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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 06-03-2004, 19.42.04   #1
cetti63
Ospite
 
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Data registrazione: 06-03-2004
Messaggi: 11
mi aiutate a capire il mio domani?

E' la prima volta che mi affaccio a questo tipo di servizio di Internet.... Vivo ora quel passaggio della vita dove riflettere significa anche rivedere se stesse. Ragionare, riflettere, cerco di riflettere, eppure, la sintesi, una e una sola, diventa difficile, l'impotenza a cui ti obbligano, a cui ti coercizzano, e la voglia di libertà, libertà mentale....Come si torna a sperare: Qualcuno sa dirmelo? Come si torna a sperare nella vita, in se stessi, come si convive con una violenza? Una violenza morale e materiale, il sesso rimane nei ruoli. In pratica: sono una 41enne, single, senza alcuna parentela vivente al mondo, che ha avuto la sfortuna di non cedere ai ricatti di un appalto. Per onestà verso il pubblico, facevo comunicazione, sono l'unica che in Rai, si è pagata il lavoro....E non basta, a casa, in punizione perchè coercizzarmi non era ancora sufficiente. Ecco, vorrei sapere cosa significa da chiunque, l'essere fedele ai propri credo, se il dolore è merce o valore, e non è un gioco di parole. E perchè, in nome del proprio particulare, la gente sfugge, i colleghi si sono dispersi e pensano, tranne due, solo a se stessi....
E che cosa pensate che sia la vita. Vorrei sapere perchè e se gli altri hanno un imperativo categorico, non potevo comunicare senza verità.... Di che cosa vivete dentro? Per me, è la fede, è il ricordo della sofferenza di chi amavo, di quell'impotenza e di quella lotta che si fa quando arriva la morte, e per tutti quelli che ho visto perdere, stavo lottando, per evitare il dolore agli altri.
E non ho fatto altro che offrire. Non scherzo, il mio conto in banca è rosso come un papavero, offrivo pranzi al posto della produzione quando incontravo l'indigenza...
Ora, l'indigente sono io, e non mi stupisce, solo che vorrei sapere come si esce dalla distruzione della propria vita.
Rifletto e mi dico che, finalmente, la televisione per me è un film finito, una speranza annullata, quel cinismo bieco di trattare le persone come cose non è mai stato il mio principio e, peraltro, il pubblico, e anch'io sono il pubblico, si accorge se dici la verità...La cerchiamo tutti la linfa....
C'è una canzone di Vecchioni, che cantavamo spesso al liceo:
"Alternativo, Autoridotto, fuori dall'ottica del sistema... (coro) scemo, scemo!
Ma per cosa si vive se non per il tempo che si ha a disposizione e per quello che lasciamo agli altri?
cetti63 is offline  
Vecchio 06-03-2004, 20.09.58   #2
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
Smile altri

sapranno trovare le parole giuste
nel tentativo di aiutarti a capire,io
mi limito a dirti
che riesco a "sentire"
le cose di cui parli
e a donarti
Un Sorriso wahankh
dawoR(k) is offline  
Vecchio 06-03-2004, 22.14.39   #3
dana
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Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
- Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
- Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi. Coelho

Come si torna a sperare? Credo con la coscienza di esserti comportata sempre nel modo più corretto, e magari anche di più.
Dopo la notte, per quanto lunga e buia, arriva sempre l'alba.

L'abbandono della maggior parte dei colleghi: purtroppo è normale, avviene quasi sempre così quando una persona è in un momento di difficoltà, si ritrova il vuoto intorno: però non pensare a chi ti ha voltato le spalle, ma consolati pensando ai due colleghi che ti sono rimasti vicini.

Non ho ben capito se quanto ti è successo può essere considerato un caso di mobbing. Se così fosse, forse c'è qualche possibilità di intervenire attraverso il sindacato (almeno spero che ci sia qualche speranza di tutela o risarcimento).

