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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 11-11-2007, 18.44.32   #11
donella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
Riferimento: i maschi seduttivi

Citazione:
Originalmente inviato da arsenio
Gentile donella, conoscevo la tua “griglia”, ma non la ricordavo.

Anzitutto....grazie grazie...

Vorrei chiederti: perchè dici "la conoscevo ma non la ricordavo?"

Insomma: vuol dire che quello schemino era già stato stilato da qualcuno?

....Mi ero sentita tanto felicemente illuminata quando m'è "apparso" in conseguenza della tua analisi... che mi ero proprio illusa che fosse una mini-intuizione tutta mia!

Dunque non è così?

Grazie ancora se vorrai spiegarmi.
donella is offline  
Vecchio 11-11-2007, 19.28.24   #12
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Riferimento: i maschi mascalzoni

Mi complimento con Arsenio per la bella scrittura e le discussioni (numerose, oltre che interessanti) degli ultimi giorni.
Un po’ frastornato dai tanti temi limitrofi sollevati (oltrechè daun sabato notte un po' movimentato), pensando a questo thread mi è venuto in mente pressapoco questo.

Dalla mia angolazione – che non è quella della ricerca sperimentale, ma quella limitata di uno che frequenta un certo numero di donne con caratteristiche varie ma anche ricorrenti, (tipo l’età, la nazionalità, una certa estrazione socio-economica e culturale, e possibilmente una certa fighezza) –, il modello del maschio-mascalzone sembra essere diventato piuttosto vintage, un po' fanè.

Come certi pezzi di design scandinavo di Friz Hansen o i decori optical. Direi meglio come quei poster enormi degli anni 70, che riportavano delle gigantografie (magari filtrate di rosso) con su' il bosco, o la donna riccioluta che fuma uno spinellone a gambe incrociate (non so se ve le ricordate..).

Il mascalzone è vintage nell’ambiente mio. Ma sospetto che lo sia anche altrove… E fin qui è facile. Il punto è però: perchè costui (il modello mascalzone) è vintage?

La risposta è che lo hanno deciso le donne, le donneuomo moderne.
La donnauomo oggidì conduce la ricerca del proprio compagno (e poi vive con il proprio compagno il tran tran quotidiano), con un piglio un po’ meno ansiogeno rispetto al passato.
E’ meno impaurita della singletudine, del giudizio degli altri, del tema del sostentamento economico. Cerca e vive con maggiore rilassatezza quindi, e perciò aspira al top, o almeno al quasi-top.
Secondo diverse gradazioni – e comunque mutatis mutandis – le varie categorie di donneuomo hanno alzato il tiro.

Per la verità tutto ciò è anche abbastanza giusto, democratico in qualche modo.
E’ la misura di una moderna emancipazione delle amate signore.
Se non fosse che le donneuomo – in molti casi – il tiro lo hanno alzato troppo, seguendo svampite e sghignazzanti il nuovo modello diffuso di donnauomoemancipatasonotantica ...zzivostri.

Racchie tarchiatelle dagli studi malfermi sciabattano Zara-vestite, pretendendo per se almeno un George Clooney petroliere, anche se vivono al Giambellino.… dov’è il George Clooney del Giambellino? Dove lo tengono nascosto il bel tomo tutto dolcezza e spregiudicatezza all’unisono? ..si chiedono dentro il raggrinzito pullover Zara, manufatto-minorile del Bangladesh.

Mezze-fighe (o finte-fighe) che, grazie alla buona alimentazione dell’infanzia a suon di omogenizzati geneticamente modificati, raggiungono sovente il metro e settancinque di altezza, si affacciano al mondo come la Santarelli in brutta copia. E siccome “altezza/mezza bellezza”, le dette signorine si sentono come in dovere (più che in diritto) di pretendere il Brad Pitt papa’ perfetto tenerone e super-duro, e multimilionario sa va san dir (à la fransé).

