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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 04-08-2007, 19.46.30   #1
querelle
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Data registrazione: 18-04-2007
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Droghe

Miei cari ma mi spiegate cosa stà succedendo? Senza innescare inutili allarmismi, mi piacerebbe avere un vostro contributo (magari fatto di esperienze dirette o indirette) circa il crescente consumo di stupefacenti. Personalmente, ho vissuto una sorta di tradimento da parte della "mia" (mia nonna agli uomini:-Ma che tua, mica m'hai comprato al mercato!...vabbè) compagna; dopo un anno e 1/2 mi sono reso conto che fà uso di tutte le droghe esistenti. mi direte, ma che non te ne sei accorto? Il fatto è che lei fin dall'inizio è sempre stata matta come un cavallo, ma non essendo stato mai un consumatore, non collegavo le due cose. Ieri sera in discoteca, mi sono accorto che gli spacciatori gli si sono fiondati addosso come avvoltoi e che questi simpaticoni (chiaramente tutto dipende da lei) hanno cominciato con la vecchia storia del "te la regalo; solo per provare". Ma allora è vera anche la storia che ci sono gli sconosciuti che ci vogliono regalare le caramelle.
Ascoltando igiornali, facevo un pò orecchie da mercante ma uscendo con occhi un pò + critici mi rendo conto che sono rimasti in pochi quelli come me che la vita se la ciucciano tutta così com'è. Altri mi dicono che ho troppo paura delle droghe e che tale paura è anche un pò la paura di trovare se stessi. Ma la salute che è un optional?
Grazie in anticipo per gli eventuali interventi.
querelle is offline  
Vecchio 04-08-2007, 23.31.52   #2
Elijah
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Data registrazione: 21-07-2004
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Riferimento: Droghe

Citazione:
Originalmente inviato da querelle
Altri mi dicono che ho troppo paura delle droghe e che tale paura è anche un pò la paura di trovare se stessi.
Questa me la devi spiegare...

Ho capito male, o stai sostenendo che secondo alcuni con la droga puoi trovare te stesso?

Scusa un po', ma con chi parli?

Vuoi che ti dica come stanno realmente le cose?

Chi si droga è dipendente da quelle cose, e non è più in grado di uscirne, se non con uno sforzo assai enorme (soprattutto con le droghe pesanti).
Chi non si droga non lo fa per paura, ma lo fa per il buon-senso.
Hai tu un qualche dubbio a riguardo? Pensi di essere un codardo per il fatto che non ti droghi, mentre tutti gli altri (ma tutti chi?) lo fanno?
Ma scusa, se uno è veramente drogato e ti dice così, tu basta che gli rispondi:

Se tu smetti per diciamo sei mesi di drogarti, ne possiamo riparlare, anzi, inizio a drogarmi pure io. Ma se tu non sei disposto a farlo, o meglio ancora non ne sei in grado, perché cerchi di far apparire bello qualcosa che non lo è, dato che tu ne sei dipendente e non ne sai fare a meno? Dove ci vedi un qualcosa di bello in questo? Questa è schiavitù, non è felicità, non è sballo. Il vero sballo è qualcosa d'altro, come anche la vera felicità.
Tu sei schiavo della droga. Non sai più divertirti senza di essa. Il che è un peccato. Hai perso il controllo. Stai sprecando la tua vita, e il bello è che forse non te ne rendi nemmeno conto, o meglio non te ne vuoi nemmeno rendere conto. Cercare di dimenticare le cose dietro lo sballo di una dose, non è di certo la via migliore da percorrere.

Se invece abbiamo in un'altra circostanza lo spacciatore di turno che non si droga (quelli più sensati non lo fanno), ma ti vuole convincere a farlo, beh, prova a chiederli come mai lui stesso non si droga... Un motivo ci sarà. O no?

Una domanda finale, ma importante:
Ti sai divertire senza la droga? Sai essere in pace con te stesso, senza drogarti? Sai essere felice, facendo a meno della droga?

Se la risposta è sì, non vedo il motivo per cui dovresti iniziare a drogarti.
Se invece la risposta è no (nel senso che non ti senti felice, non riesci ad essere felice), allora forse sarebbe bene parlare un attimo sulla questione. Cosa credi che ti manca? Come credi di poter migliorare le cose? Drogandoti risolvi i problemi? Drogandoti ti diverti? Si percepiscono le cose in modo migliore? Ecc.

Elijah is offline  
Vecchio 05-08-2007, 07.56.47   #3
acquario69
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Data registrazione: 10-04-2006
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Riferimento: la pulce nell'orecchio..

