Quando scrivo e devo pensare , devo ascoltare musica, al momento mi viene in mente e la pioggia che va di caterina caselli, mi sembra proprio che calzi a pennello.
Dico sempre che quando si scrive e non si parla, non tutte le sfumature possono essere rese così come si vuole, allora quando dico forum è chiaro che parlo di noi, persone che usiamo il forum per comunicare , nessun attacco era inteso da parte mia nei confronti della struttura né tantomeno dei moderatori, se ho aperto questo topic è proprio perché a me questo “luogo virtuale” piace e mi ci trovo bene.Quando mi riferisco ad amici di un tempo ,intendo amici di vecchia data , vi sento sempre come persone che avete fatto e fate parte di una parte della mia vita. Grazie a voi ho scoperto nuovi punti di vista, modi di pensare ed affrontare le cose in modo diverso dal mio, che poi io li condivida o no per me è sempre un confronto ed uno stimolo appunto alla …riflessione… cerco d’imparare sempre anche da ciò che non mi piace.
Per vagabondo che stimo tantissimo , il mio non è un atteggiamento snob è molto più semplicemente una mia carenza, leggo …quasi tutto…i post troppo lunghi li leggo a saltare e siccome così facendo so di perdere alcuni punti salienti della discussione evito di scrivere perché pur trovandoli molto interessanti mi sento inadeguata a volte li trovo astrusi, riesco solo a coglierne alcuni aspetti, mi manca la preparazione per affrontarli in modo adeguato. Per tutti gli altri volevo semplicemente non essere provocatoria ma semplicemente volevo ..confrontarmi con voi e capire se appunto sono io che come ho scritto sto cambiando o se voi avete colto la mia stessa impressione. E’ chiaro che col tempo tutto cambia, noi cambiamo, ma mi piaceva capire come stiamo cambiando…come dice caterina caselli …e la pioggia che va e ritorna il sereno…

E' la pioggia che va
Sotto una montagna di paure e di ambizioni
c'è nascosto qualche cosa che non muore
Se cercate in ogni sguardo, dietro un muro di cartone
troverete tanta luce e tanto amore
Il mondo ormai sta cambiando
e cambierà di più
Ma non vedete nel cielo
quelle macchie di azzurro e di blu
È la pioggia che va, e ritorna il sereno
È la pioggia che va, e ritorna il sereno
Quante volte ci hanno detto sorridendo tristemente
le speranze dei ragazzi sono fumo
Sono stanchi di lottare e non credono più a niente
proprio adesso che la meta è qui vicina
Ma noi che stiamo correndo
avanzeremo di più
Ma non vedete che il cielo
ogni giorno diventa più blu
È la pioggia che va, e ritorna il sereno
È la pioggia che va, e ritorna il sereno
Non importa se qualcuno sul cammino della vita
sarà preda dei fantasmi del passato
Il denaro ed il potere sono trappole mortali
che per tanto e tanto tempo han funzionato
Noi non vogliamo cadere
non possiamo cadere più giù
Ma non vedete nel cielo
quelle macchie di azzurro e di blu
la pioggia che va, e ritorna il sereno
È la pioggia che va, e ritorna il sereno
una buona giornata a tutti

Sarà che sono lenta... ma solo adesso apprezzo in toto la lucidissima completezza con cui è stato formulato il quesito.

Ipercritico - aggressivo - litigioso.

(Essendo tutti d'accordo che si parla del tratto emergente negli Ospiti più assidui, e non certo del luogo).

Tre aggettivi potenzialmente complementari. Non necessariamente complementari. Tre aggettivi che (mi) sembrano prontissimi per giochi alquanto perversi in tema di comunicazione.

L'essere ipercritico (mi) sembra assorbito dall'essere aggressivo e litigioso in chi (almeno ufficialmente) sostiene il proprio punto di vista su un TEMA. (Siamo poi d'accordo che si potrebbe sostenerlo - e anche con più ampio riscontro - senza essere aggressivi e litigiosi, ma questo è altro discorso).
Dentro o sotto l'aggressività e la litigiosità.... difficilmente trova spazio e tempo l'ironia (non che non possa... ma è da "mostri sacri").

L'essere ipercritico, invece, (mi) sembra emergere in dosi equine e con tanta (almeno) "voglia d'ironia" in chi esecra il risultare "aggressivi e litigiosi".... facilitato (secondo me) dal fatto.... di non avere ...a quore.... altro TEMA che la propria identità virtuale.
Lui è Superiore.
Ovvio.

