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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 23-05-2003, 12.10.38   #11
Gaetano
Ospite
 
Data registrazione: 19-05-2003
Messaggi: 19
Per Fragola

Sono decisamente d'accordo su quanto sostieni riguardo alle distinzioni in materia di terapie, ma direi anche in senso lato.
Avere capacità di distinguere, vuol dire non cadere nell'indifferenziato di quella "notte in cui tutte le vacche sono nere" di cui parla Hegel, riferendola all'assoluto schellinghiano.
Anch'io ho fatto un percoso formativo lungo e, per me, molto doloroso.
Sono un perenne insoddisfatto, ma di una cosa almeno sono contento, di non aver mai chiuso cerchi intorno a me, nella teoria come nella pratica.
Amo Jung, ma amo altrettanto la Fenomenologia, soprattutto Heidegger e Binshwanger.
Amo moltissimo l'antica sapienza greca e poi il teatro di tutti i tempi, e così la poesia e la narrativa.
La musica è la mia "compagna fedele", direi dalla nascita, e chissà, forse anche da prima.
Spero tanto di continuare il dialogo appena iniziato.
Con stima ed affetto, Gaetano
Gaetano is offline  
Vecchio 23-05-2003, 14.02.55   #12
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
Quale "sapere" insegna a curare l'anima?

E' un interrogativo che mi pongo da tempo.
Mi pare che la nostra cultura (nostra nel senso di occidentale,e accademica)in quanto sviluppo ed articolazione di un Logos troppo spesso avulso dalle radici concrete di una quotidianità "tangibile" e "non astratta",sia abbastanza deficitaria,in questo senso.
Se l'alternativa sta nello sviluppare l'"intuitività",in che modo questo può avvenire?Cioè.attraverso quale (ipotetico) percorso formativo?
E come contemperare questa necessità con la parallela ed imprescindibile urgenza di ancorarla al Logos,vale a dire a qualcosa di non strettamente soggettivo,o,peggio,arbitrario ?
irene is offline  
Vecchio 23-05-2003, 15.39.19   #13
Gaetano
Ospite
 
Data registrazione: 19-05-2003
Messaggi: 19
Per Irene

Ciao Irene,
le domande che tu poni sono autentiche e... ad una domanda autentica si addice una risposta autentica.
Se io rispondessi alle tue domande, dovrei necessariamente farlo
nei limiti di un discorso generale o peggio, generico, che non potrebbe comprendere la tua situazione individuale, alla quale, evidentemente, tu riferisci i tuoi interrogativi.
Ma io, non avendo nessun interesse o velleità a mettere in campo discorsi che interessino solo vagamente le persone che scrivono su questo forum, vorrei darti una risposta, che sia un' autentica sollecitazione a cercare il percorso più conforme al tuo modo di essere, alla tua persona.
Per fare questo, però, devo poter disporre di alcuni elementi che soltanto tu puoi darmi.
Se ritieni valido quanto ho appena detto, contattami pure in privato, dandomi in tal modo la possibilità di non essere un comune ciarlatano.
Affettuosamente, Gaetano
Gaetano is offline  
Vecchio 29-05-2003, 20.44.03   #14
uLm1879
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-05-2003
Messaggi: 39
è sempre interessante vedere uno scambio informa-emo-tivo,
quello che mi "turba" (nella mia indifferenza) è che state affrontando elementi filo-psico-esistenziali che perdurarno dalla comparsa del paradossal-mente...

scorgo molti intuitus culturali oggettivi... lucidi...

volevo lasciare un post che lasciai in un vecchio forum:


[...]sono come sempre "entusiasta" nel leggere menti cosi limpide e lucide...
cosi libere di spaziare e di rispondere incondizionatamente dal contesto e dagli enti che lo compongono...

condivido con loro l' aver percepito l'insofferente scoperta di ciò che di bizzarro la natura ci ha donato...

il fatto paradossale di percepirla... essendone parte...
essendone il prodotto "finale"...
come un oggetto... macro-micro-scopico, che si sia composto
anima-ndosi prendendo vita e coscienza di se...
divenendo ciò che (crede)vuole essere...
paradossando se stesso e la propria mente... mentendosi...!
giocando emotivamente con se stesso.


