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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 21-06-2007, 08.45.53   #41
pallina
...il rumore del mare...
 
Data registrazione: 15-01-2007
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Riferimento: Beata ingenuità

Citazione:
Originalmente inviato da vagabondo del dharma
A me sembra che tu abbia detto la stessa cosa con altre parole. "Incapacità di vivere la relazione in maniera autonoma" è una perifrasi della parola dipendenza. Sotto la rabbia, c'è il dolore,sono d'accordo, ma la rabbia è la sua manifestazione oggettiva.


Ma nel momento in cui si riconosce ciò che ci causa dolore la rabbia dovrebbe sparire....ovvero se io riconosco di essere dipendente (il che significa che io mi affido ad un altro) perchè dovrei arrabbiarmi? E se anche fosse non potrei assolutamente esserlo nei confronti dell'altro, che nessuna colpa ha se io sono da lui dipendente. Se, invece, mi arrabbio con me stessa (almeno così la vedo io) significa che non so facendo nulla per modificare il mio atteggiamento continuando così a vivere stretta nella spirale amore-dipendenza-rabbia irrisolta. Prendendo atto della mia fragilità, esaminando il mio "limitato" modo d'amare forse (dico forse) avrei già fatto un passo avanti....
pallina is offline  
Vecchio 21-06-2007, 10.20.25   #42
querelle
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Riferimento: Beata ingenuità

Citazione:
Originalmente inviato da pallina
Ma nel momento in cui si riconosce ciò che ci causa dolore la rabbia dovrebbe sparire....ovvero se io riconosco di essere dipendente (il che significa che io mi affido ad un altro) perchè dovrei arrabbiarmi? E se anche fosse non potrei assolutamente esserlo nei confronti dell'altro, che nessuna colpa ha se io sono da lui dipendente. Se, invece, mi arrabbio con me stessa (almeno così la vedo io) significa che non so facendo nulla per modificare il mio atteggiamento continuando così a vivere stretta nella spirale amore-dipendenza-rabbia irrisolta. Prendendo atto della mia fragilità, esaminando il mio "limitato" modo d'amare forse (dico forse) avrei già fatto un passo avanti....

Tu se vuoi un gelato ed il bar è chiuso pensi che capendo il tuo bisogno di gelato ti passi l'incazzatura. L'analisi della rabbia è fasulla ma lo è di tutte le emozioni che vanno vissute e non superate. Per rispondere alla tua domanda comunque dovremmo avere un'esperienza diretta della rabbia e non un'idea. Se c'hai una mela in mano a tutto pensi tranne alla possibilità se essa possa o no diventare una pera. La volontà di alterazione è dovuta ad una mancanza di contatto. Un altro mito è quello di potersi modificare consapevolmente. Dentro di noi c'è e sempre ci sarà un bambino bisognoso (che prova rabbia rabbia,frustrazione, dolore etc..) ed una coscienza che vuole essere "libera" che vuole cioè "superare la sofferenza". Della propria fragilità non si può prendere atto, soprattutto avvicinandosi ad essa con l'intenzione recondita di "giudicarla/superarla". Per noi il vero problema è che non ci accettiamo per quello che siamo perchè non vogliamo stare a contatto con il dolore e tutti i pensieri che ci facciamo sopra nascono dalla paura di soffrire. Più cresciamo e + ci illudiamo che tutto va bene manifestando "a parole una finta insoddisfazione" che è invece la cosa alla quale siamo + attaccati, quella che ci dà + sicurezza.
E' tosta ma la cosa bella è che tutto succede see solo se deve succedere.
Non parlo di deresponsabilizzazione ma di accettazione che il modo + alto di essere responsabili di noi stessi.
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Vecchio 21-06-2007, 11.41.10   #43
marco gallione
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Innocenti evasioni.. e poi tutti a comprare il gelato!

Citazione:
Originalmente inviato da visir
L'uomo possiede due grandi qualità, poter vivere la miseria della propria condizione, ed avere (in seme) la possibilità di emanciparsene (pagando il prezzo, naturalmente)...