Credo che i modi intelligenti di fruire di un Forum siano pressochè infiniti.
Ci sta tutto (per me) il voler parlare di un tema.
Ci sta tutto (per me) il godersi dall'alto com'è che interagisce il nostro prossimo. (Piace moltissimo anche a me, e in Spiritualità, senza quasi mai intervenire, mi ritrovo aperti orizzonti di riflessione - in verità sull'umano molto più che sul divino - assolutamente impensati).

Poi però, e potendo benissimo aver preso una tangente inutile, mi chiedo: "e se (come credo, e come tradurrebbe un bambino) la domanda potesse-dovesse ridursi a un semplice "perchè cattiveria?"...... Non sarebbe piuttosto logico concludere che "cattiveria" (= arroganza = intolleranza = incapacità d'accoglienza).... sia molto più facilmente misurabile in chi s'incazza per i modi d'esistere dell'Altro guardandoli dall'alto con tanta "voglia d'ironia" (che a propria volta non è sinonimo di Ironia), piuttosto che in chi s'incazza CON l'Altro per UN argomento, senza neanche , per foga, indulgere nell'ironia, ma nel fronteggiamento stesso tributandogli la massima dignità... che forse, in luogo di dialogo, resta l'Onore del Dialogo?

Il bambino tradurrebbe: "chi è davvero Cattivo?". Meglio (il bambino cresce): "chi è che non TOLLERA neanche l'esistenza dell'Altro, ancor prima che i suoi argomenti?".
Proprio come un infante: e perche?

P.s. a proposito : sarà la suggestione post evocativa...... ma.... se non fosse che è diverso il nick ( )..... quando scrive Paolo Pil.... giurerei di leggere Marco Gallione!

Pallina, visto sono interessato, vorrei tu ampliassi questa frase... “agli occhi dei più”... i più, chi? Ed inoltre “inutili” in che senso? Io non sono tra questi più e credo tanti altri non lo siano proprio.

A me piacciono proprio, se l'argomento è di mio interesse, questi post lungazzi ed approfonditi... sono un viaggio affascinante dentro l'altro e dentro noi, così come i post secchi e brevi, in cui l'autore condensa l'incondensabile e quest'arte è piuttosto rara.

Qui mi sa che alcuni, o molti, intendono questo spazio come una sala da thé dove ciarlare dell’ultimo bacio o pavoneggiarsi intorno a questo o quel forumista catalizzatore, scusatemi la franchezza... sarò pur presuntuoso, ma penso che nelle intenzioni di Ivo non vi sia granché del genere, a proposito di questo forum. Vi invito a leggere la discussione in Cultura e Società “i propositi del forum” aperta da Monica_3.

Inoltre vi sono tante persone disposte ad un dialogo profondo e non vedo perché, con un moto d’invidia o complesso d'inferiorità (non saprei spiegarlo altrimenti), “i saggi me li vado a comprare in libreria...”, quando poi ci si informa con Wikipedia ed il web. Io direi piuttosto che ci si potrebbe far contagiare, se si è interessati al cambiamento (ed a quelle riflessioni), appunto; se si valutano i contenuti validi ed approfonditi, non comprendo quale il motivo di questo rifiuto a priori. Ammetto d’aver imparato tante cose da questo forum, umanamente e culturalmente, non me ne dispaccio, né lo nascondo, di sicuro più di quante ne avrei apprese dagli "autori" dei cosiddetti saggi, alcuni dei nostri pseudo-intellettuali, che parlano con baldanza di tutto, ma in realtà alla fin fine quel tutto si riduce al niente più superficiale. Personalmente mi fa molto piacere l’approfondimento, la qualità dei contenuti, citazioni, riflessioni e dialoghi a mo’ di saggio, ed è questa la forza di tale forum che lo distingue dalla gran parte degli altri.

Di salotti ciarlieri e superficiali ne esistono veramente tanti in giro. Poi, come si suol dire, ognuno fa quel che crede... lo spazio non è mio, è di chi lo gestisce.

Aristi’ opto decisamente per la tua seconda ipotesi, ahimè! Vengo a trovarti a Cirene... che così ne discutiamo insieme...

Saluti affettuosi...

Antonio

Ciao Falbala,

non mi riferivo al tuo post, contraddistinto dal solito garbo,
quando parlavo di snobismo, ma di interventi, tipo i miei, nei quali si può cedere alla tentazione di sparare qualche giudizio considerandosi estranei alle dinamiche giudicate.