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Originalmente inviato da querelle
Miei cari ma mi spiegate cosa stà succedendo? Senza innescare inutili allarmismi, mi piacerebbe avere un vostro contributo (magari fatto di esperienze dirette o indirette) circa il crescente consumo di stupefacenti. Personalmente, ho vissuto una sorta di tradimento da parte della "mia" (mia nonna agli uomini:-Ma che tua, mica m'hai comprato al mercato!...vabbè) compagna; dopo un anno e 1/2 mi sono reso conto che fà uso di tutte le droghe esistenti. mi direte, ma che non te ne sei accorto? Il fatto è che lei fin dall'inizio è sempre stata matta come un cavallo, ma non essendo stato mai un consumatore, non collegavo le due cose. Ieri sera in discoteca, mi sono accorto che gli spacciatori gli si sono fiondati addosso come avvoltoi e che questi simpaticoni (chiaramente tutto dipende da lei) hanno cominciato con la vecchia storia del "te la regalo; solo per provare". Ma allora è vera anche la storia che ci sono gli sconosciuti che ci vogliono regalare le caramelle.
Ascoltando igiornali, facevo un pò orecchie da mercante ma uscendo con occhi un pò + critici mi rendo conto che sono rimasti in pochi quelli come me che la vita se la ciucciano tutta così com'è. Altri mi dicono che ho troppo paura delle droghe e che tale paura è anche un pò la paura di trovare se stessi. Ma la salute che è un optional?
Grazie in anticipo per gli eventuali interventi.


io starei in campana (suona cosi bene) anche al "te la regalo"...non ti regala niente nessuno..lo sapevi anche questo?
acquario69 is offline  
Vecchio 05-08-2007, 11.00.14   #4
querelle
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Data registrazione: 18-04-2007
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Riferimento: Droghe

Citazione:
Originalmente inviato da Elijah
Questa me la devi spiegare...

Ho capito male, o stai sostenendo che secondo alcuni con la droga puoi trovare te stesso?

Scusa un po', ma con chi parli?

Vuoi che ti dica come stanno realmente le cose?

Chi si droga è dipendente da quelle cose, e non è più in grado di uscirne, se non con uno sforzo assai enorme (soprattutto con le droghe pesanti).
Chi non si droga non lo fa per paura, ma lo fa per il buon-senso.
Hai tu un qualche dubbio a riguardo? Pensi di essere un codardo per il fatto che non ti droghi, mentre tutti gli altri (ma tutti chi?) lo fanno?
Ma scusa, se uno è veramente drogato e ti dice così, tu basta che gli rispondi:

Se tu smetti per diciamo sei mesi di drogarti, ne possiamo riparlare, anzi, inizio a drogarmi pure io. Ma se tu non sei disposto a farlo, o meglio ancora non ne sei in grado, perché cerchi di far apparire bello qualcosa che non lo è, dato che tu ne sei dipendente e non ne sai fare a meno? Dove ci vedi un qualcosa di bello in questo? Questa è schiavitù, non è felicità, non è sballo. Il vero sballo è qualcosa d'altro, come anche la vera felicità.
Tu sei schiavo della droga. Non sai più divertirti senza di essa. Il che è un peccato. Hai perso il controllo. Stai sprecando la tua vita, e il bello è che forse non te ne rendi nemmeno conto, o meglio non te ne vuoi nemmeno rendere conto. Cercare di dimenticare le cose dietro lo sballo di una dose, non è di certo la via migliore da percorrere.

Se invece abbiamo in un'altra circostanza lo spacciatore di turno che non si droga (quelli più sensati non lo fanno), ma ti vuole convincere a farlo, beh, prova a chiederli come mai lui stesso non si droga... Un motivo ci sarà. O no?

Una domanda finale, ma importante:
Ti sai divertire senza la droga? Sai essere in pace con te stesso, senza drogarti? Sai essere felice, facendo a meno della droga?

Se la risposta è sì, non vedo il motivo per cui dovresti iniziare a drogarti.
Se invece la risposta è no (nel senso che non ti senti felice, non riesci ad essere felice), allora forse sarebbe bene parlare un attimo sulla questione. Cosa credi che ti manca? Come credi di poter migliorare le cose? Drogandoti risolvi i problemi? Drogandoti ti diverti? Si percepiscono le cose in modo migliore? Ecc.