Cerco quindi ergastolani come me, pronti a scavare un tunnel oltre le mura.

Il muro è alto, le sbarre pesanti, scaviamo amici...scaviamo!

Ai cari visir, querelle, pallina, vagabondo, falbala e marziettina, e a tutti gli altri amici del forum, volevo rimettere un breve spaccato di vita vera, che forse si aggiunge bene - come campione sul campo (magari statisticamente irrilevante) - ad alcuni interessanti post sul “siamo o non siamo arrabbiati con la nostra metà?” che ho letto spero attentamente.

Ieri sera sono restato solo in casa, e nell'ordine:

1. Ho evitato di vedere la mia ex, con cui ho chiuso una convivenza pluriennale qualche mese fa, che voleva parlarmi. So che ce l'avrà con me per questo. Forse addirittura mi odierà.

2. Proprio ieri mi ha scritto la mia ex-ex (due ex fa..), che si è trasferita all'estero da qualche mese con il solo scopo di dimenticare un successivo amore avuto entro i confini patrii, e poi finito malissimo per lei. Tanto odiava quell'uomo, che ha appena ricominciato con un altro adottando la tecnica "chiodo scaccia chiodo"; con uno che dovrà vivere una prossima difficile separazione matrimoniale. Salvo il sottoscritto, lei di solito sceglie sempre uomini sposati. Loro lasciano la moglie, e poi lei si stufa, li odia per le loro pendenze matrimoniali e così li lascia. E loro la odiano.
Comunque oggi mi ha detto che mi vuole bene. Le voglio bene anche io, adesso che non stiamo più insieme. Un tempo però l’ho odiata, più di una volta.

3. Ho schivato, grazie al di lei pacco all'ultimo minuto, di vedere anche la mia ex-ex-ex (tre ex fa), stasera. Fortunatamente si è ritirata in casa, raffreddorata e stremata di vivere la sua super-socialità che - da attuale single, prossima ai quaranta - la tiene in giro fino a tarda notte, ogni dì, senza che se ne capisca il perchè... Una vera tortura, credetemi, quella che si autoinfligge. Pensate che lei stessa odia la vita ipercinetica che è costretta a fare (costretta da chi poi?? boh) e che, tra l'altro, è la causa della rottura di tutte - tutte - le sue storie sentimentali. I suoi uomini l'hanno odiata sempre, alla fine, per tanta socialità straripante. Si sentivano (me compreso) non amati, e la odiavano, pur amandola tanto.

4. La mia ex-ex-ex-ex (quattro ex fa), di cui non sono mai stato innamorato, e di cui sospetto pure qualche patologia psichiatrica, mi ha mandato un sms giusto ieri (dico davvero, ci mancava solo lo zio d'America ieri...), dopo forse due anni di silenzio, invitandomi (proprio ieri sera) ad una cena con degli sconosciuti, che, se tanto mi da tanto, saranno scappati dal manicomio pure loro...
E' sempre molto cara. Ma l'ho paccata, inutile precisarlo, per l’ennesima volta. Non credo mi odi per i tanti pacchi che le ho tirato: ma ve l'ho detto... è un po' picchiatella!

5. A mezza sera, sempre ieri, mi chiamano due amici, che tengono famiglia, che erano a cena con le rispettive compagne. Il primo si è sposato un anno e mezzo fa, e lo ha fatto per assecondare le aspirazioni della sua lei, stereotipo cristallino delle aspirazioni piccolo-piccolo-piccolo borghesi di più piccola caratura. Insomma lui prima la amava, e adesso vive la vita “di lei”, non “la sua” o “la loro” vita… Lo sento sempre più insofferente, quando scoppia ve lo faccio sapere... questione di settimane.
Il secondo (amico) si messo con una (anche lei con le gambe sotto al tavolo, ieri sera) che considera una totale estranea; ma ne aveva bisogno: il mio amico doveva far sapere ai suoi fratelli, laboriosi e molto seri, che si era fidanzato e che aveva messo la testa a posto, dopo che - già fulgido esempio di piccola imprenditoria laboriosa - mesi fa è stato arrestato per possesso di cocaina, ed ha subito il processo. Chissà quanto durerà anche lui.. e chissà quando lei scoprirà di essere una estranea…

