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Vecchio 06-08-2004, 17.16.29   #61
Giulma
Utente bannato
 
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
Re: La Legge del Karma

Citazione:
Messaggio originale inviato da Gianfry
A Giulio

(1° Parte...)

A mio avviso nella tua concezione della reincarnazione c’è una distorsione. Cercherò di riassumere per quanto possibile il pensiero, il karma, la legge del karma e la reincarnazione.


...





“Il Pensiero rappresenta l'Essenza dello Spirito.”

Allora, già qui dobbiamo vedere una cosa:

che cos’è lo Spirito e che cos’è il pensiero, secondo te.

“In sostanza il Pensiero spazio-temporale, a seguito della caduta di consapevolezza, e a causa della paura, è stato distorto e quindi è diventato un pensiero non puro.”

Questa può essere anche un’idea, certo. Ma non credo che le cose stiano proprio così. Se parliamo del pensiero, entrando meglio sul cosa è, allora forse possiamo vedere la cosa da un’altra ottica. Comunque, per il momento, andiamo avanti così.

“La memoria del nostro pensiero, sia esso distorto che puro, è il nostro DNA che (a livello di quark, atomo, molecola e cellula) memorizza il karma positivo e negativo (sequenza di forme-pensiero) nostro e dei nostri antenati, che noi siamo chiamati a vivere e rilasciare (solo quello negativo) per consentire l’evoluzione di tutta l’umanità (che è un’unica famiglia).”

Allora, il Karma viene memorizzato, diciamo così, volendo utilizzare questo termine, in un corpo sottile, che non è la mente. Solo lì ve ne è la consapevolezza e la maturazione. Il DNA di una persona che trasmette ad un altra un male ereditario, ad esempio, è legato al fatto che la persona che doveva ricevere quell’ ereditarietà aveva quel karma e lì doveva nascere, ad esempio.E’ in questo senso che si può introdurre il concetto di DNA con il Karma, volendo parlarne. Ma questa cosa è ben lontana dal concetto che tu hai esposto di ereditarietà del Karma commesso dagli antenati.


“Cos'è il Karma? Il karma è la registrazione biologica nel proprio DNA di tutte le forme pensiero e del relativo stato emozionale che sono avvenute nella propria famiglia ancestrale, cioè tra tutti i propri antenati, fino risalire a Adamo ed Eva.”

Non è quindi questo il Karma, vedi anche ciò che si dice nell’induismo e nel buddismo, anche se esistono anche lì interpretazioni che con il tempo sono state molto distorte, vabbè. Come ho sempre consigliato, per cercare di capire una cosa bisognerebbe andare più all’origine possibile.

“In Oriente la reincarnazione è concepita come un passaggio di un'anima da un corpo vissuto nel passato ad un corpo presente. Ma questo non è vero in quanto l’anima che si incarna in una nuova forma è sempre nuova di zecca, tabula rasa. Essa, quale essenza divina, proviene dai piani di luce e farà, nell’attuale Gioco della Vita, solo le esperienze di questa incarnazione. Il concetto orientale della reincarnazione è nato dal fatto che molte persone ricordano eventi vissuti in epoche diverse dall’attuale e quindi credono di aver vissuto altre vite, ma questi ricordi sono dovuti ai pensieri ed eventi del karma memorizzati nel DNA che riaffiorano per essere trascesi.”

Questa è una spiegazione che qualcuno ha tentato di dare per denigrare la reincarnazione. Ma questa cosa non è vera per chi ricorda, che sa benissimo che era proprio lui (o lei) in quel momento.

“Ciò che succede è che attraverso la genetica i nostri antenati ci trasmettono determinati pensieri (forme-pensiero) che hanno avuto durante la loro vita e che hanno fatto far loro certe scelte piuttosto che altre. Ma tali pensieri noi li facciamo nostri solo se li accettiamo come nostri. Se ciò non avviene, invece, allora scegliamo altri pensieri che guideranno poi la nostra vita.”

