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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 04-02-2003, 12.13.38   #11
visir
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Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
quanto mi è dolce naufragar in questo mare

Mi viene da pensare che tutti cercando la felicità e rifiutando la sofferenza si mettiamo da soli in un vicolo cieco.

Certo tu soffri, ma dove è il problema?
Guardati intorno sei in buona compagnia! non vedi la disperazione intorno a te negli occhi dei tuoi simili in metropolitana o sull'autobus? forse non li hai visti in questi giorni?

Forse il problema è che TU soffri?
Cioè voi dire che se a te va bene e il tuo "rapporto" funziona allora è tutto ok? e gli altri scusa?

Certo, certo...io invece quando soffro sono contento, ma guarda un pç come son strano, perchè penso che un pò di quell'enorme peso che grava su questo mondo lo porto un pochino anch'io e magari lo allegerisco ad un'altro che magari non conosco, e magari mi è pure antipatico!

Domandati chi soffre e guarda con attenzione dentro di te!
Di cosa è fatta la tua sofferenza? chiediglielo è capirai forse che non è che l'eco di un grido, il vagito della vita.
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Vecchio 04-02-2003, 12.22.50   #12
serena
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Data registrazione: 28-01-2003
Messaggi: 17
Credo di essere stata molto incompleta...premesso che sono una che ogni sera le se riempiono gli occhi di lacrime guardando il tg...non mi sento particolarmente sfortunata, anzi tutt'altro...solo una disadattata che non appartiene a questi tempi.Cerco di adeguarmi per sopravvivere ma fuori non c'è davvero molto che mi interessi...le vetrine, i vestiti, l'avere e l'apparire...tutto lontano e non mio...è difficile spiegare..
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Vecchio 04-02-2003, 12.28.23   #13
Sunshine
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Data registrazione: 04-07-2002
Messaggi: 38
Pensare che la sofferenza sia l'unica condizione possibile lo trovo altamente distruttivo. Io voglio essere felice, per me e per gli altri soprattutto, perchè è quando sono felice che riesco a creare pace e tranquillità in famiglia, è quando sono felice che se vedo qualcuso bisognoso sono intimamente disposta ad aiutarlo e riesco a fare qualcosa di buono per lui, è quando sono tranquilla che voglio bene incondizionatamente e desidero il meglio per la persona che è accanto a me, senza attaccamenti egoistici che sono solo pagliativi della mia sofferenza. Stare male mi fa sentire si come molti altri ma senza il minimo potere di aiutare nessuno, di conseguenza è una condizione che odio. E non stare male per me non significa non avere problemi, piuttosto avere l'energia per affrontarli al meglio senza esserne schiacciata.
Finchè ci facciamo schiacciare dai nostri problemi personali, rimarremmo completamente ciechi anche di fronte a chi i problemi ce l'ha davvero e grossi!!!!
"Il cammino di un solo individuo può cambiare il destino dell'umanità" Ma se quell'individuo continua a crogiolarsi nei suoi problemi invece di affrontarli non cambierà proprio niente.
Che cos'è questa rassegnazione alla condizione di sofferenza???? Il vagito della vita?!?!?!?! La penso in modo completamente diverso! Comunque è bello confrontarsi!

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Vecchio 04-02-2003, 12.32.02   #14
Sunshine
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Data registrazione: 04-07-2002
Messaggi: 38
Il mio messaggio di prima era la risposta a quello di Visir, il tuo Serena non l'avevo letto!

Invece è facile da capire perchè capita anche a me quello che dici.....ma vorrei assumere un atteggiamento più positivo.....

Ciao!!!
Sunshine is offline  
Vecchio 04-02-2003, 12.56.22   #15
visir
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Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
pessimista o realista?

Tu dici: riesco a fare del bene (sic) solo quando sto bene, e la tua libertà? allora mi sembri come quel cartello "oggi non si fa credito domani si" cioè spiegami qundo faresti del bene...quando ti svegli con il piede giusto, quando il fidanzato ti ama come vuoi tu o quando vinci il totogol, spiegami per favore perchè mi sembra un pò discrezionale.
Ancora:cosa vuol dire faccio del bene, che presunzione!, fai solamente quello che va fatto e saresti già un'eccezione a prescindere dalle tue epaturnie. Se uno ha bisogno fai, se non ha bisogno passa avanti, che centri tu!
Il mondo è pieno di gente che dice di occuparsi degli altri e poi trascura i figli, portano da mangiare in Africa e poi non conoscono nemmeno il vicino di casa, ma che ipocrisia.

Non sono pessimista sono al difuori... cerco di vedere e basta.
Dove c'è felicità è già posto il seme della sofferenza, guardi negli occhi la donna che ami e già sei più vicino al momento che ti separerai da lei, scusa ma non ti accorgi che non c'è scampo.
Non capisci che è il riflesso che ci incatena.
Un miraggio d'acqua non ti può dissetare per quanto bello e reale ti possa sembrare.

Se però cerchi le coccole fai bene a prenderti un cane!
visir is offline  
Vecchio 04-02-2003, 14.59.16   #16
Sunshine
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Data registrazione: 04-07-2002
Messaggi: 38
Re: pessimista o realista?

riesco a fare del bene (sic) solo quando sto bene, e la tua libertà? allora mi sembri come quel cartello "oggi non si fa credito domani si" cioè spiegami qundo faresti del bene...quando ti svegli con il piede giusto, quando il fidanzato ti ama come vuoi tu o quando vinci il totogol, spiegami per favore perchè mi sembra un pò discrezionale.

Ti spiego perchè si vede proprio che non hai afferrato quello che ho detto.

