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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 30-07-2006, 13.12.51   #11
cincin
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Riferimento: Gestione dell'ira!

Citazione:
Originalmente inviato da MocassinoH2O
Come vivete il vostro rapporto con la rabbia?
Come gestite l'ira?
La riversate gradualmente?
Accumulate?

Io cerco sempre di essere fonte traboccante e ma cisterna... in tutto... ma con la rabbia a quanto pare risulta difficile...

Voi avete problemi a rapportarvi con l'ira?
Quale sarebbe il modo migliore?
Ciao Mocassino.
La rabbia, l'ira, come tutte le emozioni, hanno campo libero perchè agiamo nell'inconsapevolezza.
E' come quello che succede ai ladri; se in casa non ci sono i padroni, i ladri possono agire indistrubati; ma se ritornano i padroni, ecco che i ladri devono fuggire.
E così succede con le emozioni: è sufficiente richiamare la Consapevolezza che l'ira ci abbandona.
E non è una repressione dell'ira, questa; essa scompare senza lasciare traccia in noi.
Cosa fare quindi.
Nel momento in cui senti nascere l'ira ricordati di divenire consapevole di quest'ira, osservala, diventane cosciente; e non appena ne divieni cosciente, diventi spettatore della tua ira. E se ciò avviene, come puoi pemettere a te stesso di essere irato? E' impossibile, è come andare contro te stesso.

Leonardo Monopoli ha trovato un suo personalissimo modo per affrontare l'ira; lui dice a sè stesso che l'ira peggiorerebbe la situazione. Lui la definisce un calcolo razionale ed è vero in parte.
In realtà, in quel momento lui sta divenendo consapevole della sua ira; nel momento in cui sta per esplodere la sua ira, egli si ferma un attimo e in quell'attimo passa attraverso la sua Consapevolezza.
Dalle sue parole traspare che Leonardo non reprime la sua rabbia, ma la fa scemare in modo naturale
Prova anche tu, Mocassino, prova a trovare il modo per far scemare la rabbia senza che questa lasci cicatrici
cincin is offline  
Vecchio 30-07-2006, 17.00.41   #12
Leonardo Monopoli
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Riferimento: Gestione dell'ira!

Citazione:
Originalmente inviato da cincin
Leonardo Monopoli ha trovato un suo personalissimo modo per affrontare l'ira; lui dice a sè stesso che l'ira peggiorerebbe la situazione. Lui la definisce un calcolo razionale ed è vero in parte.
In realtà, in quel momento lui sta divenendo consapevole della sua ira; nel momento in cui sta per esplodere la sua ira, egli si ferma un attimo e in quell'attimo passa attraverso la sua Consapevolezza.
Dalle sue parole traspare che Leonardo non reprime la sua rabbia, ma la fa scemare in modo naturale

Non sempre però. A volte l'ira deve essere menifestata, anche con veemenza, perché il non manifestarla sarebbe segno di viltà. Spero che tale manifestazione sia rara e sta ad ognuno di noi capire quando l'ira è giusta o sbagliata, come lo capì Gesù quando distrusse le bancarelle dinanzi al Tempio di Gerusalemme...
Leonardo Monopoli is offline  
Vecchio 30-07-2006, 17.44.18   #13
cincin
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Riferimento: Gestione dell'ira!

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Originalmente inviato da Leonardo Monopoli
Non sempre però. A volte l'ira deve essere menifestata, anche con veemenza, perché il non manifestarla sarebbe segno di viltà. Spero che tale manifestazione sia rara e sta ad ognuno di noi capire quando l'ira è giusta o sbagliata, come lo capì Gesù quando distrusse le bancarelle dinanzi al Tempio di Gerusalemme...
Se l'ira viene manifestata in maniera consapevole, allora non danneggerà nè la persona che la esprime ne le persone verso le quali essa è diretta.
Quando l'ira è consapevole non porterà mai a far del male, cosa che potrebbe accadere a chi, invece, è preda dell'ira, a chi esprime l'ira in modo inconsapevole.
Allora, sì, sono d'accordo con te Leonardo; ma allora è indispensabile essere padroni dell'ira, e si diviene padroni dell'ira quando si è consapevoli di essa.
L'inconsapevolezza danneggia sempre.
Ciao
cincin is offline  
Vecchio 30-07-2006, 20.09.26   #14
MocassinoH2O
io Panda
 
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Riferimento: Gestione dell'ira!

Ma a volte non sarebbe salutare anche lasciarsi andare all'ira?

Ho capito i vostri ragionamenti, e sembrano piuttosto saggi.
Per me l'ira è come l'entusiasmo... c'è, ne sono pienamente consapevole, ma non riesco a manifestarlo...
Poi... con gli altri "sentire" non ho problemi, non sono mai cisterna!

