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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 04-09-2005, 01.29.35   #21
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Re: Giochi di ruolo virtuali e dipendenza

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mirror
Sto osservando, da un certo periodo a questa parte, alcune persone che conosco, diverse per età e posizione sociale, che si sono coinvolte in un gioco virtuale di ruolo molto potente di nome "World of Warcraft", dal quale non si staccano quasi mai.
Parlano fra loro solo di quello, raramente d'altro...comunicano fra loro con chat mentre stanno giocando, formando piccoli gruppi, dette "gilde", nei quali si ritrovano ogni momento libero per giocare e trovare strategie di gioco comuni.

Per quel che mi è dato vedere, noto che sacrificano a questa dipendenza dal gioco virtuale le loro relazioni sociali, affettive, ecc...

Da quel che mi dicono in conversazioni fatte con alcuni di questi giocatore in merito a questo comportamento, per me , forse sbagliando, considerato sintomo di forte dipendenza psicologica, di non essere preoccupati e che per loro non c'è problema...smetterebbero se volessero... ma che per loro è tanto entusiasmante questo divertimento che a loro interessa continuare a giocare tutti giorni, a volte anche di notte, dalle 6 alle 16 ore al giorno.
Inoltre affermano che per loro è come trovarsi tra amici al bar,
che è un modo di stare assieme come tanti altri e per ora non si sognano assolutamente di smettere.

Quel che m'interessa non è giudicare ma capire da chi ha una qualche esperienza in merito un suo punto di vista su questo tema psicologico.


Voi che ne pensate in merito?

E poi: è comparabile in qualche maniera alla dipendenza da forum?

C'è anche un sito in italiano per questo gioco di ruolo che ha qualche milione di utenti (clienti perchè ha un abbonamento mensile) in tutto il mondo. E' un gioco fra i più belli, più moderni e diffusi, mi dicono questi miei conoscenti così coinvolti ed appassionati.




di questi tipi di comportamenti ne abbiamo gia parlato in altri post.
Cmq sembra che il fenomeno che descrivi sta auemtntando in maniera preoccupante ...infatti se prima la persona comune che aveva dipendendeze di tale genere erano giovani maschi con poche relazioni sociali con discreta scolarizzazione ... ore invece sempbra colpire tutti dalla casalinga a il lilbero professionsta, dalla dipendenza da giochi viruali al Cybersex al chatdipendenti ...
un mondo in espansione ...
che come dicono loro assomiglia ad un bar è probabilmente vero ... infatti non so se lo sapete ma pare da una statistica fatta recentemente il 30% delle coppie si formano grazie ad internet..
bomber is offline  
Vecchio 04-09-2005, 01.46.35   #22
clau
Ospite
 