Se poi è la signorina è provvista del diploma di ragioneria dei giorni nostri (cioè di una laurea qualunque in qualunquismo che non la si rifiuta a nessuno..), allora la richiesta della donnauomo diventa perentoria, ineludibile: Brad Pritt! Brad Pitt ricchissimo, intellettuale e buon papa’! Dove lo avete nascosto c….zo?!

So che mi avrete capito, che avrete inteso l’iperbole smargiassa del mio post. Che però qualcosa di vero secondo me lo contiene, mutatis mutandis dicevo.

Più misuratamente, il pensiero di stasera va verso una immagine femminile un po’ pretenziosetta rispetto alle proprie qualità, al proprio status.
Va bene l’emancipazione, va bene il progresso del duemila, va bene tutto…. Ma d’altra parte c’è una misura in tutto.

Se una è davvero figa, intelligente, colta, realizzata etc, sparerà assai alto quanto a modello di uomo ricercato, visti i tempi moderni di sciarlòt. Ma molto alto. Mutatis mutandis, se una è un cesso, stupidotta e ignorantella – comunque – la sua pretesa coi fiocchi vorrà avanzarla anche lei.

In tutto questo emergono due cose.
La prima è una certa infelicità, del tutto tipica ogniqualvolta nella umana esperienza si innalzino le aspettative. Molte sono le donne infelici che vedo intorno a me. E sono tanti c..zi loro, mi verrebbe da dire cinico e baro (tanto qualcosa riesco sempre a rimediare.. ).
La seconda è che il modello di uomomascalzone diventa oramai buffo, retrò, perchè fragorosamente incompleto.

Accettabilmente belloccio, riccastro, brillante, duro ma anche tenero, fedele ma corteggiato in potentia acto ( e solo lì), mascalzone su richiesta (magari buttiamo lì anche questa), e chi più ne ha più ne metta. Questo è l'uomo per me, fatto apposta per me, dice la Santarelli-comune di testaccio, o dell'hinterland pavese.
Altro che James Dean.
Il mascalzone è roba da dopoguerra. Quello lì – inter alia – non c’ha neanche una lira, ‘sto barbone mi farebbe indossare il pullover Zara tutta la vita, direbbe la sempre Santarelli dei poveri, dall’alto del suo metro e settanta più tacco dieci.

Spero abbiate apprezzato il mio post garbato.

Saluti.
marco gallione is offline  
Vecchio 11-11-2007, 21.33.34   #13
hava
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Messaggi: 542
Riferimento: i maschi seduttivi

Perchè il “cattivo”, l'uomo “sbagliato”, quello con disagi e problemi a volte anche gravi ed a carattere psicopatologico, il misogino sovente disturbato nella personalità, ecc. appaiono seduttivi agli occhi delle donne? Perfino quelle più smaliziate? E viene inseguito , pur se ciò comporta il tradire fidanzati o mariti , a volte descritti quali perle di perfezione?
[quote][ARSENIO]


Si, perche'? e' una domanda che mi faccio dopo aver lavorato per un certo periodo in una prigione giovanile ed avere assistito alla grande attrazione che provano tipi di donne diverse comprese le piu' dotate e di successo, per i giovani delinquenti. Ho conosciuti casi che hanno causata la distruzione di vite famigliari e di carriere. Per questi amori si scavalcano differenze sociali e si fanno rinunce. Potrebbe essere l'attrazione per l'avventura e la seduzione del proibito? di uomini che hanno osato compiere azioni che non ci permettiamo di compiere noi stesse?
Si, c'e' pure l'ambizione di ricuperarli....generalmente inattuabile.
hava is offline  
Vecchio 12-11-2007, 08.10.41   #14
acquario69
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Riferimento: i maschi seduttivi

