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Vecchio 28-03-2005, 12.42.42   #1
Gianfry
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-06-2003
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[B]La Creazione[/B]

La Creazione

Da chi è stato creato lo spazio-tempo? Perché è stato creato? Certamente ci sarà un motivo. Per spazio-tempo intendo dire tutto ciò che comprende tutte le creazioni e le specie che le popolano.
E qual è il ruolo degli esseri umani in questa creazione? Come si è sviluppato finora il processo della creazione e come si svilupperà? Quello che riporta la Bibbia (la genesi) è troppo riduttivo a mio avviso e distorto.
Personalmente ho le mie idee in proposito, ma vorrei confrontarle con quelle di altre persone che sono interessate a questo tema.
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Vecchio 28-03-2005, 14.45.50   #2
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Questa, Gianfry, è una domanda da autentico cercatore di Verità.

Ti do una risposta. A te scoprire se è in armonia o se possiede contraddizioni:

Se l'universo è stato creato, allora esiste almeno un dio genitore, se invece non è stato creato allora non esistono dei genitori e tutto è frutto di trasformazioni mentre nulla si crea e nulla di distrugge.

Nel secondo dei due casi anzidetti, esiste una sola cosa che possiede tutte le caratteristiche peculiari che noi attribuiamo a Dio e cioè onniscienza, eternità, onnipotenza: Il Tutto.

Il Tutto, l'universo visto in tutta la sua esistenza nel tempo, è l'unica cosa che include in sè il proprio opposto (il Nulla) senza per questo venirne algebricamente annullato; qualsiasi altra cosa, invece, non può ospitare in sè il proprio opposto.

Il Tutto è l'unica unità assoluta, composto di infinite sue Parti nelle quali la sua potenza è variamente distribuita attraverso differenti capacità e qualità; qualunque Sua Parte è, pertanto, a propria volta divina e sempre costituita da altre Parti che la compongono... ad immagine e somiglianza di Dio. Per questa frammentazione, qualunque Parte del Tutto può raggrupparsi con alcune altre formando un nuovo insieme più capace di partecipare alla eterna Creazione, ma l'unica cosa che non può entrare in gruppo con altro è il Tutto.

Per questo, credo provato che Dio sia il Tutto , che sia Unico e che tutte le cose siano divine, uomo compreso. Perciò, non c'è stata una creazione iniziale: la "creazione" è l'eterna venuta in esistenza di sempre nuove e diverse trasformazioni attraverso il tempo a noi relativo... mentre per il Tutto il tempo è solo una Parte.

Dio è come un immenso libro chiuso nel quale la storia e le cose sono contemporaneamente tutte presenti.
Mistico is offline  
Vecchio 28-03-2005, 14.59.27   #3
Cornelio
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Re: [B]La Creazione[/B]

Citazione:
Messaggio originale inviato da Gianfry
La Creazione

Da chi è stato creato lo spazio-tempo? Perché è stato creato? Certamente ci sarà un motivo. Per spazio-tempo intendo dire tutto ciò che comprende tutte le creazioni e le specie che le popolano.
E qual è il ruolo degli esseri umani in questa creazione? Come si è sviluppato finora il processo della creazione e come si svilupperà? Quello che riporta la Bibbia (la genesi) è troppo riduttivo a mio avviso e distorto.
Personalmente ho le mie idee in proposito, ma vorrei confrontarle con quelle di altre persone che sono interessate a questo tema.