Per fare del bene non intendo solo dare il mio aiuto pratico a chi me lo chiede, non intendo che se me lo chiede e ho le paturnie questo qualcuno può anche andare a quel paese.....ci mancherebbe.
Nemmeno intendevo per l'esattezza andare a dare da mangiare ai bambini in Africa.....anche se questo è molto "fare del bene!" non intendevo questo.
Parto dal presupposto come dici te che non ha senso pensare alla pace nel mondo se non si fa nemmeno un tentativo di realizzarla dentro di noi e di conseguenza intorno a noi (famiglia amici amore....anche il vicino di casA!) . Allora.....se sei incazzato con il mondo e preso dai tuoi problemi non mi dire che riesci a dare serenità a chi ti sta vicino, se mai gli causi ulteriori problemi! Quand'è ad esempio che uno riesce a stare accanto ad una persona malata??? Quando ha una forte energia interiore, se no col cavolo!!!!!
Se io scarico i miei problemi che sono solo miei rispondendo male a mia madre tutti i giorni, la aiuto? Le faccio del bene? No! Le rendo la vita un inferno! Quand'è che ti scopri avere delle idee positive per te e per gli altri???? Quando sei incazzato perchè il mondo è uno schifo?!?!? No di certo! Allora questo "fare del bene" consiste semplicemente nel fare spontaneamente piccole azioni quotidiane che contribuiscno a creare armonia intorno.
Una di queste azioni può essere semplicemente rivolgere la parola al tuo vicino di casa.....
Se te sei preso solo dalle tue paturnie è molto più difficile che ti accorga ce la persona che sta accanto a te magari avrebbe bisogno del tuo conforto, sei troppo pensato a pensare che il mondo è uno schifo per poterlo dare.

Dispiace a me per te che non ti accorgi che c'è scampo!!!!

E con questo non intendo che uno si deve sentire in colpa per non riuscire a stare bene, intendo solo dire che quando si sta bene si fa stare meglio anche le persone intorno e questo è dimostrato!
E che fare la vittima e pensare che tanto il mondo è uno schifo e la sofferenza domina lo trovo solo un pretesto per nascondersi adagiarsi e giustificarsi.

"Se però cerchi le coccole fai bene a prenderti un cane!"

SCUSA NON HO CAPITO CHI CERCA COCCOLE E QUESTE DEDUZIONI DA DOVE VENGONO??????
Sunshine is offline  
Vecchio 04-02-2003, 18.35.37   #17
Falco Antonio
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Data registrazione: 16-06-2002
Messaggi: 28
x Sunshine: perdonami...

...solo per non perdere "l'occasione", puoi darmi (magari con un MSG pvt) la soluzione al tuo quesito estivo?
Grazie.
Un caro saluto.
Antonio

PS Chiedo scusa a tutti.
Falco Antonio is offline  
Vecchio 05-02-2003, 10.30.32   #18
visir
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Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
Mi spiego

Quello che dici e molto giusto, ma permettimi, un pò ovvio.

Ciò a cui volevo parteciparti è il meccanismo che sta dietro al comune modo di essere.
Il problema non è fare del bene o del male (anche se naturalmente "chi semina vento raccoglie tempesta") il problema è seguire la nostra coscienza (nostra) che non ci permette una vera libertà.

E' naturale avere momenti su e giù, ma è nell'atto di liberarci di questo noi stessi (inteso come stato d'animo contingente e interdipendente da cause esterne e pregresse) che si trova il nocciolo della questione.

Altrimenti continuiamo a vivere una vita condizionata.
Cosa realmente poi considerare veramente tuo? cioè non dipendente dall'educazione e dalla società, dal patrimonio genetico ecc.
Niente, quindi se tutto è interdipendente e non hai una natura propria (un vero io) il pensiero di averlo (io, anima, ego, ecc.) è il problema.
Tu pensi che se fossi un'araba nata in Iraq adesso saresti la stessa? ed allora dimmi un può tu dove sei?
Bada bene che contrariamente a quanto potresti pensare non è affatto una visione materialistica, ma molto spirituale poichè questa incertezza ti costringe ad indagare dentro e fuori.

Infine non è questione di vedere nero, ma tutta la nostra dimensione umana é sofferenza (fino a quando sosteniamo un IO) in quel senso ti dico che non c'è scampo, qui il pessimismo non c'entra siamo su un altro piano...
Giusto per rispondere: ho scritto del cane perchè in un post ti suggerivano un animale domenstico che "ti ama senza chiedere nulla in cambio" un consiglio notevole per una sofferenza esistenziale!
Mi rendo conto che sono concetti un pò difficili che abbisognano di un pò di riflessione, ma altrimenti rimaniamo nella fiera delle banalità per questo c'è la tv
visir is offline  
Vecchio 10-02-2003, 15.01.57   #19
Sunshine
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Data registrazione: 04-07-2002
Messaggi: 38
Per Falco Antonio:
ti invio la soluzione appena possibile (mi ci vuole almeno una mezz'ora per ricostruirla), nel frattempo invece mi hanno fatto lo stesso tuo quessito delle 12 palline (l'avevi posto te?!?!?!) ma con 15 (senza dover però individuare se la diversa era più leggera o più pesante, semplicemente quale è la diversa?).

Per Visir: chi ha mai detto che noi siamo staccati dall'ambiente esterno??? Ma c'è una differenza tra farsi dominare completamente dagli eventi esterni e reagire ovvero sfruttare la sofferenza che pur sempre c'è per costruire.
La sofferenza non è secondo me l'essenza dell'umanità, ma è il motore che la spinge. E' per reagire alla sofferenza che l'uomo progredisce, altrimenti se niente ci fa soffrire che senso avrebbe?

Ciao
Sunshine is offline  

 



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