Si, perche'? e' una domanda che mi faccio dopo aver lavorato per un certo periodo in una prigione giovanile ed avere assistito alla grande attrazione che provano tipi di donne diverse comprese le piu' dotate e di successo, per i giovani delinquenti. Ho conosciuti casi che hanno causata la distruzione di vite famigliari e di carriere. Per questi amori si scavalcano differenze sociali e si fanno rinunce. Potrebbe essere l'attrazione per l'avventura e la seduzione del proibito? di uomini che hanno osato compiere azioni che non ci permettiamo di compiere noi stesse?
Si, c'e' pure l'ambizione di ricuperarli....generalmente inattuabile.[/quote]

..potrebbe avere a che fare anche con un senso di "protezione" innato della donna e quindi al suo opposto piu paradossale?...visto pure che di paradossi ce ne sono cosi tanti tra l'altro...
acquario69 is offline  
Vecchio 12-11-2007, 10.41.23   #15
arsenio
Ospite abituale
 
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Riferimento: i maschi seduttivi

Grazie ancora se vorrai spiegarmi.[/quote]

cara donella leggo e scrivo troppo . Mi è sembrato di aver letto qualcosa di somigliante , molto tempo fa in un quotidiano, ma posso benissimo sbagliarmi. In tal caso scusa e ri-complimenti.

arsenio is offline  
Vecchio 12-11-2007, 10.43.42   #16
arsenio
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Messaggi: 1,006
Riferimento: Il maschio seduttivo è soggettivo

Citazione:
Originalmente inviato da nevealsole
Interessante argomento ed interessanti interventi.
Interessante anche il teorema di Donella, che al momento non ho avuto modo di sperimentare.
Confermo la risposta già data dalla stessa Donella e da Vagabondo: la seduzione sta negli occhi della sedotta.
Il dato reale che riveli, ovvero la facilità sentimentale di una certa tipologia di uomo (sfuggente, manipolatore, ambiguo, bugiardo) mi ha fatto pensare a come, in realtà… tali attributi siano appartenenti anche (o soprattutto?) ad una certa tipologia femminile.
La seduttrice per eccellenza non è forse una manipolatrice, ambigua nei suoi messaggi comunicativi, bugiarda quando occorre, che un po’ si concede ed un po’ si ritrae?
Queste caratteristiche, potremmo dire, sono femminili.
Non appartengono però a tutte le donne, classicamente appartengono alle “malafemmine”, se si vuole.
E allora perché non inserire anche in questo ragionamento odierno, un “teorema degli specchi”.
Io sono donna, sono una donna etichettata come buona, fedele, ingenua, solare.
Questo mio modo di essere un po’ mi appartiene e un po’ mi è stato attribuito.
La società, la famiglia, il mio io razionale mi impongono di disinteressarmi della mia zona d’ombra: della mia capacità seduttiva, della mia capacità manipolatoria, della mia voglia di mentire.
Come posso entrare in contatto con quel lato nascosto di me? Semplice, il lato di me che non voglio o non posso sviluppare coscientemente lo proietto su un individuo dell’altro sesso.
Ricerco, nell’uomo che ho di fronte, quelle caratteristiche “malvage” che sono in me ma che io non riconosco/accetto di avere.
Nel momento in cui divengo consapevole della mia zona d’ombra, la accetto come parte di me e smetto di ricercarla nell’uomo che ho di fronte.
Si parlava in altra discussione della irrazionalità e mutevolezza femminile.
Quante donne riconoscono di averla? Direi abbastanza poche. Ipotizzo che tutte le altre, la maggioranza, siano le vittime preferenziali del maschio mascalzone, irrazionale seduttore.
La mia conclusione, quindi, è che sia la scarsa capacità introspettiva della maggioranza delle donne a renderle potenziali vittime del maschio seduttore di cui tu parli, Arsenio.
Conosco molte donne che si piegano a volontà maschili che non appartengono loro, conosco poche donne che sanno esprimere i loro veri bisogni. Spesso per la donna mettersi in discussione equivale ad accettare il volere dell’altro, lamentarsi perché ciò non è sufficiente per fare andare diversamente le cose; raramente equivale a comprendere perché si accetta di vivere una storia con un uomo di cui si vuole cambiare l’essenza anziché cercarne uno che abbia le caratteristiche da noi desiderate.
Questo fa sì che si assecondi il maschio fuggitivo, ritenendo che quel vuoto - dato dal bisogno non correttamente individuato - risieda nella sua assenza anziché in noi.
Così facendo, sempre più ci si allontana dalla comprensione del proprio reale bisogno.
Tra l’altro, il discorso si farebbe molto lungo, le influenze paterne sono determinanti: e il padre assente (o peggio, intermittente), si traduce spesso nella rincorsa di un uomo che fugge.