Ma che dici? Io non voglio i pensieri degli altri, già mi bastano i miei. Non direbbe chiunque così? E allora. Ma che tipo di giustizia sarebbe mai questa. La mia domanda principale, alla quale devi rispondermi in modo diretto è questa: perché uno dovrebbe avere a che fare con i pensieri e il Karma degli altri (antenati, come dici tu) che possono indurre a eventi negativi? E no, non ti sembra un pochettino, ingiusto? Che Dio è quello che crea una cosa così. Dovresti rispondermi in termini di giustizia, ossia, è giusta per te questa cosa? La ritiene buona e giusta? Una cosa giusta?

Non ti sembra più logoco e giusto credere che il Karma ognuno se lo genera per sé in base a tutto ciò che fa e quello poi sconterà?

“Se durante la mia vita non ho rilasciato la forma-pensiero della violenza, questa sarà trasmessa per via genetica ai miei discendenti (qualora io come antenato rientro in quei 144 lignaggi scelti dall’anima) i quali si caricheranno del mio karma.”

Lo vedi? E che senso ha questa cosa? E perché uno si dovrebbe caricare del Karma di un altro che non centra niente?

Ho letto anche tutto il resto che hai scritto con una certa attenzione, ma soffermiamoci adesso sulla questione che ti ho appena detto. Cerca di rispondermi su questa cosa in modo diretto, in modo che possiamo andare avanti nella discussione.

A lunedì.


Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 06-08-2004, 18.12.50   #62
atisha
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Chi insulta.."CHI"??

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Messaggio originale inviato da Giulma
Ascolta bene. Le provocazioni sono una cosa, e ben vengano se sono costruttive, il disturbare e insultare è un altra. Non è tutto la stessa cosa. Lascia perdere quello che prendo o non prendo io, non illuderti di sapere quello che prendo o che vivo.
Una persona che insulta io non la chiamo amico, ma maleducato.
Mettiamoci daccordo sui termini, che ne dici?
Serve? Non serve? E' così.

Ciao, Giulio

Non irritarti anche con me, se ho offeso il tuo Ego, ti chiedo scusa...ritenevo fossi Fuori dalla "giostra"..evidentemente mi sbagliavo..

Buone vacanze

atisha is offline  
Vecchio 07-08-2004, 12.31.02   #63
Gianfry
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La Legge del Karma

X Giulio

Caro Giulio, quello che scrivo non è tanto il frutto dello studio delle varie religioni o filosofie (occidentali ed orientali) le quali a mio avviso contengono tutte delle distorsioni (cioè verità parziali), ma è il risultato di una ricerca continua della verità che si sta facendo strada pian piano in quest’epoca particolare. Se hai la voglia di leggere il materiale del mio sito potrai scoprire molte cose interessanti e sconvolgenti. Ora passo a rispondere alle tue domande.

1) Cos’è lo Spirito? Cos’è l’anima?

Con il termine Ontologia si intende qui lo studio dell'espressione e della natura dell'Essere (cioè dello Spirito). Definiamo prima quindi cosa si intenda con espressione dell'Essere e con natura dell'Essere, dopodiché tratteremo di ciò che è e ciò che non è Essere e quindi argomenteremo il perché intendiamo il concetto di Essere come sinonimo di Spirito.
Espressione dell'Essere
Con i termini Espressione dell'Essere intendiamo le modalità con cui l'Essere manifesta la sua Essenza nei confronti di tutto ciò che sta al suo esterno, che si tratti di un altro Essere o di un non Essere. L'Espressione dell'Essere è un concetto, come l'Essere stesso, che esiste al di fuori di spazio e di tempo ed il suo studio è quindi da approfondirsi a livello puramente speculativo, discutendone quindi a livello esclusivamente teorico.
Natura dell'Essere
Con i termini Natura dell'Essere intendiamo l'origine dell'Essere, origine la quale può essere avvenuta in un altro Essere o in un non Essere. Anche la Natura dell'Essere è un concetto, come l'Essere stesso, che esiste al di fuori di spazio e tempo ed il suo studio è quindi da approfondirsi a livello puramente speculativo, discutendone quindi a livello esclusivamente astratto.
Essere e Non Essere
Definiamo con il termine Essere tutto ciò che ha una sua individualità indipendentemente dall'esistenza o meno di altri Esseri o Non Esseri. Tutto ciò che esiste nello spazio e nel tempo di per sé Non E' in quanto la sua esistenza è sottoposta alla presenza di uno spazio e di un tempo che a loro volta, in quanto dipendenti l'uno dall'esistenza dell'altro, sono da considerarsi due Non Esseri. Solo la presenza dell'Essere nello spazio e nel tempo dona Vita al Non Essere esistente nello spazio e nel tempo, ed ai concetti di spazio e tempo stessi.
Essere o Spirito
Solo il Tutto ha una sua individualità indipendentemente dall'esistenza o meno di altri Esseri o Non Esseri. Tutto ciò che è parte del Tutto ma che non è il Tutto stesso non può avere una sua individualità indipendentemente dall'esistenza o meno di altri Esseri o Non Esseri in quanto la sua individualità esiste solo ed esclusivamente in quanto frazione del Tutto e quindi esiste solo in dipendenza dal Tutto stesso e da tutto ciò che appartiene al Tutto ma non è esso stesso. Noi chiamiamo il Tutto anche con il termine Dio o Tutto Ciò che E' o Spirito.