(la mente MENTE... ti fa(i) possedere (da) parentesi intellettuali trasformandoti in ciò che pensi! ma dimenticando ciò che FISICAMENTE sei... un umano-animale... avendo (anche te diversamente)le tue "illusioni" umane-rizzaiole...)

non disprezziamo la diversità dell'errore... lo siamo comunque

beh su questo mi sento di (dis)dire...
noi percepiamo evidentemente il problema!

nietzsche diceva...
"...la fiducia nella vita se n'è andata:
è la vita stessa che è divenuta un problema…"
-ma qual è la soluzione non verbale... non mentale... concreta oggettiva...?
(a volte bisogna non sapere...)
hai evidenziato ciò che erroneamente siamo (o che siamo divenuti), non potendo far altro che disprezzarti-ci!
a questo puoi porti soluzioni solo non SAPENDO ciò che lievemente hai percepito!!!

pensa se un cane sapesse di essere tale...pensa se un giorno ti accorgi che quel cane sei proprio te... pensando ( non pensandolo) di non esserlo mai stato...
rimani comunque un cane.

è un problema para-esistenziale a cui puoi solo chinare la testa chiedendo perdono.. per la "sfortuna" di averlo domandato(percepito)... cercando di riempirlo spiri-teo-razio-emotiva-MENTE...

non c'è scrittore.. santo.. profeta... illuminista... che può non far altro che evidenziare l'errore e nulla più...
o trovando soluzioni momentanee... che ti risollevi chimica-emotiva-mente...
ma vivi qui! in una realtà CREATA dal CREATORE del "problema"...
ci vivi costantemente nell'illusione rizzaiola...
la vera illusione è non sentirsi partecipe!
"non puoi astenerti dall'agire (condizionato) nemmeno per un attimo..."

io stimo molto l'ignoranza...
e non mi piace il sapere(l'intelletto), come evidenziazione di cio che "concretamente" crediamo di NON essere...
o di disprezzare ciò che la gente ha avuto la fortuna di divenire anche se solo illusionisticamente...
non importa è sempre un NON essere anche il loro...
molto più giustificato e motivato del condursi nel divenire essere, EVIDENZIANDO ciò che NON siamo!

te ti ritieni fortunato di saper di essere il criceto sulla ruota, che "crede" di per-correre strada o ti riterresti più fortunato a non sapere di "saper" di essere qual criceto che corre inutilmente?

Ultima modifica di uLm1879 : 29-05-2003 alle ore 20.48.04.
uLm1879 is offline  
Vecchio 30-05-2003, 13.00.38   #15
Fragola
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Messaggi: 2,913
Citazione:
Messaggio originale inviato da uLm1879
è sempre interessante vedere uno scambio informa-emo-tivo,
quello che mi "turba" (nella mia indifferenza) è che state affrontando elementi filo-psico-esistenziali che perdurarno dalla comparsa del paradossal-mente...

scorgo molti intuitus culturali oggettivi... lucidi...

volevo lasciare un post che lasciai in un vecchio forum:


[...]sono come sempre "entusiasta" nel leggere menti cosi limpide e lucide...
cosi libere di spaziare e di rispondere incondizionatamente dal contesto e dagli enti che lo compongono...

condivido con loro l' aver percepito l'insofferente scoperta di ciò che di bizzarro la natura ci ha donato...

il fatto paradossale di percepirla... essendone parte...
essendone il prodotto "finale"...
come un oggetto... macro-micro-scopico, che si sia composto
anima-ndosi prendendo vita e coscienza di se...
divenendo ciò che (crede)vuole essere...
paradossando se stesso e la propria mente... mentendosi...!
giocando emotivamente con se stesso.