Grazie per gli spunti di lettura

ciao nevealsole, può essere che tra le cause per cui la donna si sottomette al maschio, dall'arroganza inferiorizzante alla violenza drammatica, ci sia anche una sua carente introspezione. Ma intesa come capacità di autoosservazione, per collegare il pensiero all'azione, più che per uno scavo interiore come ripiego narcisistico. In genere voi ragazze siete introspettive e anche per questo più predisposte ad ansie e depressioni. Inoltre, più disponibili alle reminescenze , all'autoracconto, al diario catartico. Tuttavia in alcune che tollerano insostenibili prevaricazioni, c'è sempre qualcosa che sfugge. Un legame indecifrabile di origine ancestrale; archetipico e tipico dell'indole femminile. Ricordo quella giovane, piuttosto emblematica, per lunghi anni ostaggio del suo rapitore. Eppure aveva avuto occasioni di fuga, ma se n'era sempre astenuta. Recentemente una ragazza mi diceva di essere affascinata dal maschio sarcastico, più che ironico, dalla sua mimica sprezzante e irridente. Oggi, dopo il saggio di Eco, si parla molto dell'attrazione della bruttezza, nelle varie forme in cui si manifesta. E il confine tra attrazione e disgusto è labile. In un film degli anni'20, tratto dall'Uomo che ride, la bellissima ed elegante lady Jasien, accarezza la bocca del freak da circo, e mormora da innamorata commossa: ti amo non solo perchè sei deforme. Ma anche perchè sei vile”. Affermazione paradossale o illuminante? Mi sarebbe difficile immaginare la stessa situazione con le parti invertite. Infatti , è un mitico archetipo, la storia della bella e la bestia; ma nella favola aveva almeno un'inimmaginabile sensibilità e delicatezza d'animo.

arsenio is offline  
Vecchio 12-11-2007, 14.46.29   #17
donella
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Messaggi: 710
Riferimento: Il maschio seduttivo è soggettivo

Citazione:
Originalmente inviato da arsenio
In un film degli anni'20, tratto dall'Uomo che ride, la bellissima ed elegante lady Jasien, accarezza la bocca del freak da circo, e mormora da innamorata commossa: ti amo non solo perchè sei deforme. Ma anche perchè sei vile”. Affermazione paradossale o illuminante? Mi sarebbe difficile immaginare la stessa situazione con le parti invertite.

A me sembra parecchio illuminante.
Tutti i "disvalori" (dalla deformità fisica alla maniacalità psichica, dalla brutalità dei modi alla vigliaccheria, ecc.)... tutti hanno in comune... l'ebrezza del contatto con la "autenticità", con il senso "del vero".... "orrido ma preziosissimamente VERO" (infatti non fa nulla per mostrarsi diverso e migliore).
Non potrebbe essere proprio questo il "richiamo ancestrale"?

