Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Psicologia
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze


Vecchio 07-06-2004, 21.26.18   #11
spada di fuoco
Ospite abituale
 
Data registrazione: 20-06-2003
Messaggi: 195
Re: Quanto contano le parole?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Fiamma
Quanto contano le parole?

Sento che le parole non bastano per comunicare. Mi pare di averle usate tutte e di non riuscire piu' a trovarne di nuove.
Ho raccontato la mia rabbia, la mia paura,
la mia impotenza; ho raccontato la mia gioia, la mia volonta', la mia allegria, la mia energia.
Ma ancora non basta per comunicare con chi mi sta davanti... e di parole non ne ho piu'. Cosa c'e' alla fine delle parole?
Solo un lungo sfinito silenzio, forse.

Fiamma

Dark red
Forse, alla fine delle parole c’è… ciò che siamo.
Forse, siamo concentrati più su quello che vogliamo dire che su ciò che stiamo ascoltando… per cui non sentiamo il silenzio dell’altro, ma ascoltiamo solo le nostre parole.
Quanto contano le parole?... Come possono le parole avere un valore?... O, forse, siamo noi a dare valore alle parole?
Forse… noi vogliamo che l’altro comprenda, ma noi siamo sicuri di aver compreso l’altro? Se così fosse… avremmo problemi nel far comprendere all’altro ciò che siamo? Forse, proprio perché abbiamo compreso l’altro saremo anche in grado di parlare il linguaggio dell’altro affinché possa comprendere… noi.


Gli Esseri empatici non parlano… si sentono, si… riconoscono e come tali comunicano ciò che sono con ciò che fanno!


Ciao

Spada di fuoco
spada di fuoco is offline  
Vecchio 07-06-2004, 22.00.44   #12
Fiamma
Ospite
 
Data registrazione: 03-06-2004
Messaggi: 34
[color=darkred]

Quello che volevo dire e' che il silenzio sfinito che segue quel lungo raccontarsi
e' l'attesa dell'altro.
Raccontarsi, comunicare con le parole ci mette in contatto con noi stessi, piu' che con chi ci sta di fronte. Mentre comunichi le emozioni: amore, paura, allegria, rabbia...
parli a te stesso e condividi con l'altro che
ascolta. Finite le parole e la condivisione,
quando arriva il silenzio, solo allora comincia il contatto.
Fiamma is offline  
Vecchio 08-06-2004, 00.09.14   #13
nemamiah
Utente bannato
 
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
Citazione:
Messaggio originale inviato da Catharsis
Come vengono percepite le parole dipende dal vissuto di chi ascolta.Se uno non ha mai sperimentato una certa sensazione o avuto di suo, almeno implicitamente nei meandri della sua testa, un idea; difficilmente delle vane parole potranno fargli comprendere tale sentimento o tale concetto.

Non necessariamente chi deve percepire o ascoltare deve avere un vissuto particolare.Naturalmente,vissu to nel senso di vibranti esperienza.Anche i vegetali hanno un vissuto di anni,ma sono insensibili!

Mentre è molto importate,da parte di chi vuole trasmettere o farsi ascoltare,il vissuto,cioè possedere un "repertorio" di argomenti e frasi da utilizzare per suscitare nell'altro il necessario interesse alla percezione,ad ascoltare,ad essere spugna.
Naturalmente,si tratta di sensibilità,è questo dono non tutti l'hanno.

Diversamente non esisterebbero poeti,musicisti,conteplatori.
Ho citato nel post precedente,elementi della natura e della creativa umana.La sensibilità di Nicola ha immediatamente percepito e con le parole scritte ha esternato i sentimenti sollecitati in quel momento.

Spesso affermiamo "non sono capito",ma siamo sicuri del perchè? E il perchè non dipende sempre da chi deve ascoltare,può essere anche incapacità personale di saper trasmettere ciò che c'è dentro di noi.

Salux
nemamiah is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it