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Vecchio 23-05-2007, 02.30.17   #11
kat
Ospite
 
Data registrazione: 20-02-2007
Messaggi: 25
Riferimento: L'abito e lo spirito

Non si può definire quello che non si conosce ( e conoscere comprende anche esperire)
e materializzare ciò che non è fatto di questa materia.(e per materia intendo anche il tempo che la comprende)
La nostra pseudo ragione ci serve per sopravvivere in questo mondo e forse per sviluppare una parte di noi che comunica ad altri livelli ma questa potrebbe essere presunzione.
Il premio per il buon comportamento,l’amore , la carità, ecc…è solo un mezzo per arrivare a sentire personalmente qualcosa di più ma ancora a livello fisico, così come siamo fatti.
Può una parte di noi vivere contemporaneamente alla nostra fisicità, fatta di tempo e spazio e sensazioni fisiche, in un luogo senza spazio né tempo? Gesù disse “se peccate non sarete giudicati ma siete già giudicati”,questo mi fa riflettere.
Potrebbe essere che dalla nostra vita parallela ogni tanto facciamo un salto nella nostra dimensione per esperire questo tipo di vita, e quando un qualche risultato è stato raggiunto ( o solo per caso) moriamo per risorgere nella carne in un altro momento dell’infinito?(tramutandoci nel frattempo in quell’umus che forma la terra fatto di tutte le creature e non che sono qui vissute ” ”).
Mentre aspettavo in auto diversi anni addietro vidi una coppia di anziani a braccetto che camminava sul marciapiede; dal secondo piano sopra di loro si staccò un vaso di terracotta con relativa pianta che cadde sfiorandoli, non se ne accorsero nemmeno e continuarono a camminare tranquilli.Possiamo trovare una logica in tutto questo che sia adatta al nostro modo di vedere la realtà? L'unica logica che personalmente ho trovato è che esiste una casualità incomprensibile a me che però mantiene in vita questo mondo.
Cordiali saluti a tutti…………………..kat
kat is offline  
Vecchio 23-05-2007, 07.05.11   #12
paperapersa
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Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Riferimento: L'abito e lo spirito

Citazione:
Originalmente inviato da ozner
Cara Paperapersa, i nostri amici hanno confermato il mio suggerimento.
Io penso che qualsiasi risposta a qualsivoglia domanda corrisponda al credo di ognuno: chi è credente non può non risponderti in base al suo credo altrimenti mentirebbe e sarebbe un ipocrita.
Se io credessi al denaro ti risponderei: cara Paperapersa non dare retta a chi crede in Dio, goditi la vita, guadagna molti soldi, magari anche alle spalle dei gonzi; comprati bei vestiti; compra pure le persone perchè tutti hanno un prezzo; acquista potere, sii qualcuno e fatti rispettare senza pensare alle conseguenze, questa è la vita e non puoi farci niente, quando morirai non esisterai più.
Per me questo modo di pensare è triste e superficiale.
Allora il consiglio che ti dò è di essere moderata affinchè il tuo prossimo, che è importante, anche se povero non si scandalizzi di te; secondo me è meglio essere rifiutati da certe persone, quelle che guardano solo alla superficie delle cose, che scandalizzare che è nell'indigenza; anzi se il tuo vestire umile può servire a qualcuno che non ha niente hai sicuramente guadagnato un posto in un cuore e forse anche in cielo.
Perchè fai distinzione tra Dio e il denaro?
Perchè non riesci a vedere in esso un'energia che come tutte le altre può essere impiegata per fini esclusivamente egoistici o per fare del bene?
Io non ho chiesto consigli sul mio modo di essere, perchè la mia coscienza
mi dice sempre come essere e quale è la mia vera identità,la mia domanda
è rivolta a chi "ne sa di più".......
paperapersa is offline  
Vecchio 30-08-2007, 23.42.09   #13
Rising Star
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Data registrazione: 29-06-2007
Messaggi: 213
Riferimento: L'abito e lo spirito

