Ogni tanto mi domando: ma un Berlusconi, un Fiorani, uno del buco Parmalat, Cirio....... che farà nella prossima vita?

In questa vita credo sia abbastanza difficile che riescano a entrare in contatto con la loro coscienza, sempre che sia ancora viva. Si interrogano sulle loro azioni? ricordano il passato? la notte dormono sonni tranquilli?

Se noi volgiamo indietro lo sguardo per trovare i frutti dell'esperienza e reinvestirli nel presente stiamo già seminando per raccogliere i frutti del futuro.
Piangere, va benissimo. Ma poi bisogna asciugarsi le lacrime e riprendere il cammino.

Gesù ha detto che l'albero buono produce frutti buoni, il guaio è che c'è gente che li produce. quelli cattivi, e poi li fa mangiare ad altri.

Ciao
Mary

Il passato e' stato un nostro investimento...noi siamo il frutto di questo investimento...penso che errori ne abbiamo commessi tutti, chi piu' grandi chi meno,...io ne ho commessi, e per questi ogni volta ho dovuto voltare pagina e trasformare la mia vita, ma non li ho vissuti come errori, ma come mie scelte, forse oggi li posso rivedere come errori o forse no, ma se sono diventata cosi', se amo quella che sono in questo momento e' per tutto quello che ho vissuto, nel dolore e nella felicita'...e guardo il presente, vivo nel presente...il futuro...?



Vaniglia

secondo me Fiorani nella vita precedente era un mendicante e poi, per qualche errore del meccanismo reincarnativo, si è involuto
Berlusconi...Berlusconi...nell a vita precedente era un imprenditore nel campo delle televisioni private
Ah, devo dire qualcosa del passato se no mi sgridano...
ecco, l'ho trovata ora ramestando nel calderone.
La conosco ora porgendovela.

La scienza del vedere che non è scienza

Sono un guardiano del gregge
Il gregge sono i miei pensieri
E i miei pensieri sono tutti sensazioni.
Penso con gli occhi e con le orecchie
E con le mani e coi piedi
E con il naso e con la bocca..
Pensare un fiore, è vederlo e respirarlo.
E mangiare un frutto è saperne il senso.
Ecco perché quando un giorno di caldo
Mi sento triste di goderne tanto,
E mi stendo completamente nell'erba,
E chiudo gli occhi che bruciano,
Sento che tutto il corpo è steso nella realtà,
So la verità e sono felice.
Tu dici, vivi nel presente;
Vivi solo nel presente.
Ma io non voglio il presente, voglio la realtà:
Voglio le cose che esistono, non il tempo
Che le misura.
Cos'è il presente?
È qualcosa di relativo al passato e al futuro.
È una cosa che esiste in funzione dell'esistenza
Di altre cose.
Ma io voglio la sola realtà, le cose senza presente.
Non voglio includere il tempo nel mio schema.
Non voglio pensare le cose in quanto presenti:
Le voglio pensare in quanto a cose.
Non le voglio separare da esse stesse,
Trattandole come presenti.
Non dovrei nemmeno trattarle come reali.
Non dovrei trattarle affatto.
Dovrei solo vederle, semplicemente vederle;
Vederle fino al punto di non poterle pensare,
Vederle fuori dal tempo, fuori dallo spazio,
Vederle con la facoltà di toglier tutto tranne il visibile.
Ecco la scienza del vedere, che non è scienza.

Fernando Pessoa