L'Anima è da intendersi come Spirito individualizzato, intendendo con Spirito il "veicolo" o "mezzo" che porta in sé coscienza.
Un'anima è una certa "quantità" di consapevolezza, cioè di essenza divina.
La mia anima è la consapevolezza che è in me in questo momento, la mia super-anima è quella consapevolezza che entrerà in me nel prossimo futuro, nella misura in cui ascendo (evolvo).
Le nostre Anime comunicano costantemente tra loro, ma noi non ne siamo consapevoli perché lo Spirito è un'essenza che non è spazio-temporale e quindi non possiamo esserne consapevoli, se non una volta che tale Spirito si è incorporato in noi ed è diventato quindi spazio-temporale.
L'anima (detta anche corpo di luce) entra come nuova ogni volta che una persona nasce, tabula rasa. Sono poi le forme-pensiero dei genitori e degli antenati che fanno sì che nasca con una certa genetica piuttosto che con un'altra. Tale anima è però libera durante la vita di accettare o meno le forme-pensiero degli antenati. Se le accetta e vuole viverle, allora rilascia anche il karma degli antenati. Se le rifiuta, allora non deve rilasciare il karma degli antenati.
Quando si dice che le Anime sono tutte tabula rasa alla nascita di una forma fisica significa che non hanno mai avuto personalmente esperienze passate. Hanno però molte conoscenze ed informazioni indirette ottenute attraverso le esperienze delle Anime incarnatesi in passato, in quanto tutte le anime sono collegate fra loro olograficamente.
Un’Anima è "tabula rasa" nel momento in cui entra a far parte del Gioco della Vita. E' pura e quindi anche la forma è pura. Ma ben presto la forma comincia a cadere come consapevolezza e si sporca dei pensieri che gli provengono dall'esterno.
Ciò significa semplicemente che una forma fisica alla nascita è ancora in contatto diretto con la sua Anima la quale è completamente pura e possiede in sé una consapevolezza pura, che corrisponde in sostanza ad una consapevolezza tipica della prima dimensione iniziale, cioè del Paradiso. Ciò è quello che accade, ad esempio, ad un essere umano alla nascita. I neonati sono puri.
Un corpo di luce (sorgente, anima) vive sempre in un solo corpo. Spesso invece viene chiamato anima il corpo eterico di persone decedute che sono rimaste in vita sui piani eterici (perché credono nell’aldilà) e che poi si reincarnano in altri corpi fisici per questioni karmiche.
Tutte le consapevolezze degli esseri umani sono consapevolezze che hanno già vissuto in tutte le fasi di evoluzione della consapevolezza (quark, atomi, molecole, cellule, natura, animali, angeli, rettili e delfini) prima di incarnarsi in una forma umana. In questo senso quindi tutte le consapevolezze che si sono e sono incarnate in un essere umano hanno già vissuto anche in tutte le specie di animali in passato. In un certo senso questo conferma la teoria di Darwin.
Quanto sopra richiama la necessità di specificare meglio il significato di anima. Mentre un'Anima umana o di altra forma complessa si incarna in una sola forma in tutta l'espansione e contrazione di uno spazio-tempo, accade invece che un'anima di un singolo quark può rimanere incarnata sul piano fisico anche molto tempo e si trasmette da una forma all'altra. Per anima di un singolo quark Intendo l'essenza spirituale di un singolo quark (materia) o bosone (antimateria). Al centro di ogni quark vi è un nucleo di anima o spirito, cioè di essenza spirituale. Inoltre c’è da dire che ogni singolo quark o bosone è l’espressione di un pensiero elementare, cioè di una consapevolezza.
La differenza tra consapevolezza ed anima è che l’anima indica l'essenza spirituale, lo spirito, cioè la particella divina. La consapevolezza in sé è pura informazione, non è un essere. E' un conoscere, un sapere.
Per quanto riguarda la struttura dell’essere umano, esso è costituito da un’anima (detta anche corpo di luce) e da una forma. Sia l’anima che la forma sono composte da due corpi: un corpo fisico ed un corpo eterico. Esiste quindi un corpo fisico (che è sede della consapevolezza) ed un corpo eterico dell’anima, così come esiste un corpo fisico (corpo umano) ed un corpo eterico della forma. Quando un’anima si incarna, il suo corpo fisico si fonde con il corpo fisico della forma e il suo corpo eterico si fonde con il corpo eterico della forma.
Per quanto riguarda il DNA, ne esistono tre: il DNA spirituale (del corpo fisico dell’anima), il DNA eterico e il DNA del corpo umano.
Lo stesso discorso vale per la Mente: esiste la Mente dell’Anima che è una parte ed un’emanazione diretta della Mente di Dio ed esprime la consapevolezza della nostra Anima, la Mente biologica (eterica e fisica), che esprime la consapevolezza del nostro corpo. La Vera Mente è quella dell'Anima, cioè la Mente Divina. La Mente del nostro corpo è invece quella più limitata e che si basa su una comprensione della realtà non spirituale ma biologica.