Da quello che ne so, in brevissime parole.
Spazio+tempo+eternità
Lo spazio, al di fuori della creazione, è eternamente infinito in tutte le direzioni, e non ebbe mai un principio; e dato che Iddio, spazio ed eternità sono identici, allora pure Dio che riunisce in Sè tutti questi concetti, è anche senza principio, poi che un principio di Dio è altrettanto impossibile di pensare, quanto il principio nel divenire dello spazio infinito, e con esso del tempo eterno.
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Tutto ciò che ora è materia, una volta era sostanza spirituale libera, che uscita volontariamente dal buon Ordine di Dio, basandosi sù falsi e stolti impulsi e stimoli, si assodò; perciò la materia non è altro che dello spirituale giudicato, induritosi da se stesso; oppure, con altre parole non è che un'involucro rozzo e pesante che avvolge lo spirituale.
ciao
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Vecchio 28-03-2005, 18.52.06   #4
Mr. Bean
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Seconde mi si tratta di domande "pericolose". Se ci chiediamo chi ha creato cosa, arriveremo ad un punto in cui qualcosa o qualcuno non sarà stato creato ma sarà esistito da sempre. Forse è la mente che ci pone questi quesiti, o chi altro? Per me è assai complicato riuscire a dare una risposta corretta a questi quesiti....
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Vecchio 28-03-2005, 20.11.25   #5
Cornelio
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Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Seconde mi si tratta di domande "pericolose". Se ci chiediamo chi ha creato cosa, arriveremo ad un punto in cui qualcosa o qualcuno non sarà stato creato ma sarà esistito da sempre. Forse è la mente che ci pone questi quesiti, o chi altro? Per me è assai complicato riuscire a dare una risposta corretta a questi quesiti....

Secondo me non si tratta di di domande "pericolose".
L'Uomo ..in quanto tale, essendo dotato di corpo,anima e spirito (la Trinità dell'Uomo), è spinto dal suo Interiore Spirito alla ricerca della Verità: sulla vita, sulla morte, sull'universo e su tutto quanto lo circonda; se cosi non fosse potremmo chiamarci Uomini?
Pensi forse che a una mucca in una stalla gli può interessare qualcosa d'altro se non una greppia colma di buon fieno?
Pensaci..rifletti!
con simpatia

Ultima modifica di Cornelio : 28-03-2005 alle ore 20.14.40.
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Vecchio 28-03-2005, 20.30.28   #6
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Secondo me non si tratta di di domande "pericolose".
L'Uomo ..in quanto tale, essendo dotato di corpo,anima e spirito (la Trinità dell'Uomo), è spinto dal suo Interiore Spirito alla ricerca della Verità: sulla vita, sulla morte, sull'universo e su tutto quanto lo circonda; se cosi non fosse potremmo chiamarci Uomini?
Pensi forse che a una mucca in una stalla gli può interessare qualcosa d'altro se non una greppia colma di buon fieno?
Pensaci..rifletti!
con simpatia

Io distinguo tra ciò riguarda l'uomo e quanto lo circonda, da un lato, mentre sapere se è nato prima l'uovo o la gallina,, credo non serva a nessuno. Così come immagino sia inutile chiederci chi ha creato cosa. E' come voler prendere l'acqua del mare e volerla mettere in un secchiello!
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Vecchio 28-03-2005, 22.34.32   #7
Cornelio
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Io distinguo tra ciò riguarda l'uomo e quanto lo circonda, da un lato, mentre sapere se è nato prima l'uovo o la gallina,, credo non serva a nessuno. Così come immagino sia inutile chiederci chi ha creato cosa. E' come voler prendere l'acqua del mare e volerla mettere in un secchiello!

Scusami ma non ti capisco..o forse non ho proprio capito quello che volevi dire.
Se già la stessa filosofia a mio avviso altro non è se non la spiegazione che lo spirito umano da a se stesso della costituzione del mondo, la spiritualità non pensi che cerchi una spiegazione di questa spiegazione?
In un forum di spiritualità di cosa si dovrebbe parlare?
Non certo di svuotare il mare in un secchiello, ma nemmeno di parlare del Mare solo per farci il bagno!
Oppure mi sbaglio?
Sempre con simpatia
Cornelio is offline  
Vecchio 29-03-2005, 08.40.35   #8
Mr. Bean
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Scusami ma non ti capisco..o forse non ho proprio capito quello che volevi dire.
Se già la stessa filosofia a mio avviso altro non è se non la spiegazione che lo spirito umano da a se stesso della costituzione del mondo, la spiritualità non pensi che cerchi una spiegazione di questa spiegazione?
In un forum di spiritualità di cosa si dovrebbe parlare?
Non certo di svuotare il mare in un secchiello, ma nemmeno di parlare del Mare solo per farci il bagno!
Oppure mi sbaglio?
Sempre con simpatia