Data registrazione: 03-09-2005
Messaggi: 5
Dunque, procediamo con cautela.
Stasera a tavola, il buon Mirror ha proposto a noi, che siamo un po lo spunto di questo post, di venire qui e provare a rispondere a questo quesito. A confrontarci.
Posso ammettere senza nessun problema che sono stato un dipendente di WoW per svariati mesi.
Ricordo anche perfettamente per quale motivo un Lunedì di Marzo uscii di casa apposta per comprare questa piccola grande trappola.
Senza entrare troppo nel dettaglio e nella mia vita privata, lo feci per “staccare”.
Ed è esattamente quello che ti porta a fare.
Come in tutte le cose, l’uso eccessivo di una determinata cosa può risultare nocivo.
Nocivo a diversi fattori, quali la propria vita privale, le relazioni con gli altri, la propria carriera lavorativa/scolastica e quant’altro.
Il mio periodo di dipendenza è durato “appena” 4 mesi. Ma nel arco di un anno, questi mesi sono esattamente 1/3.
Non mi sembra il caso (e non lo trovo nemmeno corretto) paragonare WoW ad altri giochi del genere, come UoL o Guild Wars.
Non mi trovo d’accordo con Lord Enrico quando dice che l’esperienza di UoL non la rimpiange perché dietro a tutto c’era un Background.
Mentre con WoW si tratta di fare 3000 click a random per svariate ore.
Anche io posso dire che l’esperienza che ho avuto non la rimpiango.
Siamo arrivati ad avere degli scenari molto suggestivi. Ritrovarsi sulla vetta di una montagna a guardare il tramonto in uno scenario innevato.
O cavalcare le proprie tigri in un deserto, accompagnato dai tuoi compagni d’avventura.
Sono tutte cose che ci fanno sognare.
Come guardare un bel film, leggere un libro o ascoltare della musica che ci riporta alla mente ricordi o fantasie.
Il problema non è nel mezzo.
Il problema è sapersi regolare.
Alzarsi al mattino, guardarsi nello specchio e dirsi “è questo quello che voglio?” oppure “che cosa può lasciarmi quest’esperienza?”
Sono al primo a dire che WoW è un gioco bellissimo ma bisogna sapersi fermare.
Lo dico non per “raccontarmela”.
Lo dico perché ho saputo dire Stop, e non è stato un sacrificio.
Mi fanno un po ridere i discorsi “prova a portarli un week-end a fare una passeggiata e vedi cosa succede”.
Cosa vi aspettate che succeda? Che ci vengano le convulsioni?
Certo ci sono dipendenze e dipendenze.
Ma in questo caso analizzato da Mirror, si tratta di persone adulte oltre i 40 anni (eccetto me).
So benissimo che l’età non vuol dire niente…ma conoscendo queste persone, vi posso assicurare che tutti hanno almeno due o tre interessi all’infuori del gioco.
Ma del resto il gioco va vissuto come tale. Dev’essere un passa tempo, non deve intralciare la tua vita sociale.
Deve magari aiutarti a staccare quelle due orette, per riprenderti un po dal lavoro, dai piccoli problemi di tutti i giorni.
Per questo motivo mi sembra futile, al fine della discussione, dire UoL si e WoW no.
Certo, se andiamo a vedere i newsgroup, in Corea ogni tot mesi si registrano 2 o 3 casi di bambini morti per epilessia…per aver passato 36 ore di fila attaccate a WoW, o a Counter-Strike, o a Quake 3, o a UoL etc etc etc.
Gli eccessi fanno male ovunque…non solo nei videogames.
Parliamo dei videopoker? Dell’alcolismo? Del Fumo? …. Possiamo stare qui a parlare di tutto.
Cerchiamo di vedere la cosa nel suo insieme.
Leggendo il post di Mirror sembrava di essere sotto analisi, come degli extraterrestri, dei drogati…ma nel senso brutto della cosa (sempre che ci possa un senso buono ).
Conosco di persona Mirror, è una persona che stimo molto, e so benissimo che non è così.
Ho scritto tutto questo, perché penso che possa essere interessante avere il punto di vista di una persona che vi era dentro fino a non molto tempo fa.
Se ho in qualche modo offeso qualcuno me ne scuso, non era assolutamente mia intenzione.
Per ulteriori chiarimenti o domande o quant’altro…son sempre qui 

A presto!

Claudio.
clau is offline  
Vecchio 04-09-2005, 01.52.23   #23
clau
Ospite
 
Data registrazione: 03-09-2005
Messaggi: 5
Re: Re: Giochi di ruolo virtuali e dipendenza

Citazione:
Messaggio originale inviato da bomber
di questi tipi di comportamenti ne abbiamo gia parlato in altri post.
Cmq sembra che il fenomeno che descrivi sta auemtntando in maniera preoccupante ...infatti se prima la persona comune che aveva dipendendeze di tale genere erano giovani maschi con poche relazioni sociali con discreta scolarizzazione ... ore invece sempbra colpire tutti dalla casalinga a il lilbero professionsta, dalla dipendenza da giochi viruali al Cybersex al chatdipendenti ...
un mondo in espansione ...
che come dicono loro assomiglia ad un bar è probabilmente vero ... infatti non so se lo sapete ma pare da una statistica fatta recentemente il 30% delle coppie si formano grazie ad internet..


Guarda, se posso permettermi.
Lo stereotipo del nerd non credo esista piu.
Ormai il PC è diventato un vero e proprio elettrodomestico ed internet è alla portata di tutti. Nel bene e nel male.
Mentre sul fatto che il 30% delle coppie si formano grazie ad internet posso dirti che secondo me internet è un modo per "conoscere" un altra persona...le storie poi si vengono a creare quando oltre alla conoscenza "scritta" aggiungi anche gli altri fattori che si possono avere solo con un contatto a quattr'occhi...e non da dietro ad un monitor...

a presto!
clau is offline  
Vecchio 04-09-2005, 08.42.25   #24
tammy
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Smile bene

felice per te che "basta sapersi regolare".
In ogni genere di eccesso, di compulsione, vi è dipendenza, tu hai dimostrato di saper gestire le emozioni.

