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Vecchio 24-01-2008, 14.51.06   #1
silvanos
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Il Buddhismo della Soka Gakkai: I Furbetti del 'Gohonzino'

I FURBETTI DEL 'GOHONZINO'
Prima Parte

“… Nel Capitolo 2, inoltre, incontriamo i 500 monaci arroganti che se ne andarono girando le spalle al Buddha; ma il Buddha insegnò che anche questi monaci sarebbero diventati dei Buddha. Questo è lo spirito del Buddha e di tutti i suoi insegnamenti, ed è il cuore autentico e la forza trainante del Sutra del Loto. Questa stessa compassione è ciò che Nichiren Daishonin abbracciò ed incoraggia tutti noi ad abbracciare. Se affermiamo di credere, studiare, e praticare il Sutra del Loto e poi facciamo una guerra di 12 anni con preti e credenti della nostra scuola d’origine, per non menzionare l’atteggiamento negativo verso altri buddisti o gruppi religiosi che non appartengono alla tua fazione o credenza, allora non possiamo dire realmente di possedere lo stesso spirito del Buddha. E’ anche altamente anti-sociale e distruttivo: qualcosa che il nostro mondo, oggi, non può sostenere…”.

Rev. Shoryo Tarabili, Nichiren Shu
da: http://www.nichirenshueuropa.com/SokaShoshu.html


partendo da questa importante affermazione del rev. tarabili della nichiren shu (riguardo alla soka gakkai), si potrebbe pensare, qualora si volesse seguire un 'comportamento buddista spiritualmente corretto', che ogni critica - rivolta soprattutto ad altri buddisti o ad organizzazioni buddiste - sia sempre poco ben vista, sinanco poco corretta. e mi pare giusto. però, visto che la soka gakkai (e tutti i suoi membri e tutti i suoi responsabili e tutti i suoi vertici), contravvenendo a qualunque principio buddista, si ostina a declamare il proprio filone filosofico-religioso l'UNICA VIA per la salvezza dell'uomo e dell'umanità, scansando e ghettizzando tutti gli altri credi buddisti, inclusi i movimenti che si rifanno a nichiren - che tra loro hanno sempre mantenuto buoni rapporti - imitando e continuando in tal modo l'atteggiamento autoritaristico della nichiren shoshu, e come conseguenza a tale comportamento essendo la soka gakkai rifiutata come movimento buddista da tutte le organizzazioni buddiste internazionali, incluso il dalai lama, e considerandomi io simpatizzante buddista, nonché frequentatore di gruppi soka e praticante per più di due anni, mi auto-autorizzo a continuare con gioia la discussione.

bene. è notorio che nella soka gakkai (come ho detto in precedenza denominata a torto s.g.i.) tutti i responsabili e i ministri di culto vietino o comunque consiglino di non andare a leggere tutte le "cazzate" scritte in rete. è vero, molte cose scritte nel web riguardo alla soka gakkai sono e possono apparire maldicenze: molte sono testimonianze superficiali, alcune sembrano scritte da bambini a cui hanno rubato la cioccolata, molte citano fonti molto poco attendibili e via dicendo. però, purtroppo, esiste anche una vasta letteratura telematica le cui fonti sono impossibili da controbattere. mi riferisco ai siti giornalistici più importanti, ai siti delle organizzazioni buddiste più importanti, a riferimenti a testi di studiosi emeriti, ad autorità religiose insospettabili, ecc. ecc.

ma tutti i membri, i responsabili ex-membri e i vertici volpini e truffaldini, i quali formano tutti insieme "i furbetti del gohonzino", continuano incessantemente, come moderni e magici don chisciotte, a non vedere, a non sentire e a non parlare. questo atteggiamento settario, omertoso, mafioso, intollerante, clientelare, nepotista, razzista e classista mi sprona a continuare incessantemente la mia bonaria caccia. tutto ciò, lo ammetto, anche per rabbia accumulata nel corso della mia esperienza nella soka (oddio che ho detto!), ma, soprattutto, per sete di giustizia, per intolleranza nei confronti dell'ipocrisia, nei confronti del fascismo, nei confronti del libero mercato, nei confronti della politica guerrafondaia, nei confronti di un buonismo spiritualista - che da un lato, si fa paladino di ideali di giustizia altissimi, e, dall'altro, alimenta il capitalismo, la corruzione, in più, riportando il proprio paese di origine a riabbracciare il bellicismo - debellato dalla fine della seconda guerra mondiale - e, non solo non fa nulla per impegnarsi a favore dell'abolizione della pena di morte, ma, complice del suo partito politico, perpetua ed alimenta l'atteggiamento e le tendenze nazional socialiste.

ricapitolando:

