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Vecchio 04-02-2007, 14.18.22   #1
salvatoreR
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
Cos’è il vuoto spirituale di cui parlano i maestri?

È possibile Essere nel “non tempo”, nel “non forma” e nel “non pensiero” e conoscere ciò che è percepito nell’assenza d’ogni percezione?
È possibile sperimentare una realtà senza il pensiero?
Esiste il Testimone silenzioso?
Lo stato meditativo ci può condurre a scoprire cos' è il vuoto?

Parliamone…

......i vasi sono fatti di argilla, ma è grazie al loro vuoto che possiamo servircene.
......una casa è fatta da muri, porte e finestre,ed è il suo vuoto che la rende abitabile.
…..La tazza è il vuoto contenuto in una forma; senza quel vuoto non ci sarebbe tazza né forma.

Dunque, l'essere produce l'utile; ma è il non -essere che lo rende efficace.
(Lao Tse)
salvatoreR is offline  
Vecchio 04-02-2007, 17.06.49   #2
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
Riferimento: Cos’è il vuoto spirituale di cui parlano i maestri?

Salve e buon pomeriggio!
È possibile Essere nel “non tempo”, nel “non forma” e nel “non pensiero” e conoscere ciò che è percepito nell’assenza d’ogni percezione?

Forse e stupido ma noi Siamo "nel “non tempo”, nel “non forma” e nel “non pensiero” " e il voler "conoscere", rendere la percezione catalogabile, che ci porta nel tempo, forma,pensiero; nell'"isola del Tonal" don Juan lo spiega (ops! contraddizione| ) in modo chiaro.

È possibile sperimentare una realtà senza il pensiero?

succede continuamente solo che "fortunatamente" sfugge al nostro ego.

Esiste il Testimone silenzioso? ... ha volte ci aiuta, quando smette di essere silenzioso

Lo stato meditativo ci può condurre a scoprire cos' è il vuoto?

Prima nel parco (biciclettando, si yam continuo) ho "visto" il vuoto nel pieno

ps se i tre esempi di vuoto e pieno sono tuoi veramente complimenti claudio
fallible is offline  
Vecchio 08-02-2007, 08.11.29   #3
atisha
Ospite pianeta Terra
 
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Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Riferimento: Cos’è il vuoto spirituale di cui parlano i maestri?

Citazione:
Originalmente inviato da salvatoreR
È possibile Essere nel “non tempo”, nel “non forma” e nel “non pensiero” e conoscere ciò che è percepito nell’assenza d’ogni percezione?
È possibile sperimentare una realtà senza il pensiero?
Esiste il Testimone silenzioso?
Lo stato meditativo ci può condurre a scoprire cos' è il vuoto?

Parliamone…



un bel topic, peccato poco considerato.. più semplice scornarci su ciò che dice la Bibbia o i santi vari ..
mentre, essere capaci di guardare attraverso ciò che realmente potremo "toccare" con mano.. sperimentare, anzichè dibattere egoicamente in modo poco produttivo per noi stessi... neanche a parlarne!!...
atisha is offline  
Vecchio 08-02-2007, 10.47.37   #4
Yam
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Messaggi: 4,124
Riferimento: Cos’è il vuoto spirituale di cui parlano i maestri?

Gia'.....
Allora dico la mia.
E' possibile l'esperienza meditativa, a diversi livelli di profondita'...oltre naturalmente all'esperienza dell'Illuminazione.

C'e' una pura "chiarezza percettiva" che e' pura "testimonianza" dotata di "spazialita'" (Vuoto) che e' il campo dove si manifestano tutti i fenomeni di Maya, ossia la miracolosa manifestazione della Realta' che e' essenziata di Amore, Gioia e Compassione.
Il sorgere o meno dei fenomeni, tra cui il pensiero, non e' ostruito ne ostruibile, ma libero e incondizionato.
Sostanzialmente e' proprio l'aspetto trinitario della Divinita'.
Qui, non c'e' nulla di straordinario: e' esperibile, tuttavia se manca l'esperienza non si e' ne in grado di parlarne ne di comprendere cio' che viene detto da chi ha l'esperienza.
Questa e' solo una porta di ingresso alla dimensione Spirituale.
Yam is offline  
Vecchio 08-02-2007, 14.32.59   #5
salvatoreR
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
Riferimento: Cos’è il vuoto spirituale di cui parlano i maestri?

Dice YAM: Qui, non c'e' nulla di straordinario: e' esperibile, tuttavia se manca l'esperienza non si e' ne in grado di parlarne ne di comprendere cio' che viene detto da chi ha l'esperienza.
Questa e' solo una porta di ingresso alla dimensione Spirituale.




Condivido. Vi propongo un brano che può aiutarci a capire che la trascendenza non è un concetto, ma un vissuto.

