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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 04-02-2008, 11.40.15   #1
xeox
Ospite
 
Data registrazione: 01-02-2008
Messaggi: 7
Vivo o Morto

Un caro amico a seguito di una discussione tra noi intervenuta mi ha inviato questa stupensa poesia di Pablo Neruda. La discussione verteva sul fatto che nei momenti più difficili della vita è molto difficile avere l'equilibrio ed il desiderio di andare avanti, di vivere. Preciso che non andare avanti non significa avere intenti suicidi ma semplicemente diventare passivi e sfiduciati nella possibilità di una riscossa, di un nuovo sole, vivere nella rassegnazione. In molte occasioni nella vita, soprattutto a seguito di delusioni sentimentali, ho avuto questa sensazione poco piacevole che, per fortuna, è durata un breve periodo e successivamente ho ritrovato le forze per ricominciare. Il mio amico no, ha messo una sorta di paraocchi ed a testa bassa nel lavoro e negli interessi personali ha smesso di sentire lo stimolo della ricerca degli affetti pur rendendosi conto della mancanza. La poesia che mi ha inviato voleva sottolineare il suo stato d'animo ( dal suo punto di vista peggiore ) davanti al mio dispiacere per aver nuovamente subito una delusione d'amore, sottolineando che peggio sta chi non provando e non sentendo più gli stimoli ed i desideri della vita si sente "morire dentro".

Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.........

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi non si permette, almeno una volta, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi
della sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando che essere vivo
richiede uno sforzo maggiore del semplice respirare.
xeox is offline  
Vecchio 04-02-2008, 19.42.35   #2
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: Vivo o Morto

Citazione:
Originalmente inviato da xeox
Un caro amico a seguito di una discussione tra noi intervenuta mi ha inviato questa stupensa poesia di Pablo Neruda. La discussione verteva sul fatto che nei momenti più difficili della vita è molto difficile avere l'equilibrio ed il desiderio di andare avanti, di vivere. Preciso che non andare avanti non significa avere intenti suicidi ma semplicemente diventare passivi e sfiduciati nella possibilità di una riscossa, di un nuovo sole, vivere nella rassegnazione. In molte occasioni nella vita, soprattutto a seguito di delusioni sentimentali, ho avuto questa sensazione poco piacevole che, per fortuna, è durata un breve periodo e successivamente ho ritrovato le forze per ricominciare. Il mio amico no, ha messo una sorta di paraocchi ed a testa bassa nel lavoro e negli interessi personali ha smesso di sentire lo stimolo della ricerca degli affetti pur rendendosi conto della mancanza. La poesia che mi ha inviato voleva sottolineare il suo stato d'animo ( dal suo punto di vista peggiore ) davanti al mio dispiacere per aver nuovamente subito una delusione d'amore, sottolineando che peggio sta chi non provando e non sentendo più gli stimoli ed i desideri della vita si sente "morire dentro".

Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.........

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi non si permette, almeno una volta, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi
della sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando che essere vivo
richiede uno sforzo maggiore del semplice respirare.




Bellissimo ! e per continuare sull'argomento:

Spinoza in uno degli ultimi libri dell' "Etica"--"Della schiavitu' umana o della forza delle passioni":

"Siamo schiavi fin quando quello che ci accade e' determinato da cause esterne, e siamo liberi laddove la determinazione viene da noi stessi".

Cio' che rimane di noi e' cio' che abbiamo saputo creare o modificare.
hava is offline  
Vecchio 04-02-2008, 22.12.19   #3
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: Vivo o Morto

Bellissima, anche perchè è la verità.

Quando non senti il caldo non puoi sentire neppure il freddo, quando non provi dolore non puoi provare neppure gioia. Se non provi la paura non puoi usare il coraggio.

E' difficile che qualcuno ci insegni a vivere, sono tutti pronti a dirci quel che dobbiamo o non dobbiamo fare. Ma in quanto al vivere tutti ne hanno una tremenda paura.

Se non hai provato la fame come puoi godere del cibo? o comprendere l'affamato?
Gesù fece esperienza dell'uomo e lo fece senza sfuggire a nulla, neppure alla morte.