1.
abbiamo detto e constatato, ed è ormai incontrovertibile, che la soka gakkai è entrata in politica praticamente e di fatto da più di quarant'anni ["... Nel novembre del 1964 la "Soka Gakkai" compiva il passo decisivo dando vita al "Komeito" (Partito dell'Onestà di Governo) e affidandone la direzione a Koji Harashima. Ma poichè la Costituzione giapponese proibisce che le religioni esplichino attività politiche, la "Soka Gakkai" annunciava che il Komeito doveva essere considerato come un organismo del tutto indipendente dalla setta buddista, ricorrendo così ad un altro espediente per mascherare la sua mostruosa crescita...", A. Del Boca, I figli del sole. Mezzo secolo di nazi-fascismo nel mondo, in collaborazione con M. Giovana, Feltrinelli, Milano 1965, da: http://kritika.freewebsites.com/ko.htm], inoltre: "... Secondo il mensile, questa interferenza da parte di un gruppo religioso è inedita nella storia moderna della politica giapponese. In che modo Komeito sta facendo valere le sue posizioni all'interno del governo? Nei fatti: ha sostenuto l'invio, molto contestato, delle truppe di autodifesa in Iraq, ed è favorevole alle riforme economiche neoliberiste. Posizioni che sembrano lontane dallo spirito dei fondatori, interessati alla difesa della costituzione pacifista e all'armonia sociale...", sekai, giugno 2004, da: http://www.internazionale.it/cartoli..._id=127&oid=48 . in italia la soka gakkai 'ci sta provando' dai tempi del governo berlusconi (vedi articolo di annamaria rivera, docente di antropologia a bari, apparso su "il manifesto" il 2 dicembre 2002: http://www.scmc.it/ForumERM/Docs/pdf...oManifesto.pdf) e ci sta riuscendo oggi con il 'caso enzo cursio' (vedi: http://www.sokarinnovamento.it/cronopolitica3.html), per non parlare poi dell''incidente melandri', al kaikan di roma del giugno di quest'anno, 2007 (vedi: http://www.sokarinnovamento.it/melandri2.html). quindi, da un lato, la soka entra prepotentemente nel capitalismo acquistando società finanziarie, alberghi, holding ecc. (le società e i politici di fazione soka in giappone in genere portano lo stemma soka o usano i colori soka per rendersi riconoscibili al pubblico; tutto documentato sui siti giapponesi, e basta chiederlo a un qualunque giapponese), favorisce il pensiero liberista, incrementa il pericoloso riemergere del nazionalismo nipponico, appoggia l''intervento pacifista' in medio oriente, partecipando, com'è giusto che sia, ai 'giochi' dell'onu.

2.
a) secondo la mia esperienza come praticante all'interno della soka gakkai, e secondo l'esperienza di molti altri, posso affermare che: l'organizzazione della soka gakkai è verticistica. i membri devono ubbidire al proprio capogruppo; i capogruppo ai responsabili; e i responsabili ai vertici. e ciò è indiscusso, anche se forse il termine 'ubbidire' è improprio. ma è vero che all'interno della soka la linea da seguire è sempre una: quella che parte dall'alto. a questa regola non si può MAI contravvenire. le indicazioni dei vertici devono sempre essere seguite alla lettera.
b) lo studio degli insegnamenti avviene spesso (nella maggior parte dei casi) sempre piuttosto superficialmente. questo perchè ai capogruppo e ai responsabili viene attribuita tale carica in 'modo casuale'. ovvero, la casualità dipende dal grado di obbedienza e di fedeltà ai vertici perpetuatasi nel corso degli anni, e non dalla loro preparazione. oltretutto, tale indiscussa preparazione si rifa a traduzioni della soka gakkai molto poco attendibili e a discorsi del presidente ikeda, il quale sembra più interessato a pubblicizzare la sua figura, attraverso banali leggi di marketing di berlusconiana memoria, affiancandosi spesso e volentieri a figure come martin luther king e gandhi, o evocando imprese di imperatori e di condottieri come napoleone (un po' come tutti i visionari che si rispettino).

3.
abbiamo visto come il 'buddhismo' della soka gakkai si differenzi da tutti gli altri buddismi esistenti ed esistiti al mondo. a tal punto da poter pensare che in realtà il buddhismo della soka sia tutt'altra cosa, o, per i più temerari, che gli altri buddismi non valgano nulla... come ho già riportato sopra. oh, signore.

per ora mi prendo una pausa: nell'intanto aspetto vostri illuminanti commenti, e una mano a proseguire il lungo trattato che faremo insieme ed in allegria, ricapitolando (senza riferimenti al 'capitolo') di volta in volta le nostre interessanti conclusioni. documentate.


“…non vogliono conoscere né il bene, né il male e pretendono di avere scoperto in sé stessi…l’essere senza modi…Molti che sembrano spirituali sono presi da queste idee e diventano peggio dei demoni...”

H.De Lubac, Amida, in Aspetti del buddismo, Jaka book, Milano 1979, pag. 307


un saluto onnicomprensivo,

s.
silvanos is offline  
Vecchio 04-02-2008, 21.56.20   #2
Mary
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Riferimento: Il Buddhismo della Soka Gakkai: I Furbetti del 'Gohonzino'

non solo solo cristiani e islami ad avere fazioni l'un contro l'altro armati

Conferma la mia opinione che una vera religione non deve avere testi sacri, regole, comandamenti, direttive, proibizioni, imposizioni di nessun genere.

Che tutte le strade portano a Roma anche passando per Pechino.

Tutte le strade portano alla spiritualità anche se ci vuole più tempo e sono più faticose.

Quando gli umani avranno compreso questo le guerre di religione saranno solo un lontano e incomprensibile ricordo. E per guerra non intendo solo spada, bombe ma anche solo il dire: io sono dalla parte della verità e tu no.
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Vecchio 05-02-2008, 01.34.43   #3
silvanos
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Riferimento: Il Buddhismo della Soka Gakkai: I Furbetti del 'Gohonzino'

I FURBETTI DEL 'GOHONZINO'
Seconda Parte


VADEMECUM PER ASPIRANTI ADEPTI DELLA SOKA GAKKAI
Cari amici, nel caso doveste incappare in qualche avventuroso “shakubukista”, o se vi sta venendo l’idea di aderire ad un gruppo “buddista” come quello della Soka Gakkai, vi consiglierei di seguire alcuni principi/regole fondamentali, allo scopo di capire al meglio e più approfonditamente la dottrina della Soka Gakkai.


Punto 1.