Ciò che rende testimonianza ad un uomo, sono le sue azioni; e non spetta a noi giuicare il grado evolutivo dell'anima, semplicemente perché non ne abbiamo la facoltà. Possiamo noi giudicare, in senso assoluto, qualcosa di cui conosciamo poco? Come possiamo giudicare un qualcosa in senso assoluto quando noi stessi siamo relativi? Gli unici esseri che hanno tale facoltà sono, a mio avviso, Dio e suo Figlio: solo il loro giudizio è assoluto, poiché loro ci conoscono perfettamente perchè ci amano perfettamente:
"si conosce perfettamente ciò che si ama perfettamente!".
Il corpo è il tempio dello spirito, e ci è stato dato per esprimere, in questa realtà, ciò che impariamo. Ciò che impariamo per il corpo o ciò che impariamo per lo spirito (anima)? È quì, secondo me, che si trova la sottile linea che divide la morte eterna dalla vita eterna. Impariamo dall'uomo per l'uomo, oppure impariamo dagli insegnamenti del Figlio di Dio per la nostra anima ed, in ultima analisi, per la nostra salvezza?
Io credo che l'unica "preoccupazione" dell'uomo dovrebbe essere quella di seguire la volontà del Padre. È inutile che ci affliggiamo sull' "io" poiché dobbiamo essere coscienti che nulla ci appartiene, neanche il nostro corpo; "perfino i capelli sul nostro capo, sono contati!". L'unica cosa che possiamo "arricchire" è la nostra anima o, come mi piace dire, la nostra "essenza", secondo i canoni che riteniamo più opportuni (materialismo o spiritualità); è come nella parabola dei talenti raccontata da Gesù. Noi siamo, in tutto e per tutto, di un essere (Dio), il quale ci ha dimostrato il suo grande amore per noi, volendoci e creandoci; la nostra felicità è quella di ritornare a Lui, coscientemente, in questa realtà sensibile e traviante. La nostra realizzazione non è qui ed ora, ma oltrepassa il concetto di spazio e di tempo, per esprimersi nella figura che Dio vorrebbe di noi.
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Vecchio 31-08-2007, 08.02.35   #14
paperapersa
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Data registrazione: 05-05-2004
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Riferimento: L'abito e lo spirito

Citazione:
Originalmente inviato da Rising Star
Ciò che rende testimonianza ad un uomo, sono le sue azioni; e non spetta a noi giuicare il grado evolutivo dell'anima, semplicemente perché non ne abbiamo la facoltà. Possiamo noi giudicare, in senso assoluto, qualcosa di cui conosciamo poco? Come possiamo giudicare un qualcosa in senso assoluto quando noi stessi siamo relativi? Gli unici esseri che hanno tale facoltà sono, a mio avviso, Dio e suo Figlio: solo il loro giudizio è assoluto, poiché loro ci conoscono perfettamente perchè ci amano perfettamente:
"si conosce perfettamente ciò che si ama perfettamente!".
Il corpo è il tempio dello spirito, e ci è stato dato per esprimere, in questa realtà, ciò che impariamo. Ciò che impariamo per il corpo o ciò che impariamo per lo spirito (anima)? È quì, secondo me, che si trova la sottile linea che divide la morte eterna dalla vita eterna. Impariamo dall'uomo per l'uomo, oppure impariamo dagli insegnamenti del Figlio di Dio per la nostra anima ed, in ultima analisi, per la nostra salvezza?
Io credo che l'unica "preoccupazione" dell'uomo dovrebbe essere quella di seguire la volontà del Padre. È inutile che ci affliggiamo sull' "io" poiché dobbiamo essere coscienti che nulla ci appartiene, neanche il nostro corpo; "perfino i capelli sul nostro capo, sono contati!". L'unica cosa che possiamo "arricchire" è la nostra anima o, come mi piace dire, la nostra "essenza", secondo i canoni che riteniamo più opportuni (materialismo o spiritualità); è come nella parabola dei talenti raccontata da Gesù. Noi siamo, in tutto e per tutto, di un essere (Dio), il quale ci ha dimostrato il suo grande amore per noi, volendoci e creandoci; la nostra felicità è quella di ritornare a Lui, coscientemente, in questa realtà sensibile e traviante. La nostra realizzazione non è qui ed ora, ma oltrepassa il concetto di spazio e di tempo, per esprimersi nella figura che Dio vorrebbe di noi.

Il corpo è anche lo strumento tridimensionale che ci permette di comprendere
che le mie esigenze in fatto di istinti, sensazioni, bisogni, emozioni, sono
identiche a quelle del mio prossimo. E' per questo che impariamo ad averne cura, a usare misure igieniche e alimentari sane, a usarlo con moderazione e senza abusarne per i nostri e gli altrui capricci.
Pertanto vero è che noi non siamo il nostro corpo, come non siamo il pianeta in cui viviamo e tuttavia lo possediamo e pertanto dobbiamo trattarlo bene perchè "tempio dello spirito". Il problema è che come abusiamo del corpo
e non sappiamo gestirlo e gestire le emozioni, così non sappiamo usare con rispetto il pianeta che ci ospita. Dovremmo ogni mattina baciare la terra su cui poggiamo i piedi, benedire e usare con moderazione l'acqua che ci permette di vivere in maniera pulita e dignitosa, respirare con gratitudine
l'aria piena di energia vitale, curare ogni pianta e albero che abbiamo in casa
e per strada, pulire ed evitare di inquinare, trasformare i rifiuti inevitabili in energia pulita.....insomma trasformare questo mondo meraviglioso e farlo diventare un vero Paradiso in cui condividere in pace e armonia la vita.
In tal senso se io uso il mio denaro per creare un pozzo in Africa il denaro è buono o cattivo? se io lo investo per creare una industria volta a trasformare
le energie in energie pulite è buono? Se lo uso per acquistare beni e donarli
è buono? Qualunque cosa (fisica) farete a chiunque sulla terra è come fatta a Gesù Cristo, perchè come dice san Paolo in Lui viviamo, respiriamo, cresciamo......E quindi se compro un bell'abito e mi circondo di bellezza e capisco che tuto questo è un bisogno di ogni essere umano.....quell'esperienza è importante perchè si sviluppi in me
la coscienza della uguaglianza dei bisogni dell'uomo. Tutti aneliamo alla
bellezza, alle comodità, alle cose utili per il benessere e quindi è giusto
che che il benessere sia totale.... nessuno è felice nel bisogno.l
Anzi nascono dalle disuguaglianze le cose peggiori, i furti, le invidie, le passioni , gli omicidi....
paperapersa is offline  
Vecchio 31-08-2007, 17.11.33   #15
Rising Star
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Riferimento: L'abito e lo spirito