6. La donna di cui sono innamorato (ancora, ahimè), nonostante la ns. recente storia si sia chiusa qualche settimana fa con un improvviso, violento e astioso silenzio, non si è fatta viva neanche ieri sera, quasi mi odiasse. E nemmeno io l'ho chiamata. Non avevo scelta. Niente contatti diretti, giusto qualche mail rada.
So comunque che ieri sera sarà stata in palestra, come l'altro ieri sera, come tre sere fa, come quattro, come sempre. So che pensa che sono un prepotente, perchè il farle la corte secondo lei era un atto di prepotenza…
In fondo un po' la odio.


Tanti ergastolani, come dice il Visir?
Mi sa di sì.

Querelle – secondo un’altra angolazione, e cogliendo davvero nel segno, secondo me – aggiunge: “tu se vuoi un gelato ed il bar è chiuso pensi che capendo il tuo bisogno di gelato ti passi l'incazzatura?”

Il mio spaccato-campione statistico mi pare renda bene l'idea… è pieno di gente che vuole il gelato, e il bar sembra sia sempre chiuso per i miei (come per i vostri) amici, oltre che per noi.

Non so come il mio campione statistico possa fare il paio con le amabili considerazioni della amica Falbala48 circa la sua idea positiva di amore.

E nemmeno so se, dopo lo spaccato sincero sulla mia vivacissima vita, e su quelle dei miei cari, ancora mi considererà un “cucciolo”… ma tant’è; io – affettuosamente divertito – spero di sì, anche solo perchè “cucciolo” non me l’ha detto nessuno mai… (solo prepotente presuntuoso e compagnia cantante..)

Un caro saluto.
marco gallione is offline  
Vecchio 21-06-2007, 16.25.50   #44
falbala48
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4. La mia ex-ex-ex-ex (quattro ex fa), di cui non sono mai stato innamorato, e di cui sospetto pure qualche patologia psichiatrica, mi ha mandato un sms giusto ieri (dico davvero, ci mancava solo lo zio d'America ieri...), dopo forse due anni di silenzio, invitandomi (proprio ieri sera) ad una cena con degli sconosciuti, che, se tanto mi da tanto, saranno scappati dal manicomio pure loro...
E' sempre molto cara. Ma l'ho paccata, inutile precisarlo, per l’ennesima volta. Non credo mi odi per i tanti pacchi che le ho tirato: ma ve l'ho detto... è un po' picchiatella!

5. A mezza sera, sempre ieri, mi chiamano due amici, che tengono famiglia, che erano a cena con le rispettive compagne. Il primo si è sposato un anno e mezzo fa, e lo ha fatto per assecondare le aspirazioni della sua lei, stereotipo cristallino delle aspirazioni piccolo-piccolo-piccolo borghesi di più piccola caratura. Insomma lui prima la amava, e adesso vive la vita “di lei”, non “la sua” o “la loro” vita… Lo sento sempre più insofferente, quando scoppia ve lo faccio sapere... questione di settimane.
Il secondo (amico) si messo con una (anche lei con le gambe sotto al tavolo, ieri sera) che considera una totale estranea; ma ne aveva bisogno: il mio amico doveva far sapere ai suoi fratelli, laboriosi e molto seri, che si era fidanzato e che aveva messo la testa a posto, dopo che - già fulgido esempio di piccola imprenditoria laboriosa - mesi fa è stato arrestato per possesso di cocaina, ed ha subito il processo. Chissà quanto durerà anche lui.. e chissà quando lei scoprirà di essere una estranea…

6. La donna di cui sono innamorato (ancora, ahimè), nonostante la ns. recente storia si sia chiusa qualche settimana fa con un improvviso, violento e astioso silenzio, non si è fatta viva neanche ieri sera, quasi mi odiasse. E nemmeno io l'ho chiamata. Non avevo scelta. Niente contatti diretti, giusto qualche mail rada.
So comunque che ieri sera sarà stata in palestra, come l'altro ieri sera, come tre sere fa, come quattro, come sempre. So che pensa che sono un prepotente, perchè il farle la corte secondo lei era un atto di prepotenza…
In fondo un po' la odio.