Grazie per i vostri pareri.
MocassinoH2O is offline  
Vecchio 30-07-2006, 20.22.29   #15
Leonardo Monopoli
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Riferimento: Gestione dell'ira!

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Originalmente inviato da cincin
Se l'ira viene manifestata in maniera consapevole, allora non danneggerà nè la persona che la esprime ne le persone verso le quali essa è diretta. [...] L'inconsapevolezza danneggia sempre.
Ciao

Sono d'accordo quando dici che l'inconsapevolezza danneggia sempre, ma non sono d'accordo sulla prima parte del discorso, e te lo provo.
Poni il caso di un malvagio che dà sfogo alla sua ira in piena consapevolezza, consapevole cioè di arrecare male, magari a un debole (i malvagi di solito sono vigliacchi e se la prendono con i più deboli). Ebbene, la sua consapevolezza gli ha forse impedito di fare del male alle persone contro cui manifesta la sua ira? Non credo. Che poi egli accumuli karma negativo per se stesso, così facendo, è altro discorso che esula dal presente dibattito. Ciao.
Leonardo Monopoli is offline  
Vecchio 31-07-2006, 07.54.54   #16
cincin
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Riferimento: Gestione dell'ira!

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Originalmente inviato da MocassinoH2O
Ma a volte non sarebbe salutare anche lasciarsi andare all'ira?

Ho capito i vostri ragionamenti, e sembrano piuttosto saggi.
Per me l'ira è come l'entusiasmo... c'è, ne sono pienamente consapevole, ma non riesco a manifestarlo...
Poi... con gli altri "sentire" non ho problemi, non sono mai cisterna!

Grazie per i vostri pareri.
Lasciarsi andare all'ira è sicuramente salutare, Mocassino; reprimerla fa molto male, perchè quando un'emozione viene soffocata ripetutamente, prima o poi dovrà essere liberata, a meno che non si sia talmente "bravi"...
E quando esplode un'ira accumulata, il danno si moltiplica.

Una cosa ti vorrei chiedere, Mocassino: tu pensi di reprimerla la rabbia, l'ira?
Senti che stai male perchè non riesci a manifestarle?
Fai del tutto per reprimerle oppure esse non si manifestano indipendentemente dalla tua volontà...
Questo è un punto molto importante, perchè non è detto che tu le debba manifestare per forza, nel senso che, se, non volendo hai trovato il modo per trascenderle, non hai bisogno di manifestarle.
E il fatto che tu senta questo bisogno di esprimerle, invece, potrebbe essere solo un fatto intellettuale, un ragionamento, e non un'esigenza, diciamo così, fisiologica.
Non esprimere la tua ira ti fa sentire "sconfitto", ti sembrerebbe un segno di viltà?
Se così fosse, Mocassino, allora dormi pure sonni tranquilli
Perchè se avessi trovato il modo di trascendere la rabbia (e trascendere vuol dire che non danneggi te stesso nè gli altri), allora vuol dire che hai raggiunto elevate vette di Consapevolezza
cincin is offline  
Vecchio 31-07-2006, 08.02.25   #17
cincin
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Riferimento: Gestione dell'ira!

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Originalmente inviato da Leonardo Monopoli
Sono d'accordo quando dici che l'inconsapevolezza danneggia sempre, ma non sono d'accordo sulla prima parte del discorso, e te lo provo.
Poni il caso di un malvagio che dà sfogo alla sua ira in piena consapevolezza, consapevole cioè di arrecare male, magari a un debole (i malvagi di solito sono vigliacchi e se la prendono con i più deboli). Ebbene, la sua consapevolezza gli ha forse impedito di fare del male alle persone contro cui manifesta la sua ira? Non credo. Che poi egli accumuli karma negativo per se stesso, così facendo, è altro discorso che esula dal presente dibattito. Ciao.

Tu dici "Poni il caso di un malvagio che dà sfogo alla sua ira in piena consapevolezza..."...un malvagio, non può essere consapevole, caro Leonardo, perchè se lo fosse non sarebbe malvagio e se per caso divenisse consapevole non potrebbe più essere malvagio.
Ecco, cosa combina la Consapevolezza: non si può più far del male

Buona giornata, Leonardo
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Vecchio 31-07-2006, 12.45.56   #18
Leonardo Monopoli
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Originalmente inviato da cincin
Tu dici "Poni il caso di un malvagio che dà sfogo alla sua ira in piena consapevolezza..."...un malvagio, non può essere consapevole, caro Leonardo, perchè se lo fosse non sarebbe malvagio e se per caso divenisse consapevole non potrebbe più essere malvagio.
Ecco, cosa combina la Consapevolezza: non si può più far del male

