esattamente come i tuoi con te.
Primo perchè lo adoro.
Secondo perchè lo ritengo così tanto bravo ragazzo... da saperlo AUTOMATICAMENTE non pronto a cogliere mille perfidie, alcune delle quali LETALI (moralmente o materialmente) che il mondo potrebbe somministrargli e lui - oggi - bere... persino ringraziando.
L'esperienza ha un suo indiscutibile valore (quella fatta di prima mano), ma ce ne sono alcune senza ritorno. E qualunque Genitore soffre a saperne il figlio anche semplice spettatore. Figurati il terrore di immaginarlo protagonista.

C'è un margine di sprovvedutezza in ognuno di noi e a qualunque età, ma non dovremo dimostrare che a dieci anni si è consapevoli di più cose che a due anni, e che a venti lo si è più che a dieci; e siccome vale sempre, chi ha quarant'anni già muore ogni volta che ti immagina protagonista di film horror che lui ha già visto, MA TU NO. E fa semplicemnete di tutto per preservarti, sperando che quei film tu possa vederli seduta in poltrona piuttosto che diventandone malaugurata protagonista.

Da figlia, infatti, mi è capitato più volte di chiedermi (con un po' di dispiacere)a cosa pensassero i miei genitori (anzichè pensare a me)... quando erano tranquilli sapendomi in viaggio da neopatentata, oppure "in giro" con amici di cui non sapevano nulla....

Non so e potrei sbagliare... ma mi sento certa che se avessi avuto genitori come i tuoi (e come me) ... per tutto il resto della vita mi sarei sentita più ricca e più forte.

Ti auguro sinceramente di riflettere e, come già detto, di non ricambiare l'amore (di cui potrebbero al massimo essere sbagliate le forme), con poverissimo odio (sempre sbagliato e misero nella sostanza).
donella is offline  
Vecchio 04-09-2007, 21.43.11   #10
Willow
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Riferimento: Genitori

Ohibò e i genitori in questa discussione non si fanno sentire?
Qui c'è una e più di una giovane che forse chiede anche di parlare con dei genitori (ovviamente non i suoi)

Io sono mamma di un bimbo di ormai 5 anni e ne ho 29. Direi che ho una buona media per vedere entrambi gli aspetti della faccenda.

Come dice la mamma del ragazzo di Jade_de_Montaigne capirete quando toccherà fare a voi i genitori.Lo so che è una palla quando lo si dice, anche a me lo hanno stradetto eppure posso arrivare ad affermare che è una delle poche Verità della vita. Semplicemente perchè in quel momento "camminate con i mocassini di un'altro".

Ieri mio figlio doveva fare la pipì ed eravamo sotto al mio ufficio. Gli ho dato il permesso di salire da solo al secondo piano usando le scale. I 5 minuti più lunghi della mia vita. e quelli dove mi sono sentita più orgogliosa per me e per mio figlio.

Purtroppo i genitori sarebbero apprensivi comunque, figuriamoci in un'epoca in cui i media ci bombardano con omicidi, stupri, sevizie e rapimenti!

Io ho fatto cose all' insaputa dei miei genitori che se le sapessero morirebbero adesso di infarto. E oggi li capisco. Così come capisco il desiderio di libertà. A 19 anni me ne sono andata di casa a convivere con un tipo che i miei non avevano mai visto nè conosciuto.

Lotatte per la vostra indipendenza è giusto, ma ogni volta ricordatevi che ci sono persone che darebbero letteralmente la vita per salvarvi e prima di mettervi in situazioni potenzialmente di pericolo persateci 2 volte.

A un genitore che perde un figlio, specialmente se l'unico, gli si spezza letteralmente i cuore. Provate a immedesimarvi. Avete cresciuto dentro di voi un piccolo alieno bastardo che vi ha fatto passare 9 mesi tra visite mediche, nausea, gonfiori e vi ha fatto assomigliare a una mongolfiera. Dopodichè è diventato un urlatore specializzato che vi ha usato come vacca da latte per 3 mesi. Poi vi ha vomitato addosso. Poi ha avuto la gastrointerite. Poi ha messo i denti. Poi la varicella. Poi "voglio quello". Poi....
Non vi seccherebbe avere fatto tutta quella fatica per vederlo scamazzato il sabato sera?
Willow is offline  

 



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