Tanti ergastolani, come dice il Visir?
Mi sa di sì.

Querelle – secondo un’altra angolazione, e cogliendo davvero nel segno, secondo me – aggiunge: “tu se vuoi un gelato ed il bar è chiuso pensi che capendo il tuo bisogno di gelato ti passi l'incazzatura?”


E nemmeno so se, dopo lo spaccato sincero sulla mia vivacissima vita, e su quelle dei miei cari, ancora mi considererà un “cucciolo”… ma tant’è; io – affettuosamente divertito – spero di sì, anche solo perchè “cucciolo” non me l’ha detto nessuno mai… (solo prepotente presuntuoso e compagnia cantante..)

Un caro saluto.

ho letto quasi ridendo, forse è per questa capacità al riso e soprattutto a cogliere sempre il lato ironico delle cose che (la mia amica del cuore dice che sono un'oca, mio figlio ...mi chiama la mia splendida oca...), ma siamo qui tutti affannati , come se fossimo su un palcoscenico Ah !!!!mi viene in mente elvis..."you know that someone said, the world is a stage, each must play a part in this...." forse è quello che noi stiamo facendo? stiamo recitando la nostra parte? insomma ...certo se scateno l'oca ne viene fuori una combriccola come i musicanti di brema....un asino, un gallo, un gatto ed un cane..solo che come ci dividiamo le parti? Ma l'importante è la fine della favola ....e sono lì che mangiano,mangiano,mangiano allegri e contenti....

rinchiudendo l'oca, ma forse è meglio lei dell'originale, devo dire al cucciolo non solo curioso, ma prepotente etc....non ricordo bene il resto, che la mia idea d'amore scaturisce dal famoso "senno di poi..."dopo aver vissuto per 20 anni come un'oca...mi spiego meglio...non ho capito mai che il mio ex marito non era innamorato.... ebbene sì sono alla vostra mercè, lo so ,lo so, oca mi sta benissimo...ho vissuto dicevo prima per 20 anni vivendo in nome dell'amore... (leggete quelli romantici come me , i sonetti di E. Barrett Browning)io non chiedevo nulla, non rompevo le scatole, ero contenta di essere sua moglie, di avere 2 figli, ero orgogliosa della mia famiglia, di quello insomma che io, già perchè era così solo per me, avevo creato. Leggendo qui e lì nel forum , ho visto che tanti sentimenti, tante emozioni negative io (sempre quand'ero oca) non le conoscevo...certo poi ho recuperato in fretta, però io so come ho amato, come continuo ad amare anche se mai più lo rivorrei accanto e so pure che mai più mi accadrà di amare così. Amo nuovamente, ma in modo diverso per capirci -oca e +cervello!!!
falbala48 is offline  
Vecchio 21-06-2007, 17.31.56   #45
cassiopea
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Riferimento: Innocenti evasioni.. e poi tutti a comprare il gelato!

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Originalmente inviato da marco gallione
Ai cari visir, querelle, pallina, vagabondo, falbala e marziettina, e a tutti gli altri amici del forum, volevo rimettere un breve spaccato di vita vera, che forse si aggiunge bene - come campione sul campo (magari statisticamente irrilevante) - ad alcuni interessanti post sul “siamo o non siamo arrabbiati con la nostra metà?” che ho letto spero attentamente.