Provo a risponderti così... è risaputo che l'uomo riesce ad andare dappertutto fuorché dentro di sè. Ora se parliamo di creazione, significa che esiste un creatore, ma.... il creatore chi l'ha creato? Si è creato da sè oppure è il creato ad essersi creato da sè? Cambia qualcosa a sapere chi abbia creato chi o cosa?
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Vecchio 29-03-2005, 21.17.43   #9
kantaishi
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Messaggi: 1,885
La visione di Donald Walsh.

Dio crea il non-Dio per comprendere Dio.
Ma il non-Dio non esiste e allora bisogna dividere Dio in tanti non-Dio,che però sono Dio ,in modo che Dio veda un finto non Dio.
Così Dio crea una infinità di non-Dio e la creazione va avanti all'infinito perchè ,più numerosi sono i non-dio e più Dio vede chiaro in se stesso.
In questo senso vale la massima indù:"Io sono Dio,uno senza secondo."
Sì,ma sono Dio in senso assoluto,in quanto tutte le mie parti derivano dalla frantumazione del Tutto che è Dio.
Se invece parliamo in senso relativo,allora io sono una parte,un pezzo di Dio.Ma questo pezzo viene dal Dio"intero"e pertanto io sono Dio,uno senza secondo.
Ma queste sono chiacchiere che portano dove?
Dice l'amico jesus:

"Dove due di voi saranno uniti in nome mio,io apparirò."

Cioè? Cioè vuol dire che "con-prendere"vuol dire"prendere-con"
e cioè bisogna capire le cose in due,almeno in due ,altrimenti tutti i discorsi rimangono chiacchiere e basta.

Kantai,un pezzo di Dio.
kantaishi is offline  
Vecchio 29-03-2005, 23.44.12   #10
Gianfry
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Chi è Dio (prima parte...)

Intendo qui riportare un ragionamento logico sull'esistenza di Dio che risuona in me. Poi esporro il concetto di creazione che ho elaborato.

Dimostrare che Dio esiste è forse la dimostrazione più difficile che ci possa essere. Vediamo comunque di fare del nostro meglio.

Da dove partire? Allora, tutto ciò che esiste è definibile a parole: essere umano, pianeta, penna, tavolo, pensiero, visibile, non visibile, bello, positivo, negativo ecc. Tutto ciò che conosciamo in dettaglio ed anche tutto ciò che non conosciamo in dettaglio è definibile. Ciò che non conosciamo, semplicemente lo definiamo "non conosciuto", se intendiamo con conoscenza la comprensione approfondita di un qualcosa. Ma anche "non conosciuto" è una definizione.

Ora, definire qualcosa significa che esiste. Se non esistesse non potremmo definirlo. Ogni parola che conosciamo ha un significato, altrimenti non esisterebbe. Se esiste ha un significato, e quindi è.

Tutti noi conosciamo la parola Dio. La usiamo in diversi modi. Chi per intendere il "padrone" di tutto ciò che esiste e giustiziere di tutto e di tutti, chi per intendere la divinità che è in ogni cosa, chi per intendere ciò che non si può conoscere (agnostici), chi come me per intendere ciò che ha creato lo spazio-tempo ed è la Verità pura. Chi per intendere qualsiasi altra definizione. Questo non ha importanza. Ciò che conta è che la parola esiste.

