"chiamiamoli guide... o maestri (minuscoli) e Maestri (maiuscoli) quelli di Tradizione".

Se per "guide" intendi [e stando alle tue affermazioni pare proprio questo: "maestri seppur "minuscoli"] non mi pare un granché logico e coerente ti pare gentile Atisha?
Non dimentichiamo che una "guida" è tale in virtù di un obbiettivo ben preciso da raggiungere ma soprattutto conosce i pericoli, i vizi, le tendenze dell'anima per esperienza diretta poichè ha già completato un certo cammino [con alcune singolari e debite eccezioni] in termini spirituali. E quindi, non si da per nulla il caso che un Maestro autentico non riassuma in sé contemporaneamente i due aspetti: di "guida" (anche se il termine è viziato non poco - e mi chiedo se forse non sia il caso di definirlo "buon educatore"] e solo successivamente del titolo di Maestro. Maestro dopotutto è un titolo ottenuto per meriti concreti e - in genere - sono proprio coloro che impegnandosi grazie agli orientamenti della "guida" - hanno raggiunto a loro volta la destinazione, la grazia o il dono della "vista".

In virtù poi del fatto che la vera "guida" vera resti ben aldisopra di entrambi e contemporaneamente riposi nel segreto dei Cuori. Sarebbe un vero guaio che l'aspetto per così dire "sentimentale" prenda il sopravvento rivestendosi di stima sociale o di un inappropriato riflesso (comunque secondario se non in forma di "cascate" sia pur in forme disinteressatamente filantropiche) rispetto al fine della comprensione intellettuale e della progressiva realizzazione spirituale.
Senza troppi misteri o elitismi questi dopotutto sono solo consigli di massima e orientamenti che chiunque potrà reperire nei testi di autori perennialisti come René Guenon, F. Schuon, A. Cooomaraswamy, Burckardt etc. etc.
Belle letture ma....

uno dei requisiti di un maestro è appartenere a una cornice religiosa definita. ...bla bla bla

Maestro dopotutto è un titolo ottenuto per meriti concreti e - in genere - sono proprio coloro che impegnandosi grazie agli orientamenti della "guida" - hanno raggiunto a loro volta la destinazione, la grazia o il dono della "vista"

Mi pare contraddizione... lungi da me togliere meriti o aggiungerne..o creare nuove caste!
Il maestro chi lo crea se non il discepolo (o allievo) stesso? ...
Maestro non è laurea o titolo ad honorem... e sai perfettamente che non basta essere giunti a casa ed aver avuto dono di Grazia per divenire in automatica "maestro"... certo è che diventando un Individuo prima o poi per evoluzione stessa di ciò che Ti è stato Reso, si tende a non far morire i semi sparsi ma ad aiutarli a germogliare... quindi sarà il germoglio stesso a dichiararti "suo" Giardiniere ...

Belle letture..ma... Evola non fa Levi

Scusami Atisha ma il senso è chiaro. Secondo me stai ripetendo (in altre parole) esattamente il senso di ciò che ho scritto.
Non faccio fatica a capire invece che il tuo fastidio sia un'altro.
E si situa altrove.
Evola è sempre stato pericoloso. Sopratutto quando, cadendo in mano agli sprovveduti, fa di questi degli ariosofi occultisti nazisticheggianti con il mito dell'azione europeista o dei militanti di estrema destra ma comunque Evola non è stato certo un Avatar o il fondatore di una religione. Marx è riuscito a fare certamente più danni (e vittime) di un Evola.
La stessa cosa fa un Cristo quando casca in bocca a gente come Bush, alla perpetua di Arcore o un Formigoni, alla stessa maniera di un Profeta tra le mani decollanti delle Brigate Verdi di Fallujia, o il Buddha Gauthama dopo le sbornie sessantottine, i pellegrinaggi del Dharma o le jam session naufragate nelle ubbie del samsara. E non credo in tutta sincerità resti molto da aggiungere.

va tutto bene...... non è certo fastidio, forse una mia forma sforzata per esprimere lo stesso senso, fatto di percorsi apparentemente dissomiglianti.
Mente e dintorni!..nulla da aggiungere.

ma perchè non lasciamo ad ognuno la liberà di seguire il proprio maestr, senza fare confronti fra chi è meglio dell'altro? Non vale sempre la frase evangelica? Dai frutti li riconoscerete...?

Penso che queste affermazioni, seppur valide nel loro significato profondo,
vadano prese con le pinze, e si bebba porre molta attenzione e onestà prima di intenderle e usare per screditare dei Maestri contemporanei ecc...
Perché se le usassimo per guardare i frutti passati ed attuali dei "Grandissimi" Maestri, ormai riconosciuti, consacrati adorati come rivelazioni,
ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli guardandosi attorno, osservandone
l'esercizio pratico di quegli insegnamenti, ai quali questi "frutti"si rifanno.

Il maestro dovrebbe essere un faro che ci indica la direzione ma la nave dobbiamo essere noi a guidarla.

Sono in troppi a dire di seguire il maestro e finire per naufragare sugli scogli.

Senza mai dimenticare che il vero maestro è quello che si nasconde dentro di noi. Il maestro esterno può darci un poco di luce ma se non la portiamo dentro di noi non serve a niente.

Mary

Senza mai dimenticare che il vero maestro è quello che si nasconde dentro di noi.


scoprire questo senza ideologia equivale ad essere giunti a Casa...

sono d'accordo!! L'io sono è la via
e se incontri il BUddha uccidilo!!!!

"sono d'accordo!! L'io sono è la via
e se incontri il BUddha uccidilo!!!!"

..Prima di "uccidere" Buddha (o chiunque altro)...
Impara a "sopprimere"... "te stesso".