"Il corpo è anche lo strumento tridimensionale che ci permette di comprendere
che le mie esigenze in fatto di istinti, sensazioni, bisogni, emozioni, sono
identiche a quelle del mio prossimo."

Amica Paperapersa, credi che Dio o suo Figlio abbiano un corpo "tridimensionale"? Non credo. Eppure sanno perfettamente ciò di cui noi abbiamo bisogno, prima ancora che lo chiediamo. Questo per farti riflettere sul fatto che per amare non è necessario vivere delle particolari esperienze; quando percepisci una sofferenza altrui, anche se non hai esperienza della stessa, intervieni ugualmente a lenirla: l'Amore semplicemente "È".
Sono comunque daccordo con te, quando dici che il nostro corpo dobbiamo trattarlo bene perchè "tempio dello spirito" ed anche, aggiungo, perchè è dono di quel Dio, Buono e Giusto, senza il quale non esisterebbe nulla, neanche noi. Il nostro corpo è e resta l'unico mezzo con il quale possiamo (dobbiamo) esprimere ciò che il Cristo ci insegna, ogni giorno della nostra vita.
Pace a tutti.
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Vecchio 31-08-2007, 18.39.04   #16
renzananda
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Riferimento: L'abito e lo spirito

Bell'intervento. Per chi si intrattiene con le consolazioni reincarnazionistiche od orientaleggianti il rapporto tra corpo e spirito non fa problema, l'abito si cambia ed il "modello" è pronto a nuove sfilate. Il problema è che in tali teorie proprio il modello manca, il presunto soggetto a mancare, non essendovi altro a passare di vita in vita che una manciata di pulsioni, sensazioni, percezioni agglutinati da una memoria selettiva e fallace. Ancora più problematico, ma affascinante, il cristianesimo che predica la resurrezione "della" carne e non "dalla" carne e nemmeno dell'animuccia. Non si darebbe uomo che in quanto spirito incarnato o carne spiritualizzata, un'anima che diviene se stessa (persona in relazione) attraverso l'imprescindibile mediazione del corpo, un corpo il cui patire, sentire, amare, soffrire, resta così salvato, conservato, serbato nell'anima e nella stessa divinità.
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Vecchio 31-08-2007, 19.04.01   #17
paolo di abramo
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Riferimento: L'abito e lo spirito

ma e' vero che il corpo risente dello stato spirituale?Dicono che se uno e' ottimista ,felice ha maggiori possibilita' di buona salute.insomma tutto e' collegato ,il corpo e lo spirito sono uniti in un unico prodotto .sara' che un ottimo stato spirituale produce amore ,quell'amore che anima .
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Vecchio 31-08-2007, 23.03.58   #18
ozner
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Riferimento: L'abito e lo spirito

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Originalmente inviato da paolo di abramo
ma e' vero che il corpo risente dello stato spirituale?Dicono che se uno e' ottimista ,felice ha maggiori possibilita' di buona salute.insomma tutto e' collegato ,il corpo e lo spirito sono uniti in un unico prodotto .sara' che un ottimo stato spirituale produce amore ,quell'amore che anima .
Bisogna sapere quale stato spirituale?
ozner
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Vecchio 02-09-2007, 21.33.28   #19
paperapersa
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Citazione:
Originalmente inviato da paolo di abramo
ma e' vero che il corpo risente dello stato spirituale?Dicono che se uno e' ottimista ,felice ha maggiori possibilita' di buona salute.insomma tutto e' collegato ,il corpo e lo spirito sono uniti in un unico prodotto .sara' che un ottimo stato spirituale produce amore ,quell'amore che anima .
e' TALMENTE VERO.....
CHE ORMAI LE NEUROSCIENZE AMMETTONO che le emozioni e il pensiero positivo possono portare una persona ad auto guarire anche da malattie definite incurabili.
La malattia del corpo è quasi sempre l'ultimo escamotage che ha l'anima
per farsi ascoltare....
D'altronde i latini ci hanno lasciato oltre che guerre di conquista ed eccessi
anche delle frasi sagge di ottima filosofia: mens sana in corpore sano
ed est modus in rebus...
La moderazione e l'equilibrio porta ad una mente sana e una mente sana
aiuta a mantenere sano il corpo.
paperapersa is offline  

 



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