Auguri.
dana is offline  
Vecchio 07-03-2004, 01.05.06   #4
Vi@nne
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 14-09-2003
Messaggi: 299
Hai tutta la mia solidarietà, se ti può servire...
Se le tue scelte non ti hanno mai fatto dire...era meglio non farlo...sei una bella persona. Gli altri sono necessari come lo siamo noi per loro. Volgi lo sguardo ed i tuoi pensieri a quello che ti fa stare bene, per le cose brutte siamo sempre presenti...prendi fiato.
Ciao
Vi@nne is offline  
Vecchio 07-03-2004, 03.07.22   #5
nicola185
al di là della Porta
 
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Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Non ho una risposta per te. Magari l'avessi; magari avessi sempre una risposta per gli altri; ma posso darti le mie risposte, posso raccontarti il mio dolore. Io pure sono stato tradito e mi sono tradito nel momento in cui ho deciso di farmi del male. Solo un lungo lavoro introspettivo mi ha fatto comprendere e soprattutto rivivere l' enorme dolore che c'è in me, dolore che ha avuto origine da un abuso che ho subito in tenera età. Per anni anch'io sono stato gentilmente costretto a seguire, non le mie ambizioni, ma quelle degli altri, ho lavorato diversi anni in banca convinto di esserne felice, ma l'orrore che c'era in me mi accompagnava verso un percorso di autoannientamento che mi ha portato a cercare inconsapevolmente la fine dei miei giorni attraverso l'uso di sostanze stupefacenti....Poi FINALMENTE ho toccato il fondo, il mio fondo e da lì ho deciso che dovevo risalire, che non mi meritatvo tutto questo, come non ti meriti tu di pagare il conto di altri. Così ho deciso di "vendicarmi" dedicando parte della mia vita al volontariato con i bambini con disagi familiari ma non con l'illusione di salvarli dal loro inferno, ma semplicemente regalando loro poche ore di paradiso. Il mio inferno attraverso loro sta man mano trasformandosi in un dolce paradiso. E poi, prova a pensarci: "come potremo apprezzare il paradiso se non conoscessimo l'inferno? Avrei voluto trasmetterti attraverso questo messaggio amore e fiducia ma credo di non esserci riuscito. Però ti ho regalato una piccola parte di me stesso.
Con affetto Nicola
nicola185 is offline  
Vecchio 07-03-2004, 03.23.33   #6
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
è più grande di noi. il gigante ti afferra e ti stringe nella sua mano, ti chiede ti va bene o no? e la seconda è un volo in caduta "libera" con un grande Splash! finale.
Una doccia fredda. Una lavata di capo che per qualcuno è un risveglio alla realtà, perchè prima o poi, o la accetti, o te ne vai; per qualcun altro l'immersione nel veleno che lo ucciderà! te lo prometto!; per qualcun altro il tempo necessario ad una risalita silenziosa e pensierosa, in attesa di capire il da farsi.
Io preferisco le scelte ponderate.

e poi personalmente, in linea generale, preferisco non avere dall'alto un occhio di riguardo, se contemporaneamente devo guardare in basso. Ma per qualcuno certo è questa la sua strada.

ma soprattutto, come per tutti, dipende da ciò che voglio: se sta oltre quella staccionata appuntita che mi s'impone tento il salto (come quel tipo in Olio Cuore, la pubblicità) e poi provo a raggiungere la meta (ci arriverò mai?)... voglio dire, "la virtù sta nel mezzo"... bisogna starci sopra, una gamba di qua e una di la, ma nel compromesso della necessità non mi lascerei sfuggire l'occasione di sbattergli i piedi in faccia, questo no.
Intendo dire: questo no soprattutto dopo. "non potevo comunicare senza verità" ...ma non è possibile lasciar scorrere un filo rosso, lasciandolo intravedere appena appena quel tanto che basta, nascosto un pò e un pò no dietro quei caretteri neri o invisibili che siano?
cioè furbizia, se possibile?
(trasformare un amo a'guzzo in una mano che prende dolcemente la mente e l'accompagna?). (forse sogno; in ogni caso di sicuro non conosco la tua realtà, quindi non posso dire)


però devo dire che per me tutto questo in questo caso forse non serve, nel senso che
"il pubblico, si accorge se dici la verità"
non la condivido.
non si accorge se dici la verità, e se si accorgesse farebbe parte di quella minoranza dotata di cervello e quindi di senso critico che in ogni caso non si beve quanto sente. insomma, il rischio sarebbe minimo.
certo, il vantaggio della verità sarebbe superiore in entrambi i casi... ma la verità poi dov'è?