I vari post di Mirror hanno chiaramente evidenziato uno stato di preoccupazione nei Vs. confronti ed aver provato, almeno, a chiarire alcuni aspetti dei vari giochi e del significato di dipendenza era teso semplicemente ad un aiuto molto blando a sostegno delle preoccupazioni di Mirror (a mio avviso per nulla "a vuoto"), se ci fosse stato un serio caso di dipendenza non credo proprio che qui nè altrove (virtualmente) avreste trovato un valido aiuto, ma solo, forse, uno spunto in più, una motivazione in più, per rivolgersi a chi di competenza.
Suggerire di portarvi a fare un bel week end era proprio inteso a verificare il Vs. attaccamento al gioco e quanto ad esso riuscivate a sacrificare della Vs. vita sociale e affettiva. Niente di più e niente di meno. Tu sorridi, e godi di questo, c'è gente che è dentro fino al collo nella dipendenza e non ride affatto.

Dalle 6 alle 16 ore di pc....... puoi ritenerti fortunato, oltre che ad avere un'amico così.

I miei più sinceri auguri di una vita serena e consapevole.


tammy is offline  
Vecchio 04-09-2005, 10.35.13   #25
Mirror
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Bella sorpresa!

Sono molto contento per gli effetti che la discussione sta provocando, in particolar modo per lo stimolo che ho dato a Clau,
che con grande sorpresa e meraviglia ho visto coraggiosamente esporsi in questo forum.

Il fatto che lo abbia fatto pubblicamente mi conferma la forte sensazione di determinatezza che mi aveva dato nell'ultimo incontro avuto con lui, nel quale dichiarava la sua ferma volontà di gestire equilibratamente o addirittura di mettere da parte questo gioco per dedicarsi ad impegni e passioni molto più significative ed importanti, in questo delicato momento della sua vita.

Sento che ha capito...e mi auguro che il suo esempio possa essere lo stimolo per altri amici a lui connessi.

Tutto quel che dico lo so che può apparire una sorta di paternalismo, e forse in parte anche lo è, ma sostanzialmente è motivato da un sincero interesse a migliorare i rapporti con queste persone, amici con i quali spesso entro in relazione.

Colgo l'occasione per dare di cuore a Clau un abbraccio virtuale, per ora, sapendo che l'abbraccio vero non mancherà al prossimo incontro.
Ho apprezzato molto questa sua "sorpresa" virtuale.

Inoltre mi ha fatto piacere l'intervento di tutti, proprio tutti.

Chimera, il tuo intervento esauriente oltre che specialistico, tecnico, mi ha aiutato a comprendere alcuni aspetti che non avevo ben chiari .
Mi è stato molto utile per vedere le cose da una prospettiva più ampia. Grazie.

Tammy, le puntuali osservazioni che hai fatto mostrano la tua sensibiltà e acutezza psicologica.

Grazie anche a te, Yam: niente sfugge al tuo spirito omnicomprensivo.

Non voglio fare la pagellina ma mostrare il mio l'apprezzamento a
tutti voi che in modi diversi offrite nuovi spunti di riflessione e aiuti
indiretti con il solo vostro esprimervi sinceramente.

La discussione è sempre aperta a nuovi contributi, stimoli, ed aperture... c'è sempre da imparare dalle sincere esperienze altrui...anche su questo per me insolito argomento.

Mirror

Ultima modifica di Mirror : 04-09-2005 alle ore 10.41.55.
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Vecchio 04-09-2005, 11.08.27   #26
Chimera
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Qua da noi non è un problema grave. In Korea invece è diventato un problema sociale che ha costretto lo stato a fare una legge che impedisce di giocare più di 3 ore di fila senza interruzione a questi giochi. Quindi i gestori del gioco devono interrompere forzatamente il gioco ai loro utenti Koreani.

Il problema e che nei morpg sono attutite le Conseguenze delle nostre azioni e questo ha portato notevoli problemi.

Il commercio parallelo cioè usando soldi veri invece che virtuali è diventato un business. Sempre in corea ci sono aziende che di lavoro fanno questo. Hanno capannoni con decine di computer e gente che gioca solo per accumulare ricchezza virtuale da poi rivendere ai giocatori ricchi di soldi veri e pigri.

Un altro paio di aneddoti sono interessanti.

Sempre in Korea su un Morpg locale una persona nel gioco ha prestato un oggetto rarissimo ad un amico. Questo amico ha deciso di non tornargli l’oggetto virtuale.
Come risultato la persona truffata a deciso di andare sotto casa del truffatore (si erano conosciuti anche nella vita reale)... e lo ha ucciso a coltellate.
Il primo omicidio che ha come movente un disaccordo nato in un Morpg.

