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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 05-11-2003, 13.25.46   #1
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Aiuto

Ci sono dei momenti in cui la vita si abbatte su di noi e frantuma tutto quello che ci sembrava desse luce, colore e senso alle nostre giornate.
Ci sono dei momenti in cui ci aggrappiamo con le unghie e con i denti alla forza di volontà per continuare a fare semplicemente quello che c’è da fare ma nulla a più sapore.
Ci sono perdite, abbandoni, solitudine, dolore.
Cè la paura che il sole possa non sorgere mai più ad illuminare il nostro mattino.
Ci sono momenti in cui si vorrebbe gridare a tutti “aiuto”. Ma poi si ha paura di non essere ascoltati.
Siete capaci di chiedere aiuto?
E a chi lo chiedete?
E soprattutto, come lo chiedete?

ciao
Fragola is offline  
Vecchio 05-11-2003, 14.00.30   #2
Gordon81
Ospite
 
Data registrazione: 24-09-2003
Messaggi: 13
Insomma..ciò che chiedi comporta una risposta difficile. Cercherò di dirti ciò che penso, visto che studio Psicologia. Spesso quando ti trovi in situazioni come quella che hai descritto, ti lasci andare e non cerchi neanche di chiedere aiuto perchè magari pensi che nessuno possa capirti. Oppure lo fai, lo chiedi questo aiuto... ma a gente che magari non ti sa o proprio non ti vuole ascoltare e dentro di sè dice "vieni a raccontarmi queste cavolate? ed io cosa dovrei venirti a dire dei miei problemi peggiori dei tuoi?"
C'è un senso di solitudine che pian piano cerca di assediare i cuori dei nostri tempi. Allora vedi che i tuoi genitori non ti capiscono, i tuoi amici servono soltanto quando magari gli servi e se stai male si allontanano....sono cose che accadono spessissimo. Ed ecco che spunta la maggiore richiesta di aiuto fatta allo psicologo, pensando che lo psicologo possa sostituire un amico...assolutamente no! Lo psicologo non va considerato come figura amica....ma una sorta di guida per riprendere il proprio cammino. Penso che si stia diffondendo la moda di andare per la minima inquitudine dallo psicologo e questo è sbagliato. Si è in tanti qui a vivere, magari una porta davvero sincera può aprirsi e non è per forza quella dello studio di uno psicologo che certe volte per continuare a prendere i tuoi soldi non ti dice le cose come stanno e che puoi benissimo uscire dal suo studio. Dovremmo pensare ad una grande rivoluzione interiore guidata dalle nostre urgenze...forse è un pensiero complicato, ma è una soluzione, non dico che sia l'unica....sicuramente non è l'unica.

Ma vorrei dire a chi cerca aiuto, se ha deciso di gridare questa parola, di farlo prima di tutto con le persone più vicine se sincere sono. Se poi giorno dopo giorno un senso di miglioramento dentro di sè non c'è....allora ci si può rivolgere ad un bravo psicologo. Di psicologi non psicologi ce ne sono tantissimi....ma a psicologi che sappiano essere psicologi siamo un po' scarsi....diciamo le cose come stanno. Spero di non essermi dilungato troppo, ma era importante dire che spesso si attraversano momenti di semplice malinconia, inquietudine, pessimismo, ma che non per forza hanno bisogno di farci rimettere in discussione tutto ciò che abbiamo vissuto. Un caro saluto.
Gordon81 is offline  
Vecchio 05-11-2003, 14.07.36   #3
edali
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
Io lo chiedo con tutta la forza del mio dolore a chi mi è vicino ed anche a chi sento che mi potrebbe aiutare con una parola di conforto, con un pensiero positivo o solo con l’ascolto del mio sfogo. Lo chiedo nei momenti in cui mi abbandono. Lo chiedo con l’umiltà di un essere che sente che da solo non può portare tutto il peso. Non ha importanza in quel momento un eventuale giudizio. No! In quel momento non ha nessuna importanza. Solo che l’uscita dal dolore è molto lunga e faticosa…
edali is offline  
Vecchio 05-11-2003, 14.14.40   #4
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
infatti

non pensavo all'aiuto che si può chiedere ad uno psicologo.
Pensavo alla difficoltà di chiedere aiuto alle persone che ci sono vicine. Quelle che magari ci hanno sempre visto forti e di fronte alle quali si può avere paura a mostrare la proprio fragilità.
Quelle il cui eventuale rifiuto, in un momento difficile, potrebbe ferirci ancora di più.