2) Karma e giustizia

La tua visione del karma e della reincarnazione nasce da una distorsione causata dalla separazione. Noi ci consideriamo esseri separati, ma in realtà le nostre anime sono Unite, sono UNO con Dio. Dobbiamo ricordarci che sono le anime che conducono la danza e non le personalità, legate alla forma.
In una forma umana, la consapevolezza è stata concepita come una unica consapevolezza. Ciò significa che vi è una unica consapevolezza che è in sostanza divisa in tante forme umane, non solo nel nostro pianeta ma anche in altri pianeti ed in altre dimensioni. Essendo la forma umana la forma più complessa e la mèta ultima di qualsiasi anima di particella elementare, oltre essa non vi è un ulteriore gradino di consapevolezza da raggiungere. In questo senso tutta la consapevolezza accumulata da tutte le anime di ogni singola particella si accumula poi nella forma umana ed in tal senso la forma umana è un'unica consapevolezza. Una volta che tutta la consapevolezza umana cioè l'esperienza umana si sarà riunita, allora tale consapevolezza verrà portata alla consapevolezza originaria, cioè Dio, affinché egli abbia più informazioni sull'esperienza dello spazio-tempo e possa stabilire come proseguire nel Gioco della Vita.
Gianfry is offline  
Vecchio 09-08-2004, 09.20.46   #64
Giulma
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Re: Chi insulta.."CHI"??

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Messaggio originale inviato da atisha
Non irritarti anche con me, se ho offeso il tuo Ego, ti chiedo scusa...ritenevo fossi Fuori dalla "giostra"..evidentemente mi sbagliavo..

Buone vacanze



Non dire fesserie. Nessuna offesa, ti ho risposto un altra cosa.

Ciao, Giulio
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Vecchio 09-08-2004, 10.06.23   #65
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Re: La Legge del Karma

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Messaggio originale inviato da Gianfry
X Giulio



...




