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Vecchio 22-01-2006, 12.26.12   #31
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Data registrazione: 14-01-2005
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Messaggio originale inviato da Rudello
Trovo molto originale ed interessante anche la sua interpretazione della parabola, signor Gianfry, ma alcune sue affermazioni (quelle in "Quote") mi lasciano perplesso, ed avrei bisogno di ulteriori delucidazioni.

Mi brucia specialmente la prima: cioè io avrei sprecato quarant'anni della mia vita, e ne spreco ancora per insegnare ai miei figli l'onestà, la dignità e la buona creanza ché a loro "non servono"?... lei mi istiga al suicidio, caro amico!... è stato uno degli obiettivi primari di tanti noi genitori!

Mi sono confusi anche i concetti di "creare la propria realtà" e "creare la propria vita col libero arbitrio", ma quello che mi intriga di più è l'ultimo suo periodo quello che ho evidenziato in parte: "Oggi l'umanità ha toccato il fondo ecc..."

Dove ha avuto questa notizia?... e perché oggi e non fra dieci anni ... o un'altra volta?

Io ero rimasto al "... vigilate! perché non sapete quando..." [Mc 13:35]... ma se adesso lo sappiamo, è tanto più comodo...

Ma ho anche preoccupazione per l'ammonimento di Marco sull'avvento di falsi profeti [Mc 24].

Comunque grazie!

Ciao Rudello, NON SONO UN GENITORE, quindi parlo consapevole che mi manca l'esperienza pratica dell'angoscia che prende un genitore nel vedere soffrire o sbagliare i propri figli.
Però è da tempo che rifletto profondamente sulla cosa e che mi sento genitore ancora prima di esserlo fisicamente, diciamo che sto cercando di arrivarci preparata per quanto possibile tenendo conto dell'imprevedibile...

Secondo me non hai sprecato un secondo della tua vita per il semplice fatto che hai sempre creduto profondamente e con Amore in ciò che facevi e questo è il vero insegnamento che stai dando ai tuoi figli e che sicuramente non andrà perso proprio perchè è Vero, è l'essenza più bella di ciò che sei.
Il nome che tu dai a questo tuo essere e tramettere onestà, dignità etc... si riassume nell'Amore, ma la forma in cui manifesterranno tutto ciò sarà la loro forma, non la tua e probabilmente, quasi sicuramente, per arrivarci passeranno per l'opposto... presumibilmente almeno, se il loro desiderio di Essere è profondo, altrimenti oscilleranno tra picchi meno accentuati finchè troverranno il loro equilibrio...
Nel frattempo può succedere di tutto e non puoi (non devi) evitarlo, perchè hanno bisogno di sperimentare se stessi, di fare esperienza.

Creare la propria Realtà credo che significhi proprio questo, avere il coraggio (indipendentemente da ciò che potrebbe succedere) di seguire la propria Leggenda Personale non quella che altri più o meno gentilmente ci suggeriscono... vedi società, vedi genitori, vedi chiese varie etc. e già iniziare solo a percepire qual'è questa Leggenda Personale è una grande avventura ed un percorso irto e faticoso.
Il libero arbitrio è quello che è stato dato a te e che tu darai ai tuoi figli, il libero arbitrio non è solo scegliere di fare del bene o del male, di imbrogliare un amico o di amarlo incondizionatamente, il libero arbitrio ha una radice ancora più profonda... perchè abbiamo anche la libertà di scegliere di non essere liberi, di non esercitare il libero arbitrio e questo avviene quando non pensiamo con la nostra testa, ma con la testa degli altri, secondo ciò che ci è stato detto e insegnato che è giusto fare, quando non abbiamo il coraggio di osare e di uscire dai binari.

Secondo me non sappiamo proprio niente di preciso, perchè in qualunque momento possiamo modificare le cose... se solo ci rendiamo consapevoli di ciò che ci sta avvenendo. Quindi se è vero, come qualcuno ha scritto, che l'umanità ha toccato il fondo, abbiamo già la chiave in mano per modificare l'andamento delle cose. Ci siamo resi conto che l'umanità ha toccato il fondo, bene, è il momento di decidere che fare (vedi libero arbitrio), risaliamo, restiamo qui o continuiamo a scendere? Perchè in realtà la saggezza popolare insegna che al peggio non c'è fine...

