Autore: Weyl
Ciao, Odissea (bellissimo il tuo nick!).
Penso di poterti aiutare, riguardo al mancinismo, dal momento che si tratta di un ambito preferenziale della ricerca attuale nella biologia della mente.
Sono uno psichiatra, di età intermedia, suppongo, tra quella tua e quella di tua mamma.
Sono io stesso un mancino, in parte, corretto.
A Vienna, a Giugno, al Congresso Internazionale di Psichiatria Biologica mi sono meravigliato di quanti studi fossero condotti sui mancini, in particolare su quei casi di gemelli omozigoti (ossia identici dal punto di vista genetico) in cui uno dei gemelli risultava destrimane e l'altro mancino.
Sicuramente il mancinismo poggia su di un fondamento genetico "blando": probabilmente sono in gioco soprattutto fenomeni inerenti alla vita intrauterina e alle prime fasi seguenti alla nascita.
La maggior parte dei "mancini naturali" sono correggibili senza traumi particolari: la propensione al lato "anomalo" si evince soprattutto da alcune semplici prove nell'esame obbiettivo neurologico.
L'aspetto più interessante dei mancini sta nella maggior simmetria tra i due emisferi cerebrali, non invece nella presunta dominanza di quello controlaterale ai più diffusi destrimani.
Non è un dato incoraggiante: la simmetria cerebrale è comune a tutti i vertebrati, eccetto l'uomo.
C'è di peggio: sono più "simmetrici" gli schizofrenici, rispetto ai sani.
Le caratteristiche personologiche dei mancini sono a tutti note: maggior creatività, originalità, duttilità nelle relazioni interpersonali.
Ma anche: imprevedibilità, bizzarria, maggior tendenza al calcolo e scarsa spontaneità.
Non mi sembrano caratteri così specifici da configurare un "gruppo".
Probabilmente, la "correggibilità" dei mancini dipende soprattutto dalle capacità di apprendimento dei singoli: in passato si ritenne che essi fossero più intelligenti.
Credo che ciò dipendesse dalla loro forzata assuefazione ad applicarsi al punto di vista dell'altro: il "diverso" dominante.
Ciao.