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Vecchio 15-09-2005, 14.11.51   #101
Dunadan
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Messaggio originale inviato da Brucus

Come vedi, Dunadan, nel campo dello spirito non sono più validi i procedimenti della scienza, i metodi, le dimostrazioni, le teorie, tutte patrimonio della razionalità e della logica. Il campo dello spirito prescide da tutto questo per essere retto da ciò che attraverso l'intuizione percepiamo come "regole superiori" che, come bambini, ignoriamo, fidandoci della mano di nostro padre che saprà condurci per il cammino cha non ha mai avuto un inizio ne avrà mai una fine.

Non è mai troppo ripetere che tutto questo è soltanto ciò che sperimento in me stesso, sicuramente per tanti altri sarà completamente diverso

Ok, la tua concezione spirituale non prevede metodi.
Si potrebbe dire che sia il "Metodo dell'abbandono a certi sentimenti".

Perchè hai scelto questa via?
Il motivo principale è che l'altra via (che manteneva il dubbio)non ti dava certezze su cui appoggiarti?

Ed è qui che si pone un altro problema, si sceglie il "metodo della fede" per "utilità" ?
Chiedo questo anche per legarmi al discorso di Mistico.

Ma un metodo dell'utilità dentro di voi è accettato? Dentro di me non riesco ad accettarlo.

Ultima modifica di Dunadan : 15-09-2005 alle ore 14.13.04.
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Vecchio 15-09-2005, 14.16.59   #102
Dunadan
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Messaggio originale inviato da Mistico

I "metodi" servono per crescere, ma prima... bisogna nascere e non sta a noi scegliere quando e come farlo e tantomeno sta a noi decidere cosa essere. Possiamo solo percepire quel che saremo (e non sempre) ed a volte confondiamo questa percezione con un nostro progetto... [/b]

Prima bisogna nascere? Interiormente?
Ecco, ma chi ci dice che questa cosa che dici sia vera o meno? La tua fede.
Se è la tua fede, significa che parti da un tuo pre-concetto, che vuoi mettere prima del metodo.

Secondo me, il metodo deve nascere all'inizio, deve dare subito un ordine, altrimenti ciò che per te verrebbe prima, sarebbe solo disordine, non-metodo, metodo del preconcetto.
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Vecchio 15-09-2005, 19.12.11   #103
Mistico
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Messaggio originale inviato da freedom
Ma come si fa a sapere qual'è il nostro destino?
Ah... E' facile: VIVI !. E' la tua natura animale quella che ignora, solo quella!

Una buona parte del tuo destino la conosci già perchè é il tuo passato... presto conoscerai Tutto il tuo destino!

Se poi lo vuoi conoscere tutto adesso, basta che rinunci al tuo futuro cessando la durata della sola tra le tue due nature che può cessare. Se fai questo, anche questo sarebbe satato nel tuo destino.


Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
Prima bisogna nascere? Interiormente?
Ecco, ma chi ci dice che questa cosa che dici sia vera o meno? La tua fede.
Se è la tua fede, significa che parti da un tuo pre-concetto, che vuoi mettere prima del metodo.

Secondo me, il metodo deve nascere all'inizio, deve dare subito un ordine, altrimenti ciò che per te verrebbe prima, sarebbe solo disordine, non-metodo, metodo del preconcetto.
Duna, si, ...come vuoi tu.

Con tutto il rispetto che ho per te, devo chiarirti che siamo troppo lontani per poterci capire a vicenda.

Basta osservare che secondo te io sarei una persona di "FEDE" eheheh... Cosa vuoi che serva spiegare?

Se vai indietro o ti carichi del fastidio di leggere almeno qualcuno dei miei attuali oltre 1800 posts... forse trovi anche più risposte rispetto alle possibili domande che ti potrebbero venire in mente adesso

Scusa ma ripetermi non mi piace.


P.S.
Scusami, oggi sono un po' giù.

Ultima modifica di Mistico : 15-09-2005 alle ore 19.17.33.
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Vecchio 15-09-2005, 22.19.12   #104
Brucus
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Messaggio originale inviato da Dunadan
Perchè hai scelto questa via?

