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Vecchio 30-09-2005, 11.54.40   #1
Alessandro D'Angelo
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Arthur Stanley Eddington misurò la curvatura della luce stellare

Il 29 Maggio 1919, Arthur Stanley Eddington misurò la curvatura della luce stellare (1.7 sec. d'arco) durante una eclisse totale di Sole su un isola al largo della Nigeria. Questi fornì cosi' la prima conferma sperimentale della Relativita' Generale.
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Vecchio 03-10-2005, 16.24.39   #2
nexus6
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il discorso è lungo... comunque in presenza di corpi massivi lo spazio-tempo viene modificato così che anche la luce (i fotoni non hanno massa) vengono influenzati. Secondo la teoria della gravitazione classica questo sarebbe impossibile prorpio perchè la luce non ha massa.
Si riuscì a scorgere per questo una stella la cui visione sarebbe stata impossible secondo Newton; Effetti simili si riscontrano nelle lenti gravitazionali in astrofisica, dove ammassi di galassie forniscono a volte decine di immagini differenti di una galassia che sta dietro l'ammasso rispetto a noi.
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Vecchio 03-10-2005, 21.25.48   #3
Jack Sparrow
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ovvero:

ovviamente di giorno non si possono vedere le stelle che stanno accanto o dietro al sole;

ma durante una eclissi totale (come quella nigeriana del '19) ciò è possibile.

si verifica allora un fatto strano e insolito:
le stelle che si trovavano vicino al sole eclissato si trovavano in posizioni diverse da quelle che normalmente occupano nella sfera celeste (sono visibili nell'altra metà dell'anno, quando la terra si trova dall'altra parte rispetto al sole e vede quindi stelle diverse)

le nuove posizioni dimostravano (con precisione anche delle misurazioni) che la luce proveniente da quelle stelle aveva curvato passando vicino al sole, secondo la t. della rel. generale.

il sole, infatti, è un corpo molto massiccio; lo spazio intorno a esso è dunque parecchio deformato.

il classico esempio è quello della pallina di ferro su un lenzuolo teso: formerà una incurvatura.
se un'altra pallina (i fotoni) gli passano troppo vicino, finiranno nella curvatura.

curveranno
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Vecchio 04-10-2005, 10.36.35   #4
nexus6
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attenzione all'uso "pallina" riguardo i fotoni!!!
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Vecchio 04-10-2005, 12.28.57   #5
Jack Sparrow
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... "il classico esempio è quello della pallina di ferro su un lenzuolo teso: formerà una incurvatura.
se dei pacchetti quantistici di informazione (i fotoni) gli passano troppo vicino, finiranno nella curvatura."

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Vecchio 04-10-2005, 12.40.45   #6
nexus6
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beh... così andrà meglio per noi due, ma non so per quanti in questo forum... forse era meglio palline...
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Vecchio 01-02-2006, 08.53.06   #7
klara
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Jack Sparrow
ovvero:



le nuove posizioni dimostravano (con precisione anche delle misurazioni) che la luce proveniente da quelle stelle aveva curvato passando vicino al sole, secondo la t. della rel. generale.

il sole, infatti, è un corpo molto massiccio; lo spazio intorno a esso è dunque parecchio deformato.

il classico esempio è quello della pallina di ferro su un lenzuolo teso: formerà una incurvatura.
se un'altra pallina (i fotoni) gli passano troppo vicino, finiranno nella curvatura.

curveranno
http://www.valdosta.edu/phy/astro/pl...bh/page38.html

http://www.valdosta.edu/phy/astro/pl...bh/page39.html

http://www.valdosta.edu/phy/astro/pl...bh/page40.html

...girovagando per i buchi neri ... una rappresentazione grafica...

,klara
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Vecchio 01-02-2006, 10.26.01   #8
Alessandro D'Angelo
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Gentili amici,
ho anche trovato scritto che durante l'eclisse del 1919 la deflessione di un raggio di luce nelle immediate vicinanze del Sole, fu proprio come previsto dalla teoria della relatività.
###
Recentemente sono stati effettuati test analoghi per misurare la deflessione delle onde radio emesse da quasar lontani, mediante l'uso di interferometri a radiotelescopio. I risultati di questi test concordano entro un margine di errore dell'1% con le previsioni della relatività generale.