In Giappone invece e successo una cosa più buffa. Due persone si incontrano nel gioco fanno amicizia e s innamorano. Il rapporto prosegue anche fuori dal gioco ma ad un certo punto litigano e si lasciano.
Fin qui tutto normale se non che il ragazzo aveva dato alla ragazza anche la Password del rpoprio acocunt sul morpg. Lei decide di cancellargli il personaggio.
Lui ricorre ad avvocati. Vince e gli riconosco un risarcimento pecuniario in quanto:
-Ha impiegato un sacco di ore a far crescere quel personaggi, ora che è distrutto lei è responsabile per tutte quelle ore perse e ha dovuto pagare tot yen per ogni ora di gioco (centinai e centinaia)
-Lui ha pagato una quota mensile per giocare a quel gioco per due anni. Lei gli ha dovuto risarcire tutto quello che ha speso per quel gioco.
Sono venuti fuori cirfroni.

Oltre a questo ci sono continui furti di account tramite haking. Proprio perché questi personaggi hanno una valore commerciale.

Aziende, soldi, furti, omicidi, amori ed avvocati... il problema dei morpg e che la gente non si immedesima abbastanza da dimenticarsi del mondo reale e dei suoi vizi.
Quando un dipendente gioca vede i “personaggi” ma le persone che gli stanno dietro.
Giocando a questi giochi nel modo per cui sono stati creati sono molto più innocui.
Chimera is offline  
Vecchio 04-09-2005, 11.13.37   #27
Vaniglia
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Non conosco questi giochi, ma conosco la dipendenza da internet...una volta mi sono collegata ad una chat...per non piu di due o tre mesi e poi scollegata perche' mi sembrava di vivere al di fuori della realta'...ed ogni volta che mi collegato vedevo sempre gli stessi nick...uomini o donne che vivevano in chat 24 ore su 24...internet puo' diventare un mezzo molto pericoloso, perche' questo abuso ti porta ad una dipendenza che non ha fine, se non ne diventi consapevole, ti porta all'isolamento, a non vivere situazioni reali, a non vivere rapporti di relazione, ad estraniarti dal mondo esterno...e questo accade per problematiche che vivono dentro di noi...per non affrontare la realta' ci tuffiamo in questo mondo virtuale ed eliminiamo (metaforicamente) il problema!



Vaniglia
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Vecchio 04-09-2005, 11.42.54   #28
Chimera
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Bhe e come andar al bar sotto casa.
Esistono persone che ogni sera vanno sempre allo stesso bar con le stesse persone a discuter delle stesse cose.

Rutine.

E' importante cercare sempre stimoli nuovi.
Io gioco parecchio a videogiochi ma a parte UOL che sono riuscito a giocare per 3 anni trovandogli 5-6 ore alla settimana degli altri giochi mi stufo molto prima.

Quando andando avanti non trovo nulla di stimolante o di nuovo smetto e passo ad un altro. Come quando si è finito di leggere un libro.

Con le comunità internet è simile. Sono molto itinerante.
Ho visto un sacco di forum.

Anche secondo me wow è un po’troppo ripetitivo.

UOL data la sua complessità permette interazioni sociali più varie.


Metto di seguito la storia del mio personaggio se non interessa saltate a pie pari

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L'ho creato e mi son ritrovato in questo mondo di cui sapevo ancora nulla, mi stavo ancora girando attorno per capire qualcosa quando mi si avvicina un personaggio "Raven" che nota la mia inesperienza nel gioco.

Allora comincia a spiegarmi il gioco come funziona mi presenta ad un po di amici. La prima volta che mi son collegato sono stato 7 ore di fila. Con questa persona a conoscerne tante altre.

Dopo di che ho iniziato a fare il fabbro prima come apprendista di un fabbro amico di Raven poi in proprio. Ho aperto la mia bottega ed ho trovato alcuni apprendisti a cui insegnare.
Dopo di che ho cominciato a giocare anche con svariati amici di “real” (vita reale) che ho convinto a giocare ed abbiamo iniziato assieme ad un altro po di amicizie di internet a formare un gruppo di gioco.

Giocavamo in una piccola città virtuale di questo mondo che ad un certo punto venne attaccata da una Gilda di personaggi che interpretavano “i cattivi”. Quindi imparai anche a combattere con il mio PG ed organizzai un piccola milizia all’interno del nostro gruppo per difendere i lavoratori indifesi.

La cosa crebbe fino a diventare una Gilda con una 15ina di membri. Ma i nemici erano troppo forti quindi comincia a parlare con le altre gilde della città e riusci a creare un alleanza tra gilde. Con gilde commerciali che fornivano equipaggiamento sottocosto e gilde militari che si occupavano dei nemici.

Liberammo la città dall’assedio.

Questo è stato il primo mese di gioco. La cosa prosegui. La mia gilda crebbe.
Si scontro arduamente con un altra gilda per ottener il riconoscimento di più grande gilda commercial del server. E vinse .