2) Karma e giustizia

La tua visione del karma e della reincarnazione nasce da una distorsione causata dalla separazione. Noi ci consideriamo esseri separati, ma in realtà le nostre anime sono Unite, sono UNO con Dio. Dobbiamo ricordarci che sono le anime che conducono la danza e non le personalità, legate alla forma.
In una forma umana, la consapevolezza è stata concepita come una unica consapevolezza. Ciò significa che vi è una unica consapevolezza che è in sostanza divisa in tante forme umane, non solo nel nostro pianeta ma anche in altri pianeti ed in altre dimensioni. Essendo la forma umana la forma più complessa e la mèta ultima di qualsiasi anima di particella elementare, oltre essa non vi è un ulteriore gradino di consapevolezza da raggiungere. In questo senso tutta la consapevolezza accumulata da tutte le anime di ogni singola particella si accumula poi nella forma umana ed in tal senso la forma umana è un'unica consapevolezza. Una volta che tutta la consapevolezza umana cioè l'esperienza umana si sarà riunita, allora tale consapevolezza verrà portata alla consapevolezza originaria, cioè Dio, affinché egli abbia più informazioni sull'esperienza dello spazio-tempo e possa stabilire come proseguire nel Gioco della Vita.


Caro Gianfry, grazie per aver risposto (a tutti, non solo ame), in modo da rendere più ampio e ricco questo dialogo. Salterei tutta la prima aprte che hai ben esposto, in quanto ci dilungheremo troppo. Posso dirti che ho letto tutto con attenzione, ma non posso essere daccordo con i significati che tu dai a termini come anima, Spirito, mente, che, non solo si allontano e di molto da antichi insegnamenti, ma non corrispondono neanche a ciò che io credo. E' solo il mio punto di vista chiaramente. Comunque, se ce ne sarà modo, possiamo parlarene in seguito analizzando con maggior dettaglio ogni termine. Leggerò anche il sito che mi hai consigliato, chiaramente.

Vorrei invece riportatri un attimino alla domanda mia iniziale, e cioè questa:

"perché uno dovrebbe avere a che fare con i pensieri e il Karma degli altri (antenati, come dici tu) che possono indurre a eventi negativi? E no, non ti sembra un pochettino, ingiusto? Che Dio è quello che crea una cosa così. Dovresti rispondermi in termini di giustizia, ossia, è giusta per te questa cosa? La ritiene buona e giusta? Una cosa giusta?"

A cui mi sembra di aver capito che quindi per te è giusto questo. Sarebbe cioè giusto che una persona debba pagare il Karma di un antenato che ha commesso delle cose e che lui non ha commesso. Anche se gli esseri sono collegati tra loro, direi anche "fratelli" e proveniamo tutti dagli stessi antenati, non mi sembra mica tanto giusto che le sperimentazioni negative di alcuni vadano a pesare su altri. Questa non è più una legge di giustizia. E su questo concetto che se vuoi, dobbiamo meglio confrontarci. Lascia stare adesso ciò che tu sai, che hai studiato, o che credi così. ragioniamo solo in termini di giustizia, per quello che ognuno ha come concetto suo profondo: ti sembra giusto che se un Dio c'è questo crei gli esseri e li metta in un sistema (mondo, universo) nel quale possono nascere ricchi e sani, o poveri e malati perchè gli ha detto male (questo è l'atteggiamento ad esempio della cultura cattolica, che dice: essendoci una vita sola allora se nasci povero e malato ti ha detto male, perchè Dio a deciso così e basta, e tu non puoi sapere perchè, no? Che assurdità), o che debbano pagare cose che hanno commesso altri?
E' solo a questo che devi rispondere.

Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 09-08-2004, 11.41.59   #66
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Re: Chi insulta.."CHI"??

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Messaggio originale inviato da atisha
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E poi, quali scuse, di che? Di parole tirate al vento, mie, tue, che cambia.

Ciao mia cara,

buone vacanze.



Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 09-08-2004, 21.27.19   #67
Gianfry
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x Giulio

Caro Giulio, ti fornisco ulteriori informazioni per rispondere alle tue ultime domande.