Questa meta-discussione da te aperta trovo sia molto interessante.

Confermo!
A differenza delle chat nei forum i contributi restano per sempre (vedi Definizione di forum e chat) quindi ho sempre immaginato questo spazio come una grande "biblioteca" di riflessioni, utile a chi vi partecipa e a chi è in cerca di argomenti ricchi di contenuti (il 90% delle persone arriva qui attraverso i motori di ricerca).

PS Per i più pignoli :
per biblioteca, in questo caso, intendo un contenitore dove è facile effettuare una ricerca per argomento.

Perché, ho scritto da qualche parte di ritenermi il "portatore di parvenze di vita vera"?
Oppure ho scritto che questo è un fenomeno generale di cui, anche in questo forum, sembra riconoscersi il riflesso?
Anche questa vorrei che me la trovassi, nel mio scritto, con riferimenti precisi.
Quali sarebbero le mie "funzioni aristocratiche", please?
C'è la possibilità - diciamo così, remota - che invece di starsi a preoccupare dei parametri di rappresentanza personale (ossessione dilagante, mi sembra) ci si sappia soffermare sui contenuti che si propongono?
E' così difficile occuparsi dei contenuti piuttosto che del contenitore?
La cultura dell'apparenza ha attecchito così in profondità da non far vedere altro?
Già, me ne sto accorgendo anch'io, in modi sempre più netti.
A ciascuno il suo....
C'è una cultura di massa che è un oceano sconfinato dove sbizzarrirsi in tutte le forme volute.

Qui sopra hai uno spaccato esemplare di come io, al contrario, debba sempre (o quasi) tenere "ben presenti" tutte le sfaccettature del colloquio.
Piacerebbe anche a me rapportarmi senza questi orpelli sistematici ma, come vedi, sono un dato ineliminabile.
Il paradosso è che alcuni attribuiscono a me volontà conflittuali; della serie "la pagliuzza e la trave".........e le famose "proiezioni".

Questo per me è un bellissimo forum ... per quello che è stato, per quello che è e per ciò che sarà in futuro (se tutto va bene )... simbolicamente lo vedo un pò come il mare... alcune volte è tranquillo ( )altre volte invece è in tempesta ( )... ma comunque è qui per "tutti" quelli che vogliono portare un contributo... quando le acque si "agitano" ormai io lo considero come un risultato di "natura"... anche quello può far "crescere"... e imparare a stringersi la mano e a mantenere il rispetto reciproco nonostante le idee siano diverse... perché il mare non sarebbe altrettanto bello se non vivesse intensamente anche le sue tempeste ...

Buona serata a tutti ... e, se mi è concesso, un a Iul... che in quelle poche occasioni in cui ci siamo confrontati mi ha mostrato rispetto anche quando le nostre "concezioni" divergevano.

Si, lo so... ho esagerato con le faccine... Ciao!

Oddio, leggendo questa discussione ... per un attimo ho avuto un flash... uno sfasamento spazio-temporale... casa-lavoro-casa...

In questo momento a scuola è tempo di riunioni e si tirano le somme...

...la classe nel suo andamento generale mi sembra peggiorata, si batte un po' la fiacca e talvolta gli argomenti proposti sono affrontati in maniera troppo superficiale. Alcuni studenti sono un po' troppo prepotenti ed altri un po' troppo qualunquisti. In classe non sempre si sta bene, a volte c'è tensione e conflitto... I nuovi arrivati non si sono inseriti troppo bene, si auspica non arrechino danno alla classe che, se non altro, almeno fino ad ora, ha avuto un sobrio equilibrio... Seguono osservazioni da parte dei singoli docenti...

Scusa, ma non mi pare proprio che i nuovi arrivati cerchino di arrecare danno al prossimo, casomai dicono la loro. Tutto qua.

Caro Nexus

poichè Falbala è una frequentarice abituale di Psicologia, e si riferiva, nel suo post di apertura, ai suoi “amici”, era facile ritenere che si stesse discutendo qui della sezione Psicologia; e non di tutto il resto del Forum, che magari in tempi recenti ha risentito di altre dinamiche (che ignoro, peraltro).
A giudicare dai commenti degli altri forumisti qui sopra, non credo di essere stato il solo ad averlo pensato. Te lo sei chiesto anche tu per la verità. E ti sei risposto con un divertito: “Boh … amen..!”, che leggo nel tuo primo post.
Solo Falbala, a questo punto, potrà dirci di più sui confini della discussione, che poi ciascuno potrà rispettare o meno, per carità. Possiamo chiuderla così; era giusto per evitare l’effetto-Babele.