Non ho scelto di fare ma di accettare un percorso già tracciato da una Coscienza che è me stesso oltre i limiti dell'io.
Per renderlo più chiaro prenderò in prestito una bellissima citazione che Kantaishi ha postato oggi in un altro thread:

"Bene non è, hai seminato e ora devi raccogliere."
E sapendo che questa è la Voce del Silenzio, obbedirai.
Ma non obbedirai come s'Ei fosse un generale, ma obbedirai
sapendo che quella è la voce del tuo cuore."


Ora dimmi Dunadan, come ci si può capire se tu hai posto tutta la tua fede nella ragione, e ti sei imposto di non uscire mai dai suoi limiti, e io ti sto dicendo cose che non appartengono alla ragione e quindi per te inaccettabili? Come possiamo ricondurre alla ragione ciò che ragione non è?
Sono d'accordo con Mistico quando dice che siamo troppo lontani per capirci a vicenda.
Eppure non necessariamente deve essere così. Ho postato due riflessioni di Einstein dove dimostra che la ragione e lo Spirito possono convivere armoniosamente e anzi, complementarsi a vicenda.

Dunadan, senza assolutamente nessuna intenzione di far della polemica, non credi che certe domande, invece di farle a noi, dovresti fartele a te stesso? Farti venire il dubbio che non siamo solo una mente in un corpo fisico. Fai troppo affidamento nella tua ragione impedendoti di esplorare orizzonti del tuo essere che la ragione non potrà mai nemmeno immaginare.

Pensaci.

Ciao
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Vecchio 16-09-2005, 02.26.39   #105
Mistico
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Ho risposto a Dunadan piuttosto male, me ne rendo conto e faccio ammenda. Scusami Duna.

Ti rispondo:


Le verità che possiamo riconoscere dipendono sempre dalla nostra disponibilità ad accettarle. Quindi non ha senso il “chi ci dice che… …la tal cosa sia vera?” perché è un’obiezione insensata: Chiunque ce l’avesse “detto”, andremo facilmente a ripeterci il quesito girandolo in “chi ci dice che… …Tizio ha davvero titolo per esser creduto?” e così via.

Se crediamo, potrà essere per fiducia, nel quale caso possiamo credere anche al famoso “asino che vola”, oppure possiamo credere per logica coerenza, nel quale caso crederemo solo a quanto le nostre capacità astrattiva e speculativa ci consentiranno di riconoscere una coerenza.

Allora cosa dedurre? Evidentemente che per aver fede non serve avere una mente brillante ed una particolare cultura, perché sarà sufficiente la volontà di credere. Mentre, credere per conoscenza, implica la capacità di saper riconoscere le cose per dunque saperle scegliere, dopo averle vagliate.

Ebbene, il metodo per arrivare a riconoscere ed accettare una verità, in campo spirituale non esiste come condizione sufficiente. Serve un’intuizione prima, serve la fortuna di trovare durante la propria vita un “input” che dia inizio a tutta la progressione volta al riconoscimento ed alla completa (per quanto possibile) visione della “verità” in questione.

L’attimo in cui ci perviene la detta intuizione o “input” è la nostra “nascita”. Prima di essa il concetto ci era estraneo ed ogni altro nostro correlato concetto era necessariamente errato, almeno parzialmente.

L’intuizione costituisce la cosiddetta “illuminazione” e la “via della ricerca” è lo studio, il rimuginare, il confrontare, il verificare… mirati al raggiungimento dell’oggetto del nostro desiderio che è la tale “verità”.

Se non hai idea di cosa sia il vero, non puoi trovare l’adatto “metodo” che ne costituisca la “via” di conoscenza.

Ogni diversa meta ha le sue strade e le strade si scelgono in funzione della meta, non viceversa; ma se non si ha idea di dove andare, il miglior “metodo” è non partire, per risparmiarsi il dover poi tornare indietro (soprattutto oggi col prezzo che c’è della benzina…). Bisogna prima ricevere una scintilla di vera illuminazione, altrimenti è una scintilla che ti da solo fuoco al “culto” e basta (puoi pure togliere la “t”).