(devio l'ostacolo filosofeggiando, lo so)

dev'essere comunque difficile lavorare tra estranei e padroni, se non sei almeno un pò masochista.

poi per ultimo non credo che la televisione sia l'unico mezzo per comunicare. anzi. lo schermo spento accende più vita di quanto riesca a spegnerne da acceso. (questo invece è un gioco di parole, e visto che siamo in tema dico che il dolore proprio non saprei se metterlo dalla parte dei valori spirituali o monetari; la seconda di sicuro mi spaventa di più, ma solo quando il dolore è di massa).
ma forse dipende anche dalla rete che riesci ad intessere al di fuori di quella che è ormai digitale terrestre (...no, non fatemi dire che la mano è lì sotto, e il mondo una ridicola monetina...lo è forse, ma si può ancora far diventar rovente!)

(ah, p.s. non indifferente: non so proprio cosa abbia capito di quello che abbia scritto cetti63(ciao) , quindi scusatemi se la risposta è delirante!!)
r.rubin is offline  
Vecchio 07-03-2004, 03.28.55   #7
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
(ciao Nicola ho letto adesso il tuo messaggio... ci chiamiamo uguali! gran nome il Nicola, è il nome più simpatico che si trovi in giro. Da sempre conosco solo Nicola simpatici... vabbè, vado a letto che è tardi, alla prossima! )
r.rubin is offline  
Vecchio 07-03-2004, 03.40.16   #8
nicola185
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Messaggi: 0
La verità: non la conosco o meglio inizio a conoscere la mia. Conosco molto bene però il delirare e non è certamente il tuo caso. Banalmente aggiungo: VIVIAMO ognuno come sà. O non sà.
Citando Charles Bukoswski: "Nasci piangendo. La nascita. E poi la morte. A ognuno tocca. Entriamo dentro soli e usciamo fuori soli. E molti di noi, la maggior parte, viviamo soli, spaventati, vite incomplete, Una tristezza senza pari discese su di me. A veder tutta quella carneee appena nata che doveva morire. A osservare tutta quella vita che si sarebbe a poco a poco trasformata in odio, in demenza, in nevrosi, in stupidità, in terrore, in omicidio, e infine in nulla...nulla in vita e nulla in morte." E' delirio questo?
nicola185 is offline  
Vecchio 07-03-2004, 07.28.10   #9
Giuliano
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Messaggi: 270
Re: mi aiutate a capire il mio domani?

Citazione:
Messaggio originale inviato da cetti63
E' la prima volta che mi affaccio a questo tipo di servizio di Internet.... Vivo ora quel passaggio della vita dove riflettere significa anche rivedere se stesse. Ragionare, riflettere, cerco di riflettere, eppure, la sintesi, una e una sola, diventa difficile, l'impotenza a cui ti obbligano, a cui ti coercizzano, e la voglia di libertà, libertà mentale....Come si torna a sperare: Qualcuno sa dirmelo? Come si torna a sperare nella vita, in se stessi, come si convive con una violenza? Una violenza morale e materiale, il sesso rimane nei ruoli. In pratica: sono una 41enne, single, senza alcuna parentela vivente al mondo, che ha avuto la sfortuna di non cedere ai ricatti di un appalto. Per onestà verso il pubblico, facevo comunicazione, sono l'unica che in Rai, si è pagata il lavoro....E non basta, a casa, in punizione perchè coercizzarmi non era ancora sufficiente. Ecco, vorrei sapere cosa significa da chiunque, l'essere fedele ai propri credo, se il dolore è merce o valore, e non è un gioco di parole. E perchè, in nome del proprio particulare, la gente sfugge, i colleghi si sono dispersi e pensano, tranne due, solo a se stessi....
E che cosa pensate che sia la vita. Vorrei sapere perchè e se gli altri hanno un imperativo categorico, non potevo comunicare senza verità.... Di che cosa vivete dentro? Per me, è la fede, è il ricordo della sofferenza di chi amavo, di quell'impotenza e di quella lotta che si fa quando arriva la morte, e per tutti quelli che ho visto perdere, stavo lottando, per evitare il dolore agli altri.
E non ho fatto altro che offrire. Non scherzo, il mio conto in banca è rosso come un papavero, offrivo pranzi al posto della produzione quando incontravo l'indigenza...
Ora, l'indigente sono io, e non mi stupisce, solo che vorrei sapere come si esce dalla distruzione della propria vita.
Rifletto e mi dico che, finalmente, la televisione per me è un film finito, una speranza annullata, quel cinismo bieco di trattare le persone come cose non è mai stato il mio principio e, peraltro, il pubblico, e anch'io sono il pubblico, si accorge se dici la verità...La cerchiamo tutti la linfa....
C'è una canzone di Vecchioni, che cantavamo spesso al liceo:
"Alternativo, Autoridotto, fuori dall'ottica del sistema... (coro) scemo, scemo!
Ma per cosa si vive se non per il tempo che si ha a disposizione e per quello che lasciamo agli altri?