Chiedete a chi vuole farvi shakubuku qual è il motivo della sua missione.
Le sue risposte saranno probabilmente diverse, ma in linea generale dovrebbero essere le seguenti:

a) Se la risposta dovesse essere “perché se pratichi risolverai tutti i tuoi problemi di lavoro, d’amore, di soldi e di salute”, chiedetegli allora quali sarebbero questi “principi magici” secondo cui il daimoku della Soka Gakkai (visto che esso non è solo prerogativa della Soka Gakkai, ma anche di molte altre scuole) dovrebbe rivelarsi così efficace.
Se la risposta non è pertinente cambiate discorso.

b) Se la risposta dovesse essere “perché noi della soka cerchiamo di portare pace nel mondo”, chiedetegli allora per quale motivo la Soka Gakkai sta appoggiando in Giappone il governo guerrafondaio di destra che sostiene in tutto e per tutto la politica internazionale di Bush.
Se vi dovessero rispondere che non è vero niente o che è una cosa che riguarda solo il Giappone o che la soka non è mai entrata in politica o che la cosa importante è recitare il daimoku, lasciate cadere la cosa e cambiate discorso.

c) Se la risposta dovesse essere “perché recitando il daimoku aumentano la volontà e la determinazione”, chiedetegli allora perché non potete aderire ad altre scuole o iniziare qualche altra pratica tipo lo yoga, le arti marziali, il tai-chi o la meditazione buddista tibetana.
Se la risposta dovesse essere evasiva o poco pertinente lasciate cadere il discorso e non insistete.

Se però non dovessero dirvi che fanno shakubuku per “migliorare” il loro karma, per avere più “benefici”, per un proprio tornaconto personale all’interno della soka, o per maggior prestigio, non chiedeteglielo neppure e cercate di mantenere un atteggiamento distaccato.


Punto 2.

Nel caso voleste aderire di vostra spontanea volontà o vi dovesse capitare di partecipare ad uno zadankai (riunione) vi consiglio di chiedere e cercare di approfondire alcuni punti essenziali:

a) L’origine del gohonzon della Soka Gakkai.
In pochi sapranno che il gohonzon della Soka Gakkai attualmente in uso non è il gohonzon originale del maestro Nichiren Daishonin, di conseguenza chiedete perché dovreste usare quel gohonzon. Se vi dovessero rispondere che la cosa importante non è l’oggetto in sé ma l’uso che se ne fa, chiedetegli allora perché per averlo voi dovreste diventare membri della Soka Gakkai.
Se vi dovessero rispondere perché è così e basta o qualcosa di poco savio, lasciate cadere il discorso e cercate di mantenere un atteggiamento distaccato.

b) La Nichiren Shoshu.
Il Dai-Gohonzon (il gohonzon originale di Nichiren Daishonin) è attualmente custodito dalla scuola Nichiren Shoshu, di conseguenza chiedete perché la Soka Gakkai, (da quando è iniziata questa battaglia da parte della Soka Gakkai, cioè dal 1991) scrive e ha sempre scritto pagine e pagine di calunnie, per non dire altro, nei confronti della Nichiren Shoshu, contravvenendo a qualunque principio buddista ed in più iniziando ad esternare con sempre maggior vigore un atteggiamento minaccioso e bellicoso che si sta espandendo a macchia d’olio anche nell’atteggiamento dei membri – cosa che ha veramente poco a che vedere con lo spirito di pace e solidarietà teoricamente professato dalla Soka Gakkai.
Se non vi dovessero rispondere o se iniziate a carpire una qualche nota di crescente nervosismo lasciate cadere il discorso e cercate di mantenere un atteggiamento distaccato.

c) Le traduzioni della Soka Gakkai.
Notoriamente la Soka Gakkai altera e modifica gli scritti di Nichiren Daishonin e dello stesso Sutra del Loto attraverso le sue case editrici. La cosa interessante è che tale accusa è rivolta dalla Soka Gakkai alla Nichiren Shoshu, senza alcuna prova.
Se vi dovessero dire che non è vero, chiedetegli – tanto per portare uno dei centinaia di esempi - perché allora la Soka Gakkai avrebbe sostituito, negli scritti del buon Nichiren, la parola “meriti” con “benefici”.
Se vi dovessero rispondere che non è vero lasciate cadere il discorso e mantenete un atteggiamento distaccato.

d) La politica.
E’ ormai ampliamente documentato sui giornali, sui libri di eminenti studiosi, sui siti internet delle maggiori testate giornalistiche internazionali financo giapponesi che la Soka Gakkai ha il suo partito politico nel parlamento giapponese. Il nome del partito è “Komeito”, attivo sin dal lontano 1964. Oggi il Komeito è il terzo partito politico del Giappone e fa parte del governo di destra. In quanto tale sta appoggiando insieme alla maggioranza la politica internazionale di Bush: recentemente ha appoggiato l’invio delle truppe pacifiste in Iraq (era dalla fine della seconda guerra mondiale che il Giappone era paese neutrale dal punto di vista bellico). Inoltre, nonostante l’appartenenza alla maggioranza di governo, non ha mai aperto bocca in favore dell’abolizione della pena di morte in Giappone.
In Italia è più o meno dal 2000 che la Soka Gakkai sta tentando di entrare occultamente in politica; dapprima attraverso Berlusconi, ora tramite Veltroni (vedi Enzo Cursio).
Se vi dovessero rispondere che non è vero nulla e che l’importante è recitare il daimoku per il mondo e per tutti gli esseri umani, lasciate cadere il discorso e cercate di mantenere un atteggiamento distaccato.

e) La S.G.I.
La Soka Gakkai da qualche anno si è auto-nominata S.G.I., ovvero Soka Gakkai International per attribuire maggiori “responsabilità” ad ogni paese, cercando, da una parte, di impegnare tutti i membri di ogni paese nel cercare di raccogliere il maggior numero di nuovi adepti per avere più membri sulla carta (in modo tale da potersi muovere più liberamente nella sfera politica e istituzionale) e, dall’altra, per non disperdere il patrimonio ultra-multi-miliardario della sede centrale giapponese.
Se vi dovessero rispondere che non è vero perché ogni paese è realmente indipendente ed è giusto che sia così in modo tale da rafforzare la volontà al daimoku e alla partecipazione, chiedetegli allora perché tutti i vertici di ciascun paese sono occupati da giapponesi.
Se vi dovessero rispondere che sono tutte invenzioni, lasciate cadere il discorso e mantenete un atteggiamento distaccato.