Concludo dicendo che in campo spirituale le verità possono esserlo davvero se le abbiamo cercate con tutto noi stessi e non perchè le abbiamo accolte per sentito dire.

Quindi, il "Chi ci dice" = "Tizio ci dice che..." ed è un metodo errato.

Il metodo spirituale è "veder bene che è davvero così".

E niente di più.

Ciao!

Ultima modifica di Mistico : 16-09-2005 alle ore 02.34.46.
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Vecchio 16-09-2005, 14.16.09   #106
Dunadan
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Messaggio originale inviato da Brucus
Non ho scelto di fare ma di accettare un percorso già tracciato da una Coscienza che è me stesso oltre i limiti dell'io.
Per renderlo più chiaro prenderò in prestito una bellissima citazione che Kantaishi ha postato oggi in un altro thread
Allora ti chiedo perchè hai scelto di accettare quel percorso.
Cosa intendi per coscienza? Sarebbe una sorta di presentimento interiore? Perchè dai il presentimento interiore come certo?

Citazione:
Ora dimmi Dunadan, come ci si può capire se tu hai posto tutta la tua fede nella ragione, e ti sei imposto di non uscire mai dai suoi limiti, e io ti sto dicendo cose che non appartengono alla ragione e quindi per te inaccettabili? Come possiamo ricondurre alla ragione ciò che ragione non è?
Questo è un altro problema che mi tormenta, perchè siamo così diversi nelle nostre concezioni?
Io non ti capisco, forse tu non capisci me, entrambi pensiamo di aver scelto la via giusta. Io sto cercando di indagare cosa porta te a scegliere quella via. Interrogandoti, ma senza costringerti per forza alla mia via.

Citazione:
Dunadan, senza assolutamente nessuna intenzione di far della polemica, non credi che certe domande, invece di farle a noi, dovresti fartele a te stesso? Farti venire il dubbio che non siamo solo una mente in un corpo fisico. Fai troppo affidamento nella tua ragione impedendoti di esplorare orizzonti del tuo essere che la ragione non potrà mai nemmeno immaginare.

Devi ancora conoscermi.
E' strano che mi chiedi se ho dubbi. Aspetta, ti faccio leggere un messaggio che è all'interno di questo stesso post:

Citazione:
Ma nel metodo migliore, non sarebbe necessario mantenere un margine di "dubbio" ? (visti i limiti umani)

Anche gli scienziati, dopo aver studiato leggi fisiche, possono comunque ricordarsi di mantenere un margine di dubbio (loro infatti sanno che la loro mente è limitata e i loro sensi possono ingannarli).
E' un po' come indossare due maschere, una per quando si lavora a lavori scientifici che si ritengono sicuramente veri, l'altra per quando si smette di lavorare e si guarda con occhio critico il proprio lavoro (mettendo in dubbio i propri strumenti di lavoro : mente e sensi).

Questo mio discorso, a voi spirituali, dimostrerà quanto io sia poco propenso a fare della scienza una fede.

Anche voi conoscete il Dubbio?
O siete certi?

Il mio "metodo" prevederebbe la possibilità (dubbio) che tutto ciò che penso razionalmente sia errato.
Così vengo qui da voi a chiedervi perchè anche voi non avete i dubbi che ho io !

ciao
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Vecchio 16-09-2005, 14.38.36   #107
Dunadan
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Messaggio originale inviato da Mistico
Ho risposto a Dunadan piuttosto male, me ne rendo conto e faccio ammenda. Scusami Duna.
Sicuramente non è facile capire chi abbiamo davanti attraverso un forum. Poi...siamo talmente tanti...
Così si rischia di diventare dei "simboli" per gli altri... come ad esempio io per voi sono il simbolo del materialismo.
Sicuramente io non avrò memorizzato efficacemente le tue posizioni...
Citazione:
Ti rispondo:
Le verità che possiamo riconoscere dipendono sempre dalla nostra disponibilità ad accettarle. Quindi non ha senso il “chi ci dice che… …la tal cosa sia vera?” perché è un’obiezione insensata: Chiunque ce l’avesse “detto”, andremo facilmente a ripeterci il quesito girandolo in “chi ci dice che… …Tizio ha davvero titolo per esser creduto?” e così via.
MA insomma... si può comunque dare un certo credito a qualcuno, più che a qualcun'altro. E' per questo che è importante conoscere il metodo di qualcuno, prima di dare credito a ciò che dice.
Più il suo metodo ci convince, più credito daremo alle sue parole. Ad esempio, senza offesa, io non dò troppo credito alle descrizioni dell'universo di chi mi dice che il suo metodo è la fede, perchè non condivido quel metodo. E' normale.


