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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 18-12-2005, 21.27.32   #31
Melany
Ospite abituale
 
Data registrazione: 31-10-2005
Messaggi: 422
Re: Re: Re: Re: Rif.rubin - disturbi della sessualità -

Messaggio originale inviato da r.rubin [/i]
certo, non tutti gli omosessuali sono eterosessuali disturbati.

...oppure nemmeno alcuni?
...troppo difficile da ammettere?

ognuno ha i suoi limiti.

Melany:
rubin,che vuoi che ti dica,io non so di questi casi.

...........il post chiede se consiglierei uno psicologo ad un omosessuale, la mia risoposta è sì, e uno dei motivi è questo che ho esplicitato.........

Melany:
il post però chiedeva se l'omosessualità (intesa come orientamento sessuale) è ancora un tabù,poi c'era anche il discorso dello psicologo.

.......ora possiamo continuare a incensare la normalità degli omosessuali
[/quote]

Melany:
ma perchè scatti così? TI ASSICURO CHE NON AVEVO INTENZIONE DI POLEMIZZARE,volevo solo mettere in chiaro alcune cose,perchè mi sembra che ti sei un po' fissato su un punto.Non so se hai studiato bene la matematica.Hai presente quando studi un teorema? Prima studi il teorema,con la relativa dimostrazione.Poi sotto trovi:"casi particolari". Per fare una analogia matematica,mi sembra come se tu ti fossi fissato su un " caso particolare" (che fra l'altro non sappiamo nemmeno se esiste),tralasciando il teorema al livello generale.
Incensare????????
In me c'è solo intenzione di discutere,non incensare.
Melany is offline  
Vecchio 19-12-2005, 19.47.42   #32
bside
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Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
>Elijah

>Per capire veramente la omo-sessualità, io considero >essenziale il dover studiare un po' la storia di questa >forma sessuale, prima di poter affrontare una situazione >come quella espostaci da Mr. Bean.
>Dato che però ora non ho tempo, smetto qua di
>scrivere...


Condivido tutte le tue argomentazioni, tuttavia mi sfugge il senso della frase che ho riportato. In che modo la storia dell'omosessualità (quale?) potrebbe spiegare la psicologia di un omosessuale? Secondo me non esiste nessuna psicologia omosessuale. I gay non sono una categoria omogenea di persone che agisce, pensa e si comporta in modo eguale.


>feng qi

>Io non mi pongo il problema "omosessualità"perché di >persone con questa individualità ne conosco tante..e >comincio a pensare che il vero problema é il mondo >intorno a loro.



Hai colto pienamente il nocciolo della questione.

bside is offline  
Vecchio 19-12-2005, 20.08.07   #33
esserenonessere
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Data registrazione: 19-12-2005
Messaggi: 16
Mah....mi sembra che lo psicologo sia considerato da tutti come un'isola felice.
Penso che un buon amico, sia molto meglio di uno psicologo.
Per amico ,non intendo un conoscente,ma una persona con cui poter parlare di ogni cosa,anche della piu' difficile da dire.
Un amico, è anche una persona con cui scambiare opinioni,con cui ridere, divertirsi,piangere sfogarsi......vivere!
Uno psicologo in fondo ,rimane sempre un estraneo, che mi ascolta poiche' pagato.E magari sotto sotto gli importa relativamente poco di me,ma gli importa di piu' delle mie tasche.
Secondo me, se uno scopre la sua omosessualita', dovrebbe discuterne con i suoi amici.
Certo non si puo' pretendere che tutti ti accettino ,altrimenti si soffre e basta.
Si deve capire che non si puo' cambiare le persone e nemmeno avercela con chi non accetta il prossimo.
Pero' noi dobbiamo essere sempre noi stessi (anche se è dura,e ci vuole tempo,un passo alla volta).
Perche' quello che conta veramente e' essere in pace con noi stessi,e con coloro a cui vogliamo bene.Questa è felicita'.
Coloro che non ci accettano,sono i veri malati.
Io mi ritengo un essere umano,a cui fa piacere il sole il vento,la pioggia ,i fiori,un orticello,un libro,la compagnia di un amico,un bicchiere di vino,un tettuccio sotto cui ripararmi,un fuoco,qualcosa da mangiare....
Il resto sono tutte cose vane,fatue,insensibili.
Volete paragonare un tramonto con la de filippi?
Ma la gente è schiava,schiava delle cose,di ideali,di maglie firmate,di tendenze,delle auto,dei telefonini,di pregiudizi verso gli omosessuali,di di pregiudizi verso tutti,e il brutto e' che i pregiudizi accomunano molte pecore!
Ma per noi esseri umani quello che conta veramente non ce lo possono portare via.Se potessero ci ruberebbero il sole,il mare,i tramonti,la liberta' di pensiero(perche' l'altra non c'e' mai stata),la fratellanza,l'umilta',il vino,l'amore.......ma NON POSSONO!!!
esserenonessere is offline  
Vecchio 19-12-2005, 23.38.33   #34
feng qi
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Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
Citazione:
Messaggio originale inviato da bside