Per l’intanto mi prendo un’altra pausa di riflessione e di relax.
Vi invito a lasciare i vostri commenti e i vostri consigli, ma soprattutto a cercare materiale interessante, sulla rete e non, che sia documentato e testimoniato.

Vi ricordo anche gli altri indirizzi web in cui la coinvolgente discussione è in atto:

http://www.giapponegiappone.it/index...567 &catid=31

http://www.janula.it/gente/forummostra.php?cod=33

http://www.scienzeantiche.it/forum20...?TOPIC_ID=7896

http://lnx.contro-mano.net/?p=98

http://www.nntp.it/cultura-religioni-buddhismo/

http://www.politicaonline.net/forum/....php?p=6859767

http://sokagakkai.splinder.com/post/...mment-42072639


Un caro saluto,

s.


P.S. Ripeto che personalmente non ho nessun rapporto con la Nichiren Shoshu. La mia opinione sulla Nichiren Shoshu si equivale a quella che ho per la Soka Gakkai
silvanos is offline  
Vecchio 22-02-2008, 05.46.23   #4
silvanos
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Reuters, da The Financial Express, Regno Unito
31 Agosto 2005
www.financialexpress.com

Soka Gakkai:
Il pragmatismo politico guida la setta buddista giapponese


TOKYO, 31 Agosto – Sono pacifisti che ritengono la preghiera uno dei fondamenti della loro vita, ma, per le elezioni generali che si terranno nel paese l’11 di Settembre, i membri della setta buddista giapponese maggiormente attiva politicamente ritengono che il pragmatismo venga prima dei principi religiosi.

La Soka Gakkai, i cui membri hanno dato vita al New Komeito, il nuovo alleato nella coalizione di governo del Primo Ministro Junichiro Koizumi, ritiene di rappresentare più di otto milioni di sostenitori.

Sebbene il partito e la setta si siano separati nel 1970, la maggioranza rimane fedele al New Komeito e quando il partito non propone un candidato essa tende a seguire le indicazioni della setta.

In pratica, ciò significa votare per il Partito Liberal Democratico di Koizumi malgrado i timori circa il progetto dell’LDP di modificare la costituzione pacifista giapponese e circa le visite di Koizumi al tempio di Yasukuni per i caduti nelle guerre, considerato simbolo del passato militarismo giapponese.

“La sfera politica è alquanto diversa da quella religiosa”, sostiene il responsabile per la pubblicità Mitsutoshi Narita, uno dei diversi membri che si sono radunati per parlare dentro una stanza per i meeting con tatami di Tokyo dominata da un grande altare buddista nero.

“La politica, perché le cose siano portate a termine, richiede dei compromessi. Ritengo di non poter affermare con esattezza che affiancare l’LDP sia la scelta migliore, ma posso dire sia una tra le migliori”, dice il trentaseienne agente pubblicitario.

Molti dicono che l’influenza del New Komeito nella coalizione dominata dall’LDP abbia portato ad un cambiamento più che necessario rispetto alla legislazione sociale.

“Come casalinga, invio spesso messaggi al nostro parlamentare del Komeito riguardanti i problemi della gente e su come vorremmo intervenire”, dice Chieko Kubota, madre trentottenne di due bambini. “Attraverso l’LDP abbiamo la sensazione che il nostro messaggio arrivi a destinazione”, dice riferendosi agli assegni per il sostentamento dei figli e all’assistenza sanitaria gratuita per i bambini come esempi di una buona politica sociale.

Pacifismo Diviso

La questione Yasukuni è particolarmente sentita dalla Soka Gakkai, dato il suo collegamento con la religione Shinto di stato usata per giustificare il militarismo giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale.

Tsunesaburo Makiguchi, che fondò il gruppo nel 1930, morì in prigione nel 1944 dopo essere stato incarcerato per essersi opposto allo Shinto imposto dal governo.

“Yasukuni è una questione gravosa”, dice Narita.

“Non sono assolutamente a favore di Yasukuni. Ho molti amici cinesi. Pensando alla posizione che il Giappone occupa nel mondo non vedo come essa possa considerarsi una cosa positiva”.

Il principale oppositore, il Partito Democratico Giapponese (DPJ), ha promesso di costruire un monumento commemorativo secolare alternativo, cosa che i membri della Soka Gakkai ritengono necessaria per migliorare le relazioni con l’Asia. Ma il DPJ non attrae il sostegno della Soka Gakkai.

“Sembra stiano uniti solo per ottenere potere”, dice del DPJ Mitsuteru Hikasa, cinquantacinquenne addetto alla sicurezza, che è formato da vecchi membri dell’LDP, un tempo socialisti e da giovani legislatori conservatori. “Se dovessero vincere c’è pericolo che si dividano”.

All’apparenza, L’LDP macchiato di scandali e il New Komeito, letteralmente “Partito dell’Onestà di Governo”, risultano bizzarri alleati.