Saluti a Tutti
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 01-02-2006, 11.49.17   #9
nexus6
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Thumbs up conferme della relatività generale.

Ciao Alessandro,
immaginati il clamore che ci fu all'epoca...; anche se all'inizio le misure furono controverse, questa col senno di poi è la prima conferma sperimentale della Relatività Generale. Il perchè della deflessione della luce ho cercato di spiegarlo nella discussione "buco nero"...... dacci un'occhiata, se vuoi.

Comunque questo effetto (notato anche con le cosiddette "lenti di Einstein") non è l'unica conferma della Relatività Generale (naturalmente misure di questo tipo sono enormemente migliorate da allora); altra conferma è la cosiddetta "precessione delle orbite", storicamente notata la prima volta per Mercurio: essenzialmente le orbite dei pianeti intorno al Sole possono non chiudersi e dunque l'asse delle suddette orbite si muove leggermente col moto di rivoluzione. I calcoli teorici sono tutti in accordo (entro gli errori) con la precessione osservata.

Inoltre che dire delle conferme indirette sull'esistenza proprio dei buchi neri; altro campo in fermento è quello delle "onde gravitazionali" anch'esse teoricamente previste da questa teoria ed attese sperimentalmente (con una certa impazienza).

Altra conferma ci viene dal sistema GPS; il ritmo di marcia degli orologi atomici in quota (posti su satelliti e con precisione di circa 3 nanosecondi) risente di 2 effetti previsti dalla Relatività e di cui si tiene conto nella "taratura" e nel controllo di tali orologi:

1. dilatazione dei tempi, prevista dalla Relatività ristretta: alla velocità a cui si trovano gli orologi (3,9 Km/s), essi vanno più lenti di circa 7200 nanosecondi/giorno, rispetto a quelli che si trovano fermi a terra (ricordo che un nanosecondo, ns, è la miliardesima parte del secondo);

2. modifica del campo gravitazionale (più debole in orbita): alla quota a cui si trovano gli orologi (più di 20000 Km dalla terra) la Relatività Generale prevede che tali orologi vadano più in fretta di circa 45900 ns/giorno, rispetto a quelli che si trovano sulla superficie terrestre.

Dunque i due effetti si sommano (algebricamente, poichè sono opposti): (45900 - 7200) ns/giorno = 38700 ns/giorno; gli orologi in orbita a quella data quota e velocità aumentano il loro ritmo di marcia (vanno più veloci) di quelli posti a riposo a terra, con un accumulo di 38700 ns/giorno.

Prima del lancio dei satelliti in orbita, gli orologi atomici che andranno posti dentro di essi vengono modificati affinchè rallentino esattamente di 38700 ns/giorno; questo garantisce (e ciò viene sperimentato ogni giorno) che gli orologi in orbita rimangano sempre sincronizzati (entro piccolissimi errori) con quelli posti a terra.


Comunque la Relatività Generale è una teoria destinata ad evolversi, precisamente è destinata ad essere "quantizzata" ovvero resa compatibile con la meccanica quantistica.


Ultima modifica di nexus6 : 01-02-2006 alle ore 11.54.47.
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Vecchio 01-02-2006, 15.11.45   #10
Weyl
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
Precisazione

In realtà anche la teoria di Newton prevedeva una deflessione dei raggi luminosi, in prossimità di un oggetto di grande massa, come il Sole.
Occorre ricordare, infatti, che la teoria della luce di N. è corpuscolare, non ondulatoria.
Il calcolo non fu eseguito da Newton, il quale lasciò la questione in sospeso (l'appunto si trova nell' "Ottica"), bensì da Soldner circa un secolo più tardi.
Il risultato previsto (0,83" d'arco) era però inferiore alla metà di quello deducibile dalle equazioni della Relatività Generale.
Eddington diede conferma della correttezza dei calcoli di Einstein (1,745" d'arco).
Weyl is offline  

 



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