Affrontare la propria esperienza a viso aperto, non fuggire davanti all'ignoto, ecco quel che rende una vita degna di essere vissuta.

L'esperienza mi ha insegnato che quando non erigo barriere davanti alla sofferenza ma mi ci metto davanti e dico: bene, vieni, sono qui, vediamo dove vuoi arrivare! L'ombra gigantesca proiettata dalla lampada diventa a mia misura, diventa umana. Non che a mia misura sia meno spaventosa e terribile, ma ora siamo ad armi pari.
Mary is offline  
Vecchio 05-02-2008, 16.26.34   #4
xeox
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Data registrazione: 01-02-2008
Messaggi: 7
Riferimento: Vivo o Morto

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Bellissima, anche perchè è la verità.

Quando non senti il caldo non puoi sentire neppure il freddo, quando non provi dolore non puoi provare neppure gioia. Se non provi la paura non puoi usare il coraggio.

E' difficile che qualcuno ci insegni a vivere, sono tutti pronti a dirci quel che dobbiamo o non dobbiamo fare. Ma in quanto al vivere tutti ne hanno una tremenda paura.

Se non hai provato la fame come puoi godere del cibo? o comprendere l'affamato?
Gesù fece esperienza dell'uomo e lo fece senza sfuggire a nulla, neppure alla morte.

Affrontare la propria esperienza a viso aperto, non fuggire davanti all'ignoto, ecco quel che rende una vita degna di essere vissuta.

L'esperienza mi ha insegnato che quando non erigo barriere davanti alla sofferenza ma mi ci metto davanti e dico: bene, vieni, sono qui, vediamo dove vuoi arrivare! L'ombra gigantesca proiettata dalla lampada diventa a mia misura, diventa umana. Non che a mia misura sia meno spaventosa e terribile, ma ora siamo ad armi pari.

Ti invidio molto, io per varie vicissitudini ho avuto una vita abbastanza in salita e, ferma restando l'idea che è meglio vivere e soffrire che viceversa, non è mai stato così semplice far diventare quell'ombra della mia misura..............però ci proverò.
xeox is offline  
Vecchio 05-02-2008, 18.11.12   #5
xman
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Data registrazione: 02-07-2007
Messaggi: 43
Riferimento: Vivo o Morto

La poesia è bella, la discussione interessante, solo una piccola precisazione:
sembra che non sia di Neruda ma della scrittrice brasiliana Martha Medeiros.
Essendo stata citata da Mastella e da questi attribuita a Neruda, l'odio politico è capace anche di queste precisazioni letterarie
xman is offline  
Vecchio 05-02-2008, 20.53.03   #6
Mary
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Messaggi: 2,624
Riferimento: Vivo o Morto

Citazione:
Originalmente inviato da xeox
Ti invidio molto, io per varie vicissitudini ho avuto una vita abbastanza in salita e, ferma restando l'idea che è meglio vivere e soffrire che viceversa, non è mai stato così semplice far diventare quell'ombra della mia misura..............però ci proverò.

Non ti spaventare, io ci ho messo una vita per arrivare a questo. Ma, credimi, ogni volta che mi si para davanti un'ombra devo sempre confrontarmi con la paura e lo scoraggiamento. E non do mai per scontato che ne verrò fuori. Ogni volta è una prova, ogni volta devo vincere la tentazione di abbandonarmi al vittimismo e arrendermi alla vita.

Ogni istante è una scelta tra la vita e la morte, ogni momento è un istante irripetibile.

Stamattina mi hanno parlato di uno spaventoso incidente vicino al mio paese. Un giovane uomo di 23 anni è morto carbonizzato. Il cuore mi si è stretto: poteva essere mio figlio. Trema sempre il cuore di una madre.
Ho pensato che come tutte le mattine si era alzato, lavato, preso il suo caffé ancora insonnolito, poi, come tante mattine, uscito di casa. Non sapeva in quel momento che non sarebbe più ritornato.