Sono stati a lungo rivali accaniti, e il predecessore del New Komeito (Komeito) è stato nel 1993 membro della coalizione di governo, al potere per un periodo piuttosto breve, oppostasi all’LDP.

Alcuni commentatori sostengono che il Komeito si sia all’epoca alleato con la speranza di riuscire a proteggere lo stato di esenzione dalle tasse dei gruppi religiosi, inclusa la Soka Gakkai.

In settembre l’LDP avrà ancora bisogno del supporto del New Komeito per vincere le elezioni nella Lower House.

Koizumi ha affermato di puntare sulla coalizione bipartitica perché si possa raggiungere una maggioranza di minimo 241 seggi su 480. Attualmente il New Komeito conta 34 legislatori nella Lower House.


http://www.religionnewsblog.com/1211...-buddhist-sect
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Vecchio 22-02-2008, 15.38.21   #5
silvanos
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Fonte: Reuters

http://www.reuters.com/article/press...08+PRN20080117

17 Gennaio 2008

I Rappresentanti della Soka Gakkai Espongono le Priorità al New Komeito

TOKYO, 17 Gennaio /PRNewswire/ -- Il partito New Komeito e l'associazione buddista Soka Gakkai, sua principale sostenitrice, si sono incontrati per un meeting ufficiale il 17 Gennaio nella sede centrale del partito a Shinjuku.

Tra i partecipanti il segretario generale del New Komeito Kazuo Kitagawa, il consigliere politico Tetsuo Saito, il vice direttore generale della Soka Gakkai Koji Harada e il consulente Divisione Donne Ikuyo Sakaguchi.
Durante la sessione straordinaria della Dieta il New Komeito ha introdotto i risultati conseguiti:

-- L'aver impedito la realizzazione di una legge che avrebbe aumentato le spese per l'assistenza sanitaria a carico degli anziani.

-- L'essersi impegnati per una revisione della Legge sui Fondi Politici al fine di richiedere un rendiconto riguardo alle spese sostenute.

-- L'aver preso l'iniziativa riguardo ad una legislazione che permetta sollievo a coloro che soffrono di epatite a causa di prodotti medicinali contaminati.

Riguardo alle prossime elezioni della Casa dei Rappresentanti, il partito ha espresso la sua determinazione nell'essere pronto in ogni momento per un'elezione e di dare il massimo per raggiungere la vittoria.
I rappresentanti della Soka Gakkai hanno chiesto al partito di:

1. Fornire maggiori informazioni al pubblico sulla propria direzione politica e i propri obiettivi.

2. Cercare di giocare un ruolo fondamentale per la crescita di consenso tra i partiti di governo e l'opposizione nella prossima suddivisione della Dieta.

3. Compiere il massimo sforzo per promuovere i reali interessi della gente al fine di divenire difensore principe dei deboli nella società giapponese.

La Soka Gakkai ha poi posto domande riguardo ai piani del partito concernenti l'individuazione delle iniquità geografiche per l'assistenza sanitaria e i suoi compiti d'impiego.

Il New Komeito ha ribadito il suo impegno nell'individuare le gravi carenze delle pratiche mediche nelle aree rurali. Uno dei propositi è quello di incoraggiare le scuole mediche nel dare priorità di alloggio agli studenti che desiderano lavorare come dottori negli ospedali nelle suddette regioni dopo la laurea.
Il partito ha anche confermato la sua intenzione di aiutare a stabilizzare le modalità d'impiego aumentando il salario minimo, cercando di migliorare le condizioni di lavoro delle donne, dei giovani e degli anziani attraverso la revisione della Legge sugli Standard sul Lavoro.

Inoltre, i rappresentanti della Soka Gakkai hanno espresso preoccupazione riguardo all'impatto sociale causato dall'alto prezzo del petrolio e alla mancata gestione delle pensioni, e hanno chiesto al partito di agire in merito in maniera appropriata.

Le riunioni ufficiali tra il New Komeito e la Soka Gakkai si tengono almeno due volte all'anno.

www.sgi.org
FONTE Soka Gakkai International

Joan Anderson, Office of Public Information of Soka Gakkai International,
+81-3-5360-9482, or Fax: +81-3-5360-9885
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Vecchio 26-02-2008, 15.34.02   #6
silvanos
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Giappone - 06.7.2007

Giappone, potere occulto
Dietro le dimissioni del ministro dell'Agricoltura, la propaganda di una setta religiosa

Oscuri retroscena. Dopo il suicidio del ministro dell'Agricoltura avvenuto due settimane fa, l'esecutivo del Premier giapponese Shinzo Abe subisce un secondo, pesante contraccolpo: le dimissioni di Fumio Kyuma, titolare della Difesa. La terza cattiva notizia, a pochi giorni dalle elezioni del Senato, è che gli indici di popolarità della coalizione conservatrice, sono in caduta libera: 30 percento, secondo gli ultimi sondaggi. Le dimissioni di Kyuma, apparentemente scaturite dall'indignazione popolare - e politica - seguita al suo commento sui bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki ("non potevano essere evitati"), sono invece la conseguenza di un'azione di lobbying da parte di un partito politico, il Komeito, alla vigilia del rinnovo del ramo più importante della Dieta nipponica. Una pressione che fa leva sulla propaganda e sul populismo. E che svela inquietanti e oscuri retroscena.