I discorsi del vecchio CENG.
Avete sentito dire che per vedere lo spirito originale la vostra piccola mente dev’essere vuota…

Comprendete una volta per tutte l’inutilità di ogni sforzo per penetrare l’impenetrabile col pensiero e con l’azione: è come voler acchiappare il vento. Se invece voi siete privi di ogni ingombro, interamente disponibili per lo spirito originale, questo vi afferrerà direttamente.
Siccome avete sentito dire che il vuoto è il raggiungimento supremo voi cercate di arrivarci; e cosi cadete nel torpore e nell’insensibilità, e credete che siano la vacuità dello spirito originale.

Per vedere la luce del sole non avete bisogno di nessuno. Tutto ciò che vi possono dire gli altri in proposito è inutile. Voi siete nella luce: essa vi scalda il corpo ma non la potete prendere e imbottigliare. Tutti i tentativi per possederla sono falliti in partenza; non la potete prendere, e non ve ne potete sbarazzare. Sono cose che ha gia detto un vecchio chiacchierone ed anche altri prima di lui.

Lo stesso vale per lo spirito originale. È sempre presente, ed è abbagliante proprio come la luce; non ve ne potete impadronire e non ve ne potete disfare. Non lo potete vedere perché siete prigionieri di tutti gli sforzi che fate per prenderlo nella trappola dei vostri pensieri, delle vostre pratiche. Immaginate che sia lontano, e invece è qui: lo volete acchiappare, e quello vi sfugge.
Se foste totalmente semplici vi basterebbe aprir gli occhi per vederlo, proprio come vedete la luce del sole; non c’è bisogno d’altro.
Sta a voi, continuare a perdervi nelle distinzioni, nelle sfumature e nelle sottigliezze.

Il Buddha ha anzitutto cercato lo spirito originale per mezzo dello spirito individuale, e ha visto che era cosa vana. Poi l’ha cercato per mezzo di discipline e di pratiche, e ha visto anche cosi che era cosa vana. Seduto sotto l’albero della Boddhi non aveva visto ancora lo spirito originale, ma aveva capito che lo spirito individuale e l’azione non erano in grado di dargli la visione della propria natura. Allora il Buddha rinunciò a far uso dello spirito individuale e dell’azione, accettò la propria ignoranza e l’impotenza a liberarsi di essa.

Il Buddha era solo ormai incertezza e attesa, e non era accaparrato da nulla; immobile come un pezzo di legno morto quando, al vedere la stella del mattino, lo spirito originale lo illuminò.

Questa è l’esperienza del buddha, l’esempio e l’insegnamento primordiale che ha lasciato.

Ma voi tutti, discepoli del Buddha, che avete fatto? Vi siete impossessati del Buddha per far della sua vita una leggenda tale da meravigliarci, e della sua persona un idolo da adorare. Vi siete impadroniti della parola del Buddha per farne una cosa sacra e degna di essere appresa, recitata e ricopiata senza fine. Sulla base della vita e delle parole del Buddha avete creato una quantità di scuole differenti; avete costruito templi e modellato delle statue. Accendete l’incenso e fate fiammeggiare la canfora. Avete canonizzato delle credenze e stabilito dogmi, regole, discipline e pratiche. In questo modo siete caduti nei tranelli e nelle seduzioni di tutto quello che Buddha aveva riconosciuto errato, e che non può che condurre alla confusione; e in questo modo avete costruito delle muraglie proprio davanti alla Spirito Originale, quello che volete vedere.
Se persistete nel vostro errore, qual fallimento sarà la vostra vita!

Adesso, zucche rapate, ascoltatemi con la massima attenzione. Sto per rivelarvi il gran segreto dello spirito originale; sarà la cosa più importante di tutto quello che sia stato detto a questo proposito. Ecco: IL SEGRETO DELLO SPIRITO ORIGINALE NON ESISTE!

( tratto da collana I GRANDI MAESTRI VIVENTI.)

Buona riflessione….
SalvatoreR.
salvatoreR is offline  
Vecchio 09-02-2007, 10.21.15   #6
Yam
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Riferimento: Cos’è il vuoto spirituale di cui parlano i maestri?

In pratica...perche' e' necessaria la pratica...seduti in silenzio (almeno all'inizio)...
C'e' uno Spazio immenso che contiene tutti i mondi e tutti gli esseri che li abitano
ogni cosa sorge e torna a quel vuoto
basta osservare, guardarsi intorno
ogni cosa e' in continuo movimento...nel vuoto.
I suoni, la materia che compone gli oggetti, le nuvole nel cielo..i pensieri nella mente
sono un unico fiume di energia.
A livello atomico e sub-atomico c'e' sempre il Vuoto e l'Energia.
Il Vuoto e' una sorta di cornucopia da cui miracolosamente sorgono infinite "creazioni spontanee".
Qualcuno e' testimone e percettore di questa "meraviglia".
Quel qualcuno siamo noi e li siamo gli uni uguali agli altri, Papa' e Mamma sono il Vuoto e l'Energia e per noi sono fonte di Vita e continuo stupore.