(la mente MENTE... ti fa(i) possedere (da) parentesi intellettuali trasformandoti in ciò che pensi! ma dimenticando ciò che FISICAMENTE sei... un umano-animale... avendo (anche te diversamente)le tue "illusioni" umane-rizzaiole...)

non disprezziamo la diversità dell'errore... lo siamo comunque

beh su questo mi sento di (dis)dire...
noi percepiamo evidentemente il problema!

nietzsche diceva...
"...la fiducia nella vita se n'è andata:
è la vita stessa che è divenuta un problema…"
-ma qual è la soluzione non verbale... non mentale... concreta oggettiva...?
(a volte bisogna non sapere...)
hai evidenziato ciò che erroneamente siamo (o che siamo divenuti), non potendo far altro che disprezzarti-ci!
a questo puoi porti soluzioni solo non SAPENDO ciò che lievemente hai percepito!!!

pensa se un cane sapesse di essere tale...pensa se un giorno ti accorgi che quel cane sei proprio te... pensando ( non pensandolo) di non esserlo mai stato...
rimani comunque un cane.

è un problema para-esistenziale a cui puoi solo chinare la testa chiedendo perdono.. per la "sfortuna" di averlo domandato(percepito)... cercando di riempirlo spiri-teo-razio-emotiva-MENTE...

non c'è scrittore.. santo.. profeta... illuminista... che può non far altro che evidenziare l'errore e nulla più...
o trovando soluzioni momentanee... che ti risollevi chimica-emotiva-mente...
ma vivi qui! in una realtà CREATA dal CREATORE del "problema"...
ci vivi costantemente nell'illusione rizzaiola...
la vera illusione è non sentirsi partecipe!
"non puoi astenerti dall'agire (condizionato) nemmeno per un attimo..."

io stimo molto l'ignoranza...
e non mi piace il sapere(l'intelletto), come evidenziazione di cio che "concretamente" crediamo di NON essere...
o di disprezzare ciò che la gente ha avuto la fortuna di divenire anche se solo illusionisticamente...
non importa è sempre un NON essere anche il loro...
molto più giustificato e motivato del condursi nel divenire essere, EVIDENZIANDO ciò che NON siamo!

te ti ritieni fortunato di saper di essere il criceto sulla ruota, che "crede" di per-correre strada o ti riterresti più fortunato a non sapere di "saper" di essere qual criceto che corre inutilmente?

Ho capito la metà di quello che hai scritto e solamente a metà.
Personalmente non mi pongo il problema. Non so e non mi interessa sapere se sono un criceto, un cane o la ruota o la strada. Probabilmente nulla di tutto ciò.
Mi interessano i passi che compio di volta in volta e la vita che mi avvolge e mi compenetra mentre, probabilmente, corro su una ruota che non mi porta da nessuma parte dentro ad una gabbietta magari un po' sporca.

Ti dedico una bellissima canzone del mio amato "Maestrone"


Quello che non...

La vedi nel cielo quell' alta pressione, la senti una strana stagione?
Ma a notte la nebbia ti dice d' un fiato che il dio dell' inverno è arrivato.
Lo senti un aereo che porta lontano? Lo senti quel suono di un piano,
di un Mozart stonato che prova e riprova, ma il senso del vero non trova?

Lo senti il perchè di cortili bagnati, di auto a morire nei prati,
la pallida linea di vecchie ferite, di lettere ormai non spedite?
Lo vedi il rumore di favole spente? Lo sai che non siamo più niente?
Non siamo un aereo né un piano stonato, stagione, cortile od un prato...

Conosci l' odore di strade deserte che portano a vecchie scoperte,
e a nafta, telai, ciminiere corrose, a periferie misteriose,
e a rotaie implacabili per nessun dove, a letti, a brandine, ad alcove?
Lo sai che colore han le nuvole basse e i sedili di un' ex terza classe?

L' angoscia che dà una pianura infinita? Hai voglia di me e della vita,
di un giorno qualunque, di una sponda brulla? Lo sai che non siamo più nulla?
Non siamo una strada né malinconia, un treno o una periferia,
non siamo scoperta né sponda sfiorita, non siamo né un giorno né vita...

Non siamo la polvere di un angolo tetro, né un sasso tirato in un vetro,
lo schiocco del sole in un campo di grano, non siamo, non siamo, non siamo...
Si fa a strisce il cielo e quell' alta pressione è un film di seconda visione,
è l' urlo di sempre che dice pian piano:
"Non siamo, non siamo, non siamo..."

Francesco Guccini
Fragola is offline  
Vecchio 30-05-2003, 14.43.11   #16
uLm1879
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tu non hai scritto a me...