Hai colto pienamente il nocciolo della questione.

[/b]

grazie,bside..mi han fatto il pelo!

Xeserenonessere: ciao sono daccordo con te:meglio un amico che uno psicologo. Ma a volte le parole di un amico non hanno lo stesso impatto di qualcuno del mestiere.

Ciò che voglio dire, é che come ho detto dall'inizio, seguendo la linea di mr.bean, a volte sebbene un gay viva in totale serenità il suo modo di essere, i parenti non riescono gestire la cosa alla leggera.

Oppure succede che magari un gay non é realmente gay, ma vive un disagio interiore che gli crea delle false pulsioni:vestire da donna, amare i rappresentanti del suo stesso sesso etc.

in questi due casi,secondo me lo psicologo, potrebbe essere d'aiuto,no?

solo in questi casi. e chiedevo al post se qualcuno poteva aiutarmi
visto che ho dei casi difficili..su come aiuare i parenti a liberarsi dei sensi di colpa, delle paure..a vivere la cosa con serenità ed equilibrio.

ciao ciao
feng qi
feng qi is offline  
Vecchio 19-12-2005, 23.42.42   #35
feng qi
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Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
..scusa..dicevo..aiutare i parenti a vivere la cosa con equilibrio e a godersi la bellezza della diversità meravigliosa che é in ciascuno di noi.

un abbraccio e grazie del tuo intervento
feng qi
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Vecchio 20-12-2005, 13.54.09   #36
bside
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Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
Sgombriamo il campo da equivoci. Se una persona si sente attratta da persone dello stesso sesso proprio etero non è. Non credo quindi che un ragazzo possa essere falsamente attratto dagli uomini. Non si può decidere cosa piace o non piace. Si può però decidere, indagando la natura dei propri desideri, quali scelte fare.

Per quanto riguarda i genitori che hanno figli gay che non li accettano, secondo me uno psicologo può fare molto poco. Molto più utile sarebbe per loro confrontarsi con altri genitori che si trovano nella stessa situazione.
bside is offline  
Vecchio 20-12-2005, 14.24.53   #37
Mr. Bean
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
C'è una caratteristica che acomuna tutti gli esseri umani: la diversità. Ognuno è diverso da ogni altro.... in questo siamo tutti uguali! w la diversità!
Mr. Bean is offline  
Vecchio 20-12-2005, 15.31.17   #38
esserenonessere
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Messaggi: 16
Xeserenonessere: ciao sono daccordo con te:meglio un amico che uno psicologo. Ma a vo