Mi riferivo al punto di vista della mia compagna, non certamente al mio. In 30 anni non ho mai toccato niente anche perchè non è nella mia indole provare ad aggirare gli ostacoli. Nel trovarmi completamente d'accordo con ciò che dici ti chiedo da cosa sembrava fosse un problema personale il drogarsi/non drogarsi? Mi metto in discussione, certamente ma non per questo ho comportamenti autodistruttivi (da quì il domandarmi che idea hai della droga e di chi ne fà uso..tutto quì. Ripeto che non lo faccio con l'intenzione recondita di convincermi di qualcosa di cui ne riconosco la totale pericolosità).
Concludo riportando l'ultima esperienza che mi ha fatto felice, tanto per tornare un pò nella vita. Stanotte alle tre mi sono svegliato e senza sapere nulla ho acceso la tv su rai3. Era appena iniziato "IDENTIFICAZIONE DI UNA DONNA" di Michelangelo Antonioni. Rivedrei 100 volte le sequenze in cui Thomas Millian abbraccia la protagonista e le dice:-***** quanto sei lucida! e quando fanno l'amore in un'atmosfera rarefatta sotto delle lenzuola magicamente svolazzanti. ;-)
querelle is offline  
Vecchio 05-08-2007, 15.27.59   #5
luce83
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Data registrazione: 12-07-2007
Messaggi: 4
Riferimento: Droghe

Purtroppo a volte non vediamo quello che ci capita davanti.. siamo un po come offuscati. Ora perchè non aiutarla ad uscire da questo tunnel... da sola non ce la può fare?
luce83 is offline  
Vecchio 05-08-2007, 15.37.45   #6
ilcotto
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Data registrazione: 05-08-2007
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Riferimento: Droghe

Io mi sono chiesto:che cosa è la droga,o meglio:che cosa è DROGA?
Il problema della droga così come viene posto dalle istituzioni e da tutti quelli che non possono fare a meno di pensarla in modo "istituzionale" è a mio parere un problema frainteso.I termini di questo problema sono posti in modo tale da renderlo irrisolvibile.Alcuni credono ingenuamente che il problema sia la sostanza o gli spacciatori e inaspriscono le pene,così difendono i loro figli,dicono.Insomma ogni sostanza può essere considerata droga,persino l'amore(di cui non pochi sono morti),la droga senz'altro più nobile.Sta tutto nel come la persona accoglie
l'oggetto,dipende tutto da come ci si rapporta.La droga potrebbe essere anche un'occasione(per alcuni lo è stata)...per naufragare e per forza di cose imparare a nuotare.Potrebbe essere un mezzo per creare,per alcuni fu così,ma i moralisti hanno la memoria più corta delle gambe delle loro frottole.Altre volte,per lo più in chi è fragile e manca del sostegno(dell'intelligenza,del la fortuna,di persone esemplari),diviene un Dio e una vocazione che io non mi sento di condannare SOLO PERCHE' NON E' LA MIA STRADA.
ilcotto is offline  
Vecchio 05-08-2007, 19.38.45   #7
ilcotto
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Messaggi: 2
Riferimento: Droghe

Con il calcio puoi trovare te stesso?Maradona probabilmente...
Con il cibo puoi trovare te stesso?Wilma DeAngelis probabilmente...
Con il sesso puoi trovare te stesso?Rocco Siffredi probabilmente...
Con l'alcol puoi trovare te stesso?Charles Bukowski ne sa qualcosa...
E con la droga?Bisognerebbe chiedere a Bob Marley o a qualche sciamano o a Timothy Lear o al signor Baudelaire...
L'attenzione va sempre posta sul CHI!L'essenza della libertà è costituita (paradossalmente) dall'obbedienza al Sè,dalla fedeltà al nucleo più autentico di noi stessi.Bisogna perseverare nella ricerca di questo CHI;l'uomo deve affermare e affermarsi,deve dissodare se stesso,deve scavare dentro di sè la via per ricongiungersi al divino che impercettibilmente lo sostiene.Se in questa prospettiva la droga dovesse avere una qualche utilità,il suo utilizzo mi pare giustificato:sia la vostra trivella!
Resta il fatto che fin troppi sciocchi ne fanno un uso improprio compromettendo inutilmente la propria salute e quella degli altri...ahimè
ilcotto is offline  
Vecchio 05-08-2007, 19.42.06   #8
kore
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Riferimento: Droghe

Allora invece di parlare di "droga", parliamo pure di dipendenza.

"Ascoltando igiornali, facevo un pò orecchie da mercante ma uscendo con occhi un pò + critici mi rendo conto che sono rimasti in pochi quelli come me che la vita se la ciucciano tutta così com'è. Altri mi dicono che ho troppo paura delle droghe e che tale paura è anche un pò la paura di trovare se stessi. Ma la salute che è un optional?"

Caro querelle, sì. La salute è ormai un optional.

