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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 19-02-2004, 10.45.25   #1
Giuliano
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Ritalin

Dal libro ; Platone e' meglio del prozac , di Lou Marinoff (Piemme editore)
" (....)Quello stesso anno ,a mezzo milione di bambini e' stata affibbiata una diagnosi di ADHD (turba di iperattvita' e deficit dell'attenzione,una malattia mentale per l'assoc. psichiatrica americana).Nel 1996 si e' stimato che 5,2 milioni di bambini ,pari al 10% degli scolari statunitensi,meritavano una diagnosi di ADHD.
La "cura" di questa "epidemia"e' il Ritalin,la cui produzione e vendita-e gli spaventosi effetti collaterali-hanno avuto un aumento esponenziale.Una situazione ottima per il business dei farmaci , non altrettanto buona per i bambini."




dal Ticino: effetti del Ritalin sui bambini
http://segnalazioni.blogspot.com/200...archiv e.html

Ticino.news.ch (quotidiano online)
Farmaci ai bambini
Le nuove droghe delle multinazionali

Nel 1986, nel Massachussets, un ragazzo di 14 anni uccide a mazzate (da baseball) un suo compagno di scuola. Rod, questo il nome del ragazzo, era sotto effetto della stimolante droga psicotropa Ritalin, che prendeva da ben 7 anni. Sia i genitori di Rod che il loro avvocato erano certi che l’omicidio era una diretta conseguenza degli effetti collaterali del Ritalin. Si trattava dell’ennesimo bambino diagnosticato con “problemi mentali” alle quale i soliti addetti ai lavori hanno prescritto farmaci discutibili, molto discutibili. Un trend che sino ad oggi non ha dato cenni di voler terminare.

Il Ritalin è classificato dall’Amministrazione americana dei Cibi e dei Farmaci (Food and Drug Administration) sotto la stessa categoria di cocaina, morfina, e oppio (anfetamina). Questa classificazione, conosciuta come Scheda 2, di cui il Ritalin fa parte, viene indicata dalla FDA come “di alto potenziale per abusi” e che un “abuso di questa sostanza può portare a seria dipendenza”. Le droghe della Scheda 2 che possono essere legalmente prescritte, sono tra le più pericolose. Non è un caso che in Stati Uniti il Ritalin, usato in combinazione con il Talwin, in alcune città è maggiormente responsabile di crimini comuni che qualsiasi altra droga. Nonostante l’ammissione del fatto che si tratti di uno psicofarmaco pericoloso, viene comunemente prescritto anche alle nostre latitudini. Se alcuni pensassero che vi è una relazione diretta tra l’assunzione di psicofarmaci da parte di bambini e ragazzi, e le purtroppo famose stragi nelle scuole, beh, non sarebbe un peccato mortale..

A George e al suo fratello gemello di 11 anni fu prescritto di prendere lo psicofarmaco Ritalin, nel 1973, dopo che furono diagnosticati iperattivi. George disse che molto presto cominciò a sperimentare degli effetti collaterali, e dopo un mese smise semplicemente di prenderlo senza dirlo a nessuno. “Mi sentivo come uno zombi”, diceva, “dovevo semplicemente smettere”. Il fratello invece continuò a prendere il Ritalin per due anni, e George disse: “Mio fratello Jerry cominciava davvero ad essere depresso”. Poco tempo dopo, Jerry si impiccò. George disse che questò suicidio, addebitabile al Ritalin, creò notevole sconforto ai suoi 3 fratelli minori e alla familia. L’intera familia è stata resa vittima dalla psichiatria. Ed oggi non si è da meno, psichiatri per bambini, dottori che dovrebbero ristudiarsi la medicina, quella vera, e aitanti pedagoghi nelle scuole, si adoperano nello spacciare droghe per farmaci ai nostri bambini.