Penso che se i parenti non ti accettano per cio' che sei veramente,è bene non prendersela,ma cercare altrove.
Magri succede che i parenti non avendoti piu' sotto gli occhi capiscano cosa veramente provano e cosa provi tu.
E' L'APPARENZA O L'AMORE CHE RENDE SERENI?
Inoltre ,non penso che sia una fuga, ma solo cercare di vivere meglio,o cercare di vivere veramente l'esistenza, assaporandola,senza star male per i pensieri degli altri.
Non è semplice ma uno deve guardarsi dentro,prima di guardare fuori,altrimenti sara' sempre soggiogato da quelli che vorrebbero importi il loro pensiero.
Per me omosessuale, eterosessuale,colto,ignorante, povero,ricco...
non fa differenza;quello che mi interessa è stare bene con chi vuole stare bene,senza crearmi tanti problemi virtuali e assurdi.
la solitudine non esiste,perche' ci sei te stesso,il sole ,gli alberi,gli animali,le persone che amano tutto cio' non saranno mai sole.
esserenonessere is offline  
Vecchio 20-12-2005, 16.11.45   #39
feng qi
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Re: Xeserenonessere: ciao sono daccordo con te:meglio un amico che uno psicologo. Ma a vo

Citazione:
Messaggio originale inviato da esserenonessere
Penso che se i parenti non ti accettano per cio' che sei veramente,è bene non prendersela,ma cercare altrove.
Magri succede che i parenti non avendoti piu' sotto gli occhi capiscano cosa veramente provano e cosa provi tu.
E' L'APPARENZA O L'AMORE CHE RENDE SERENI?
Inoltre ,non penso che sia una fuga, ma solo cercare di vivere meglio,o cercare di vivere veramente l'esistenza, assaporandola,senza star male per i pensieri degli altri.
Non è semplice ma uno deve guardarsi dentro,prima di guardare fuori,altrimenti sara' sempre soggiogato da quelli che vorrebbero importi il loro pensiero.
Per me omosessuale, eterosessuale,colto,ignorante, povero,ricco...
non fa differenza;quello che mi interessa è stare bene con chi vuole stare bene,senza crearmi tanti problemi virtuali e assurdi.
la solitudine non esiste,perche' ci sei te stesso,il sole ,gli alberi,gli animali,le persone che amano tutto cio' non saranno mai sole.


lo quoto tutto! grazie esserenonessere

x bside: fai luce in me per favore..un comportamento sessuale di tipo etero, non può essere influenzato verso l'omosessualità da fattori, diciamo, familiari, un genitore dominante,violenza tra le mura domestiche?

Ok per la famiglia:meglio una terapia di gruppo.
feng qi is offline  
Vecchio 20-12-2005, 21.36.04   #40
bside
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Tu mi chiedi le cause dell'omosessualità. Non mi risulta che qualche teoria sia stata dimostrata.
Il paradigma "ambientale", se ben ricordo, vuole una madre iperprotettiva e un padre assente, ma non ho idea del valore che possa avere. Quanti eterosessuali ci sono con madri protettive e padri assenti? Un'infinità! E poi a dirla tutta non mi piace nemmeno questa teoria che da un lato colpevolizza ingiustamente i genitori e dall'altro alimenta il risentimento e il vittimismo nei gay.
Vedi come la psicologia riesce a trasformare la normalità di un comportamente in un problema?

Sinceramente non credo proprio che un condizionamento familiare possa orientare la sessualità. Sono più propenso a credere che l'omosessualità sia un semplice fatto di natura ovvero che si nasca con certe "tendenze". Conosco ad esempio diversi fratelli gemelli omozigoti entrambi gay e anche una coppia di fratelli eterozigoti uno gay e l'altra lesbica.

Poi non capisco perchè ad ogni problema si debba sempre invocare la terapia e lo specialista. Sembra che le persone non siano più in grado di risolvere i propri problemi. Chi pensa questo deve proprio nutrire una profonda sfiducia nelle capacità delle persone.

Due genitori che vivono problematicamente l'omosessualità del figlio gay hanno tutti gli strumenti per cambiare le proprie opinioni e atteggiamenti, basta avere VOGLIA di CAPIRE e la cultura adeguata. Non tutti ce l'hanno questo è il punto. Ci sono persone che preferiscono vivere nell'ignoranza e con i propri pregiudizi.
bside is offline  

 



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