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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 14-10-2005, 11.57.01   #61
Dunadan
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
Citazione:
Messaggio originale inviato da Elijah
[b]Duna... se si afferma di avere SEMPRE dubbi... non puoi che restare in silenzio, perché qualsiasi cosa dici la dovresti mettere in dubbio, quindi anche il dubbio in sé... è un vicolo senza uscita il dubbio...
E' ciò che faccio, nei "momenti riflessivi" metto in dubbio qualsiasi cosa che dico. Nulla è certezza assoluta.
Se hai letto i miei messaggi, saprai che per vivere sono costretto a ragionare come se avessi anche io qualche certezza. Queste certezze però sono solo provvisorie, avute solo per poter parlare con dei miei simili. Che esiste in me un secondo piano, quello riflessivo, che mette in dubbio tutto.
I miei dogmi hanno dentro loro stessi una "bomba ad orologieria".
Citazione:
Troppo facilmente noi ci mettiamo dalla parte di chi deve ricevere...
Per Gesù, noi siamo quelli che devono dare!!!
E chi lo sà, cosa dobbiamo fare, dici sempre che l'uomo non può sapere nulla.
Citazione:
E con ricevere, è inteso anche il ricevere la verità, la conoscienza, l'estinzione di ogni dubbio...
QUANDO INCOMINCERAI A SMETTERE DI PRETENDERE DI RICEVERE???
Questo è un discorso religioso(secondo la tua religione l'uomo deve prima di tutto essere generoso con gli altri...), non c'entra nulla coi problemi che sto ponendo.

Citazione:
E quando inizierai a dare, ad amare, ad agire...???
Complimenti, ci mancava in questo messaggio la solita lezione di vita che voi credenti pretendete di dare ai non credenti, come se solo i credenti sapessero DARE, AMARE, AGIRE. E' una frase non rispettosa del tuo interlocutore.

Ti ho detto da un'altra parte che la bontà, la generosità, la carità, non sono termini e azioni coniate per la prima volta da Cristo, ma stanno anche al di fuori delle religioni.
Dunadan is offline  
Vecchio 14-10-2005, 20.16.21   #62
alchimista_ribelle
Ospite
 
Data registrazione: 14-10-2005
Messaggi: 11
Ciao Dunadan,
non sono credente ma credo sia fuorviante pretendere di dimostrare (se tu per dimostrare intendi qualcosa che possa essere provato e ripetuto quando si vuole). Penso sia più adatto il termine sperimentare anzichè dimostrare.
alchimista_ribelle is offline  
Vecchio 15-10-2005, 23.39.34   #63
Flavio**61
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 12-03-2005
Messaggi: 388
Chiariamo i punti credenza… fede.

Prendiamo per esempio Gesù….io mi fido… di lui quindi credo… a ciò che dice.

E’ vero in alcuni casi , quando non riesci a darti risposte concrete ….credi a ciò che ti dice qualcuno perché di costui ti fidi.

Se sei alla ricerca di risposte alla famosa domanda ….ma io che campo a fare?... è probabile che se non riesci a trovare da solo risposte concrete finisci per credere a ciò che ti dice un altro.

Forse è questo che intende Elijah…..chi si fa quella domanda o crede a se stesso o ad un altro.

C’è anche un’altra situazione quella di Dunadan…non crede a se stesso e non trova nessuno degno della sua fiducia a cui credere.

Quando Dunadan cerca le risposte in ciò che propone, per esempio, la chiesa non le trova …solo perché questa non gli ispira fiducia.

E come si fa a dargli torto.

Noi cristiani siamo per cosi dire guidati da un clero dove molti componenti non si comportano da cristiani .

Basta vedere le immagini in tv del lusso del Vaticano ….personalmente mi si contorgono le budella quando vedo quelle immagini….. in simultanea nella mia mente vedo quelle dei bambini denutriti del terzo mondo.

Non è possibile portare avanti un discorso cristiano immersi nel lusso…!

La maggior parte degli utenti di questo forum che “ criticano “ il cristianesimo lo fanno proprio per motivi simili a questo …..e come dargli torto.