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Alleanze, guerre, intrighi contratti commerciali. La fondazione della nostra città si susseguivano nel gioco.
Mentre dal vivo chiacchierate incontri, pizzate e serate fuori in pub tra una birra una passeggiata e chiacchiere del gioco e non. Incontri che spesso erano a chilometri di distanza in quanto i raduni non erano sempre sotto casa

Un gioco che ti fa fare centinaia di chilometri, dormir fuori per un settimana a casa di “amici virtuali” non è estraniante.

Ma una cosa si nota sempre. Le persone in gioco si comportano in un modo diverso dalla realtà... peggiore. Spesso carogne in gioco sono più che sopportabili dal vivo. Stessa cosa per i Forum e le chat.

Sono filtri. Maschere che danno un senso di sicurezza. Protezioni che ti permettono di rapportarti agli altri senza rischiare di venir ferito.
Chimera is offline  
Vecchio 04-09-2005, 11.48.21   #29
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Messaggio originale inviato da Chimera

Sempre in Korea su un Morpg locale una persona nel gioco ha prestato un oggetto rarissimo ad un amico. Questo amico ha deciso di non tornargli l’oggetto virtuale.
Come risultato la persona truffata a deciso di andare sotto casa del truffatore (si erano conosciuti anche nella vita reale)... e lo ha ucciso a coltellate.
Il primo omicidio che ha come movente un disaccordo nato in un Morpg.

In Giappone invece e successo una cosa più buffa. Due persone si incontrano nel gioco fanno amicizia e s innamorano. Il rapporto prosegue anche fuori dal gioco ma ad un certo punto litigano e si lasciano.
Fin qui tutto normale se non che il ragazzo aveva dato alla ragazza anche la Password del rpoprio acocunt sul morpg. Lei decide di cancellargli il personaggio.
Lui ricorre ad avvocati. Vince e gli riconosco un risarcimento pecuniario in quanto:
-Ha impiegato un sacco di ore a far crescere quel personaggi, ora che è distrutto lei è responsabile per tutte quelle ore perse e ha dovuto pagare tot yen per ogni ora di gioco (centinai e centinaia)
-Lui ha pagato una quota mensile per giocare a quel gioco per due anni. Lei gli ha dovuto risarcire tutto quello che ha speso per quel gioco.
Sono venuti fuori cirfroni.

Oltre a questo ci sono continui furti di account tramite haking. Proprio perché questi personaggi hanno una valore commerciale.

Aziende, soldi, furti, omicidi, amori ed avvocati... il problema dei morpg e che la gente non si immedesima abbastanza da dimenticarsi del mondo reale e dei suoi vizi.
Quando un dipendente gioca vede i “personaggi” ma le persone che gli stanno dietro.
Giocando a questi giochi nel modo per cui sono stati creati sono molto più innocui.


Impressionante quel che stai raccontando.

Non immaginavo che le cose stessero a questo livello, in certe zone del mondo.

Ciao Chimera...
Sicuramente i giochi saranno stati creati per essere "vissuti" con un altro spirito, con divertimento ludico ecc... ma la deriva e la degenerazione che emerge, da quel che si può vedere, senza peraltro generalizzare sia ben chiaro, è degna di considerazione, oltre che di "preoccupazione" per i risvolti psicosociali che questo nuovo fenomeno comporta.

Qui viene fuori in tutta evidenza che la "tossicità" che possono provocare questi Morpg, se non ben gestiti, non ben "giocati", si può proprio equiparare ad altre importanti e dannose dipendenze.

Tu suoneresti un campanello pubblico "d'allarme", un richiamo alla presa di coscienza del fenomeno, se vedessi tuo figlio coinvolto come nei casi coreani o similari sopra esposti?
A che livello di quel processo d'infatuazione, d'assuefazione, comiceresti a suonarlo?


Ultima modifica di Mirror : 04-09-2005 alle ore 12.02.01.
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Vecchio 04-09-2005, 11.59.18   #30
atisha
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Messaggi: 3,020
chiara-mente

Citazione:
Ma una cosa si nota sempre. Le persone in gioco si comportano in un modo diverso dalla realtà... peggiore. Spesso carogne in gioco sono più che sopportabili dal vivo. Stessa cosa per i Forum e le chat.

Sono filtri. Maschere che danno un senso di sicurezza. Protezioni che ti permettono di rapportarti agli altri senza rischiare di venir ferito.

Già... ..tutto è connesso ad aspetti nostri non ancora dominati.
Gli stessi però possono, se riconosciuti, tramutarsi ed affinarsi anche a strumenti di evoluzione.
atisha is offline  

 



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