In ogni caso ho letto quello che ci hai scritto nei post numerosi qui sopra, che hanno seguito il primo, e che parlano di molte cose, forse perchè partono da un argomento in discussione un po’ equivocato (boh … amen, immagino risponderai… ).
Affronti, tra gli altri, il tema degli intellettuali e della loro inconsistenza, della saggistica e dei modelli di apprendimento tradizionali comparati a quelli sul web, dei salotti ciarlieri, dell’essere gregari, dell’essere solitari, del potere culturalmente opprimente, di Aristippo di Cirene e del mistero delle proiezioni. tanta roba.
Il panorama è vasto, e un po’ mi mette in soggezione. Non ho molto da dire se non osservare che avere visioni diverse, magari solo un po’ più prudenti delle tue – ammesso che io le abbia capite, le tue visioni –, non equivale necessariamente a farsi difensori di salotti ciarlieri e superficiali. E’ avventata la tua conclusione a questo riguardo.

Al Forum vogliamo tutti molto bene, questo non è in discussione; perlomeno io voglio molto bene a Psicologia, credimi; specie quando diventa occasione di lettura delle riflessioni e pure dei disagi altrui, oppure racconto delle proprie riflessioni, fino anche a diventare racconto di sè, talvolta pure sofferto. Quel tipo di dialogo, specie se profondo e intimo, può essere occasione di confronto e crescita per tutti. Questa è solo una mia opinione, piuttosto convinta però, che non vuol dire basta scrivere qualcosa che va tutto bene. sono sicuro che questo è facile da capire anche oer te.

Diciamo che ho la sensazione che tu abbia espresso delle opinioni – che io giudico ingenue – quanto alla presente discussione, che – dal mio personale punto di vista – si concentra nell’auspicio, ingenuo pure quello (tanto da sembrare pacifico), di usare un mezzo per il meglio che può dare.

Da questo punto di vista, andando per gradi, non so se sei disposto a riconoscere che nei saggi comprati in libreria è piuttosto difficile trovare quella stessa visuale intima, individuale e collettiva allo stesso tempo, di pensiero ed emozioni – specie da parte di chi autore o professore non è – che invece si può trovare qui sul Forum, più facilmente in Psicologia.Non ho ancora visto in libreria libri, o saggi, scritti a più mani (a trentamila mani, tante sono le mani dei nick qui) secondo lo schema del botta e risposta anonimo e pure intimista, democratico fino alle estreme conseguenze e svincolato da pedegree autoriali e curriculum scolastici. Se li hai visti tu, ti risponderei: boh amen…

D’altra parte, se voglio un libro, a me viene più naturale andare in libreria, anzichè cercarlo qui. Può darsi che io sia stravagante. Però, detto per inciso, non sono così sicuro che – come invece sembri dirci sopra – informarsi con wikipedia o il web sia sempre bene. Nemmeno sono sicuro che Nexus possa imparare di più sul web che da qualche saggio acquistato in libreria. Pure questo ho letto nei tuoi post qui sopra. Ne prendo atto. bohAmen.

Spero non sia una mia proiezione, ma proseguendo per gradi immagino tu possa capire che può essere inappropriato vivere, cucinare e fare la toeletta dentro l’automobile. Al massimo ci puoi trombare dentro l’auto, ma poi ci si stufa che è scomodo. Così come sarebbe irragionevole pretendere di mettere le ruote al proprio appartamento, e correre lungo la Milano-Laghi. Tutto qui, in parole povere.

Concludendo: profondità sì, Anonima-scienzati no. Questo penso io. Quello che pensi tu, visto che è tanta roba, dovrebbe essere scritto e spiegato un po’ meglio, per come la vedo io.

E’ apprezzabile avere delle ambizioni alte come le tue, Nexus, che arrivano a vedere pure l’onda lunga del ’68 negli anni a venire (anche questo ho letto sopra, e davvero non so come pormi rispetto ad un pensiero così forte). Ma è pure apprezzabile riconoscere i propri limiti, e capire i confini ovvii delle cose.
Quello che non è mai apprezzabile è cadere nel mistero delle proiezioni di cui tu e aristippo siete i custodi.