Ehm..lo spaccato rende benissimo l'idea "ti ho amato/ti amo-ti odio"...sembra quasi tratto da una novella di Pirandello e, in fondo una buona dose di ironia, aiuta tanto

Una curiosità: in queste situazioni, quello che "si fa odiare"..ha anche un po' di sensi di colpa?

...altra storia da "commedia degli equivoci": lui, provato dalla vita (a suo dire) e da storie passate (ma chi non lo è?) dice di non riuscire a legarsi più...però di ambisce a cercare l'amore con la "A"..Piccolo problema di fondo..il tizio è molto legato alla religione..quindi per esser degni del suo "A"...bisogna esser altrettanto religiosi (e ahia..per le donne "immacolate"..)..Tuttavia. .il tempo passa, le crisi aumentano...e il tipo trova una soluzione: "intanto che aspetto "A"..perché non godere dei piaceri terreni con potenziali non-A?"
..detto fatto..il tizio si trasforma in un anti-dipendente..e come ha ben detto vagabondo del dharma..quando incontra una dipendente (per comodità..diciamo X)..succede l'inferno in terra..
X è un "rimedio" temporaneo..che alla fine, tra un interesse del tizio verso un possibile "A" e altri "rimedi"..si secca e chiude ogni rapporto (rabbia?sì, dolore?si..ma anche insofferenza di lui..perché i "rimedi" tipo X gli ricordano che in fondo che si sta accontentando..).
Purtroppo, per esigenze lavorative, il tipo e X riprendono i contatti..e svariati mesi dopo, poco dopo che il tizio è lasciato da una possibile "A" (ma intanto..non era lui che nn riusciva a legarsi??..in tale situazione ecco il ribaltone: lui, antidipendente diventa dipendente..), riprende il tran tran con X..ma è alla ricerca di altri "rimedi", perché intanto ha deciso di "prendersi una vacanza" dai precetti religiosi (sic!!!).
End of the story: richiusura dei rapporti (cronaca di una fine annunciata..)..per volontà di lui? non direttamente...perché, nel bene o nel male, X potrebbe ritornare "utile"..Ma si sa che ci sono molti modi per far sì che sia l'altra persona a prendere le distanze..Vale la pena incavolarsi?
post end of the story: le persone conosciute in comune..anche se il dipendente (in questo caso X..) vuol fare un certo lavoro di distacco emotivo..nell'immediato, come reagisce a panico-vergogna-rabbia che emergono nell'incontrare amici comuni??

Curiosa di sapere i vostri pareri..
cassiopea is offline  
Vecchio 22-06-2007, 00.04.22   #46
marco gallione
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[quote=cassiopea]
Una curiosità: ... quello che "si fa odiare"..ha anche un po' di sensi di colpa?


Secondo me è possibile che il carnefice, l'odiato, il non-dipendente, o altrimenti definito/a str...o o str...za, viva i suoi bei sensi colpa. D'altronde sta giocando come il gatto con il topo, dove il topo - per quotare la incisiva definizione del Vagabondo - è un signore (o una signora) che porta una ferita da "abbandono", ossia una tremenda paura di essere rifiutato e di restare solo/a.

Ma credo anche che se lo str..o o la str...a di turno, ossia colui che vive una ferita da "fagocitazione", ogni qual volta verrà assalito dai "sensi di colpa", tenderà ad iperbolizzare la propria paura di essere soffocato, manipolato, dipendente dal partner.

Risultato?
Aumenterà esponenzialmente l'odio e l'insofferenza nei confronti del debole!
Con il che - ci diceva il Vagabondo nel suo post precedente - "tenderà ad attuare tutti quei comportamenti che contrastano con la visione del primo sottraendosi alla sensazione di soffocamento che, suo malgrado, avvertirà come un peso insostenibile". Senso di colpaaa? Pussa via!

Quoto e manipolo a piacimento il Vagabondo stasera: uno è dipendente (colpevolizzante), l'altro è antidipendente (incazzato per il senso di colpa che gli rovesciano addosso, a gratis - secondo lui...): l'inferno in terra.


