ho sempre ritenuto il suicidio come un atto di grande debolezza e soprattutto di profondo egoismo e a mente fredda dico che non lo farei mai assolutamente.

ma come dice Deirdre...
non si può sapere cosa ci passerebbe per la testa in determinate situazioni...
io anche non so che farei se perdessi .... si insomma non voglio neanche dirlo !
per ora comunque dico no nel modo più risoluto.


Clare

per Cecil:
purtroppo ti capisco.

Scusa se mi permetto;
ti vorrei solo chiedere come mai hai scelto di promuovere una simile discussione?
E' una curiosità… come dire… di carattere intellettuale?
Oppure vi è dietro un qualcosa di più profondo (emozioni, sentimenti, ricordi…)?
La mia curiosità, credimi, non è di tipo intellettuale!
Io, ho alle spalle una montagna di ricordi che non mi consentono di fornirti una risposta… (forse ti ho quasi risposto?).
Per la lettera di un suicida, forse potrei solo copiare…

Solo una cosa:
"… Chi glielo dice a chi è giovane adesso, di quante volte si possa sbagliare, fino al disgusto di ricominciare…" (Poi, le leggende degli annegati, le racconta il fiume… criptico???)

Tammy: sembrerà strano, trovo che sia un sollievo constatare che c'è qualcuno che riesce ad essere "piacevole" (le strofe) anche su un argomento che io trovo estremamente doloroso.

Attilio: scelta, cecità o dolore… grande e profoooondo… dolore… assenza di luce… dooolore

Deidre: L'angioletto…. ti credo…

Ciao

schieppwaters

secondo me e' un atto di alta consapevolezza....arrivare a spararsi in fronte perche' si e' consapevoli che e' meglio cosi....non credo sia cosi da deboli.....

Ha ragione Visechi... da dove nasce questa domanda?
Non è argomento facile, soprattutto quando hai provato sulla tua pelle qualcosa di simile.
Veder morire di disperazione un amico è un trauma che difficilmente si cancella... ti lascia nel cuore amarezza e dubbi...
forse avrei potuto aiutarlo...
forse una parola, un gesto sarebbe servito a fargli cambiare idea...
o forse no...

Purtroppo al giorno d'oggi siamo talmente presi da noi stessi e dalla "vita" che non ci accorgiamo della sofferenza di chi ci sta intorno...
Egoismo?
Forse...
Certo è più semplice far finta di nulla e tirare avanti....
Ma quando ti tocca direttamente ti rendi conto di che schifo di mondo abbiamo "creato"....
Scusate lo sfogo, ma in memoria di Luca (21 anni) e Lorenzo (26) ... due vite bruciate dall'indifferenza e da questo mondo di merda....

baci

pensavo si intuisse....una certa inquietudine da parte mia....a volte mi sento davvero "stanco" di vivere....nonostante abbia solo 23 anni... e ciò sconcerta anche me, non credere.. non so spiegarmelo, ma tante esperienze, un modo di vivere un po' particolare, e delusioni di fronte alle quali anche i sogni più tenaci crollano, ti portano un po' a fare dei 'bilanci', e a chiederti: 'ne vale DAVVERO la pena?'

so che questo post risulterà per tutti voi un po' enigmatico, di difficile comprensione... per farvi capire ne avrei da raccontare, ma ora non me la sento, magari poco a poco ci conosceremo meglio....

so solo che c'é ben poco nella mia "vita", per chiamarla così...che mi renda felice anche solo occasionalmente.
La mia è un'esistenza anonima, niente più, e soprattutto per come si sono evoluti gli eventi di recente, e 'grazie' alle ultime, pesanti, 'mazzate', comincio davvero a considerare 'soluzioni alternative'. Ci penso sempre più di frequente. Non spaventatevi.... se ci pensate bene, a tutti capita di voler spegnere la candela, di tanto in tanto... magari è soltanto un periodo, e in quanto tale passerà... non so...ma quanto il periodo equivale ai tuoi 23 anni, allora qualche dubbio comincia a farsi sentire...
a proposito di candela, sarà che il soggetto che mi accingo a nominare non fosse proprio uno stinco di santo, sarà che ne ha provate...sappiamo tutti di cosa... ma ci sono parole di kurt cobain che non dimenticherò mai:
"e' meglio bruciarsi subito che spegnersi lentamente"

ed io sento ogni giorno di meno lo stimolo per andare avanti.. ci provo, ma in fondo dentro di me so che sarà sempre un misero fallimento.. mistero della mente umana? sarò pazzo? sarò un savio deluso da qualsiasi cosa la vita gli abbia dato? non lo so.

sento di bruciare lentamente, come dice cobain. so solo questo...

schieppwaters

tenere duro quando fa piu' male e incassare, guardandola sempre dritta in faccia con un sorriso da invasato sul volto.... attendere il momento giusto quando abbassera' la guardia, perche' lo fara', per colpirla con un diretto in faccia da stenderla sta vita di merda

NON FARLO!
NON FARLO!
NON FARLO!

POI MI COSTRINGERESTI A SEGUIRTI PER PRENDERTI A CALCI...

POI NEANCHE SUPR DIO E' D'ACCORDO...

E
SE
NON
VUOLE
LUI
NESSUNO
LO
VUOLE!!!!!


(si vede molto che non riesco a trovare le parole???)

Non lo farà sicuramente.... vero?

Anche perchè, se poi ti va male... ci penso io a portare a termine l'opera! CAPITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Baci

Attilio

spero sia utile, a volte ho imparato che non basta.

Quando avevo la tua età, Kevin, mi sono trovato davanti a pensieri del genere; tu stesso dici che non dobbiamo spaventarci e non voglio farlo, ciò che provavo io era leggero e appena appena percettibile, però c'era e gia quello era un problema!!
Quelle poche volte che ne ho accennato con gli amici (non al fatto di mollare tutto ma riguardo l'insoddisfazione) questi mi circondavano di solidarietà e, devo dire la verità, mi dava solo fastidio e voglia di scappare.
La situazione si é risolta per conto suo andando avanti e cercando di far fruttare al meglio le vie che la vita mi apriva senza intestardirmi su quelle che mi chiudeva.

Sono perfettamente daccordo, e lo ero anche allora, con quello che dice Schieppwaters, é l'unico modo per affrontare una vita bastarda.

Non posso credere, non é realistico, che questa insoddisfazione va avanti ininterrottamente da 23 anni. Pensaci bene, non ci credo.

Attilio,
tu hai ragione, ma a volte succede...
L'insoddisfazione, secondo me, nasce dal fatto che siamo abituati ad avere tutto pronto, mamy e papy ci riveriscono e ci servono la vita su un piatto d'argento.
Non si hanno più stimoli e non s'apprezza più ciò che si ha perché non lo si è guadagnato con "il sudore della fronte"....
Non so... sarò un po' pessimista, ma la vita d'oggi è forse più complicata di quella passata, in modo diverso... chiaramente, ma credo che la soddisfazione di conquistarsi giorno per giorno la propria esistenza....... Bhe! dai... lasciamo stare...
baci