Citazione:
Ebbene, il metodo per arrivare a riconoscere ed accettare una verità, in campo spirituale non esiste come condizione sufficiente. Serve un’intuizione prima, serve la fortuna di trovare durante la propria vita un “input” che dia inizio a tutta la progressione volta al riconoscimento ed alla completa (per quanto possibile) visione della “verità” in questione.

L’attimo in cui ci perviene la detta intuizione o “input” è la nostra “nascita”. Prima di essa il concetto ci era estraneo ed ogni altro nostro correlato concetto era necessariamente errato, almeno parzialmente.

L’intuizione costituisce la cosiddetta “illuminazione” e la “via della ricerca” è lo studio, il rimuginare, il confrontare, il verificare… mirati al raggiungimento dell’oggetto del nostro desiderio che è la tale “verità”.

Se non hai idea di cosa sia il vero, non puoi trovare l’adatto “metodo” che ne costituisca la “via” di conoscenza.

Ogni diversa meta ha le sue strade e le strade si scelgono in funzione della meta, non viceversa; ma se non si ha idea di dove andare, il miglior “metodo” è non partire, per risparmiarsi il dover poi tornare indietro[/b] (soprattutto oggi col prezzo che c’è della benzina…). Bisogna prima ricevere una scintilla di vera illuminazione, altrimenti è una scintilla che ti da solo fuoco al “culto” e basta (puoi pure togliere la “t”).

Concludo dicendo che in campo spirituale le verità possono esserlo davvero se le abbiamo cercate con tutto noi stessi e non perchè le abbiamo accolte per sentito dire.

Quindi, il "Chi ci dice" = "Tizio ci dice che..." ed è un metodo errato.

Il metodo spirituale è "veder bene che è davvero così".

E niente di più.

Comunque il discorso è quello che avevo capito anche prima, tu poni il metodo come una cosa secondaria che arriva dopo aver conosciuto la verità attraverso una illuminazione/imput/scintilla... (ciò che prima ho chiamato atto di fede).
Per me invece il metodo deve venire prima, perchè altrimenti non si può dire se la verità che crediamo sia vera lo sia veramente, perchè non abbiamo avuto un metodo per saperlo. O meglio, era il metodo della fede (non ti arrabbiare, ma a me quello che mi descrivi appare come un atto di fede).

Hai detto che non puoi trovare il metodo adatto se non conosci il Vero. Io non capisco come fai a riconoscere cosa è vero se non hai un metodo che ti dia ordine.
Il metodo può essere trovato inizialmente anche senza conoscere il vero, è uno strumento dell'uomo smarrito e DUBBIOSO che cerca di fare ordine dentro di se. Potrebbe essere un metodo errato.
L' illuminazione/imput/scintilla non posso porle come vere a priori, perchè in quando uomo smarrito che cerca di avere un metodo, quello sarebbe un atto senza metodo, confuso... di fede.

Il tuo metodo "iniziale"(quando dici di trovare la verità) è, secondo il mio linguaggio, un atto di fede; mentre, secondo il tuo linguaggio, qualcos'altro.
ok?
Dunadan is offline  
Vecchio 16-09-2005, 17.41.29   #108
freedom
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Messaggio originale inviato da Dunadan
L' illuminazione/imput/scintilla non posso porle come vere a priori, perchè in quando uomo smarrito che cerca di avere un metodo, quello sarebbe un atto senza metodo, confuso... di fede.
Consentimi Dunadan e anche tu Mistico un breve inserimento: scrive su questo Forum un certo Visechi che entrambi conoscete. Questo nick, straordinariamente dotato, aveva espresso una valutazione assai acuta che, all'epoca, mi conquistò totalmente: persino i più grandi Mistici contemplati dalla storia umana potevano autoingannarsi (in buona fede ovviamente) sulla natura delle loro esperienze. Quali prove essi avevano che le loro esperienze mistiche non fossero prodotte, in qualche modo, dalle loro menti? Dei deliri allucinatori in buona sostanza. Illusioni di menti sottoposte a prove che li schiacciavano.

