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 Riflessioni sul Gioco dell'Eroe - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica


Vecchio 03-02-2013, 09.05.36   #1
lonelysparrow
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Messaggi: 4
Empatia

vedo con piacere questa nuova "riflessione" circa l'empatia
ed esercizi addirittura per conoscerla e usarla ... https://www.riflessioni.it/gianluca-magi/empatia.htm
pongo una domanda:
personalmente ho questa "caratteristica" ( mi si passi il termine, al momento non ne ho di migliori) in modo del tutto naturale ... per tale ragione " percepisco" quasi immediatamente lo o gli stati d'animo delle persone con le quali vengo a contatto, sia nel bene sia nel male cioè stati d'animo di disagio, angoscia, sofferenza, e quant'altro ... e tantissime volte ho confuso la sofferenza percepita come mia sofferenza personale con tutte le conseguenze immaginabili in particolari stati di meditazione ( che non è quella eseguita a gambe incrociate per intenderci) o di relax se preferite ... vado molto oltre nella percezione degli stati d'animo altri ora chiedo che cosa potrei farne?
già mi è stato detto l ' uso ( a fin di bene ovvio) che potrei farne ma ... questo mio modo di essere forse è percepito in modo distorto dal mio prossimo ... nel senso che ne ha "paura" ...
qualcuno ha esperienze simili ?
Grazie
lonelysparrow is offline  
Vecchio 07-03-2013, 19.58.08   #2
Koirè
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Messaggi: 111
Riferimento: Empatia

Citazione:
Originalmente inviato da lonelysparrow
vedo con piacere questa nuova "riflessione" circa l'empatia
ed esercizi addirittura per conoscerla e usarla ... https://www.riflessioni.it/gianluca-magi/empatia.htm
pongo una domanda:
personalmente ho questa "caratteristica" ( mi si passi il termine, al momento non ne ho di migliori) in modo del tutto naturale ... per tale ragione " percepisco" quasi immediatamente lo o gli stati d'animo delle persone con le quali vengo a contatto, sia nel bene sia nel male cioè stati d'animo di disagio, angoscia, sofferenza, e quant'altro ... e tantissime volte ho confuso la sofferenza percepita come mia sofferenza personale con tutte le conseguenze immaginabili in particolari stati di meditazione ( che non è quella eseguita a gambe incrociate per intenderci) o di relax se preferite ... vado molto oltre nella percezione degli stati d'animo altri ora chiedo che cosa potrei farne?
già mi è stato detto l ' uso ( a fin di bene ovvio) che potrei farne ma ... questo mio modo di essere forse è percepito in modo distorto dal mio prossimo ... nel senso che ne ha "paura" ...
qualcuno ha esperienze simili ?
Grazie
Come si può avere paura di una che prova una estrema empatia per le persone?.....vedi anche io son capace a colpo d'occhio di stabile lo stato d'animo di una persona che se ,anche sorridendo,mi dice che stà bene....percepisco che non è così...per poi risultare che avevo ragione.Usare l'empatia chiedi.....non c'è da chiedere...usala e basta,senza giri di parole...se puoi allevia chi stà male e aiuta chi è triste.....Però non farti a fine giornata intaccare di tutti i mali di cui ti sei preso cura....insomma abbi empatia anche x te.
Koirè is offline  
Vecchio 09-05-2013, 19.16.11   #3
Dora
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Messaggi: 38
Riferimento: Empatia

Credo che l'empatia sia una dote preziosa che aiuta a capire chi si ha di fronte, permette di aiutarlo, di comprenderne i sentimenti ed anche di non ferirlo involontariamente. Significa vedere, come in trasparenza, uno stato d'animo, un sentire diverso dal proprio. Fa sì che si possa in parte capire una persona senza conoscerla bene, senza aver trascorso molto tempo insieme a lei, senza aver raccolto prima delle sue confidenze.
Credo che sia una dote indice anche di sensibilità in chi la possiede e va usata nel modo più giusto.
Dora is offline  
Vecchio 12-08-2013, 16.43.30   #4
Parva
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Riferimento: Empatia

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Originalmente inviato da lonelysparrow
vedo con piacere questa nuova "riflessione" circa l'empatia
ed esercizi addirittura per conoscerla e usarla ... https://www.riflessioni.it/gianluca-magi/empatia.htm
percepisco" quasi immediatamente lo o gli stati d'animo delle persone con le quali vengo a contatto, sia nel bene sia nel male ma ... questo mio modo di essere forse è percepito in modo distorto dal mio prossimo ... nel senso che ne ha "paura" ...
qualcuno ha esperienze simili ?
Grazie

Se ne ha paura forse lo esprimi troppo e la gente si sente invasa, tanto più che in genere gli altri non capiscono se stessi e nemmeno vogliono saperlo. E possono anche odiarti se glielo dici... Puoi magari farlo per ruolo allora possono accettarlo, un conseulor di qualcosa...
Parva is offline  
Vecchio 13-08-2013, 15.26.45   #5
jador
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Ma l'empatico, in quanto empatico, dovrebbe rendersi conto di chi ha di fronte e capire chi vuol essere compreso e aiutato e chi no.