Facciamo un passo indietro. La coalizione del Primo ministro Abe è formata dal Partito Liberaldemocratico e dal Komeito, formazione germinata nel 1964 da una setta religiosa buddhista, e diventata negli anni la sua vetrina. Tale setta si chiama Soka Gakkai. Esponenti politici del Komeito, dai quadri ai semplici impiegati, sono tutti membri della setta, nonostante il partito sia formalmente separato da essa. Alla guida della Soka Gakkai è l'uomo che l'Asia Week Magazine ha piazzato al diciannovesimo posto tra i più potenti dell'Asia. Si chiama Daisaku Ikeda. Il suo punto di forza: 12 milioni di adepti (tra i quali gli 8 milioni di elettori del Komeito), amicizie influenti e frequentazioni dei maggiori leader mondiali, anche alcuni tra i più discussi e controversi, come Noriega, Ceausescu, Castro. La principale finalità della Soka Gakkai ('società per la creazione di valori', in giapponese) è quella di "perseguire la pace come ideale". La setta, la cui base è attualmente il ceto medio-basso (e le casalinghe in particolare), ebbe particolare successo nel dopoguerra, quando cominciò a offrire aiuto materiale e morale agli agricoltori spossessati delle loro terre, ai disoccupati, ai reduci dei bombardamenti. Fondata su un sistema di ideali genuini, la Gakkai si è via via trasformata, attirando su di sé critiche e denunce, soprattutto da quando è diventata la 'creatura personale' del padre-padrone Ikeda. Il guru, o 'sensei' ('maestro'), ultra-settantenne, trascorre il suo tempo viaggiando e professando una filosofia intrisa di messianesimo e pacifismo, nonostante i suoi seguaci non abbiano - in più occasioni - disdegnato la violenza quando occorreva mettere a tacere gli oppositori politici o religiosi. Più di 10 anni fa, membri della setta attaccarono la sede della corrente buddhista antagonista Nichiren Shoshu con bombe e torce. I detrattori della Soka Gakkai dicono che i suoi membri vengono minacciati di finire all'inferno, se criticano o abbandonano la Gakkai. Equivalente buddhista di un Esercito della Salvezza - innegabile l'attività umanitaria e di sostegno economico alle fasce più bisognose della popolazione - il suo patrimonio è valutato dai più informati sui 60 miliardi di euro.

Mani legate. E' stato il partito Komei a chiedere ufficialmente ad Abe le dimissioni del ministro della Difesa a causa delle sue esternazioni. Il Komei fa parte del governo nonostante l'articolo 20 della Costituzione sancisca la netta separazione tra attività politica e attività religiosa. E, nonostante i suoi propositi pacifisti, il partito ha votato a favore dell'invio di 500 soldati giapponesi in Iraq e del progetto dell’esecutivo di riarmare il paese con due disegni di legge atti alla ristrutturazione dell’apparato militare. Oggi, per non patire una disfatta alle elezioni del 29 luglio, il Premier nipponico non può che affidarsi alla capacità di mobilitazione dei militanti della Soka Gakkai.

Luca Galassi

http://www.peacereporter.net/dettagl...6& idart=8319
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APPUNTO B
LE DONNE NELLA SOKA GAKKAI


Un argomento che non è stato trattato ma che è di fondamentale importanza è l’Argomento Donna.

La Soka Gakkai da sempre si occupa delle donne come uno dei presupposti principali della propria “politica”. Argomento assolutamente meritorio di alti elogi e grossa considerazione.
La Soka Gakkai ha sempre cercato di assurgersi a difensore dei ceti, delle classe sociali meno abbienti e di tutte le categorie considerate dalla società (soprattutto e in primis giapponese) diciamo meno “fortunate”.

Difatti, se vi dovesse capitare di andare a uno zadankai (cioè a una riunione, dove i nuovi arrivati sono sempre ben accolti) noterete che il rapporto tra le donne e gli uomini è mediamente di 2 a 10… Ovvero (e sicuramente verrò smentito come sempre) ogni due uomini vi sono almeno dieci donne, il che da un punto di vista strettamente cavalleresco non arreca nessun fastidio. Difatti le responsabili lamentano spesso e volentieri l'assenza di uomini - ovviamente non per problemi strettamente affettivo-relazionali, anche se, detto fra noi intimi, vige un po' la forte tendenza all'amazzonismo...
Vi esorto a fare una prova; contattate il kaikan (tempio) più vicino alla vostra città (attraverso il sito della Soka Gakkai Italia) il quale vi farà ricontattare dalla casa dell’adepto/a più vicino alla vostra abitazione.
Così, potrete provare il brivido di partecipare a una riunione a titolo assolutamente gratuito e potrete provare a farvi svelare tutti gli enigmi già prontamente enunciati nel numero 2 de “I Furbetti del ‘Gohonzino’”. Sono ben accette testimonianze sull’eventuale missione…

Tra gli argomenti più frequenti trattati negli ultimi anni dalla Soka Gakkai e dal Comandante Daisaku Ikeda vi sono “più che furbescamente” il nemico numero uno della Soka Gakkai Nikken Abe e la sua scuola criminale Nichiren Shoshu, e le donne.
Anche qui le considerazioni le lascere a voi, anche perché ho quasi voglia di scrivere un mini-trattato ma il tempo non me lo permette.

Donne, Divisione Donne della Soka Gakkai, io vi amo, vi adoro, mi sono spesso prostrato ai vostri piedi e speso interi stipendi per vedervi sorridere, ma non fatevi infinocchiare dalle solite bande che vorrebbero affascinarvi con i loro discorsi sornioni solo per difendere i propri interessi politici ed economici.
Voi, che veramente siete la forza trainante di questo pianeta, fate chiarezza quantomeno all’interno del vostro movimento, e fate domande ai vertici pretendendo vere risposte.
Per voi, i vostri figli e per rendere sempre meno strano questo pianeta.