Il Ritalin viene solitamente prescritto dagli psichiatri ai bambini diagnisticati iperattivi. Il “manuale” psichiatrico di diagnosi indica come sintomi iperattivi qualsiasi normale comportamento che un qualsiasi bambino ha e ha sempre avuto: 1. 2. ha difficoltà a restare seduto quando gli è richiesto, 3. viene facilmente distratto da stimoli esterni, 4. è impaziente nell’attendere il suo turno durante un gioco o in situazioni di gruppo, 5. spesso risponde alle domande prima che siano terminate del tutto, 6. ha difficoltà nel seguire insegnamenti dati da altri.., 7. ha difficoltà nel concentrare la sua attenzione giocando, 8. spesso va da un’attività incompleta all’altra, 9. ha difficoltà nel giocare quietamente, 10. spesso parla troppo, 11. spesso interrompe o invade attività di altri, o giochi di altri bambini, 12. spesso sembri non ascoltare quello che gli viene detto, 13. spesso perde cose utili ai suoi giochi o per la scuola, o per la casa, [...]
Il Manuale di diagnosi psichiatrico (DMS) indica che il bambino che ha otto o più di queste caratteristiche è un bambino iperattivo. A questo punto il Ritalin viene preso in considerazione per la “cura”. L’unica cosa che non viene presa in considerazione è che queste caratteristiche corrispondono al 99% dei bambini di questo mondo!

A cura di Lucio La Chimia



Saluti
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Vecchio 19-02-2004, 11.26.46   #2
Fragola
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Comunicato stampa dell'Osservatorio Italiano sulla Salute Mentale

Disturbo di attenzione e iperattività.

I cambiamenti avvenuti in questi anni nella società e nella scuola hanno posto i docenti di fronte a situazioni di difficile soluzione. La gestione delle classi si sta rivelando ardua sia sul piano didattico che disciplinare. Ai disagi di tipo famigliare si aggiungono cambiamenti sociali che rendono gli scolari piu’ irrequieti e meno attenti. Notiamo che anche da noi sta aumentando l’attenzione per monitorare la presunta patologia "deficit di attenzione e iperattività" (ADHD). Il nostro Ministero della Sanità ha approvato (ottobre 2000) la commercializzazione in Italia del Ritalin, droga utilizzato per "curare" tale patologia nel 90% dei casi. Poiché riteniamo che anche in Italia possa succedere quanto tragicamente accaduto negli USA, dove da decenni si somministra questa ed altre droghe agli scolari segnaliamo quanto segue:
Il Ritalin (metilfenidato) è una droga classificata nella tabella I degli stupefacenti con l'LSD, cocaina, eroina, mescalina, metadone, morfina, oppio. Causa assuefazione, dipendenza ed è a rischio di abuso; predispone all’uso di droghe illegali in età adulta. Può causare gravi danni fisici, neurosi, psicosi; sono 2.900 gli effetti collaterali noti; dal 1990 al 1997 negli USA ci sono stati 160 decessi, 569 ricoveri in ospedale, 126 per problemi cardiovascolari; numerosi i casi di omicidio e violenza. Gli psicofarmaci e le droghe sono dei sintomatici, non curano alcun disturbo mentale e non migliorano il rendimento scolastico.
Dopo 25 anni di sperimentazione e circa mille esperimenti fatte in prestigiose università non c’è alcuna prova scientifica certa dell’esistenza di questa malattia mentale. I criteri diagnostici sono troppo elastici, scientificamente inconsistenti, lasciano un eccessivo grado di discrezionalità all’osservatore e sono fonte di errore diagnostico; non esiste alcun test idoneo ad individuare questa patologia; perfino l’APA ammette nel suo DSM-IV che: "...non vi sono test di laboratorio confermati come diagnostici" per "il Disturbo del Deficit d’Attenzione/Iperattività."; si è notato che tale disturbo scompare quando gli scolari sono in vacanza e si riduce notevolmente se si presta loro attenzione.
Negli USA 10 milioni di bambini prendono psicofarmaci, 6-7 milioni sono scolari (15-20% della popolazione scolare); è aumentata in modo impressionante la prescrizione di psicofarmaci in età prescolare, 2-4 anni (150% ritalin, 200% prozac, tra il 1990 e il 1995), negli adolescenti e adulti.. Cifre elevate si riscontrano in molti stati industrializzati con un trend diagnostico in rapida crescita ovunque, anche in Europa .
Le persone diagnosticate come portatori di disturbo di attenzione (AD) hanno un Q.I. superiore alla media e utilizzano modalità di pensiero diverse dagli altri. Tra esse sono state incluse persone quali: Beethoven, Winston Churchill, Stephen Hawkins, Ernest Hemingway, Leonardo da Vinci, Salvador Dalì, Michael Faraday, Benjamin Franklin, Galileo, Edison, Steven Hawkins, John F. Kennedy, John Lennon, Abraham Lincoln, Mozart, Napoleone, Nasser, Issac Newton, Nostradamus, Louis Pasteur, Picasso, Edgar Allan Poe, John D. Rockefeller, General Westmoreland, Eleanor Roosevelt, George Bernard Shaw, Steven Spielberg, Leo Tolstoy, Van Gogh, Jules Verne, Lindsay Wagner.
Negli USA gruppi di genitori hanno intentato tre cause legali contro L’Associazione Americana degli Psichiatri (redige il manuale statistico diagnostico DSM), la casa farmaceutica Novartis (produce il Ritalin), la CHADD (la piu’ grande associazione di utenti e famigliari di portatori di ADHD) per collusione ai danni degli utenti; si sospetta che questa patologia sia una speculazione commerciale. Inoltre sono oggetto di forti pressioni da parte degli insegnanti. Stanno aumentando i casi di TSO(*) sui bambini per far loro assumere tali farmaci contro la volontà dei genitori su segnalazione delle scuole.
Ciò premesso l’OISM dichiara essere eticamente scorretto diagnosticare e curare malattie o disturbi mentali senza prove scientifiche della loro esistenza, condanna i tso sui bambini, i ricatti ai genitori e invita tutti a:
1) non considerare la carenza di attenzione e iperattività una malattia mentale,
2) opporsi alla somministrazione degli psicofarmaci ai bambini,
3) individuare le cause del disagio nella vita familiare, scolastica e contesti sociali,
4) sollecitare le scuole ad individuare percorsi didattici idonei.