Non mi aspetto certo che qualcuno mi insegni come si fa. Mi piacerebbe sentire le esperienze degli altri.

Che poi, davanti al dolore profondo, nessu aiuto esterno è possibile. Bisogna aiutarsi da soli. Ma dall'esterno può arrivare calore e accoglienza.
Può. Ma per chiedere aiuto ci vuole forse più coraggio che per non chiederlo.

grazie
Fragola is offline  
Vecchio 05-11-2003, 14.45.05   #5
moni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 03-11-2003
Messaggi: 78
Cara Fra'... l'hai detta giusta... il coraggio di rivolgerci all'altro perchè spesso temiamo un "giudizio"... Azzzzzz mi che peso la spesa!!

Ci chiedi giustamente le nostre esperienze, allora, ti parlo per me, inutile raccontarti episodi della mia vita... non saprei da dove iniziare, ma non avrebbe senso, non raccontarteli, magari chissà ci sarà data occasione in un altro momento e in un altro spazio.. però ti posso dire cosa faccio quando mi trovo in una situazione del cavolo... Dove la sofferenza è talmente forte da farti mancare il respiro, dove l'ansia di non farcela ti attanaglia dentro, dove pensi che è inutile: non ce la farai a fare un passo in più... Tutti chi prima chi dopo, chi spesso, chi talvolta, chi pensa di non esserci mai stato, ma forse ha solo chiuso gli okki... Tutti dico ci siamo trovati così...

Io sento molto forte il dolore, per contro sento molto forte la gioia. Vivo sulla mia pelle intensamente ogni emozione... per certi versi è un bene per certi versi è un peso... Ma penso sia carattere. Solitamente prima "digerisco" l'impatto con me stessa, scrivo sul diario da quando avevo 12 anni per cui sono più di vent'anni che scrivo... quando sto male male... mi aiuta parecchio, soprattutto a far chiarezza a vedere, a cercare quella piccola scintilla di positivo che in tutto quel casino in cui mi trovo, sicuramente c'è...quando la trovo, la sofferenza non è passata, manco la malinconia e manco il desiderio di prendere a calci il mondo... ma sono "pronta" per andare incontro all'altro e aprire la diga, che non vuol dire travolgerlo con i miei mali, con il mio vittimismo, ma vuol dire raccontarmi e fargli capire cosa mi sta succedendo, non chiedendo nulla in cambio se non "l'ascolto" che in quel momento è l'unica vera cosa di cui necessito... poi da lì piano piano viene tutto il resto...

e se trovi persone che pensi ti stiano giudicando cara Fra... giraci al largo... non ti stanno facendo del bene, non solo, non ne stanno facendo manco a loro stessi... per cui!! Suona subito ad un altro campanello... Se vuoi ti dico il nome che c'è sul mio... eheheh

un forte abbraccio!!
moni is offline  
Vecchio 05-11-2003, 15.34.22   #6
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
A volte chiedere aiuto significa anche costringere la persona, o le persone, a cui rivolgiamo la nostra richiesta, a fare i conti con la propria impotenza ad aiutarci. E questo può essere molto doloroso, sia per loro che per noi.
Quindi, in genere, prima di chiedere aiuto, io cerco preventivamente di chiarire a me stessa quale sia il sostegno di cui ho maggior bisogno in quel momento.
E', in primo luogo, necessità di affetto, calore, presenza emotiva?
O è, piuttosto, l'esigenza di essere aiutata a inquadrare in modo più critico e razionale una situazione il cui impatto emozionale mi ha sconquassata?
Dire, a chi ci vuole bene, "aiutami", significa, a mio parere, fargli carico di una responsabilità molto gravosa da gestire. Dunque, una richiesta di aiuto dovrebbe venire rivolta solo a chi abbia la forza emotiva e razionale a prestarcela (forza da intendersi, ovviamente, proporzionata alla gravità della situazione che ci si è presentata)
Quando avevo 15 anni, e chiedevo a mia madre di aiutarmi, lei mi aiutava dandomi moltissimi soldi per lo shopping, e poi per i viaggi...
Paradossalmente, devo ringraziarla ancora oggi, per avermi fatto comprendere sin da ragazzina che decentrare da sè stessi i problemi è la maniera migliore per non risolverli mai...
irene is offline  
Vecchio 05-11-2003, 22.10.34   #7
Attilio
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 07-08-2002
Messaggi: 375
Quando mi trovo in queste situazioni... non ci sono soluzioni immediate ed efficaci. il tempo farà la sua parte.

