Un forum è una comunità.

Una comunità in qualche modo semplificata, perché priva di alcuni elementi.
La reciproca conoscenza visiva, olfattiva e parte di quella emotiva, quella derivante dalla immediata interpretazione delle espressioni del viso (quest’ultima manca anche nel rapporto telefonico).

Si può affermare che un forum è una “comunità disabile”.

Ma, come ci si è resi conto recentemente, al posto di “disabile” è più opportuno usare l’espressione: “diversamente abile”.
Infatti così come accade nelle persone con una qualche deficienza fisica che le altre attitudini si affinino e si potenziano (pensare come esempio al super-tatto dei ciechi), così in una comunità mancante di qualche elemento altri, normalmente sopiti, si risvegliano e si acutizzino.

Uno di questi, (ma è solo una mia ipotesi) è lo spirito di branco, connaturato all’uomo ma ormai poco utilizzato. “Spirito di branco” significa sostanzialmente due cose: ricerca di uno o più leader, e ridotta aggressività nei componenti del branco fra di loro e nei confronti dello stesso (o degli stessi) leader.

E’ una mia personale esperienza di questi giorni (io la interpreto così ma sono contento se me la correggete e/o me l’affinate):
Sto seguendo contemporaneamente due forum; questo, moderato (con rigore, direi) ed in cui i componenti, ancorché anagraficamente anonimi sono perfettamente definiti come membri, ed un altro, completamente libero e “non moderato” in cui ognuno può rivestire qualunque veste, darsi quanti nomi vuole, dire liberamente tutto quel che crede senza praticamente alcuna restrizione; addirittura spacciarsi per un altro.

Quindi, uno di “attori stabili”, l’altro di “attori labili”.

Le differenze, nette su altri piani, sono visibili anche nei rapporti interpersonali.

Qui vedo crearsi delle delicate gerarchie, degli invisibili legami di signorile complicità che congiungono i vari partecipanti, delle attenzioni, delle premure, e magari anche delle ostilità o delle baruffe perfettamente individuabili e rassomiglianti a quelle che hanno gli appartenenti allo stesso gruppo di individui, alla stessa famiglia, allo stesso club.
Atteggiamenti di “chiarificazione delle posizioni” che ti aspetteresti appunto all’interno di un branco.
Nell’altro forum invece il sentimento che regna sovrano è invece la diffidenza, l’ostilità preconcetta, il timore reciproco. Nascono simpatie e si creano alleanze, certo, ma (di norma) sono occasionali e prudenti, brevi e quasi sempre legate ad una momentanea personale convenienza.
Senza alcuna offesa, naturalmente, portamenti paragonabili a quelli che si riscontrano quando esemplari di mandrie diverse vengono caricati a caso sui vagoni ferroviari o nello stesso recinto. Gli individui non si riconoscono fra di loro e quindi sono animati da comprensibile sospettosità.

Concluderò affermando che secondo me è normale che si creino di gruppi, e che nascano dei leader, ma che in questo non vedo nulla di negativo, perché leader e gregari sono ruoli diversi, ma di pari dignità, come già ci insegnava Menenio Agrippa nel suo celebre apologo e gli uni e gli altri sono egualmente funzionali alla buona salute e la crescita di ogni nucleo di affini, e di ogni società.
Quindi anche simpatie personali, e perché no? germogli d’amore.

Rudello 26 febbraio 2006 parole 491

Mi piace molto questa tua metafora...
Continuate a riflettere se vi va...vi leggo con attenzione...
Joo

A me piace tantissimo se anche tu dividi con gli altri il tuo pensiero, perché questo è il modo giusto per arricchirci tutti, per innamorarci ognuno degli altri, per fare comunità, per diventare migliori.
Non temere di dire cose poco importanti, perché ogni mattone serve, e quale sia quello veramente indispensabile non ci è dato di scoprirlo!

Per continuare il pensiero di Rudello che trovo interessante, ed accettando l'idea dei 2 gruppi, risulta che ognuno di noi fa la scelta che si addice al suo carattere e bisogni. La nostra scelta di un "branco"non e' casuale, e rispecchia la ricerca di amicizia e comprensione. Ma anche i gruppi del secondo tipo, e forse ancora di piu', si organizzano in gerarchie e con leader. Nel secondo tipo si cerca di imporsi con le proprie idee. Piu' che a calore umano e comprensione si aspira al potere. La prepotenza ne e' uno dei possibili componenti, ed io non mi ci trovo.

Non sono di certo la persona adatta per rispondere questa domanda. Frequento da pochissimi giorni questo forum e anch'io me lo chiedo. Una cosa è certa, è più facile riflettere, aprirsi quando non hai qualcuno davanti. Le parole fluiscono meglio quando scrivi, hai maggior tempo per il ragionamento di quello che dici quindi riesci forse a trasmettere quel qualcosa in più che nel linguaggio parlato sfugge.. quindi il forum è una buona premessa per stabilire confronti di qualità, aperti senza andare a compromessi, soprattutto per le menti complesse che hanno bisogno di stimoli costanti e forse si sentono un po' sole e avvide di condividere pensieri ed idee... Insomma, su questa base o cominciato a scrivere.. forse ti saprò dire fra qualche mese... sai cosa mi chiedo anche? Ma ci sarà qualcuno che si "affezioni" a me???