(*) TSO Trattamento sanitario obbligatorio (nota mia)

Ultima modifica di Fragola : 19-02-2004 alle ore 11.32.09.
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Vecchio 19-02-2004, 12.31.04   #3
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Sono pienamente d'accordo con quanto scritto....purtroppo conosco personalmente due ragazzi negli Stati Uniti che sono da diversi anni in terapia con il Ritalin ed i loro disturbi sono se possibile aumentati nel senso che ora sono spesso soggetti a crisi depressive...purtroppo questo rientra molto nel modo di agire oltreoceano, una piccola pasticca toglie d'impaccio genitori ed insegnanti... credo che il problema del deficit di attenzione ed iperattivita (essendone stata oggetto nell'infanzia) sia spesso legato a problemi psicologici che se opportunamente affrontati possano evolvere in situazioni di assoluta normalita'.
La domanda e' i genitori di questi ragazzi hanno voglia di mettersi in discussione??? O la pasticca placa la coscienza di tutti?????
ciao ciao
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Vecchio 19-02-2004, 13.09.31   #4
Fragola
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purtroppo...

pustroppo, se leggi il mio post, noterai che non è una prassi d'oltreoceano.

Non credo che sia il caso di colpevolizzare i genitori.
Il cosiddetto "disturbo d'attenzione" (o intolleranza degli insegnanti?) si manifesta soprattutto a scuola...

Adesso ti posto un articolo italiano.
Leggi attentamente la descrizione dei sintomi (la metto in grossetto) e poi, se hai mai avuto a che fare con dei bambini... pensaci.



ecco il testo: Ribadisco, un articolo il cui contenuto io non condivido ma che riporto!!