Dunque, esiste chi fa uso sporadico di droghe, senza esserne dipendente. Un pò come chi si fuma una sigaretta ogni tanto.
Io fumo come una turca, sono nicotina-dipendente.
Bevo, mi piace il vino o la birra, ma se per un giorno non bevo, non fa niente. Altro discorso è la sigaretta. Se per un giorno non fumo, vado in crisi di astinenza.
Idem con le varie droghe, escluse quelle che ti provocano dipendenza immediata, c'è gente che riesce a drogarsi una tantum, altri che provano una volta e non la finiscono più.
Questa è dipendenza.
E mi riallaccio a ilcotto.
Il problema è questo: secondo me non è la droga che crea dipendenza, ma è la personalità dipendente che si attacca alla droga, qualsiasi droga.
La dipendenza è un disturbo dell'affettività e come tale può essere curata.
Ma il dipendente è l'unico che può decidere se curarsi o meno, nessuno lo può convincere, nessuno lo può costringere.
Se oggi si fa un uso pazzesco di droghe è perchè a mio parere, e non solo a mio parere, viviamo in una società malata.
Questo è un dato di fatto.
Ci si droga per bloccare i sentimenti più profondi e dolorosi, per ignorare la realtà, distrarsi e non sentire più l'immenso vuoto emotivo dentro se stessi.

Preoccupante secondo me è il fatto che lei abbia praticato questa dipendenza di nascosto.
Se lei ha un problema tu non la convincerai a smettere. Solo lei può decidere di smettere, qualora, ovviamente riconosca di avere un problema, il che non è detto.
Se lei riconosce di avere un problema è molto difficile che ce la faccia a uscirne da sola. Tu puoi aiutarla soltanto se lei è disponibile a farsi aiutare, e sempre nel caso in cui sia affetta da dipendenza.
Se non è affetta da dipendenza e fa uso sporadico di droga, questo comportamento viola, a quanto mi è sembrato di capire, il tuo sistema di valori, ma non è detto che violi il suo.
In tal caso avete semplicemente dei valori diversi, e non puoi costringere una persona a cambiare i suoi valori per venire incontro ai tuoi.
Sta a te decidere se puoi tollerarlo oppure no.
Idem per il fatto che ti abbia tenuto nascosta questa verità.

Attenzione, non parlo di chi fa uso di droga per sperimentare stati alterati di coscienza, come avviene per taluni artisti, o sciamani ecc.
Infatti spesso si confondono le cose e si vuole generalizzare a tutti i costi...
Un conto è se mi fumo la pipa d'oppio e poi mi metto a scrivere la divina commedia.
Un conto è se mi sniffo la striscia di coca e dopo vado in parlamento a legiferare!
kore is offline  
Vecchio 05-08-2007, 20.02.12   #9
querelle
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Citazione:
Originalmente inviato da ilcotto
Io mi sono chiesto:che cosa è la droga,o meglio:che cosa è DROGA?
Il problema della droga così come viene posto dalle istituzioni e da tutti quelli che non possono fare a meno di pensarla in modo "istituzionale" è a mio parere un problema frainteso.I termini di questo problema sono posti in modo tale da renderlo irrisolvibile.Alcuni credono ingenuamente che il problema sia la sostanza o gli spacciatori e inaspriscono le pene,così difendono i loro figli,dicono.Insomma ogni sostanza può essere considerata droga,persino l'amore(di cui non pochi sono morti),la droga senz'altro più nobile.Sta tutto nel come la persona accoglie
l'oggetto,dipende tutto da come ci si rapporta.La droga potrebbe essere anche un'occasione(per alcuni lo è stata)...per naufragare e per forza di cose imparare a nuotare.Potrebbe essere un mezzo per creare,per alcuni fu così,ma i moralisti hanno la memoria più corta delle gambe delle loro frottole.Altre volte,per lo più in chi è fragile e manca del sostegno(dell'intelligenza,del la fortuna,di persone esemplari),diviene un Dio e una vocazione che io non mi sento di condannare SOLO PERCHE' NON E' LA MIA STRADA.

Sono bellissime parole ma non è possibile di ogni cosa rimanere sospesi tra il bene ed il male. A dirigire le noste azioni è il piacere e nella nosta rappresentazione distorta della realtà è esso stesso principio di autoconservazione. Però in una visione sana dell'esistenza un serpente velonoso rimane tale, cioè un qualcosa che la nostra intelligenza stessa ci fà evitare...non è una questione di accettare o no. Quando si conosce qualcosa per quello che è si smette di scegliere. Questa è una forma do ottusità basata sull'esperienza diretta e non da un pregiudizio. Tecnicamente allora perchè non proviam oa buttarci dal 3° piano? Magari i due mesi di coma sono un'occasione per capire un sacco di cose.
querelle is offline  

 



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