Buona giornata, Leonardo

Non sono tanto d'accordo, cioè sono d'accordo solo in parte. Se il malvagio è un immaturo è senz'altro inconsapevole, perché non ha raggiunto la possibilità mentale di sapere realmente ciò che è e ciò che vuole. Ma se il malvagio ha completato la sua maturazione e sa ciò che vuole, e che vuole il male degli altri e anche se scendesse Dio in terra non cambierebbe idea, la sua consapevolezza non lo porta certo ad evitare il male.
La tua concezione mi pare socratica, nel senso dell'ottimismo di Socrate riguardo agli effetti benevoli della conoscenza: egli diceva che si commette il male a causa dell'ignoranza del bene, e quindi se si acquisisce la conoscenza del bene, non si potrà più fare il male. Non è vero!
Spinoza ha visto più giusto di Socrate. La potenza degli affetti è ciò che governa le scelte morali degli uomini. Non dobbiamo illuderci sulla possibilità per tutti di cambiare stile di vita, di diventare buoni grazie alla consapevolezza. Se uno ha una affezione verso qualcosa di aberrante, non gliela togli mica con le parole; persino se è immaturo e quindi inconsapevole, non basteranno le parole a renderlo virtuoso ma occorreranno esperienze "forti" a farlo maturare.
Ciascuno di noi è un mondo a sé stante, siamo diversi uno dall'altro.
Leonardo Monopoli is offline  
Vecchio 31-07-2006, 13.10.49   #19
odissea
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Originalmente inviato da Leonardo Monopoli
Ma se il malvagio ha completato la sua maturazione e sa ciò che vuole, e che vuole il male degli altri e anche se scendesse Dio in terra non cambierebbe idea, la sua consapevolezza non lo porta certo ad evitare il male.

. La potenza degli affetti è ciò che governa le scelte morali degli uomini. Non dobbiamo illuderci sulla possibilità per tutti di cambiare stile di vita, di diventare buoni grazie alla consapevolezza. Se uno ha una affezione verso qualcosa di aberrante, non gliela togli mica con le parole; persino se è immaturo e quindi inconsapevole, non basteranno le parole a renderlo virtuoso ma occorreranno esperienze "forti" a farlo maturare.
.

temo di essere d'accordo, anche se preferirei di no.
odissea is offline  
Vecchio 31-07-2006, 15.53.23   #20
cincin
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Originalmente inviato da Leonardo Monopoli
Non sono tanto d'accordo, cioè sono d'accordo solo in parte. Se il malvagio è un immaturo è senz'altro inconsapevole, perché non ha raggiunto la possibilità mentale di sapere realmente ciò che è e ciò che vuole. Ma se il malvagio ha completato la sua maturazione e sa ciò che vuole, e che vuole il male degli altri e anche se scendesse Dio in terra non cambierebbe idea, la sua consapevolezza non lo porta certo ad evitare il male.
La tua concezione mi pare socratica, nel senso dell'ottimismo di Socrate riguardo agli effetti benevoli della conoscenza: egli diceva che si commette il male a causa dell'ignoranza del bene, e quindi se si acquisisce la conoscenza del bene, non si potrà più fare il male. Non è vero!
Spinoza ha visto più giusto di Socrate. La potenza degli affetti è ciò che governa le scelte morali degli uomini. Non dobbiamo illuderci sulla possibilità per tutti di cambiare stile di vita, di diventare buoni grazie alla consapevolezza. Se uno ha una affezione verso qualcosa di aberrante, non gliela togli mica con le parole; persino se è immaturo e quindi inconsapevole, non basteranno le parole a renderlo virtuoso ma occorreranno esperienze "forti" a farlo maturare.
Ciascuno di noi è un mondo a sé stante, siamo diversi uno dall'altro.
Ciao Leonardo, la mia concezione non è socratica, allora, perchè secondo me non è acquisendo la conoscenza del bene che si eviterà di fare il male.
E non basteranno di certo le parole a var diventare virtuoso un uomo.
Sono del tutto d'accordo con te, quindi.
Le cose possono cambiare, solo se della consapevolezza se ne fa l'esperienza e non semplicemente parlandone; questo non servirebbe a nulla.
La consapevolezza del bene come parola, come concetto, non cambierà mai una persona, se il suo istinto è quello di rubare, per esempio.
La consapevolezza di cui parlo io, è la Consapevolezza di Sè, che è cosa ben diversa; è un "processo" che non ha nulla a che vedere con i concetti della mente.
Solo questo tipo di consapevolezza può trasformare un ladro in una persona degna di questo nome.
Ciao
cincin is offline  

 



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