Io sono cristiano ….ho scelto Gesù come maestro di vita …mi fido di lui …ma per fare ciò devo fare un salto all’indietro di almeno 1800 anni….dove il suo messaggio era ancora vivo anche nel modo di vivere del clero ……poi con l’adesione a questa religione dei romani sono iniziate le “ disgrazie “.

All’epoca era proprio l’esempio di vita dei cristiani che ispirava fiducia nelle persone che erano alla ricerca di risposte alla domanda ……che cosa campo a fare ?

Personalmente nel mio piccolo e con i miei grandi limiti,” lavoro” nella mia parrocchia e in alcuni forum con l’intento di depurare il cristianesimo attuale per riportarlo com’era alle origini.

Non per convincere le persone ad avere fiducia e credere , ma per metterle in condizione di capire come stanno in realtà le cose in modo che abbiano la possibilità di fare scelte corrette.

Cioè nel caso di chi non ha fede in Gesù…dica conosco il cristianesimo delle origini e non mi fido , pittosto che dica
Vedo il clero di oggi e di certe epoche del passato e non mi fido.

Ciao Flavio
Flavio**61 is offline  
Vecchio 16-10-2005, 06.57.19   #64
paperapersa
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Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
va bene tutto Flavio, solo che l'Amore non ha etichette.
I maestri, gli illuminati, tutti quelli che lavorano per la Luce non si definiscono in alcun modo prchè sono al servizio dell'Amore e soprattutto non fanno proseliti, perchè basta il loro esempio
non cercano lodi nè ringraziamenti, gratuitamente ricevono
e gratuitamente danno.......e ovunque vanno portano gioia
paperapersa is offline  
Vecchio 16-10-2005, 10.09.25   #65
sunday01
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
x Dunadan

Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
... nei "momenti riflessivi" metto in dubbio qualsiasi cosa che dico. Nulla è certezza assoluta.
[...]
... la bontà, la generosità, la carità, non sono termini e azioni coniate per la prima volta da Cristo, ma stanno anche al di fuori delle religioni.

Sono d’accordo con te. Bontà, generosità e carità stanno anche al di fuori delle religioni.
E allora, che bisogno c’è di credere in Dio???
Che bisogno c’è di credere agli uomini???
Che bisogno c’è di credere in qualcosa??? Cioè di avere qualche certezza???
Per il fatto stesso che non sei sicuro di nulla, per il fatto stesso che ti poni delle domande e vorresti che Dio in qualche modo si manifestasse, vuol dire che senti che tutti i tuoi ragionamenti e i tuoi dubbi non ti portano alcuna certezza, ecco che cosa cerchi, una certezza…
Una certezza è che siamo vivi, adesso, qui...
Dubitare di tutto è una scappatoia per non guardare in faccia la realtà.
Avere delle certezze è mettere qualche punto fermo nella vita, se no siamo come una barca in balia delle onde che si lascia trasportare dalla corrente sia dei nostri pensieri che dell'illusione di una vita...
Comunque ti vorrei dire una cosa: chi cerca Dio non è lontano da Dio e Dio non è lontano da lui…
Se non te ne importasse nulla, non avresti posto le domande che hai posto ai credenti.
Credere vuol dire non fidarsi degli uomini e dei pensieri umani, ma fidarsi di Dio, perché “senti” che c’è ma non lo sai definire con una certezza.
Ma Dio parla per mezzo di uomini, e dove trovi amore disinteressato, lì c’è Dio che si manifesta, anche al di fuori delle religioni.
A volte c’è più fede nell’ateismo che in chi professa una religione, per questo si crea tanta confusione.
Ciao
sunday01 is offline  
Vecchio 16-10-2005, 17.14.08   #66
salvatoreR
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
Credente, come fate?

Il problema non è essere credente oppure non credente.

Che noi si creda nell’esistenza di Dio o no, che lo si consideri un’astrazione o che lo si umanizzi, attribuendogli i nostri pregi e difetti, non cambia niente, esattamente come il fatto che né lodi né biasimi possono minimamente modificare il nostro vero valore. Siamo quello che siamo e Dio esiste ed è quello che è, indipendentemente dalla nostra opinione.

Io penso che sia meglio un ateo che va incontro agli uomini e li comprende, piuttosto che un credente senza pietà.