E perchè, si potrebbe obiettare, questo richiamo ancestrale dovrebbe avere valore erotizzante-seduttivo?
...Probabilmente, direi, anche in esito alla sedimentazione di "immagini" impresse e sovrapposte dalla cultura in senso lato. Solo a titolo di esempio: nella cultura formatasi sotto l'egida del cristianesimo.... l'uomo "perfetto" è, alla fine, la negazione totale dell'eros, e addirittura l'affrancamento dall'eros è prima prova di "perfezione".
Ergo: l'eros lo collochi, senza saperlo, nel suo esatto opposto!
E questo potrebbe spiegare benino quanto osservato da Hava: la capacità critico/creativa di formulare modelli propri è direttamente proporzionale al livello culturale/intellettivo/sociale della postulante, ed è , residualmente, inversamente proporzionale alla capacità di accettazione pedissequa di modelli porposti/imposti dalla cultura dominante.
E, infatti : la ruspante aspira al "perbene"... laddove quella che ti si intriga nell'immondo... è proprio la "per niente ruspante".

Se in questo pensierino ci fosse almeno un granellino di "esattezza"... potrebbe anche spiegarsi "perchè" la dinamica è più erotizzante al femminile di quanto non lo sia al maschile.
E' vero, infatti, che nel modello religioso, ossia nelle divinità, la "perfezione" è asessuata sia al maschile (Dio, Gesu') che al femminile (la Madonna).
Ma la Madonna è "umanamente fertile"... con la conseguenza - che a me sembra abbastanza aritmetica - che l'uomo si trova a scindere il concetto di seduttività femminile tra "seduttività a fin di bene, ma comunque seduttività" che è quella della donna angelicata che può essere moglie, e "seduttività beluinamente autentica" che è quella dell'immonda che intriga in quanto tale per "diporto" (e quanto intriga!!!!!!!!!!!!!); laddove alla donna resta una scelta solo drastica : non c'è seduttività fertile nella perfezione, non c'è eros; per averlo "devi scegliere" (se sai e se puoi)... e l'alternativa drastica è tra sbiadito e asessuato simulacro di perfezione.... oppure iper-tuffo nell'immondo con conseguente estatico annichilimento oggettivo e soggettivo.

Sciocchezza?... A Voi...
donella is offline  
Vecchio 15-11-2007, 02.51.25   #18
sentieroluminoso
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Riferimento: i maschi mascalzoni

Ho letto qualcosa che ha sintetizzato mirabilmente in qualche concetto elementare anni di sviluppo, crescita ed emancipazione femminili. Stupefacente come in poche righe si sia potuta ridurre la donna alla condizione di 40 anni fa, con l'aggravante di aver perso forse l'unico dato rilevante, la femminilità. Per molto tempo la donna ha dovuto subire la condizione di subordinazione sociale, morale, economica, talvolta addirittura fisica nei confronti dell'uomo, non vorrei mai che alcuni provassero "a pelle", quanto può essere simpatica l'emancipazione che scorre fluida come una mano di un datore di lavoro sotto la stoffa della camicetta. La "moderna emancipazione" ha sancito, secondo alcuni, l'indipendenza femminile, la fine delle discriminazioni, che in soldoni è equivalso semplicemente ad alzare il tiro, mentre prima si doveva trovare un uomo che provvedesse a tutto, oggi c'è bisogno di superman che ovviamente provvede al tutto di serie e il di più in leasing! Tutto il tran tran non serviva per giungere alla valorizzazione ed ottimizzazione delle proprie risorse, è servito solo a "pretendere" magiori benefits dall'uomo che si dovrà prendere cura del nostro benessere. Se quarant'anni fa la donna poteva sognare di giungere attraverso l'uomo ad una "sistemazione dignitosa" che prevedeva matrimonio, puerperio ed utilitaria, oggi che il suo benessere può essere autoprodotto che fa? Quello che faceva 150 anni fa, aspetta di trovare qualcuno che si occupi di lei, il segno del tempo è che ne pretende uno più capiente, meglio attrezzato, l'eroe salvatore della patria che, calibrando lo sforzo all'entità generale della damigella (carina-pòdizucca-titolata), le dice: dai piccola ti si scheggia il refill della ricostruzione delle unghie, lascia stare, ora ci sono io! Questo è uno stereotipo, gli stereotipi si creano e si alimentano in un solo modo, lasciando che la gente continui a racontarsela per centinaia e centinaia di anni, dai ad un preconcetto tanta pubblicità che assumerà lo splendore di verità universale. Vogliamo parlare di cinema, di miti? Se guardate le rappresentazioni femminili in alcuni film noterete gli stessi stereotipi. La detective che s'innamora di un killer psicopatico perchè, cavoli è carino! Cameriera che si innamora di razzista ossessivo compulsivo perchè, cavoli è carino! Sceriffo donna si innamora di rapinatore di banca, ma cavoli quanto è carino! Su una cosa sono daccordo però, va bene che l'emancipazione vi spaventa, che il progresso del duemila vi ha colti impreparati, ma c'è una misura in tutto. Cosa deve fare una donna intelligente contro la stupidità? Una cosa è l'intrattenimento cinematografico, altro è l'insulto.