Per questo io vivo, cerco di non sprecare neppure un istante della mia vita. Vivo, come se ogni giorno potesse essere l'ultimo.
Niente più è rimandato al domani, non lascio più nessuno con il broncio, vivo, respiro e l'ombra gigantesca non può che rimpicciolirsi fino a divenire più piccola di me.
Si ridimensiona senza che tu faccia nulla, perchè quando pensi al tuo respiro che è presente ti rendi conto che tutto è possibile, tutto può essere perchè sei qui, ora, adesso, presente a te stesso.
Domani non potrai vivere perchè tu non ci sarai più, potrebbe esserci ancora la tua forma ma domani sarai un altro e l'altro vivrà il proprio tempo la propria vita.

Vivere come automi, come zombi, come disertori della vita è il peccato, il danno più grande che si possa fare a se stessi e all'umanità.

Abbi fiducia l'universo è pronto a sostenerti, sempre, incondizionatamente.
Mary is offline  
Vecchio 06-02-2008, 11.48.04   #7
feng qi
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ogni istante é una scelta

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Originalmente inviato da Mary
..Ogni istante è una scelta tra la vita e la morte, ogni momento è un istante irripetibile.

..Abbi fiducia l'universo è pronto a sostenerti, sempre, incondizionatamente.


Sì, ogni istante è una scelta.
Da quando al mattino mi alzo e scelgo razionalmente di avere fiducia nella vita e nel fatto che un amore immenso che noi non riusciamo a cogliere fino in fondo, mi sospinge in avanti...mentre un altro tipo di amore, quello egoico che vede solo i miei difetti e senza pietà me li getta in faccia, mi spinge indietro.

ogni istante tra la vita, l'otimismo, e la morte, l'autocommiserazione, lo sbandamento cui ci porta la società, le relazioni false e disastrose cui sottostiamo passivamente.

Ogni istante cercando quell'aria pura e meravigliosa che potremmo respirare in noi stessi ma che non siamo abituati a cercare in noi, a veder in noi.

Ma l'universo é pronto a sostenerci, sempre e in ogni nostra scelta, incodizionatamente, per amore.

Scegliere di vivere questa certezza é importatante.

feng qi
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Vecchio 06-02-2008, 12.25.49   #8
xeox
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Riferimento: Vivo o Morto

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Originalmente inviato da Mary
Non ti spaventare, io ci ho messo una vita per arrivare a questo. Ma, credimi, ogni volta che mi si para davanti un'ombra devo sempre confrontarmi con la paura e lo scoraggiamento. E non do mai per scontato che ne verrò fuori. Ogni volta è una prova, ogni volta devo vincere la tentazione di abbandonarmi al vittimismo e arrendermi alla vita.

Ogni istante è una scelta tra la vita e la morte, ogni momento è un istante irripetibile.

Stamattina mi hanno parlato di uno spaventoso incidente vicino al mio paese. Un giovane uomo di 23 anni è morto carbonizzato. Il cuore mi si è stretto: poteva essere mio figlio. Trema sempre il cuore di una madre.
Ho pensato che come tutte le mattine si era alzato, lavato, preso il suo caffé ancora insonnolito, poi, come tante mattine, uscito di casa. Non sapeva in quel momento che non sarebbe più ritornato.

Per questo io vivo, cerco di non sprecare neppure un istante della mia vita. Vivo, come se ogni giorno potesse essere l'ultimo.
Niente più è rimandato al domani, non lascio più nessuno con il broncio, vivo, respiro e l'ombra gigantesca non può che rimpicciolirsi fino a divenire più piccola di me.
Si ridimensiona senza che tu faccia nulla, perchè quando pensi al tuo respiro che è presente ti rendi conto che tutto è possibile, tutto può essere perchè sei qui, ora, adesso, presente a te stesso.
Domani non potrai vivere perchè tu non ci sarai più, potrebbe esserci ancora la tua forma ma domani sarai un altro e l'altro vivrà il proprio tempo la propria vita.

Vivere come automi, come zombi, come disertori della vita è il peccato, il danno più grande che si possa fare a se stessi e all'umanità.