TI sei "detto" ciò che volevi dirti(MI)

"liberiamoci dall'idea di doverCI liberare da alcunchè"
uLm1879 is offline  
Vecchio 31-05-2003, 01.15.21   #17
Fragola
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Messaggi: 2,913
Caro uLm1979

L'unico mezzo che abbiamo per comunicare sono le parole, con tutti i limiti che esse hanno.
Tu hai fatto una domanda e io ho risposto, per quanto ho capito della tua domanda.
Può essere che lottenere una risposta non ti interessasse.
Certamente se avessi voluto scrivere solamente a te lo avrei fatto in privato.
Sai, credo che tutti quelli che si espongono raccontando i loro pensieri su internet lo fanno anche un po' per se stessi. Questo vale per me come per te.
Cosa ti ha spinto esprimere pubblicamente quello che pensi? Volevi forse parlare a qualcuno di noi?
Se è così, perchè farlo in modo da essere letto da tanta gente?

La mia è una domanda. Se vuoi puoi rispondere. A me picerebbe se tu lo facessi con un linguaggio comprensibile anche ad una comune mortale come me. Se ne hai voglia, ovviamente.

ciao

ps "liberiamoci dall'idea di doverCI liberare da alcunchè"
Certo! solo che è una contraddizione in termini. Anche se ha un suo senso.
pps Quello che mi viene voglia di dire proprio a te è "ascolta". Può essere che anche gli altri abbiano qualcosa da dire.
ppps sono femmina. Puoi rivolgerti a me al femminile.
Riciao
Fragola is offline  
Vecchio 31-05-2003, 07.46.46   #18
Gaetano
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Messaggi: 19
Ciao a tutti,
sono decisamente d'accordo con Fragola. In questa sede la parola è l'unico mezzo di cui disponiamo, per esprimerci, ergo, farne un uso corretto, è una necessità, oltre che un doveroso atto di sensibilità e di capacità di discernimento, nei confronti di coloro che ci leggono.
Posto che, siamo tutti dei narcisisti più o meno coscienti, alcune persone riflettano sul fatto, che esiste un narcisismo di buon gusto ed un narcisismo di cattivo gusto. Quest'ultimo, sembra, disgraziatamente, essere vincente in questo sito, dove pure, sono presenti persone degne di stima e di rispetto.
Saluti a tutti. Gaetano
Gaetano is offline  
Vecchio 31-05-2003, 11.00.35   #19
rodi
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Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
Sono concorde con voi, anche se ho meno esperienza in quanto iscritta da meno tempo.

Vorrei aggiungere all'ultima frase di Shamal, che questo prevalere numerico di persone tendenzialmente un po' meno rispettose delle opinioni e dei sentimenti altrui, corrisponde a quello che poi avviene nei rapporti tra persone, anche al di fuori dei forum di discussione.

Come 'nuova' ho notato che qui è solo più evidenziata la cosa.
Credo derivi dal fatto che l'anonimato dia in qualche modo ad alcuni la forza per esprimere concetti che nella vita di tutti i giorni non riescono a fare.

Questo può essere per alcuni versi spiacevole, ma costituisce in ogni caso la possibilità di entrare in contatto con una realtà con la quale nel quotidiano ci è più difficile instaurare un contatto.

Dipende dall'uso che poi ne facciamo noi, sia nei nostri riguardi che nei confronti di chi manifesta determinati concetti.

Qualcuno condivide con me questa sensazione?

Un abbraccio a tutti
rodi is offline  
Vecchio 31-05-2003, 13.29.11   #20
Gaetano
Ospite
 
Data registrazione: 19-05-2003
Messaggi: 19
Per Rodi

Ciao Rodi,
condivido senz'altro la tua opinione circa la possibilità che si ha, qui in internet, di nascondersi dietro l'anonomato.
Sarebbe auspicabile, che certe persone imparassero a convivere con questo medium (internet), e ad usarlo in modo corretto, come farebbero se dovessero relazionarsi a qualcuno/a de visu.
Un'ultima amara osservazione. Credo, che chi sia corretto lo sia comunque e sempre, a prescindere dai media attraverso cui passa il suo messaggio.
Cari saluti, Gaetano.
Gaetano is offline  

 



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