25 Novembre 2001 (Corriere Salute p.8)

Bambini iperattivi : riabilitato il farmaco sospettato di essere usato con troppa leggerezza

Più attenzione col ritalin

E' utile, ma bisogna darlo solo se serve davvero

La già grande popolarità della "malattia della distrazione cronica" (ADD o ADHD, in sigla) ha avuto un'impennata l'estate scorsa quando la multinazionale produttrice di uno dei farmaci più usati per curarla (il ritalin, a base di metil-fenidato), è stata trascinata dagli avvocati "anti-tabacco" nei tribunali della California e del New Jersey con l'accusa di aver creato questa nuova diagnosi con la complicità dell'associazione degli psichiatri americani, provocando una sorta di terrorismo psicologico, con conseguente maggior utilizzo del farmaco. Sul mercato mondiale da oltre cinquant'anni, il ritalin in America ha infatti fatto registare un'impennata di vendite, salite negli ultimi dieci di quasi il 600 per cento. Ma in aprile la causa contro il ritalin è stata rigettata dal tribunale e un mese fa l'Associazione dei Pediatri americani ha ufficialmente approvato l'impiego del farmaco, inserendolo nelle sue Linee Guida come trattamente raccomandato nell'infanzia, dopo che un ampio studio aveva dimostrato come, associato alla psicoterapia comportamentale, determini un vero vantaggio.

Il ruolo del docenti

Un dato che conferma altri già pubblicati da prestigiose riviste scientifiche; tra queste JAMA, l'organo ufficiale dei medici americani. E proprio JAMA ha smentito ogni accusa e ha incoraggiato i medici a collaborare con le scuole per migliorare le capacità di osservazione degli insegnanti, spesso i primi ad accorgersi che il disturbo ha colpito un alunno. In classe bisogna stare seduti a lungo, aspettare il proprio turno, prestare attenzione e puntare alla promozione di fine anno: non è strano che i bambini ADHD mostrino qui i primi segni di malattia. Questi scolari vanno aiutati, magari sistemandoli col banco vicino alla cattedra della maestra per farli stare più attenti e vanno loro suggerite particolari tecniche per tenere sotto controllo l'attenzione e il comportamento. Quando queste misure non bastano, avviarli ad una psicoterapia o a un trattamento farmacologico può solo evitare che il disturbo si cronicizzi, rovinando la loro carriera scolastica e, spesso, anche la loro vita futura.

come si presenta (il disturbo principale è l'incapacità di concentrarsi e di portare a termine un compito)

ADD vuoi dire Attentin Deficit Disorder, cioè disturbo da deficit dell'attenzione: il principale sintomo è, infatti, la difficoltà a prestare attenzione, ma ci sono anche l'incapacità a sostenere sforzi prolungati, a portare a termine un compito nonché la ridotta tolleranza alle frustrazioni o alla noia, una tendenza più elevata del normale a dire o fare la prima cosa che salta in mente (impulsività patologica) e una predilezione per situazioni altamente stimolanti. Aggiungendo una H (che sta per hyperactivity, iperattività, la sigla diventa ADHD, a testimoniare che un'altra componente importante del disturbo è l'incapacità di stare fermi, osservabile soprattutto nei più piccoli, mentre negli adulti si presenta solo nel 2% dei casi, con nervosismo, impazienza, irrequietezza. L'idea diffusa che si tratti di una malattia che viene solo da piccoli deriva dal fatto che è stata descritta per la prima volta nei bambini "iperattivi", quelli che non riescono a stare fermi.


All'origine

Le ricerche più recenti indicano, però, che il disturbo non ha cause psicologiche o ambientali, bensì biologiche. Per colpa di una variante genetica (principale imputato sembra il gene DRD4, individuato nel '98), le sostanze che trasmettono i messaggi fra le cellule nervose (i neurotrasmettitori, soprattutto quello chiamato dopamina) sono insufficienti o la loro azione non dura abbastanza a lungo. Il cervello, allora, prende provvedimenti per aumentare il rilascio di queste sostanze. Incrementa, ad esempio, l'attività fisica, l'interesse verso tutto ciò che può essere stimolante come fumare e bere smodatamente o comportarsi in maniera spericolata. I farmaci più efficaci sono gli psicostimolanti, perché evitano al cervello di cercare vie alternative per procurarsi i neurotrasmettitori che mancano attraverso stimoli sempre più forti. Usati da anni, non sembrano causare assuefazione o dipendenza. Guarire dall'ADHD, comunque, non è difficile: gli psicostimolanti e alcuni antidepressivi hanno una rapidità d'azione sorprendente.

Cesare Peccarisi

Sono quattro gli psicostimolanti approvati negli USA per la terapia di questa sindrome. L'unico dubbio riguarda gli effetti collaterali a lungo termine.