Un abbraccio (senza mani morte),

s.
silvanos is offline  
Vecchio 06-03-2008, 21.00.40   #8
silvanos
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Riferimento: Il Buddhismo della Soka Gakkai: I Furbetti del 'Gohonzino'

Da The Japan Times

SOKA GAKKAI Vs. LDP
Il New Komeito lacerato da due padroni
di Tetsushi Kajimoto

"Un sistema politico bipartitico che coinvolga il Partito Liberal Democratico e il Partito Democratico ora dominanti in Giappone potrebbe non essere tanto lontano, data la forte rimonta del DPJ (Partito Democratico Giapponese, NdT) alle recenti elezioni". Takenori Kanzaki.

Ma quando Katsuya Okada, leader del Partito Democratico Giapponese, si impegnò nell'apportare un cambiamento di regime, solo in pochi lo presero sul serio. In molti si chiesero: il DPJ (Partito Democratico) potrebbe farcela senza l'aiuto del New Komeito, terzo partito di maggioranza della Dieta?

Il New Komeito, il partner minore di coalizione del LDP (Partito Liberal Democratico), è l'arma politica dell'organizzazione buddista laica Soka Gakkai, che vanta l'appartenenza di 8,21 milioni di nuclei familiari. Il partito, che mercoledì ha festeggiato il suo quarantesimo anniversario, gioca un ruolo cruciale sulla scena politica, sebbene da quando ha preso parte alla coalizione nell'ottobre del 1999 sia stato spesso criticato per essersi scisso dal Partito Democratico.

Il leader del New Komeito, Takenori Kanzaki, ha garantito che il suo partito farà sia da "acceleratore" per quanto riguarda le riforme strutturali e sia da "freno" per fare in modo che la coalizione non penda troppo a destra.
Il New Komeito, il quale si definisce un partito pacifista, ha attuato una lacerazione tra i suoi ideali e la realtà riguardante lo spiegamento delle Forze di Auto-Difesa in Iraq.

Atsushi Kusano, professore di politica all'Università Keio, ha dichiarato che "Il New Komeito è troppo compromesso per essere un partito di governo" che non può effettivamente influenzare il Primo Ministro Junichiro Koizumi e il suo LDP per quanto riguarda le questioni cruciali, incluso il miglioramento dei rapporti tra il Giappone e la Cina e il fare chiarezza sul recente scandalo politico sulle donazioni. Kusano si è chiesto il motivo per cui Kanzaki avrebbe sostenuto l'estensione dell'invio delle Forze di Auto-Difesa per la missione umanitaria in Iraq la scorsa settimana oltre la data di scadenza prevista per il 14 dicembre, nonostante in loco la sicurezza continui a diminuire.

Hirotsugu Terasaki, direttore dell'ufficio per le informazioni pubbliche della Soka Gakkai Internazionale ha dichiarato che molti membri della Soka Gakkai vorrebbero che il governo si muovesse con maggior cautela. "Molti membri (della Soka Gakkai) sentono che il governo dovrebbe prendere in considerazione il ritiro delle truppe se i motivi legali (per la loro presenza) dovessero venire meno", ha detto. Ma egli ha anche ammesso che il New Komeito deve "compiere delle scelte dolorose" nel suo ruolo di partito di governo. Quando esso ha fatto parte dell'opposizione, ha potuto promuovere la sua ideologia di pacifismo e giustizia più facilmente, ha detto. "L'essenza di un partito politico dipende dalla sua abilità nel realizzare la propria politica", ha detto Terasaki. "Credo sia questo il vero motivo per cui il New Komeito si sia alleato al LDP". Terasaki ha anche detto che la Soka Gakkai crede che la missione del partito debba rimanere la stessa che lo ha originato: guadagnare influenza nell'arena politica promuovendo il pacifismo e il welfare.

Il critico Hiromi Shimada, di contro, questiona il proposito della Soka Gakkai nel sostenere il New Komeito. Egli dice che il partito politico sta semplicemente aspettando di vedere dove soffia il vento in modo da restare al potere. Quando la Soka Gakkai creò il dipartimento della cultura nel 1954 come mezzo per iniziare ad entrare in politica, il suo scopo principale era quello di costituire una piattaforma di ordine nazionale, ha detto Shimada. Le attività politiche del dipartimento vennero passate alla Lega Politica del Komeito nel 1961, che successivamente prese il nome di Komeito, e, ancora dopo, New Komeito. "Ed è questo il reale motivo per cui i membri della Soka Gakkai furono fanaticamente indirizzati all'attività politica", ha detto Shimada.

Ma nel 1970 la Soka Gakkai dichiarò di essersi separata dal Komeito dopo che fu rivelato che il gruppo buddista aveva cercato di bloccare la pubblicazione di un libro che criticava la sua entrata in politica. Così la Soka Gakkai non afferma più di voler stabilire una piattaforma ordinativa, ha detto Shimada.

Nel 1973, il Komeito si battè per l'immediata abrogazione del Trattato di Sicurezza tra Giappone e Stati Uniti creando una coalizione d'opposizione con l'allora Partito Socialista Giapponese e l'ora defunto Partito Socialista Democratico. Cinque anni dopo, cambiò direzione appoggiando il trattato. Nel 1981 appoggiò la costituzionalità condizionale delle Forze di Auto-Difesa. Nel 1992, il Komeito votò per il controverso disegno di legge "PKO" che autorizzava l'invio delle truppe di Auto-Difesa all'estero per partecipare alle operazioni per il mantenimento della pace delle Nazioni Unite.
Junya Yano, già segretario generale e chairman del Komeito, ha dichiarato che il partito venne "deluso" dalla richiesta dei socialisti di annullare il patto di sicurezza e di sciogliere le Forze di Auto-Difesa. Questo è il motivo per cui ebbe inizio l'avvicinamento al LDP.