Il tuo post e' per me un poco enigmatico , esprime certamente sofferenza e delusione , e mi pare di capire si tratti di una violenza del potere su un'operatrice dell'informazione che voleva pensare e agire liberamente , e' cosi'?


"il pubblico, e anch'io sono il pubblico, si accorge se dici la verità..."
si accorge quando dici la verita' , ma si accorge anche quando menti?
io avrei qualche dubbio , ma lo chiedo a te che sei (mi pare) del settore

Ciao
Giuliano is offline  
Vecchio 07-03-2004, 11.02.23   #10
rodi
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
Re: mi aiutate a capire il mio domani?

Anche se non è una consolazione, sappi che non sei sola.

Citazione:
Messaggio originale inviato da cetti63
'...In pratica: sono una 41enne, single, senza alcuna parentela vivente al mondo, che ha avuto la sfortuna di non cedere ai ricatti di un appalto. Per onestà verso il pubblico, facevo comunicazione, sono l'unica che in Rai, si è pagata il lavoro...'

hai seguito un comportamento che per te era quello corretto, ora ne stai pagando le conseguenze, gravi sicuramente... ora stai pagando sulla tua pelle... hai ancora tutto 'il passato' addosso e non hai ancora avuto il tempo per ricostruire qualcosa di alternativo.
E' una fase intermedia e come tutte le fasi della nostra esistenza non è eterna, ne uscirai, diversa da prima per certi aspetti, più matura e più consapevole.

Citazione:
'...i colleghi si sono dispersi e pensano, tranne due, solo a se stessi...'

Qui mi permetto di esprimere un concetto un po' duro che mi è stato passato da una signora anziana, in apparenza eterea ma molto forte dentro, quando ho vissuto una fase simile a quella che hai tu adesso: '...quando la nave affonda i sorci scappano'.
So che non è molto pietoso, ma è realistico!
Do tutta la comprensione umana anche ai 'sorci'... ma la realtà è quella che è.

Con la differenza che tu non sei una nave che affonda, forse lo è la situazione che vivevi, ma non la tua vita.
Tu rimani la persona che sei, hai creduto in qualcosa e ti sei comportata di conseguenza.
Ora riceverai tanti bei consigli inutili, ci sarà chi ti dirà 'brava' e poi volterà le spalle, perchè sei scomoda; ci sarà chi ti dirà 'ingenua' e ti dirà cosa non dovevi fare...
Tu hai fatto ciò che ritenevi giusto, solo questo, solo tu puoi stabilire quanto fosse importante per te.

Citazione:
'...Non scherzo, il mio conto in banca è rosso come un papavero, offrivo pranzi al posto della produzione quando incontravo l'indigenza...
Ora, l'indigente sono io, e non mi stupisce, solo che vorrei sapere come si esce dalla distruzione della propria vita...'

Non guardare indietro, rimboccati le maniche e cerca soluzioni alternative, non ti aspettare aiuti (che se poi ne arriva uno fai sempre in tempo ad accoglierlo), rivolgiti ad un sindacato, se ci sono gli estremi per farlo.
E non ti mettere da sola nel ruolo della vittima: è solo molto dura, ma non impossibile.

Citazione:
'...Ma per cosa si vive se non per il tempo che si ha a disposizione e per quello che lasciamo agli altri?...'

Alcuni vivono dando l'anima per prenderlo quell'appalto che hai boicottato, altri per contrastare questo meccanismo.
Non siamo tutti uguali e non rincorriamo tutti gli stessi ideali.

Ci sono i sorci e ci sono i capitani.
Ora prendi in mano il timone e porta la tua nave in acque più tranquille.

...in fondo questi problemi li affrontiamo anche per migliorare la nostra vita e portarla in un ambito più congeniale a noi, con meno topi intorno che, diciamocelo pure, così piacevoli poi non sono.

Difendi la tua vita prima di tutto e ricorda che, come ce l'hanno fatta altri, così potrai farcela tu.
rodi is offline  

 



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