Nella vita se non c'e' Spazio, ma solo pieno, se cioe' viviamo aggrappati all'energia, a cio' che si manifesta, veniamo travolti.
Se dall'altra parte ci fiondiamo nel Vuoto otteniamo un surreale sogno in cui la Vita ci appare come una falsa chimera, una illusione magica senza alcun senso.
Il primo problema ha condizionato le tradizioni spirituali occidentali.
Il secondo quelle orientali.
Tuttavia all'interno delle une e delle altre c'e' chi ha testimoniato qualcosa che sta i mezzo: la pura Coscienza...che e' Figlia di quei due.

In pratica se nella Vita c'e' troppo pieno, bisogna lasciare un po' di spazio.
In una relazione, per esempio, se siamo troppo invadenti, possessivi, non lasciamo spazio....
Se seminiamo troppi semi in un pezzo di terra, senza lasciar spazio tra l'uno e l'altro, le piantine faticheranno a crescere.
Se tra un pasto e l'altro non lasciamo spazio, ci riempiamo di cibo sino a scoppiare.
L'Arte di lasciare che ci sia spazio, di accorgersi di quello spazio naturale, anche tra un pensiero e l'altro, si chiama "Contemplazione" (la distinguo dalla meditazione che e' piu' associata con la concentrazione).
Yam is offline  
Vecchio 09-02-2007, 10.42.35   #7
turaz
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Riferimento: Cos’è il vuoto spirituale di cui parlano i maestri?

grazie per queste "perle" che permettono di vivere intensi momenti di grazia.
da come mi è consentito intendere... ciò che conta è l'equilibrio... tra vuoto e pieno.

"mezzo vuoto-mezzo pieno" che probabilmente è dinamico e si raggiunge dopo aver "vissuto" e compreso l'intero pieno e l'intero vuoto in modo da conoscerli e trascenderli.

siete d'accordo?

Un salutone
turaz is offline  
Vecchio 09-02-2007, 11.27.37   #8
atisha
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Riferimento: Cos’è il vuoto spirituale di cui parlano i maestri?

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
In pratica...perche' e' necessaria la pratica...seduti in silenzio (almeno all'inizio)...
C'e' uno Spazio immenso che contiene tutti i mondi e tutti gli esseri che li abitano
ogni cosa sorge e torna a quel vuoto
basta osservare, guardarsi intorno
ogni cosa e' in continuo movimento...nel vuoto.
I suoni, la materia che compone gli oggetti, le nuvole nel cielo..i pensieri nella mente
sono un unico fiume di energia.

mi complimento per la tua esposizione Yam.. chiara, semplice e.. diretta..

hai raggiunto una qualità di espressione talmente dolce.... ricettiva che è davvero bello leggerti..
non mi viene da aggiungere nulla di ciò che dici.. dite..

atisha is offline  
Vecchio 09-02-2007, 12.59.39   #9
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Riferimento: Cos’è il vuoto spirituale di cui parlano i maestri?

Citazione:
Originalmente inviato da turaz
grazie per queste "perle" che permettono di vivere intensi momenti di grazia.
da come mi è consentito intendere... ciò che conta è l'equilibrio... tra vuoto e pieno.

"mezzo vuoto-mezzo pieno" che probabilmente è dinamico e si raggiunge dopo aver "vissuto" e compreso l'intero pieno e l'intero vuoto in modo da conoscerli e trascenderli.

siete d'accordo?

Un salutone

C'e' gia' quell'equilibrio...nello Stato Naturale..ma c'e qualcuno che si discosta...da quel centro.
Nello Shivaismo Kashmiro abbiamo:
Paramashiva
Shiva Bindu Parvati.
Noi siamo il Bindu.
Yam is offline  
Vecchio 09-02-2007, 13.52.25   #10
turaz
Ospite abituale
 
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Riferimento: Cos’è il vuoto spirituale di cui parlano i maestri?

già yam...
e penso che alla fine tutti quelli che storicamente fanno riferimento al libero arbitrio si riferiscano bene o male a quello che hai appena detto.

l'equilibrio c'è...
ma l'uomo a volte se ne discosta per "comprenderlo" (figliol prodigo)
oppure vi si perde in esso (cade nel "vuoto totale")
o proprio non lo vede (vive costantemente il "pieno")

proprio come in kabbalah vi sono due sentieri laterali
e uno centrale (fatto di unione e equilibrio dei due)

sei d'accordo?

Un salutone
turaz is offline  

 



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