non ho l'idea magica per il tuo problema, ma quando mi sono trovato a pensare come te in questo momento mi sono detto e ripetuto: "ha da passà a nuttata".
Sono grato a E. De Filippo
ciao

è che la mia so per certo non sarà n'à nuttata...dura da tempo, il trend è in lento peggioramento, ora sto vivendo un picco durissimo, saranno anni durissimi e magari mi si chiedesse di fare la parte del morto...comunque è certo, hai ragione, prima o poi, passerà.
Viva E. De Filippo! ma che significa "rotolino"?
Però se mi spiegassero come si fa a raccontarsela...almeno ci proverei

ovviamente non ti sarà sfuggito che "a nuttata" è una metafora e non la parte della giornata senza luce. Intanto che dura non va escluso l'imprevisto favorevole: la vita va alla velocità...della vita e può cambiare le cose prima del previsto o del temuto. Quando non va bene, se non va proprio a rotoli, va a

L'impazienza può essere vista come un'incapacità di trattenere i propri sentimenti, ed allora si diventa come una coppa che straborda...

O l'incapacità di trattenere la propria forza ed energia, ed allora si è come una torcia che brucia...

O l'incapacità di trattenere la propria violenza repressa ed il proprio orgoglio, ed allora si diventa come i criminali che accoltellano il primo che passa per uno sguardo interpretato male o per un parcheggio...

E cmq la pazienza è per me una dote "multifattoriale". E' data dalla soglia personale di sopportazione a determinati stimoli e fastidi, dall'esperienza a risolvere certi problemi tranquillamente, dal carattere, dall'accumularsi di questi fattori e da altre cose..

La pazienza è una delle tante strutture che si possono costruire sopra un forte autocontrollo, personalmente credo che sia una delle cose più facili da ottenere e non ho mai avuto problemi di questo tipo forse per deformazione professionale, sono tutto il giorno a contatto con apparechiature e se fossi impaziente non resisterei un minuto, piutosto ci sono state delle volte che ho dovuto razionalmente decidere di mostrarmi impaziente perchè la cultura preponderante non rispetta le persone pazienti in molte occasioni.

Mi chiedo se chi è impaziente lo sia davvero o lo è diventato a forza mostrarsi impaziente per confrontarsi con l'altrui arroganza.

Io sono impaziente, propenso all'ira sin da piccolo. Bastava che i miei amici mi prend'essero un poco in giro che io davo subito di matto. E per quanto riguarda la tecnologia, famosi sono gli incontri di box che avevo coi miei vecchi pc, dal commodore 64, ai 386. Poi mi sono calmato. Beh, più o meno.

la pazienza è una grande virtù che va allenata e migliorata costantemente.

Però la si raggiunge solo se si ha una grande consapevolezza di se e dei propri limiti. Se si eccede....la pazienza diventa "martirio"...diventa che ti vengono i nervi da saltar per aria.

va bene prendersi le proprie responsabilità e voler bene alla famiglia (così lo dico per caso....tipo per fare un esempio )però.....niente martiri, ok?

Per me la pazienza è un dono..un dono che va sviluppato con pazienza..Per prima è importante svegliarci,osservarci..riflett ere prima di agire..riuscire a capire cosa succede fuori di noi e cosa succede negli altri.Essere padroni di noi stessi,crearsi uno spazio dove stiamo in silenzio ma dove gli occhi osservano.
Dopo l'osservazione c'è la comprenzione..
La pazienza è sapere ascoltare l'altro e auto-osservarci molto velocemente...
Prima di arrivare alla pazienza dobbiamo sapere "camminare" molto lentamente,dobbiamo imparare a stare "senza far niente "stando benissimo..!!

Cari amici,
come scrive Odissea:
<<la pazienza è una grande virtù che va allenata e migliorata costantemente.>>
Io aggiungo :
<<...Sino a diventare Abitudine e non sentire più il/un peso>>.
Faccio un esempio pratico:
<<Se un figlio o una figlia sono costretti a seguire uno o più genitori verso il loro tramonto, magari perchè non hanno la forza d'animo di lasciarli morire in qualche clinica, dove a volte non sono molto ben trattati... Certo che di pazienza ce ne vuole un pò. La pazienza serve quando uno dei due coniugi non sopporta l'altro, ma per amore dei figli continua a soffrire delle incomprensioni dell'altro (che poi non sono solo dell'altro) .
Bisogna aver pazienza attraverso un "Sano Distacco". Cosa che ritengo abbastanza difficile.
Pazietare in attesa ti tempi migliori in ogni cosa significa essere forti. Ne segue che chi è paziente è forte.
Che dite?
Saluti a Tutti

Dico che hai ragione. La pazienza è forsa la qualità migliore in assoluto. Ovviamente non nella sua sfumatura di subire passivamente la vita, ma nella sua sfumatura di saggezza e capacità di far fronte alla vita in maniera determinata e coerente.

A volte in una sfumatura spesso impercettibile sta tutto.