L'unico modo per verificarlo è.......................provar e in prima persona!

Come? Non chiedetelo a me: io non ci azzecco nulla. Sono troppo ignorante. Rivolgetevi a Dio, please.

Scusate l'ardire della mia intromissione.


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Vecchio 16-09-2005, 23.08.54   #109
Mistico
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Hey, Free... Cos'è che Visechi non ha detto?

Ci credo facilmente che abbia potuto dire ANCHE questo.

Al suo confronto, la verbosità di Giovanni e di Estra sono mutismo. Visechi, fulgida bonanima, aveva il carisma del "verbo sferico", lui non parlava, lui "PALLAVA" a tutto campo. Era l'esteta del controsenso. Era il papà dell'edonismo monoloquiale ed i suoi orfani figli spirituali quì lo esaltano con la loro inadeguatezza. Quale senso di perdita!....

Aimé! ...Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno...

Ormai nell'ombra di quel sole tramontato resta il tremolante giallore di rari lumini lontani a ricordarne il fulgore... (piango sconsolato e disperato).

Grazie Free, per averlo voluto ricordare, anche se Visechi è vivo nei nostri cuori (soprattutto nel mio fegato... per essere sincero eheheh!).


P.S.
Quasi quasi lo resuscito...

Ultima modifica di Mistico : 16-09-2005 alle ore 23.25.01.
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Vecchio 17-09-2005, 00.34.22   #110
freedom
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Messaggio originale inviato da Mistico


Hey, Free... Cos'è che Visechi non ha detto?

Ci credo facilmente che abbia potuto dire ANCHE questo.

Al suo confronto, la verbosità di Giovanni e di Estra sono mutismo. Visechi, fulgida bonanima, aveva il carisma del "verbo sferico", lui non parlava, lui "PALLAVA" a tutto campo. Era l'esteta del controsenso. Era il papà dell'edonismo monoloquiale ed i suoi orfani figli spirituali quì lo esaltano con la loro inadeguatezza. Quale senso di perdita!....

Aimé! ...Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno...

Ormai nell'ombra di quel sole tramontato resta il tremolante giallore di rari lumini lontani a ricordarne il fulgore... (piango sconsolato e disperato).

Grazie Free, per averlo voluto ricordare, anche se Visechi è vivo nei nostri cuori (soprattutto nel mio fegato... per essere sincero eheheh!).


P.S.
Quasi quasi lo resuscito...

Solo Ilpe mi aveva fatto ridere così da quando sono su Riflesioni.it

Sì penso che tu hai potuto comprenderlo molto meglio di me Visechi. Quanti contraddittori ci hai fatto, eh?

E' tuttavia curioso osservare questa prospettiva: Vise mi aveva aiutato a mettere la parola fine alla ricerca. Finalmente il ragionamento decisivo, conclusivo. Che gigante quel Visechi pensavo. Ha formulato su una tastiera esattamente quel che pensavo ma non arrivavo coscientemente ad esprimere.

Finalmente avevo la certezza che desistere era la cosa giusta da fare! Oh quale immenso sollievo.........che peso mi ero tolto dalla coscienza.............che pace provavo........era solo questione di Fede. Io ce l'avevo, grazie al Cielo, e me la sarei fatta bastare.

Fu un momento importante per me. E mi portò buone cose.

Io ho preso quello che mi serviva da Visechi. E non l'ho nemmeno pagato. Tu hai preso altre cose. Tra l'altro fu merito suo se noi due dialogammo. Ti ricordi? Era la prima volta..........

freedom is offline  

 



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