Osserva ancora Cassiopea: "....in tale situazione ecco il ribaltone: lui, antidipendente diventa dipendente..), riprende il tran tran con X..ma è alla ricerca di altri "rimedi"...".

Questa osservazione - sic et simpliciter - vive però di una contraddizione in re ipsa.
Ergo deve essere cassata (come il dolce di Sicilia), o tutt'al più riformulata, in modo da eliminare dal corpus della osservazione la contraddizione de qua.
Se uno è diventanto dipendente, non cerca altri "rimedi", ope definitionis.
Mutatis mutandis è come dire che due cinesi possono fare un bambino nero. Absit iniuria verbis cari cinesi..

(nel frattempo m'era venuto in mente un libro, Siamo tutti latinisti... mica son studiato.. giusto un po' p...rla)
marco gallione is offline  
Vecchio 22-06-2007, 00.10.52   #47
visir
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Vita da ex

Tutte a te capitano markuzzo, la sincronicità delle tue ex fa pensare.

Forse è karma, fatalità, causalità, hai mangiato pesante?
Chi può dirlo e a cosa servirebbe?

Leggo le storie degli amici del forum e guardo i miei amici nella vita di ogni giorno, per non parlare della mia vita turbinosa, sembra un film di Altman dove personaggi diversissimi si intrecciano in un continuo valzer viennese in questa notte di solstizio.

Non ho soluzioni.... sono stanco.
Ho lavorato 11 ore e ieri sera ho fatto le quattro del mattino ad una festa con una donna affascinante, ma matta come un cavallo.
Stamattina la mia sveglia sembrava un corno da nebbia vichingo che ululava a 2 cm dal mio orecchio destro.
Nonostante tutto ciò dato dentro come un giapponese alla catena di montaggio della toyota.

Ora son qui che batto i tasti, tic-tic nella mia magione silenziosa, lei (la folle ammaliatrice) è ad uno dei suoi tanti party, la magia di ieri notte pare non avere lasciato traccia, almeno su di lei, io sono ancora un pò deluso del suo: è tutto ok.

Mi accendo una sigaretta e penso che a volte vorrei essere un uomo ordinario, e non un inquieto, sognatore, probabilmente un pò matto che pensa che la vita è troppo breve per essere sprecata nelle incomprensioni e nelle cose futili.

Domani mi compro una Suzuki 900, la voglio tutta nera e me ne parto in vacanza fra 20 giorni, e il mondo? si fotta.
Io voglio solo asfalto, sole e oblio....

Markuzzo se è furbo fa il gesto dell'ombrello a tutte ste squinternate e monta in sella con il visir, guarda basta che porti il casco.

Il mondo mi aspetta, e fra poche ore il sole sorge e apre il concessionario, alla fine abbiamo bisogno solo di un sogno per vivere un giorno ancora.
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Vecchio 25-06-2007, 14.48.23   #48
marco gallione
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Vita da ex (idealista), ora materialista

Citazione:
Originalmente inviato da visir
Tutte a te capitano markuzzo, la sincronicità delle tue ex fa pensare.
....Domani mi compro una Suzuki 900, la voglio tutta nera e me ne parto in vacanza fra 20 giorni, e il mondo? si fotta.
Io voglio solo asfalto, sole e oblio....

Markuzzo se è furbo fa il gesto dell'ombrello a tutte ste squinternate e monta in sella con il visir, guarda basta che porti il casco.

Il mondo mi aspetta, e fra poche ore il sole sorge e apre il concessionario, alla fine abbiamo bisogno solo di un sogno per vivere un giorno ancora.


Chissà se il Visir avrà acquistato - ed immatricolato - il Suzuki (o la Suzuki).

Il Suzuki (o la Suzuki) - come altri mezzi di locomozione bi o quadri-ruote (di cui io, come molti, subisco il fascino) - è difficile odiarlo, o anche solo non sopportarlo (salvo che in situazioni del tutto eccezionali e non augurabili.., oppure quando lo vogliamo sostituire con altro oggetto analogo, ma più di moda).
Non è come il ns. lui o la ns. lei, che si fanno odiare facilmente (siamo tutti d'accordo su questo, mi sa).