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sentieroluminoso is offline  
Vecchio 15-11-2007, 08.53.41   #19
hava
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Riferimento: i maschi mascalzoni

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Originalmente inviato da sentieroluminoso
Ho letto qualcosa che ha sintetizzato mirabilmente in qualche concetto elementare anni di sviluppo, crescita ed emancipazione femminili. Stupefacente come in poche righe si sia potuta ridurre la donna alla condizione di 40 anni fa, con l'aggravante di aver perso forse l'unico dato rilevante, la femminilità. Per molto tempo la donna ha dovuto subire la condizione di subordinazione sociale, morale, economica, talvolta addirittura fisica nei confronti dell'uomo, non vorrei mai che alcuni provassero "a pelle", quanto può essere simpatica l'emancipazione che scorre fluida come una mano di un datore di lavoro sotto la stoffa della camicetta. La "moderna emancipazione" ha sancito, secondo alcuni, l'indipendenza femminile, la fine delle discriminazioni, che in soldoni è equivalso semplicemente ad alzare il tiro, mentre prima si doveva trovare un uomo che provvedesse a tutto, oggi c'è bisogno di superman che ovviamente provvede al tutto di serie e il di più in leasing! Tutto il tran tran non serviva per giungere alla valorizzazione ed ottimizzazione delle proprie risorse, è servito solo a "pretendere" magiori benefits dall'uomo che si dovrà prendere cura del nostro benessere. Se quarant'anni fa la donna poteva sognare di giungere attraverso l'uomo ad una "sistemazione dignitosa" che prevedeva matrimonio, puerperio ed utilitaria, oggi che il suo benessere può essere autoprodotto che fa? Quello che faceva 150 anni fa, aspetta di trovare qualcuno che si occupi di lei, il segno del tempo è che ne pretende uno più capiente, meglio attrezzato, l'eroe salvatore della patria che, calibrando lo sforzo all'entità generale della damigella (carina-pòdizucca-titolata), le dice: dai piccola ti si scheggia il refill della ricostruzione delle unghie, lascia stare, ora ci sono io! Questo è uno stereotipo, gli stereotipi si creano e si alimentano in un solo modo, lasciando che la gente continui a racontarsela per centinaia e centinaia di anni, dai ad un preconcetto tanta pubblicità che assumerà lo splendore di verità universale. Vogliamo parlare di cinema, di miti? Se guardate le rappresentazioni femminili in alcuni film noterete gli stessi stereotipi. La detective che s'innamora di un killer psicopatico perchè, cavoli è carino! Cameriera che si innamora di razzista ossessivo compulsivo perchè, cavoli è carino! Sceriffo donna si innamora di rapinatore di banca, ma cavoli quanto è carino! Su una cosa sono daccordo però, va bene che l'emancipazione vi spaventa, che il progresso del duemila vi ha colti impreparati, ma c'è una misura in tutto. Cosa deve fare una donna intelligente contro la stupidità? Una cosa è l'intrattenimento cinematografico, altro è l'insulto.