La Vita è un gioco in cui Dio si diverte a fare esperienza emotiva di se stesso, cioè di tutto ciò che Egli già conosce. Conoscere e fare esperienza di ciò che uno conosce son due cose diverse. E’ un po’ come la differenza tra la teoria e la pratica.
Per attuare questo piano Dio aveva bisogno di creare uno spazio-tempo (la materia) con esseri umani tramite i quali Egli potesse creare col Suo pensiero ogni possibile e immaginabile realtà e provarne le emozioni.
Perciò Dio creò da Sé (col metodo copia e incolla) tutte le anime simultaneamente a sua immagine e somiglianza, donando loro il libero arbitrio ed il suo potere creativo. Con tali doni ogni anima tramite la forma avrebbe potuto creare la propria realtà come la desiderava. Ogni anima è Spirito individualizzato, è una parte dell’essenza di Dio, e perciò ha ereditato la perfezione e l’eternità. Le anime, anche se conservano una loro individualità, sono Unite fra loro in modo olografico e quindi costituiscono un’unica consapevolezza. Quest’unica consapevolezza si trasferisce anche nella forma (materia), cioè tutte le forme umane (esseri umani) operano come se fossero un’unica consapevolezza, poiché è questa che vede Dio e non la consapevolezza della singola forma. Per Dio l’Umanità rappresenta un unico corpo in cui ogni essere umano è una cellula. Non penso che un individuo umano si possa occupare dell’esistenza di una singola cellula del suo corpo, ma vedrà il suo corpo nel suo insieme. Così come la forma umana eredita a livello genetico i geni dei genitori ed antenati (comprese le tare e le virtù), allo stesso modo eredita i pensieri, le parole e le azioni degli antenati (il cosiddetto karma) degli antenati che sono registrati nel DNA. E poiché l’umanità nel suo insieme rappresenta il corpo di Dio, tutti gli esseri umani, vissuti in tutte le epoche della creazione si sono trasmessi, di generazione in generazione, tutti i pensieri, parole ed azione da essi prodotti, che tutti insieme formano un’unica consapevolezza.

In Oriente la reincarnazione è concepita come un passaggio di un'anima da un corpo vissuto nel passato ad un corpo presente. Ma questo non è vero in quanto l’anima che si incarna in una nuova forma è sempre nuova di zecca, tabula rasa. Essa, quale essenza divina, proviene dai piani di luce e farà, nell’attuale Gioco della Vita, solo le esperienze di questa incarnazione. Il concetto orientale della reincarnazione è nato dal fatto che molte persone ricordano eventi vissuti in epoche diverse dall’attuale e quindi credono di aver vissuto altre vite, ma questi ricordi sono dovuti ai pensieri ed eventi del karma memorizzati nel DNA che riaffiorano per essere trascesi.
Quello che si trasmette a livello genetico di generazione in generazione è la consapevolezza.
Comunque ognuno di noi ha la libertà di scegliere quali pensieri coltivare. Se per esempio emerge un pensiero di un mio antenato che mi spinge al suicido io ho il potere di accoglierlo o meno in me e quindi posso decidere di non manifestare quel pensiero. Perciò non siamo obbligati a manifestare il karma dei nostri antenati.

Il problema nasce quando i pensieri dei nostri antenati si attivano inconsciamente (e questo avviene il più delle volte) e si manifestano per esempio attraverso una malattia che non accettiamo perché riteniamo di non meritarla. Questo è uno degli errori principali che commettono gli esseri umani, cioè non accettare gli eventi che la vita ci mette davanti. E ciò ci crea molti problemi perché si crea una lacerazione (conflitto) tra la personalità (che non sa) e l’anima (che sa tutto e che ha scelto quella particolare esperienza (tramite il karma).
Quando ci capita una disgrazia ce la prendiamo con Dio che è ingiusto, piuttosto che riflettere e chiederci il perché ci è accaduta la disgrazia e come possiamo uscirne fuori.
Attribuire la disgrazia ad un nostro errore commesso dalla nostra anima in una vita precedente (credenza orientale) o commesso da un nostro antenato che ce l’ha trasmesso geneticamente, che differenza fa? La forma (la persona) che subisce la disgrazia non né è consapevole in ogni caso e si trova di fronte a questo evento drammatico e non sa come affrontarlo. Un cristiano pensa che glielo abbia mandato Dio. Un buddista pensa che sta pagando un suo errore di una vita precedente, ma non sa come trascenderlo. Io, che penso che sia emerso un pensiero che aveva avuto un mio antenato che me lo ha trasmesso geneticamente, mi riconosco in quel pensiero, mi perdono e perdono il mio antenato, e tramite l’intento (volontà) lo rilascio. Perciò lo cancello dal mio DNA. Da quel momento né io né i miei discendenti dovremo vivere quella disgrazia.
Dobbiamo sapere che con la nostra volontà possiamo cambiare la nostra realtà e quindi la nostra vita.