Poichè il thread si riferiva a "ciò che non sopportiamo del ns lui o della ns. lei", se ne deve ricavare - se ho capito - che, meglio che dedicare tanta energia ad accettare, o ad odiare, o ad accettare di essere odiati da qualcuno che ci dovrebbe amare (o che dovremmo amare), forse vale la pena di farsi un bel giro in moto, senza farsi il sangue troppo amaro!

Materialismo salvifico! (non posso che essere d'accordo, naturalmente..).

Le nostre amiche donne - o i più fru' fru' tra gli amici uomini -, troveranno sicuramente delle merci alternative a cui aggrapparsi per uscire dal tunnel amore-odio...: trucchi, bob bon(-s), belletti, scarpe di Caovilla, borse di Preid (Prada, in inglese)...., appartamenti di 300mq con terrazzo da paura perchè no...

Solo che a me - e forse anche a qualcuno di voi - capita di acquistare delle merci più o meno costose, più o meno inutili, ma essenzialmente volte al puro piacere e all'appagamento dell'occhio e dell'animo-bambino-consumista che c'è in noi (tutti); ma se poi non ho la mia "odiata/amata" di turno con cui condividere l'oggetto, quello stesso oggetto mi piace almeno il 40/50% di meno.. nonostante magari mi sia costato un botto!

Insomma, un bel rebus.

Forse, quel che banalmente si capisce è che tanti patemi a dover gestire l'odio/amore nei confronti del partner trovano alla fine un loro riscontro molto molto basic ... "Guardo quel che ho, e mi sembra pure più bello, se lo condivido".
Banale equazione, ma è così.

Al caro Visir - che ringrazio dell'invito a liberarmi in un gesto dell'ombrello di grande poesia - auguro splendide vacanze motociclistiche e fruttuosa caccia di amate/odiate lei nuove di zecca (che so che porterà a casa, pronte da odiare); mentre io - cinico materialista, schiavo della globalizzazione - resto qui al pezzo, a fare andare avanti la catena di montaggio, per non fare incazzare il signor Toyota.
marco gallione is offline  
Vecchio 25-06-2007, 15.57.25   #49
pallina
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Riferimento: Beata ingenuità

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Originalmente inviato da querelle
Tu se vuoi un gelato ed il bar è chiuso pensi che capendo il tuo bisogno di gelato ti passi l'incazzatura. L'analisi della rabbia è fasulla ma lo è di tutte le emozioni che vanno vissute e non superate. Per rispondere alla tua domanda comunque dovremmo avere un'esperienza diretta della rabbia e non un'idea. Se c'hai una mela in mano a tutto pensi tranne alla possibilità se essa possa o no diventare una pera. La volontà di alterazione è dovuta ad una mancanza di contatto. .

Tutti, nessuno escluso nemmeno i bambini,sperimentiamo la rabbia. Bisogna però vedere quanti (escludi i bambini) hanno interesse a capire e vogliono sapere perchè s'arrabbiano. E' un percorso, per quanto mi riguarda, solo di conoscenza di se stessi. Le emozioni belle vanno vissute senza chiedersi perchè, ma quelle negative vanno sì vissute ma anche superate. Io so che la rabbia, una volta riconosciuta, sezionata, liberata, è un'emozione che oggi posso evitare di provare o, al limite, nel momento in cui si manifesta ne prendo atto e subito dopo cerco di capire perchè è comparsa, qual'è stata la causa che l'ha scatenata. Ma è una cosa soggettiva.
Inoltre querelle, chi potrebbe arrabbiarsi nel tentativo assurdo di tramutare una mela in una pera ? Ma chissà perchè, invece succede quando, presuntuosamente, egoisticamente si tenta di cambiare, di plasmare le persone a nostro piacimento.....