Sicurezza da verificare nel tempo

Da oltre vent'anni la Food and Drug Administration, l'ente americano di controllo sui farmaci, ha approvato l'uso di quattro psicostimolanti: il metilfenidato, la destroanfetamina, la pemolina e l'Adderrall, una miscela di amfetaminici. Oltre all'efficacia, anche la sicurezza per brevi trattamenti è ormai accertata. L'unico dubbio da dissipare riguarda gli effetti collaterali a lungo termine: si è scoperto, ad esempio, che dopo anni di terapia con pemolina possono verificarsi danni al fegato. Ma se il paziente viene seguito attentamente da uno specialista, non solo ogni alterazione può essere rapidamente individuata, ma la cura farmacologica può essere dimezzata associandole la psicoterapia. Lo stesso medico può, peraltro, insegnare al malato una serie di strategie di comportamento e di pensiero che servono ad aumentare le sue funzioni di controllo inibitorio. Dopo anni di assenza dall'Italia, il ritalin, su richiesta degli stessi medici, sta per tornare anche nel nostro Paese: facendo tesoro delle esperienze fatte nel mondo, sapranno usarlo nel modo migliore ?
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Vecchio 19-02-2004, 13.29.27   #5
bomber
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Penso che il maggiro problema nel somministrare il Ritalin sia proprio la difficolta di percepire e diagnosticare adeguatamente i sintomi di iperattività , questo è fondamentalente il peggior errore che si possa fare in modo particolare quando nn si tratta di casi gravi ma solo di quelli lievi .
poi cosa ancora più grave è l'utilizzo indiscriminato che le famiglie fanno di questo farmaco , ovvero utilizzo indiscriminato per sedare tutti i probl. che possono derivare da un figlio agitato ...
insmma la colpa se proprio la vogliamo usare è da assegnare a qualche psichiatra o psicologo troppo zelanti ad assegnare una diagnosi anche quando ci sono forti dubbi ...delle famiglie che pensano che una pillola possa essere le soluzioni di tutti i problemi dei figli ...e
perche non anche del farmaco che poi non e cosi miracolso come lo vogliono far credere le case farmaceutiche
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Vecchio 19-02-2004, 13.56.57   #6
Giuliano
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Messaggio originale inviato da bomber
Penso che il maggiro problema nel somministrare il Ritalin sia proprio la difficolta di percepire e diagnosticare adeguatamente i sintomi di iperattività , questo è fondamentalente il peggior errore che si possa fare in modo particolare quando nn si tratta di casi gravi ma solo di quelli lievi .
poi cosa ancora più grave è l'utilizzo indiscriminato che le famiglie fanno di questo farmaco , ovvero utilizzo indiscriminato per sedare tutti i probl. che possono derivare da un figlio agitato ...
insmma la colpa se proprio la vogliamo usare è da assegnare a qualche psichiatra o psicologo troppo zelanti ad assegnare una diagnosi anche quando ci sono forti dubbi ...delle famiglie che pensano che una pillola possa essere le soluzioni di tutti i problemi dei figli ...e
perche non anche del farmaco che poi non e cosi miracolso come lo vogliono far credere le case farmaceutiche

qualche psichiatra o spicologo troppo zelanti , tu dici
io credo che centri anche che se 5,2 milioni di ragazzini americani che assumono costantemente il prodotto vuol dire che c'e' un business di milioni di dollari solo negli Stati Uniti che le case farmaceutiche vorrebbero estendere all'estero

ti diro' che poi secondo me cosi' non si presta attenzione ai problemi sociali che stanno alla base del malessere in questione e di molti altri,il che puo' far comodo a molti

in piu' ancora ,mi fa pensare cio' anche il post di fragola,si potrebbe anche sospettare che si inibiscono dei talenti,delle teste pensanti che potrebbero dar persino "fastidio"a un certo sistema che predilige il consumatore ottuso

comunque anche se una certa percentuale puo' aver bisogno di queste cure , non e'certo possibile che possa corrispondere al 10% degli scolari come negli States!