Ora, voi direte, ma ci sono un sacco di parole che esistono ma indicano pure fantasie. Ad esempio, le parole "cartone animato", "fantasia", "inesistente", rappresentano tutte un pensiero che indica un qualcosa che non è reale. Ma il fatto che non sia reale non significa che non esista. La realtà che viviamo noi qui è la realtà fisica di 3° dimensione del pianeta Terra. E dire che non è reale significa semplicemente che non esiste nella NOSTRA realtà, cioè quella terrestre fisica di 3° dimensione. Ma il fatto stesso che esista tale pensiero significa che è. E quindi da qualche parte è. Non nel nostro piano di realtà, ma in qualche altro piano. Quindi il concetto di Dio che ognuno ha esiste come realtà da qualche parte. Ma quello che a noi interessa è dimostrare che esista Dio, e dato che è una ed una sola la definizione che vogliamo trovare, allora significa che tra le definizioni di Dio dobbiamo trovarne una sola. E se la troviamo in modo logico, allora significa che quella definizione indica Dio. Perché?

La logica porta sempre a conclusione vere anche se non assolute. E la verità assoluta è una sola. Il che vuol dire che un ragionamento logico non porterà mai a due conclusioni differenti se il nostro obiettivo è trovare una sola definizione di verità. Se dimostriamo cioè che una cosa è vera in modo logico, allora quella cosa è senz'altro vera. Possono esserci altre verità, ma quella di certo è vera. E significa che, se altre definizioni dello stesso concetto contrastano con quella trovata in modo logico, allora o non sono vere o indicano con lo stesso termine un altro concetto.

Se troviamo in modo logico la Verità, cioè la conoscenza pura, allora quanto dimostrato logicamente non può che essere vero. Perché se voglio dimostrare una cosa precisa, in questo caso l'esistenza della Verità (cioè di Dio), e lo dimostro in modo logico, allora non può che essere vera quella definizione.

Ogni pensiero se viene espresso significa che esiste e che è. Perché tutto è pensiero. Sia dentro che fuori dallo spazio-tempo. Anche il non spazio-tempo è. Ma in quanto non spazio-tempo, per forza non ha una forma energetica come quella dello spazio-tempo, dato che l'energia come da noi conosciuta è la base dello spazio-tempo. Se lo stampo energetico fosse lo stesso sia dentro che fuori dallo spazio-tempo, allora non ci sarebbe tale distinzione. Ed anche il fatto che lo spazio-tempo esista come concetto, indica che esista un qualcosa che non sia spazio-temporale, cioè che non abbia spazio e non abbia tempo, cioè sia indefinito. E dato che spazio e tempo sono caratteristiche intrinseche dello spazio-tempo, allora il non spazio-tempo non avrà tali caratteristiche. E quindi il non spazio-tempo non ha forma energetica ed è indefinito.

Ogni pensiero che esiste nello spazio-tempo esiste anche al di fuori di spazio-tempo, perché tutto è polarità per tenere tutto in equilibrio. Perché deve esistere l'equilibrio?

Un qualcosa esiste solo se lo si può definire. Ma se si può definire una cosa, allora significa che esiste anche il suo non-essere, altrimenti non potremmo definirla. Se esiste l'essere, allora esiste anche il non essere. Perché se esistesse solo l'essere, allora esso coinciderebbe con l'infinito, ma l'infinito è infinito! E' definibile con la parola infinito solo nello spazio-tempo dove tutto è energia e quindi finito. Nel momento in cui una cosa è definibile, esiste anche il suo non-essere altrimenti non sarebbe definibile.

Il fatto stesso che la parola infinito esiste, significa che l'infinito esiste. E non è altro che ciò che non è definito, cioè è il non spazio-tempo. E quindi il non spazio-tempo esiste!
La parola equilibrio esiste, ed indica un qualcosa che è bilanciato, che non è sbilanciato né da una parte né dall'altra. Ma se esiste tale parola, esiste anche il suo non-essere, il non equilibrio. E cosa fanno equilibrio e non equilibrio assieme? Non esiste un concetto che possa fondere tali due concetti! Non sono due polarità! Se fossero due polarità, allora sarebbero simili e complementari.