Gianfry
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Vecchio 09-08-2004, 21.54.29   #68
atisha
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Re: Re: Chi insulta.."CHI"??

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Non dire fesserie. Nessuna offesa, ti ho risposto un altra cosa.

Ciao, Giulio


un abbraccio..e niente più!!

atisha
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Vecchio 07-09-2004, 19.00.18   #69
Sweet Cat
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Angry La legge del Karma

Ciao a tutti, sono una new entry............. il mio nome è Paola e mi interessa questo argomento e mi stavo documentando leggendo tutti i vostri post, devo dire che lo trovo un pò complesso, ma prima volevo fare una domanda e vi sarei grata se qualcuno mi rispondesse....

Il Karma e il destino sono la stessa cosa?

Si dice spesso che ognuno di noi ha un destino e non può sfuggire.... ma io mi rifiuto di crederci perchè se così fosse noi saremmo solo dei "burattini" nelle mani di un "burattinaio", questa cosa è veramente tremenda!

Voi cosa ne pensate?

Ciao a tutti
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Vecchio 07-09-2004, 20.23.40   #70
Rolando
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Re: La legge del Karma

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Ciao a tutti, sono una new entry............. il mio nome è Paola e mi interessa questo argomento e mi stavo documentando leggendo tutti i vostri post, devo dire che lo trovo un pò complesso, ma prima volevo fare una domanda e vi sarei grata se qualcuno mi rispondesse....

Il Karma e il destino sono la stessa cosa?

Si dice spesso che ognuno di noi ha un destino e non può sfuggire.... ma io mi rifiuto di crederci perchè se così fosse noi saremmo solo dei "burattini" nelle mani di un "burattinaio", questa cosa è veramente tremenda!

Voi cosa ne pensate?
Ciao Paola,
Hai ragione, il karma ed il destino sono la stessa cosa. Però non significa che noi siamo "solo dei 'burattini' nelle mani di un 'burattinaio'", al contrario significa in realtà che noi siamo completamente sovrani e abbiamo il nostro destino nelle nostre proprie mani.

Secondo Martinus ogni azione è identica all´invio di una energia che va in rotazione, e che prima o poi ritorna al suo origine, sotto forma del suo destino. In realtà non possiamo sperimentare altro che gli effetti delle nostre proprie azioni fatte in questa vita o in vite precedenti.

Ogni essere vivente ha un libero arbitrio e sperimentando gli effetti delle nostre azioni impariamo mano a mano a comprendere le leggi della vita, così cresciamo o ci sviluppiamo di vita in vita finchè non possiamo più "sbagliare", cioè non possiamo più andare contro le leggi della vita e diventiamo quindi sempre più pacevoli e sereni. L´evoluzione dell´uomo e degli altri esseri viventi ha dunque luogo tramite la reincarnazione e la legge del karma.

Quindi è giusto che "ognuno di noi ha un destino e non può sfuggire" ma ciò non significa che non possiamo creare uno destino più piacevole. La via d´uscita dal destino buio è dunque il sviluppare d´un´atteggiamento piacevole, pacevole o amorevole, inviando così delle onde di karma le quale quando ritornano creano un destino piacevole. Forse trovi interessanti i testi ed o simboli di Martinus? www.martinus.it
Ciao

Ultima modifica di Rolando : 07-09-2004 alle ore 20.26.11.
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