Abbi fiducia l'universo è pronto a sostenerti, sempre, incondizionatamente.

Ci sto provando ma non è semplice. Una cosa è comprendere perchè si sta male o perchè si sta perdendo, un'altra è attuare il cambiamento che ci permette di vedere le cose in un modo diverso. Apprezzo molto il tuo intervento e lo condivido, spero di arrivare al più presto alla messa in pratica......
xeox is offline  
Vecchio 06-02-2008, 21.34.36   #9
Mary
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xeox feng qi

per una vita intera ho cercato solo un nido caldo e accogliente in cui sostare dopo una spasmodica caccia al tesoro.
Ho faticato ad accorgermi che era impossibile se volevo vivere veramente la mia vita.

Vivere vuol dire affrontare giorno dopo giorno il caldo ed il freddo, la quiete e la tempesta. Come una barca a vela che sfrutta qualsiasi vento per navigare.

Senza vento la barca a vela è in balia delle onde, senza gli opposti le nostre vite sono già morte.

Gestire, usare ogni evento che ci ritroviamo ad attraversare fa la differenza del nostro viaggio.

Quando incontro la tempesta il primo istinto mi spinge a erigere il mio scudo e combatterla, ma poi interviene la mia conoscenza che dice: usala.

Così si impara ad usare come dono straordinario tutte le cose spiacevoli che ci capitano e a gioire e assaporare intensamente e consapevolmente le cose belle, gli attimi fuggenti che ci uniscono all'universo, un altro essere, un fiore, la brezza del mattino, la goccia di rugiada, una scintilla d'amore.

Siamo circondati da roseti meravigliosi, ma un roseto senza spine non è che una pianta modificata geneticamente, una pianta che è morta che ha perso la propria essenza.
Mary is offline  
Vecchio 07-02-2008, 09.40.43   #10
arsenio
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Riferimento: Vivo o Morto

Citazione:
Originalmente inviato da xeox
Un caro amico a seguito di una discussione tra noi intervenuta mi ha inviato questa stupensa poesia di Pablo Neruda. La discussione verteva sul fatto che nei momenti più difficili della vita è molto difficile avere l'equilibrio ed il desiderio di andare avanti, di vivere. Preciso che non andare avanti non significa avere intenti suicidi ma semplicemente diventare passivi e sfiduciati nella possibilità di una riscossa, di un nuovo sole, vivere nella rassegnazione. In molte occasioni nella vita, soprattutto a seguito di delusioni sentimentali, ho avuto questa sensazione poco piacevole che, per fortuna, è durata un breve periodo e successivamente ho ritrovato le forze per ricominciare. Il mio amico no, ha messo una sorta di paraocchi ed a testa bassa nel lavoro e negli interessi personali ha smesso di sentire lo stimolo della ricerca degli affetti pur rendendosi conto della mancanza. La poesia che mi ha inviato voleva sottolineare il suo stato d'animo ( dal suo punto di vista peggiore ) davanti al mio dispiacere per aver nuovamente subito una delusione d'amore, sottolineando che peggio sta chi non provando e non sentendo più gli stimoli ed i desideri della vita si sente "morire dentro".

Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.........

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi non si permette, almeno una volta, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi
della sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando che essere vivo
richiede uno sforzo maggiore del semplice respirare.

Non so se c'entra molto, ma la poesia mi ha ricordato questi versi da Spoon River, antologia che amo. Grazie. Saluti.


Il nostro senso da dare alla vita



Conoscere cosa sarebbe stato meglio per noi ... quale doveva essere il nostro senso da dare alla vita ...
... spesso avviene tardi. Perchè non ci siamo posti in tempo il problema? Perchè non abbiamo avuto il coraggio di rischiare?
E' un rischio pure abbandonare gl' imposti schemi collettivi per una personale elevazione individuale Cercando di volare un po' alto; o prendere il mare pur rischiando il naufragio.


E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia
ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vano desiderio -
è una barca che anela al mare eppure lo teme.

(Lee Master – Antologia di Spoon River)
arsenio is offline  

 



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