Per questi ultimi, se si insiste, si diventa solo invadenti, e non sara' certo una qualifica su un pezzo di carta ad indurli a capire se stessi...da chicchessia.
jador is offline  
Vecchio 14-08-2013, 02.19.23   #6
acquario69
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Originalmente inviato da jador
Ma l'empatico, in quanto empatico, dovrebbe rendersi conto di chi ha di fronte e capire chi vuol essere compreso e aiutato e chi no.

Per questi ultimi, se si insiste, si diventa solo invadenti, e non sara' certo una qualifica su un pezzo di carta ad indurli a capire se stessi...da chicchessia.

mi sono sempre chiesto (senza trovare risposte soddisfacenti) perche tante persone rifiutano di venir comprese ed aiutate se pur nel limite delle possibilità consentite.
ho il forte sospetto che in cuor loro pur non dandolo a vedere sanno con estrema precisione che da possibili confronti del genere potrebbero altresì ricavarne qualcosa di positivo e costruttivo per la loro stessa esistenza..eppure chissa perché li rifiutano con un ostinazione che ha dell'incredibile (almeno per me)
dev'essere come un loro "segreto" che non vogliono far sapere a nessuno..
che ci sia un profondo egoismo di fondo nel loro piu intimo comportamento?
..chissa!
acquario69 is offline  
Vecchio 14-08-2013, 14.28.46   #7
jador
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Originalmente inviato da acquario69
mi sono sempre chiesto (senza trovare risposte soddisfacenti) perche tante persone rifiutano di venir comprese ed aiutate se pur nel limite delle possibilità consentite.
ho il forte sospetto che in cuor loro pur non dandolo a vedere sanno con estrema precisione che da possibili confronti del genere potrebbero altresì ricavarne qualcosa di positivo e costruttivo per la loro stessa esistenza..eppure chissa perché li rifiutano con un ostinazione che ha dell'incredibile (almeno per me)
dev'essere come un loro "segreto" che non vogliono far sapere a nessuno..
che ci sia un profondo egoismo di fondo nel loro piu intimo comportamento?
..chissa!

E' semplice, credo.
Con il confronto si rischia di comprendere di doversi rimettere in discussione, e questo può risultare molto faticoso e doloroso.
Si preferisce quindi crogiolarsi nel vittimismo, o negare la sofferenza.
Nemmeno anni di psicoterapia in questi casi portano a nulla, se mai ci si accosta, se non l'unico intento di "sfogarsi".
Il "segreto" e' orgoglio e debolezza.
L'empatico lo capisce, scava, sprona, e quindi risulta fastidioso.
jador is offline  
Vecchio 15-08-2013, 05.42.00   #8
acquario69
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Originalmente inviato da jador
E' semplice, credo.
Con il confronto si rischia di comprendere di doversi rimettere in discussione, e questo può risultare molto faticoso e doloroso.
Si preferisce quindi crogiolarsi nel vittimismo, o negare la sofferenza.
Nemmeno anni di psicoterapia in questi casi portano a nulla, se mai ci si accosta, se non l'unico intento di "sfogarsi".
Il "segreto" e' orgoglio e debolezza.
L'empatico lo capisce, scava, sprona, e quindi risulta fastidioso.

capisco.
allora dal tuo punto di vista a cosa si riduce tutta la loro vita?
acquario69 is offline  
Vecchio 17-08-2013, 10.40.51   #9
jador
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Originalmente inviato da acquario69
capisco.
allora dal tuo punto di vista a cosa si riduce tutta la loro vita?

Beh dipende dall'entità del problema.
Da qualche goccia di ansiolitico che consente di tirare avanti con tutto il problema, ad un atteggiamento introverso, ad un isolamento quasi totale.
Ma di fronte alla ferrea volontà di non voler affrontare il problema, non c'è empatia che tenga.
E' difficile aiutare chi non vuol essere aiutato. Forse e' anche presunzione ostinarsi.
jador is offline  
Vecchio 18-08-2013, 15.05.16   #10
acquario69
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Originalmente inviato da jador
Beh dipende dall'entità del problema.
Da qualche goccia di ansiolitico che consente di tirare avanti con tutto il problema, ad un atteggiamento introverso, ad un isolamento quasi totale.
Ma di fronte alla ferrea volontà di non voler affrontare il problema, non c'è empatia che tenga.
E' difficile aiutare chi non vuol essere aiutato. Forse e' anche presunzione ostinarsi.

Citazione:
Forse e' anche presunzione ostinarsi.

puo' darsi che tu abbia ragione,in fondo anche ostinarsi in questi casi puo' essere benissimo presunzione..
certo dall'altra parte ce',almeno per me,anche una fortissima curiosità che mi spinge a cercare fino all'imponderabile (ma esistera' veramente?)
ad esempio,cosa pensare sulla follia?..sarebbe magari un tema correlato?
spero che questo dialogo non sia OT..pero' non credo,si potrebbe forse dire che esiste un rifiuto all'empatia stessa,ad ogni modo e' sempre presente,che la si rifiuti o meno.
acquario69 is offline  

 

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