Esperienze

Scusa, ma perchè ti interessa?

Ogni uomo è una Via unica e irripetibile, a volte si segue una forma altre volte un'altra.

Secondo me è ininfluente, cioè non è importante cosa, ma come.

I monasteri sono pieni di stupidi ed a volte un saggio lo puoi trovare anche in una prigione.

La Via per me è sudore, fatica, sofferenza e disciplina, parole che nessuno vuole più sentire, tanto meno mettere in pratica.

Si pensa che basta leggere qualche libro, frequentare qualche sedicente maestro, fare un po' di pratica e via così.
Oggi con questo, domani con quello e poi...Se son stanco mi riposo nei miei sogni, e no non funziona mica così.

Ciò che trovi facilmente non ha valore, se camminando non fai fatica è segno che stai ancando in discesa, caro mio!

Quindi se vuoi capire l'altro devi capire il suo modo a prescindere che la sua via esteriore che resta una forma priva di contenuto, sia che si tratti dell'arte della spada o la Via dell'arrotolamento delle salsicce.

La curiosità per se stessa lascimola alle scimiette degli zoo, viceversa se veramente vuoi domandare: domanda, ma nel modo giusto...

A Nicola 185: ho letto la tua esperienza di vita...Penso che a volte la vita di un uomo sia più drammatica di certi film.

Sappi che sei in ottima compagnia... ed è vero che conoscere ed ammettere le proprie fragilità è lo stumento con cui costuiamo la nostra forza.

La vita mi ha donato sofferenze molto grandi che mi hanno permesso di conoscermi, è una condizione neccessaria, siamo fatti così.

Se alla fine dei nostri giorni riusciremo ad amare il nostro destino forse non avremo buttato via il nostro tempo.

Ciao

Molto forte l'esperienza di Nicola (dal link del Wbmaster)
e vorrei riportare le ultime parole anche se non rendono completamente la storia nel suo totale.

" Succede, ahimè, che i ragazzi che soddisfano le aspettative, vengano “premiati” attraverso dei regali materiali. Un cellulare in se non è un reato regalarlo. Ma regalare un “ti voglio bene”, un “come stai”, un “sai papà ha paura di non farcela, papà è un uomo debole ed insicuro in certe occasioni”, un raccontare ai propri figli gli errori commessi in gioventù, le sofferenze patite, le gioie vissute, regalare questo significa regalare se stessi per ricevere dentro di se, da chi ti ascolta, il se stesso che c’è in lui. Mamme e Papà che leggete:” Cosa regalerete ai vostri figli domani? Nicola"

Scusa Visir, ma la mia domanda è un modo per osservare e far vedere un punto d’incontro fra vari modi di essere.
Se non ti andava di rispondere perché per te la mia domanda è superficiale, potevi evitare di venire a dire i tuoi sproloqui. Non ti ho costretto io a scrivere qui.
Se vuoi condividere il tuo modo di essere ben volentieri, ma le tue considerazioni sono fuori luogo rispetto all’argomento da me proposto.
Attieniti all'argomento in questione per favore

A corvo:
Innanzitutto gli sproloqui sono forse verità mal comprese, ma vedo che il dubbio non ti sfiora nemmeno.

E mi rendo conto che il livello e il tono della mia risposta non è stato certamente compreso da te.

Ti fermi alla provocazione senza cogliere ciò che ci sta dietro, e purtroppo non si possono spiegare certe cose... sono come le barzellette o si ha dentro l'umorismo o ciccia!

Giusto per amore di polemica ti dico che è molto maleducato censurare un'altra persona solo perchè non risponde come tu domandi.

Se sei interessato alle pratiche degli altri solo per curiosità meriti la mia "tiratina d'orecchie" viceversa se la tua domanda è: Come riuscite a cogliere l'insegnamento che và oltre la semplice forma esteriore di ciò che praticate? allora ti meriti ugualmente la "tiratina" perchè non sai porre la domanda, se mi capisci dovresti ringraziarmi, poichè potresti sembrare un superficiale a fare domande del genere.

Io penso che quando si parla della vita spirituale degli altri sia come essere invitati ad un pranzo molto importante...Non si può entrare in sala sfregandosi le mani e dire a gran voce: Allora che si mangia!
Vedi un pò se così mi capisci.

Naturalmente niente è più pertinente di quanto è fuori tema.

analizzare

Scusa se mi permetto, ma tu in cheveste e che ruolo hai per dare tiratine d'orecchie?

Nessuna veste e nessun ruolo ho visto una cosa che a me pareva storta e l'ho raddrizzata niente di più.

Se invece pensi che uno possa esprimere un'ironica critica solo se titolato allora...

E comunque non fa certo bene alle discussioni andar sempre in coro, esser piacioni non aiuta la riflessione e se uno può contribuire a una visione un pò più ampia delle altrui parole, scusa perchè no? Basta non offendere...a me pare sufficiente per aver così veste e ruolo.

Tu dici :"Nessuna veste e nessun ruolo ho visto una cosa che a me pareva storta e l'ho raddrizzata niente di più."
A te pareva storta non vuol dire che lo foosse realmente storta...anche perchè dal tuo post precedente si evidenzia che poni in questione due interpretazione del perchè e del come viene posta la domanda...per cui neppure tu sai in che modo e con che spirito viene posta indi per cui la titarina d'oorecchie mi sembrava fuori luogo...e mi è venuto da chiedere che veste avessi...che so a scuola il maestro tira le orecchie..pensavo fossi un maestro ( anche se in ambito spirituale non si usano le tiratine d'oorecchio perchè non si usano giudizi e spesso neppure opinioni)
L'hai raddrizzata che voorrebbe dire poi? che uno fa una domanda e tu la raddrizzi come pare a te?
E poi cosa ti fa pensare che le risposte siano state da piacioni? Ooforse vuoi fare il bastiancontrario tanto per distinguerti e indi per cui evidenziarti? perchè se così fosse ahi ahi meriti una tiratina d'orecchie anche tu allora