Vi sono due modi per vedere le cose. Il modo materiale dove il concetto base è l’egocentrismo, che porta l’uomo a valorizzare se stesso in qualunque mezzo, in qualunque momento fino all’estrema crudeltà.
Il secondo altro modo di vedere, che possiamo chiamare il mondo dello spirito, ha come concetto base quello di vivere altruisticamente che, non vuol dire cessare di operare e cadere in un immobilismo; ma nel valorizzare se stesso tenendo conto dell’esigenza e dei bisogni degli altri.

Io penso che la COSCIENZA è l’unica che ci può indicare la giusta via. Essa è il termometro della nostra evoluzione di ciò che siamo dentro di noi.
Ogni errore, di cui l’uomo prende coscienza, è un gradino verso la saggezza.

Non seguo nessuna religione specifica.
Io parlo del senso religioso della vita, della religione naturale che è in ciascuno di noi, non di quelle organizzate dagli uomini.
Una religione senza preti, senza dogmi, senza riti e senza misteri.
Dio non ha bisogno di rappresentanti. Chi identifica Dio e la religione con i preti sbaglia.
Io penso che ci sia una Legge Suprema, una Causa di tutte le cose, un regolatore universale. Un Dio “incommensurabile” che è il Tutto.
Io chiamo questa mia religione, la religione dell’Amore.
Questo è il mio “Essere credente”. e non essere confuso con i dogmatici.

Riflessioni :
1) E’ credibile che tutte le cose esistenti, dall’atomo alle galassie si siano fatte da sole?
2) E le leggi che regolano tutto ciò che esiste fino agli universi, in un’armonia universali?

Ma se il “caso” è capace di far questo, allora è lui Dio e va bene lo stesso. Il nome non ha importanza.

Mi fermo qui,
Salvatore R.
salvatoreR is offline  
Vecchio 16-10-2005, 18.44.50   #67
atisha
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L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
SalvatoreR...

Citazione:
Ogni errore, di cui l’uomo prende coscienza, è un gradino verso la saggezza.


... ...

il battito di mani è per tutto ciò che hai scritto..

l'unica cosa che mi domando è...come fa un uomo a capire quali sono i propri errori per salire verso la saggezza..

credi sia possibile questa autosservazione?
atisha is offline  
Vecchio 16-10-2005, 20.01.58   #68
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
?

Capperi!! è una bella domanda...a livllo "intuitivo " credo che sia la "Dualità" essendo quindi credenti non credenti
fallible is offline  
Vecchio 16-10-2005, 20.05.44   #69
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
ps Non ho preso in cons

mi riferisco solo al riconosimento degli errori.
fallible is offline  
Vecchio 16-10-2005, 20.24.48   #70
salvatoreR
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
come fa l'uomo a capire i propri errori?

l'unica cosa che mi domando è...come fa un uomo a capire quali sono i propri errori per salire verso la saggezza..
credi sia possibile questa autosservazione?

risposta:
Il conoscere se stesso è necessario per capire i propri errori. Abituarsi a riconoscere la lunga mano dell’io. E questo avviene attraverso all’introspezione e l’autosservazione.

Senza il costante sentimento di errore, di manchevolezza, l'uomo non avrebbe
più stimolo ad agire.
L'errore lo sostanzia, lo spinge oltre l'errore, costituisce il suo tempo,
che perciò è un tempo interiore.
L'uomo è appunto questo: constatarsi sempre erroneo, ossia sempre
trascinato 'avanti', incompleto e imperfetto rispetto ad una completezza ed
una perfezione che non sono di questo mondo.
Ogni moto intimo, tradotto o no in azione, si avvicina o si distanzia dalla
pura coscienza, che è altruistica e impersonale, e si avvicina o si
distanzia dal puro egoismo, che è personale e cioè riferito solo all'io.
L'errore è sentito più lieve o più pesante in proporzione di questo
distanziarsi o di quell'avvicinarsi alla pura coscienza.

L'uomo si conosce erroneo, imperfetto, potenziale, irrealizzato in quanto
erra per natura, in quanto difettoso sé in cammino spontaneo verso il vero
se stesso, senza potersi mai dare una fine del viaggio.
Questa è l'infelicità necessaria dell'uomo, che lo fa evolve.
La fine dell'errore non è alla portata dell'uomo.

Salvatore R.
salvatoreR is offline  

 

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