Kusano della Keio University ha replicato che il New Komeito si offerse di sostenere il LDP avendo riscontrato maggiore offerta in termini di realismo politico rispetto al Partito Democratico e al Partito Comunista Giapponese, e il potere di tutti e due i suddetti partiti è declinato dopo la fine della Guerra Fredda.

Durante la convention biennale del mese scorso, il New Komeito ha deciso di discutere possibili emendamenti alla Costituzione, incluso l'Articolo 9 riguardante la rinuncia alla guerra, in vista delle attività all'estero delle Forze di Auto-Difesa.

Shimada ha detto che il sostegno a tali emendamenti e l'attuale spiegamento delle Forze di Auto-Difesa in Iraq non collimano con le ragioni dei membri della Soka Gakkai. Egli ha dichiarato che il gruppo buddista continua a sostenere il New Komeito perché vuole mantenere il potere attraverso le elezioni.

Yano ha aggiunto che la Soka Gakkai vuole che il New Komeito rimanga attaccato ai principi fondamentali del gruppo buddista promuovendo la pace, il welfare e la democrazia al fine di proteggere i diritti umani, la libertà religiosa e di pensiero, sostenendo che il partito continuerà ad esercitare una forte influenza sullo "pseudo-sistema bipartitico" portato avanti dal LDP e dal DPJ perché nessuno dei due partiti è in grado di controllare la scena politica senza di esso. Il LDP deve fortemente dipendere dal New Komeito perché non avrebbe la maggioranza nella Dieta e perché un numero crescente dei suoi membri non è in grado di vincere le elezioni nei collegi elettorali singoli senza l'aiuto del New Komeito e della Soka Gakkai, ha detto.

"Non esistono i presupposti perché il New Komeito debba restare per sempre con il LDP", ha detto Yano. "Ma avendo collaborato con il LDP, il New Komeito deve introdurre proposte costruttive per il LDP" per discutere problematiche come l'Iraq e lo scandalo sulle donazioni e, allo stesso tempo, mettere in chiaro la propria posizione riguardante questi problemi, ha detto.

The Japan Times: 18 Novembre 2004
(C) All rights reserved

http://www.sgeye-ar.com/komeito_english.htm

Nota: nella pagina troverete molti altri articoli interessanti sul Komeito e la Soka Gakkai.


s.
silvanos is offline  
Vecchio 07-03-2008, 01.06.30   #9
silvanos
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Riferimento: Il Buddhismo della Soka Gakkai: I Furbetti del 'Gohonzino'

Vedere Per Credere

Sì, oggi ho poco da fare e mia nonna finalmente dorme.
Tra l’altro ho ricevuto dei complimenti e il mio ego è tronfio di salute.
In più, sempre oggi, nell’Ufficio Anti-Soka i colleghi erano pochi, ma comunque dovremo allargarci ché i sostenitori aumentano a vista d’occhio.

Mi è stato segnalato una pagina dalla Sezione Controlli Telematici della nostra Organizzazione.
Ve la riporto con somma gioia, soprattutto se c’è ancora qualcuno che crede che la Soka Gakkai stia soltanto sostenendo “eticamente” il partito New Komeito, e che ci giochi a ramino durante le ore libere.

Inoltre per chi è abituato a vedere e non a “sentire”, sulla pagina campeggia anche una fotogenica fotografia della riunione già ivi menzionata del 17 Gennaio 2008. Le due bande – che ogni tanto fanno finta di non andare molto d’accordo – appaiono sorridenti e soddisfatte del loro “sano” operato.

Avvertenza: per chi crede nei “demoni”, nei fantasmi, negli spiriti maligni, nei 500 monaci redenti e vattelappesca non clicchi ASSOLUTAMENTE il tasto giallo a metà pagina con su scritto “say it”. Mi raccomando (ma come stanno messi…?):

http://www.komei.or.jp/en/news/2008/0118_02.html

Fermo restando che si avvicina il 16 Marzo e già mi prudono le mani per l’incontinente gioia – ché quasi quasi andrei o rimarrei a Milano quanto meno per vedere con che faccia festeggiano i membri ignari che ignorano – oltreché augurarvi (a voi membri) una santa paranza di sana ignoranza, vi segnalo per giunta un’ottima pagina di sano ed ottimo rinnovamento soka (c’è talmente tanta roba da recitarci almeno un’intera giornata):

http://www.sokarinnovamento.it/sr0014.html

(Giuro che non ho bevuto)


s.
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Vecchio 14-03-2008, 13.39.32   #10
silvanos
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Il LOTO: il Nuovo Sutra della politica italiana

N.B.:

messaggio su http://ilseniomormora.blogspot.com/2...rtito-per.html del 14 Marzo ore 0.58 dice nell’ultima riga: ”lascia fare alla legge causa effetto vedrai che anche loro avranno quello delle loro azioni”

Senza dubbio alcuno si tratta di membri della Soka Gakkai…

Che strano: quando iniziai a postare i miei messaggi sui forum ho pensato che anche in Italia c’era il rischio che si iniziasse a creare frattalmente la stessa situazione che c’è in Giappone, ovvero di commistione tra l’ente religioso Soka Gakkai, apolitico secondo il suo statuto, e la politica vera, parlamentare, istituzionale. E così è avvenuto.

Sottolineo che solo i membri della Soka Gakkai posseggono tale tipo di codice “buddista” tendenzialmente giudaico-cristiano.

s.
silvanos is offline  

 



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