io direi che piuttosto che una societa' in cui,oltre che il 10%degli scolari, la meta' dei cittadini assumono sostanze psicotrope,da sonniferi a ansiolitici,come e' quella americana che in fondo e'rappresentativa se non altro di una tendenza di quella occidentale in genere , una societa' di questo tipo forse farebbe meglio a chiedersi verso cosa sta andando,anzi correndo


Saluti
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Vecchio 19-02-2004, 14.14.08   #7
Fragola
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Giuliano...

sono perfettamente d'accordo con tutto quello che dici.
Però tengo a precisare che non si tratta di un problema esclusivamente americano.
Putroppo l'utilizzo precoce degli psicofarmaci (che secondo me, tranne casi davvero estremi, sarebbe meglio non usare nemmeno con gli adulti) si sta diffondendo molto velocemente anche in italia e, cosa ancor più grave, non sono psichiatri a prescriverli ma spesso direttamente i medici di base. (gli psicologi non possono prescrivere nemmeno l'aspirina)
Ho conoscenza diretta di varie situazioni di questo genere.

Un'altra cosa: provate a guardare l'agenda media di un ragazzino tra i 7 e i 12 anni di città e ditemi dove lo trova il tempo e lo spazio per una bella corsa... altro che ADD! Un bimbo sano costretto a vivere così dovrebbe smantellare i muri della scuola!

ciao

Ultima modifica di Fragola : 19-02-2004 alle ore 14.31.05.
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Vecchio 19-02-2004, 16.37.44   #8
Giuliano
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Eh si , hai ragione Fragola , e a parte la consapevolezza e l' interesse che alcuni hanno che le cose continuino in una certa direzione,e' proprio il processo di sviluppo e cosiddetto progresso in cui abbiamo un po' tutti creduto come se portasse necessariamente al migliore dei mondi possibili,che andrebbe rivisto,sempre che sia possibile

dovremmo cercare di ripensare la modernita'di cui fra l'altro la grande inurbazione fa parte
so che una delle molte ragioni della depressione nel caso dei paesi nordici e' che le popolazioni del luogo hanno il bioritmo stagionale e i ritmi come quelli detti circadiani modulati sul fotoperiodo stagionale e giornaliero nordico appunto,che l'ultima modernita' diciamo, ha stravolto
questo mi ha fatto pensare a quanto noi siamo affini ai nostri antenati contadini pastori o pescatori che per millenni hanno fatto vite ben diverse dalla nostra
i loro figli non guardavano certo 4 ore di televisione al giorno,o correndo da un corso di ballo a uno di chitarra, correvano per modo di dire,dentro a una macchina di un genitore,praticamente sempre al chiuso,o venivano affidati a qualche estranea baby sitter distratta e distante,non facevano dello sport che e' subito una competizione e non un gioco,in qualche palazzetto o palestra

i loro figli gia' da giovanissimi erano immersi della forza potente e rigenerante della natura anche se a volte dura
e i nostri sono i loro discendenti

Saluti
Giuliano is offline  
Vecchio 19-02-2004, 16.58.17   #9
lelle 79 ;o)
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Mi sento in dovere di segnalarVi una discussione nata tra me e Ygramul nel giugno 2003, in un secondo momento questa discussione si è incentrata completamente sull'ADHD, mi fà piacere che in questo caso siano molte di più le persone interessate al caso!

Comincia dal terz'ultimo messaggio della pagina 2.
Clicca quì per visualizzare la discussione!


...bacibacibaci...
lelle 79 ;o) is offline  
Vecchio 19-02-2004, 17.26.09   #10
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Giuliano, se dovessi scrivere tutte le cose assolutamente contrarie a ciò che dovremmo fare e che facciamo!
Credo che intaserei il forum.
Da quello che mangiamo, alla sessualità, allo stile di vita, alla riproduzione, al contatto fisico, all'inquinamento, all'assenza di silenzio, all'ipossibilità di essere soli mentre si è contemporaneamente sempre isolati, al continuo stato di allerta (stress, per essere più moderni!) e perfino al modo in cui ci vestiamo...

Ogni tanto consiglio questo sito, forse già lo conosci, se non lo conosci potrebbe piacerti
www.pensarecolcorpo.it


ciao
Fragola is offline  

 



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