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Originalmente inviato da querelle
Un altro mito è quello di potersi modificare consapevolmente. Dentro di noi c'è e sempre ci sarà un bambino bisognoso (che prova rabbia rabbia,frustrazione, dolore etc..) ed una coscienza che vuole essere "libera" che vuole cioè "superare la sofferenza". Della propria fragilità non si può prendere atto, soprattutto avvicinandosi ad essa con l'intenzione recondita di "giudicarla/superarla". Per noi il vero problema è che non ci accettiamo per quello che siamo perchè non vogliamo stare a contatto con il dolore e tutti i pensieri che ci facciamo sopra nascono dalla paura di soffrire. Più cresciamo e + ci illudiamo che tutto va bene manifestando "a parole una finta insoddisfazione" che è invece la cosa alla quale siamo + attaccati, quella che ci dà + sicurezza.
E' tosta ma la cosa bella è che tutto succede see solo se deve succedere.
Non parlo di deresponsabilizzazione ma di accettazione che il modo + alto di essere responsabili di noi stessi.

Sai, non sono tanto d'accordo. Per averlo vissuto ti posso dire che il dolore una volta che ha attraversato la tua vita in modo devastante non ti lascia più. Ti cambia dentro, diventi un'altra, modifica i tuoi rapporti. Non diventi fragile. Diventi realista. Impari che niente è per sempre, nessuno è per sempre. Non speri nemmeno che "non ti capiti più" perchè hai imparato che la ruota gira e qualche volta tocca anche a te.
L'unica cosa da fare è cercare, fin quando e per quanto è possibile, di viversi la vita con leggerezza e ironia, gli amori senza aspettarsi niente in cambio, i figli come persone che non ci appartengono, gli amici come "la famiglia che scegliamo per noi stessi".
E io dovrei perdere il mio preziosissimo tempo ad arrabbiarmi? ...

pallina is offline  
Vecchio 29-06-2007, 11.28.32   #50
cassiopea
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Riferimento: Tutto quello che pensate (ma non osate dire) del vs. lui o della vs. lei

[quote=marco gallione]
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Originalmente inviato da cassiopea

Una curiosità: ... quello che "si fa odiare"..ha anche un po' di sensi di colpa?



Risultato?
Aumenterà esponenzialmente l'odio e l'insofferenza nei confronti del debole!
Con il che - ci diceva il Vagabondo nel suo post precedente - "tenderà ad attuare tutti quei comportamenti che contrastano con la visione del primo sottraendosi alla sensazione di soffocamento che, suo malgrado, avvertirà come un peso insostenibile". Senso di colpaaa? Pussa via!

Mmm...sì..mi sa che è giusto...il senso di colpa, qualora ci fosse, è facilmente eliminabile..


Osserva ancora Cassiopea: "....in tale situazione ecco il ribaltone: lui, antidipendente diventa dipendente..), riprende il tran tran con X..ma è alla ricerca di altri "rimedi"...".

Questa osservazione - sic et simpliciter - vive però di una contraddizione in re ipsa.
Ergo deve essere cassata (come il dolce di Sicilia), o tutt'al più riformulata, in modo da eliminare dal corpus della osservazione la contraddizione de qua.
Se uno è diventanto dipendente, non cerca altri "rimedi", ope definitionis.
Mutatis mutandis è come dire che due cinesi possono fare un bambino nero. Absit iniuria verbis cari cinesi..

(nel frattempo m'era venuto in mente un libro, Siamo tutti latinisti... mica son studiato.. giusto un po' p...rla)

poveri cinesi...no su...la contraddizione non sussiste..nel momento in cui il tizio è stato lasciato da un possibile amore "A" (amore da relazione seria...in cui il tizio rivestirebbe la parte del dipendente) ecco che può cercare altri "svaghi" (non dimentichiamo che "illo" ha temporaneamente messo da parte -quoto in toto- le regole religiose)...

spero che la specificazione renda
cassiopea is offline  

 



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