Simili significa che vivono la stessa realtà. Possono equilibrio e non equilibrio convivere in una stessa realtà? Ad esempio, bello/brutto, unità/separazione, positivo/negativo, alto/basso, e tutti i pensieri ed i loro rispettivi poli possono convivere nella realtà. Ma possono il pensiero di equilibrio e non equilibrio convivere nella stessa realtà? Non possono. Perché vivere nella stessa realtà significa che possono convivere. Ma equilibrio e non equilibrio possono convivere solo in una realtà distorta. Perché bilanciato e non bilanciato non sono poli di uno stesso pensiero, sono i due stati fondamentali dello stesso concetto di pensiero.

Tutto è pensiero ed il pensiero stesso può essere bilanciato o non bilanciato. Se è bilanciato è puro e non distorto; se non lo è, è impuro e distorto. Il termine equilibrio è un sinonimo di purezza, ed è ovvio che lo stato più elevato di un pensiero e quindi di una realtà sia la purezza, cioè quindi l'equilibrio. In altre parole, armonia. E l'armonia si ha solo in uno stato di equilibrio, e quindi di purezza. Quindi purezza e non purezza non possono convivere, e se convivono c'è distorsione della realtà.

Complementari significa che si possono fondere in un unico pensiero. Ma il pensiero stesso di equilibrio rappresenta proprio lo stato di "fusione" o "equilibrio" delle polarità, e quindi di tutti i pensieri, compreso il pensiero di pensiero! Ed in quanto stato fondamentale del pensiero stesso, non può convivere con il suo non-essere, cioè con il non-equilibrio, perché verrebbe meno il concetto di purezza ed equilibrio come stato perfetto a cui tendere. E vi è forse qualcuno che non tende alla perfezione?

La perfezione è da intendere come lo stato puro, di equilibrio e di armonia. Ed ogni livello evolutivo ha il suo stato di perfezione. Cioè il suo stato di purezza. Quindi la perfezione o purezza esiste per ogni livello vibratorio in tutto lo spazio-tempo. Ed è questo a cui dobbiamo tendere. Ad essere cioè la purezza del momento.

Quindi i pensieri di equilibrio e non-equilibrio non sono due polarità, e quindi non coesistono in uno stato puro.

Ogni pensiero, di una polarità o di un'altra, può essere in equilibrio o meno. Equilibrio significa purezza, bilanciamento e "normalità". Ad esempio, vi è un concetto equilibrato o puro di positivo, ed uno equilibrato di negativo. Queste sono le polarità pure. Vi sono poi concetti di positivo o negativo non equilibrati, cioè distorti o estremi. Ad esempio, pensieri di super-luce (fantasie) o pensieri super-distruttivi (es. pensieri di estrema violenza di alcuni film). Ogni pensiero per essere puro dovrebbe essere in equilibrio. Questo vale sia per le polarità che per il pensiero unificante le polarità.

Quindi dimostrato che tutto deve essere in equilibrio per essere puro, e che il pensiero di Dio esiste anche al di fuori di spazio-tempo, allora significa che al di fuori di spazio e tempo esiste ogni definizione di Dio possibile, ma solo quella in equilibrio è pura.

Ora, il punto più interessante: se esiste Dio nel non spazio-tempo significa che non ha forma energetica ed è non-definito, dato che tale è il non spazio-tempo. I pensieri che esistono nello spazio-tempo esistono anche nel non spazio-tempo, ma non hanno forma energetica e non sono definiti, in quanto il non spazio-tempo abbiamo detto essere senza forma energetica e non definito. Ciò significa che tutti i pensieri al di fuori di spazio-tempo sono, cioè esistono, ma non sono definiti. Quindi tutti i pensieri sono all'interno di un qualcosa di non definito. E dato che possiamo definirlo con il termine non-definito, significa che è. Ma se è significa che è vero ed esiste!
Gianfry is offline  

 



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