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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 07-08-2014, 01.27.28   #11
vanina
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 22-04-2014
Messaggi: 268
Riferimento: Che ne pensate... (cambiare prospettiva di 180 gradi)

Citazione:
Originalmente inviato da bandollaccio
bo questa idea l'ho tirata fuori perché fondamentalmente sono stufo delle persone che mi circondano e questo probabilmente è soltanto un altro tentativo inutile di farmele andare bene!!!

Questa conclusione mi era sfuggita (sorry ) ...
Bah...il problema lo capisco tanto , ma proprio tanto, perchè lo vivo di frenquente (quello di essere stufa delle persone che mi circondano - ALCUNE, almeno).
Però ti assicuro che dopo averle avute sedute sia alla mia destra che alla mia sinistra....non è variato alcunchè. E sentendole anche solo al telefono e via mail...(dove non esiste destra e sinistra rispetto al soggetto) ...il fenomeno non sortiva di alcun beneficio..............

Concordo con chi ha scritto che esistono percorsi umani che si divaricano.
Personalmente non avrei alcuna certezza assoluta, in questi casi, circa il "chi sia ad essere rimasto fermo e chi sia ad essersi evoluto", nè sento alcuna necessità valutativa in tal senso.
Mi limito e registrare che in molti casi ci sono state delle consonanze o delle illusioni di consonanze che poi si perdono nel tempo, e l'unica cosa certa è che si sentono perse....

Spostarsi per cercare un altro punto di vista trovo che sia ...di una generosità-apertura encomiabilissime.
Ma ...potrà servire a qualcosa?

SOPRATTUTTO se parliamo di relazioni umane...io credo che in ogni istante ci arrivi dell'Altro, per qualunque via , e del tutto a prescindere dal senso vista , una così immensa mole di percezioni che ....quando l'altro t'è "arrivato" che ti stufa....inutile spostarti sul divano o a tavola.....

Magari...provare a condividere il divano o la tavola con altri...può appagare di più, sia seduti a destra che a sinistra...........
vanina is offline  
Vecchio 07-08-2014, 12.40.53   #12
iole
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 03-08-2014
Messaggi: 15
Riferimento: Che ne pensate... (cambiare prospettiva di 180 gradi)

Citazione:
Originalmente inviato da vanina
Questa conclusione mi era sfuggita (sorry ) ...
Bah...il problema lo capisco tanto , ma proprio tanto, perchè lo vivo di frenquente (quello di essere stufa delle persone che mi circondano - ALCUNE, almeno).
Però ti assicuro che dopo averle avute sedute sia alla mia destra che alla mia sinistra....non è variato alcunchè. E sentendole anche solo al telefono e via mail...(dove non esiste destra e sinistra rispetto al soggetto) ...il fenomeno non sortiva di alcun beneficio..............

Concordo con chi ha scritto che esistono percorsi umani che si divaricano.
Personalmente non avrei alcuna certezza assoluta, in questi casi, circa il "chi sia ad essere rimasto fermo e chi sia ad essersi evoluto", nè sento alcuna necessità valutativa in tal senso.
Mi limito e registrare che in molti casi ci sono state delle consonanze o delle illusioni di consonanze che poi si perdono nel tempo, e l'unica cosa certa è che si sentono perse....

Spostarsi per cercare un altro punto di vista trovo che sia ...di una generosità-apertura encomiabilissime.
Ma ...potrà servire a qualcosa?

SOPRATTUTTO se parliamo di relazioni umane...io credo che in ogni istante ci arrivi dell'Altro, per qualunque via , e del tutto a prescindere dal senso vista , una così immensa mole di percezioni che ....quando l'altro t'è "arrivato" che ti stufa....inutile spostarti sul divano o a tavola.....

Magari...provare a condividere il divano o la tavola con altri...può appagare di più, sia seduti a destra che a sinistra...........
Effettivamente mi hai dato un ottimo spunto di riflessione, riguardo il stare fermi o l'essere evoluti, forse non vuole dire nulla, nel senso che una persona può essere anche limitata ma tu magari ti trovi e ti senti bene, oppure con la persona evoluta, non è detto che sia così. Tutto sembra il contrario di tutto. alla fine non resta niente, se non la solita confusione.. ma devo dire che anche al limite c'è un limite. Possono esserci infiniti esempi, come quello di sedersi a tavola con una maglietta con sopra il disegno di un teschio, e venire allontanati perché a tavola la morte non deve sedersi, questo non solo non ti fa sentire bene, ma ti fa proprio incazzare, oppure sedersi a tavola, con delle persone così tanto evolute, da farti sentire piccola, piccola al loro "cospetto" e non riuscire a capire se questo è un tuo problema. Allora questa evoluzione non significa niente, è tutto un'illusione, siamo specchi che si riflettono, ma le immagini sono distorte tra il percepire e il percepito. Sentirsi "affini" o consoni col proprio sentire è sempre e solo di passaggio, la vita ti svia, ti porta via, gli incontri d'amicizia che poi si perdono nel tempo, non importa da chi e cosa, a volte basta tanto poco, come una parola detta male o fraintesa, le amicizie di un tempo, quando ritornano ad essere di nuovo attuali, hanno sempre il sapore di una minestra riscaldata, ma non è detto che sia così. Se siamo tutti un uno, ma tutti unici nella loro unicità, e viviamo sempre in funzione di altri, ma dentro in fondo al cuore siamo sempre soli. Ma nella semplicità delle cose, un'amicizia vera, non ti farà mai stare male.
iole is offline  

 



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