Cosa e' per voi la paura? Come la interpretate? Quali sono le vostre paure?

Vi aspetto!

Vaniglia

Cos’è la Paura? E’ una domanda assai difficile da rispondere. Ci sono molte paure al quale si può dare un’ interpretazione diversa l’una d’altra. Io personalmente ne ho diverse, la più semplice è la paura delle novità. Tutto ciò che nuovo mi crea ansia perché il fatto di non conoscere mi mette in uno stato buio completo che non mi permette di vedere e di controllare ciò che ho d’avanti. Un’altra mia paura è stare da sola con una persona. Questa ultima non saprei interpretarla, posso solo dirti che in questa situazione io non mi sento me stessa e mi metto una corazza per difendermi è uno stato di grande difficoltà per me, perché con questa situazione evito contatti interpersonali che sono importanti per la mia vita. Mi rendo conto che non posso frequentare sempre e solo gruppi di più persone però il mio stato di difficoltà è tale che mi conduce spesso ad una vita solitaria. Come sono strane le paure …….

La paura...per me, e' uno stato emozionale dalle mille sfumature, non e' panico, non e' paura di vivere qualsiasi situazione...sono attimi, anche sfuggenti...e cerco sempre di analizzare la paura che mi coglie in quel momento e di interpretare la causa che la provoca...possono essere paure razionali o irrazionali...posso aver paura non del nuovo, forse ansia del nuovo, affrontare una nuova situazione e' uno stimolo per me, ...posso aver paura di non sentirmi me stessa...di non sentirmi a mio agio con me stessa, di sentirmi inquieta...questa e' stata la paura piu' grande e piu' inconscia...che mi ha colto dopo un periodo molto difficile che ho attraversato...posso aver paura di sbagliare con mio figlio...di ripetere gli errori che i miei genitori hanno commesso con me...posso aver paura di non innamorarmi piu'....dopo la fine di un rapporto importantissimo...ma sono anche paure che mi stimolano a una sfida con me stessa.....

Vaniglia

La solitudine é la mia + grande paura, il passare troppo tempo su internet e non riuscire a realizzarmi

...il futuro fa paura..quasi sempre...per me e cosi..

La paura ti blocca,la paura ti fa sentire piccola mentre siamo grandi!bisogna sapere sbloccare la paura parlando con noi "stessi"!comunque la paura fa parte di noi..senza la paura non si cresce!

Ho letto il libro di Lise Bourbeau “Liberarsi da paure e credenze negative” ed. Amrita.

Riporto la sintesi:
“Da dove vengono le nostre paure e perché sono così diffuse?”
“Come posso liberarmi dall’agorafobia?”
“Ho paura di dire di no a chi mi chiede qualcosa. Mi sento a disagio, colpevole, se riesco a dire di no. Da dove viene questa paura?”
“Sono claustrofobo: posso guarire?”
“Perché ho paura del buio?”
“Ho tanta paura dei gatti da non poter entrare in una stanza dove ce ne sono”.

Lise Bourbeau ha raccolto una straordinaria casistica di paure; ne spiega, il meccanismo e come possiamo liberarcene attraverso il metodo ormai collaudato e efficace di Ascolta il tuo corpo.

Se letto con attenzione c’è una risposta per tutti.

Le paure sono ereditate o acquisite dall’esperienza altrui e fatte proprie trovo che è nella differenza del comprenderle e affrontarle che vi sia la loro soluzione.

Bell’argomento

io credo che la paura sia mentale. Ci scottiamo con l'acqua calda, per cui dopo non usiamo più nemmeno quella fredda. Paura dell'ignoto che non conosciamo, paura di qualcosa che ci ricorda un momento brutto per noi.. quante paure? Per vincere la paura "di avere paura..." ... cosa occorre fare? Forse diventare un po' più INCOSCIENTI? Forse prendere la vita e prendersi in modo non troppo serio? Io credo di sì. E voi?

Ci sono paure fisiologiche e paure patologiche. Sono nella savana ed ho davanti un leone, allora ok, paura giustificata. Sono a casa ed ho paura ad uscire perchè temo di incontrare un leone che mi mangi, allora no. Per un ansioso od ossessivo anche una possibilità dell 0,1 % diventa realtà, o la fa diventare realtà.

Poi la paura è un argomento complesso su cui si potrebbe scrivere un trattato di 1000 e più pagine...

Quella di cui sopra è un meccanismo "razionale", però sono sempre più convinto che la claustrofobia, l'agorafobia, l'aracnofobia e le altre fobie varie e assortite nascondino sensazioni più ataviche. Si ha paura di qualcosa di irrazionale, di situazioni simboliche che rievocano qualcosa. Per guarire bisogna individuare il vero significato di certe paure, e poi romperlo come un uovo...

(PS, non a caso, lo stesso emblema del terrore, l'attacco alle due torri, lo trovo molto simbolico)

Certo che fare la frittatina con le proprie paure può essere traumatico, non si sa mai quali mostri possono uscire dal guscio...però in linea di massima meglio un periodo di lieve "sconcerto" che una vita da codardi. O no?