[quote]Messaggio originale inviato da gyta
[b](ancora una cosa da aggiungere: )

Dove andiamo?
Ovunque e in nessun luogo: Siamo!
Semplicemente, complessamente : Siamo (!)

Eppure questa risposta "per tutti"
potrà abbracciarla chi già sia giunto
profondamente in sé a questo.. "Siamo"!

(qualcuno potrà domandare "E' questo un senso?"
Ed io risponderei.. : Cos'è il senso se non la radice svelata
di ciò che cerchiamo?)

Gyta

Salve,
e oggi la cosa è spiegata con la teoria dei Quanti e dei Quark.
la sfida di Hopenheimer alla tua intelligenza:

"Ora sono le 18,45 e tu ti trovi,ad esempio a Firenze.
Domanda:in questo preciso istante esiste la Firenze delle
ore 18,44?
Oppure una Firenze è sparita ed è immediatamente comparsa un'altra che sembra identica all'altra ma a livello di particelle subatomiche no ?"

Dalle ore 18,45 alle ore 18,48 quante volte tu sei morta e tornata a nascere?
Miliardi di volte !!

Saluti.

kantai

Rossella scrive: "I termini "inutile" e "inutilmente" hanno sempre lo stesso significato per qualunque cosa o a qualsiasi situazione tu li attribuisca quindi, anche nel caso di una "visione universale", il loro senso non cambia."

Sbagliato. Le parole non esistono, è l'uomo che attribuisce ad esse un significato e dunque questo significato è solitamente orientato alla semplice natura umana, ossia unicamente al sistema terrestre.
Dunque su scala universale i termini evaporano come acqua al sole.

Salvare la vita ad un uomo di quaranta anni
può essere utile a livello strettamente umano, poichè questo vivrà per altri 30 anni.
Ma a livello universale è assolutamente inutile dato che questo uomo morira comunque, anche dopo 30 anni, un periodo di tempo insignificante su scala universale.

"Ossignore! E tu pensi che se quegli asteriodi non fossero mai caduti loro sarebbero sopravvissuti al tempo? Non diciamo sciocchezze. Tutto inizia e tutto finisce. Un fiore nasce, sboccia, appassisce e muore... Il sole nasce, piano cala e poi muore..le stagioni iniziano e finiscono, la vita umana inizia e finisce..tutto, anche il piatto di spaghetti che inizi a mangiare prima o poi finisce.. "

Con questa frase confermi la mia teoria. tutte queste cose finiscono, dunque sono tutte inutili.

Gli uomini ci hanno lasciato n grande patrimonio, è vero.
E infatti sono stati molto utili. Senza di loro adesso per esempio non avremo la macchina, l'elettricità ecc. Ma se guardiamo queste cose con una visione più generale notiamo la loro completa inutilità: ci fanno star meglio ma per che cosa? Per morire comunque in breve tempo.

L'ho detto, l'unico modo per trovare un senso è nel futuro.
L'uomo forse lo troverà.
Per ora non esiste il senso, esiste solo il senso soggettivo, quello che ognuno si crea da se.

kantaishi la teoria dei Quanti e dei Quark si collega perfettamente con la mia teoria sulla vita

alessio dice:

Gli uomini ci hanno lasciato n grande patrimonio, è vero. E infatti sono stati molto utili.

Guarda che lo hai scritto tu, non io..

mentre qualche messaggio fa scrivevi cosìi:

Gli uomini? Dubito che resisteremo abbastanza, e quando verrà la nostra ora: a che saremmo serviti? Nulla.

poi, insisti e prosegui così:

.....tutte queste cose finiscono, dunque sono tutte inutili.

e ancora:


L'ho detto, l'unico modo per trovare un senso è nel futuro.


E io ti chiedo il futuro chi lo fà? Chi lo costruisce? Forse un albero?
Forse una pietra?
Io direi che il senso non lo troveremo nel futuro ma "nell'uomo del futuro" che io spero caldamente sia molto più intelligente di noi che perdiamo il nostro tempo rincorrendoci a vicenda.

Buona serata alessio

forse non sei entrata a pieno nell'argomento.

Perdonami, è stato un mio errore. Ovvio che non puoi essere nella mia testa.


Il concetto è talmente elevato che per esportelo adeguatamente dovrei scrivere per molto tempo, cosa che non ho la voglia di fare.


L'uomo ci prova a trovare un senso; ci prova sempre e comunque, ed è questo che gli permette di sopravivere.

L'uomo continuerà, nonostante tutto.

Meno male alessio,
che l'uomo ci proverà..almeno non sarà stato inutile

dai scherzavo, dopo tutto abbiamo condiviso e alla fine quantomeno su qualcosina siamo anche d'accordo..

Buona serata

No, Alessiob. Il senso è adesso o mai più.
Il senso non sta al di fuori, non si troverà mai al di fuori..
Al di fuori ci stanno le teorie, non il senso..
Una cosa non smette d'aver senso solo perché finisce la sua apparenza..
Il senso -a mio avviso- è percepire la natura intrinseca della cosa in questione, è scoprirne l'interezza togliendone ogni rivestimento giungerne al cuore della radice; è una connessione speciale con ciò che cerchiamo di prendere in noi, un'attenzione speciale alla sua voce.. una fusione con la sua voce; questo è il senso per me.. Se mai dovessi fare un esempio, per quanto limitato e limitante, limitativo, direi che il senso di un pezzo musicale è l'accordo nostro all'interno della sua tonalità.. Ma gli esempi.. ahimè non sono il mio forte..

La durata di una nota non da il senso,
l'accordo né da il senso; oppure una serie d'accordi non da il senso che risiede (invece) nei loro intervalli.. Non è solo un rapporto che esiste dentro le cose ma un'intesa particolare tra noi e le cose,
un ulteriore accordo tra noi e quelle che lo rende totale..

Fuori stanno le teorie, dentro sta il senso (che non è direzione ma accordo -come quello musicale); fuori stanno i pensieri con un inizio ed una fine, dentro sta la tonalità senza inizio e senza fine..

Od ancora il senso è il fine ed il mezzo coincidenti..
Il senso è il volto stesso delle cose,
dove osservatore ed osservato sfumano nella medesima melodia..

Gyta

gyta sono con te!!!!

<un bacio rugy

Ciao.. Rugy

Un baciotto.. a te!!

(sentivo una certa.. "presenza"! )



Gyta