Intanto mi metto solo e tranquillo per un pò, accendo della musica, chiudo gli occhi e lascio che le lacrime mi scorrano sulle guance, mi facciano sentire quanto sono vivo. A dispetto di situazioni che mi vogliono morto dentro, lascio trasparire la parte più viva di me. Quella che prova il dolore più forte...
Attilio is offline  
Vecchio 06-11-2003, 13.34.09   #8
Gordon81
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Data registrazione: 24-09-2003
Messaggi: 13
Per carità Fragola...desideravo soltanto fare un secondo la panoramica di una situazione che si sta vivendo....
Gordon81 is offline  
Vecchio 06-11-2003, 23.55.25   #9
Fragola
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Messaggi: 2,913
Citazione:
Messaggio originale inviato da Gordon81
Per carità Fragola...desideravo soltanto fare un secondo la panoramica di una situazione che si sta vivendo....

e hai fatto molto bene questa panoramica!
Sentiamo di avere bisogno di aiuto ma sentiamo anche che le persone intorno a noi sono inadeguate a darcelo.
E' vero? Sì, a volte è vero, a volte no.
E' vero anche quello che dice Irene, cioè che chiedere aiuto a qualcuno che ci vuole bene significa caricarlo di una grossa responsabilità. Beh, bisogna vedere l'entità del problema per cui chiediamo aiuto, il modo in cui lo chiediamo e soprattutto che tipo di aiuto ci aspettiamo di ricevere.
A volte quello che cerchiamo è solamente calore, accoglienza e io credo che il motivo per cui non la chiediamo spesso sia solo perchè vorremmo che gli altri intuissero e ci offrissero queste cose spontaneamente.

Lo psicologo... sai, non era mia intenzione andare a parare su questo perchè ne ho parlato in decine di dicussioni. Non vorrei essere momomanicaca!
Per non fare di ogni erba un fascio e per evitare di scrivere le solite tre pagine per spiegare la differenza tra psicologi e psicoterapeuti (che immagino che tu conosca benissimo) userò pa parola "psi" per intenderli entrambi.
E' indubbiamente vero che rivolgersi ad uno "psi" significa intraprendere un percorso che va ben al di là di una immediata richiesta d'aiuto, E' però altrettanto vero che di solito ciò che spinge a questo è uno stato di sofferenza. Quindi si tratta sostanzialmente di una richiesta d'aiuto.

Il fatto che, come tu dici, si stia diffondendo la moda di rivolgersi allo psi alla minima inquietudine dovrebbe farci pensare molto alla qualità dei rapporti che intessiamo. Alla solitudine divagante. Alla sensazione di inadeguatezza che proviamo di fronte ad una vita che non è poi molto a misura d'uomo.
Non sappiamo trasformare la nostra vita, non riusciamo nemmeno a pensare di vivere in un modo diverso da quello che ci viene imposto, di ritagliarci spazi vitali e nutrienti, di accettare di avere meno soldi, meno cose pur di avere più tempo e relazioni umane più significative. Allora chiediamo che qualcuno ci adatti alla vita, visto che la vita non si adatta a noi.

Naturalmente questo non è il compito di un bravo psi. Non secondo me, almeno.
Ma non entro in merito di questo, ora.

Mi rendo conto che mi sto perdendo nel mio discorso. Mi sa che sono stanca. Riprenderò, se ti interessa, domani.

ciao
Fragola is offline  
Vecchio 07-11-2003, 18.07.35   #10
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
beh non e facile chiedere aiuto sia che questo sia o meno un porf.,
la difficolta di chiedere aiuto a volte arriva anche spesso dalla scarsa relazioni sociali che abbiamo o meglio dalla qualta delle relazioni ovvero spesso non sappiamo se le persone di fianco a noi sono o meno in grado o disposte ad aiutarci .
io in un certo modo mi sento assai fortunato perche la mia famiglia e assai larga e trovare un aiuto diventa quasi automatico ,pero ce poi da dire che spesso l aiuto piu grande che mi arriva non sono tanto parole o frasi ben dette ma arriva molto piu forte da gesti quotidiani dei miei cari che mi danno coraggio e forza ,spesso vedere il sorriso o la gioia di un caro rafforza molto lo spirito e aiuta enormemente piu che altre cose .
bomber is offline  

 



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