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Ho l'impressione che tu ti sia scelti gli esempi che servono a dimostrare che la dipendenza femminile continua a sussistere nonostante l'emancipazione economica.
Con un po' di buona volonta' potresti trovare pure gli esempi che dimostrano il contrario, sia nella vita quotidiana che nel cinematografo.
In tutti i casi trovo che non si dovrebbe generalizzare.
hava is offline  
Vecchio 15-11-2007, 12.32.36   #20
marco gallione
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Riferimento: i maschi mascalzoni

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Originalmente inviato da sentieroluminoso
Ho letto qualcosa che ha sintetizzato mirabilmente in qualche concetto elementare anni di sviluppo, crescita ed emancipazione femminili. Stupefacente come in poche righe si sia potuta ridurre la donna alla condizione di 40 anni fa, con l'aggravante di aver perso forse l'unico dato rilevante, la femminilità. Per molto tempo la donna ha dovuto subire la condizione di subordinazione sociale, morale, economica, talvolta addirittura fisica nei confronti dell'uomo, non vorrei mai che alcuni provassero "a pelle", quanto può essere simpatica l'emancipazione che scorre fluida come una mano di un datore di lavoro sotto la stoffa della camicetta. La "moderna emancipazione" ha sancito, secondo alcuni, l'indipendenza femminile, la fine delle discriminazioni, che in soldoni è equivalso semplicemente ad alzare il tiro, mentre prima si doveva trovare un uomo che provvedesse a tutto, oggi c'è bisogno di superman che ovviamente provvede al tutto di serie e il di più in leasing! Tutto il tran tran non serviva per giungere alla valorizzazione ed ottimizzazione delle proprie risorse, è servito solo a "pretendere" magiori benefits dall'uomo che si dovrà prendere cura del nostro benessere. Se quarant'anni fa la donna poteva sognare di giungere attraverso l'uomo ad una "sistemazione dignitosa" che prevedeva matrimonio, puerperio ed utilitaria, oggi che il suo benessere può essere autoprodotto che fa? Quello che faceva 150 anni fa, aspetta di trovare qualcuno che si occupi di lei, il segno del tempo è che ne pretende uno più capiente, meglio attrezzato, l'eroe salvatore della patria che, calibrando lo sforzo all'entità generale della damigella (carina-pòdizucca-titolata), le dice: dai piccola ti si scheggia il refill della ricostruzione delle unghie, lascia stare, ora ci sono io! Questo è uno stereotipo, gli stereotipi si creano e si alimentano in un solo modo, lasciando che la gente continui a racontarsela per centinaia e centinaia di anni, dai ad un preconcetto tanta pubblicità che assumerà lo splendore di verità universale. Vogliamo parlare di cinema, di miti? Se guardate le rappresentazioni femminili in alcuni film noterete gli stessi stereotipi. La detective che s'innamora di un killer psicopatico perchè, cavoli è carino! Cameriera che si innamora di razzista ossessivo compulsivo perchè, cavoli è carino! Sceriffo donna si innamora di rapinatore di banca, ma cavoli quanto è carino! Su una cosa sono daccordo però, va bene che l'emancipazione vi spaventa, che il progresso del duemila vi ha colti impreparati, ma c'è una misura in tutto. Cosa deve fare una donna intelligente contro la stupidità? Una cosa è l'intrattenimento cinematografico, altro è l'insulto.

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Non credo di essermi spiegato bene nel mio post, vista la risposta di sentieroluminoso.
Oppure può darsi che sia sentieroluminoso che non si sia spiegata bene.
Il fatto che il suo post sia un po' un monoblocco, dove non si va mai a capo, per la verita' non aiuta .
saluti
marco gallione is offline  

 



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