Ma ho anche preoccupazione per l'ammonimento di Marco sull'avvento di falsi profeti [Mc 24].
Venerdì ho avuto occasione di riflettere con una guida eccezionale proprio sul brano da te citato, ma non avevo notato questa preoccupazione per i falsi profeti, me la spieghi? Cos'hai visto esattamente in questo brano?
Però ti riporto una mia piccola riflessione sulla cosa, sul brano dal versetto 22 al 26 mi pare, questo è quanto ho scritto e che copio qui: di recente ho scoperto l'albero della Sephirot, non so se ne hai mai sentito parlare... (io cmq non sono in grado di dirti molto) e a tutta la simbologia, soprattutto Kabalistica, legata all'albero quindi l'uomo visto come albero (radici in terra, testa verso il cielo)... fosse mai (e qui ecco uno dei miei soliti voli pindarici) che forse quel cieco dopo la prima terapia vedeva solo in modo diverso, forse simbolico ma non saprei, e non semplicemente male? Chi l'ha detto che vedere "bene" come gli altri sia vedere giusto?

Oggi son troppo prolissa... pardon

Ultima modifica di Ricerca : 22-01-2006 alle ore 12.30.03.
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Vecchio 22-01-2006, 14.19.31   #32
Lucio Musto
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Unhappy Re: Re: Re: X Sweet Cat:la parabola.

Citazione:
La parabola che troviamo in quel libro... è stata scritta massimo nel 2 secolo dopo Cristo... Elia [/b]


Se, come possibile, padre Dante prese la trappola della larva di formicaleone a modello per l’Inferno, vuoi come forma che come atroce filosofia, ne posso prendere atto.

Ma questo nulla toglie alla grandezza della “Divina Commedia” e del suo autore!

Rudello 22 gennaio 2006 parole 39
.............................. .............................. ......

Così per ogni cosa: non è indispensabile che sia "originale", ma che stia al posto giusto per essere efficace.
D'altra parte non mi sembra che S.Luca abbia detto: "E Gesù su due piedi si inventò questa parabola..."

Non mi turberei quindi per certe precisazioni.


Ultima modifica di Lucio Musto : 22-01-2006 alle ore 14.21.06.
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Vecchio 22-01-2006, 14.52.33   #33
Lucio Musto
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Ricerca
Ciao Rudello, NON SONO UN GENITORE, ....

Ma ho anche preoccupazione per l'ammonimento di Marco sull'avvento di falsi profeti [Mc 24].
Venerdì ho avuto occasione di riflettere ...

Ciao, Ricerca.
Ia parte - Non sarai ancora genitore ma hai capito già tutto quanto. Perfetta in quello che dici, non ho bisogno di aggiungere una virgola.

IIa parte - cercherò di spiegarmi un po' meglio, ma è lunga!
Vedi, io ho un problema personale: ci tengo a capire, ma sono molto lento nell'assimilare. Per esempio nelle bellezze naturali: non avvertirò l'esigenza di viaggi esotici finché non avrò conosciuto bene l'interessante locale, ed in effetti non ho fatto nessun viaggio di piacere fuori Europa.

Analogamente per lo Spirito. Sono nato nella Chiesa di Roma forse per caso, forse per volontà di Dio, ma comunque ora sono qui.
E' possibile che ci siano rivelazioni più grandi e più vere di quelle del mio Cristo, ma non le andrò a cercare e non me ne farò abbagliare finché non avrò penetrato bene il mio Credo.

Non fosse altro perché in coscienza, non conoscendo bene questa, non potrei riconoscere la supremazia di quelle che quindi restano, per me e per ora, i "falsi profeti" paventati da S.Marco.

E per me la coscienza è importante, perché la considero come riferimento sicuro unico nel continuum dubbioso che è la mia esistenza.

Scusami se sono stato poco chiaro. Sono ancora nuovo di questo forum ed ho cercato di essere sintetico nell'esprimermi... con ovvio danno alla chiarezza. Se vuoi, posso tornarci su.

Comunque grazie.

Rudello 22 gennaio 2006 parole 261
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Vecchio 22-01-2006, 17.19.22   #34
paperapersa
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Re: Re: Re: Re: Il padre del figliuol prodigo

Citazione:
Messaggio originale inviato da Yam
Io ho due figli e una terza che ritengo mia figlia anche se e' la figlia della mia compagna (il padre e' mancato quando era piccolina...si e' ucciso...)....sei anni or sono... questa ragazza se ne ando' di casa, molto giovane.
Fu una esperienza drammatica, non sapevamo bene cosa fare come comportarci...alla fine senza volerlo ci comportammo come il Padre...della parabola, quello, oltre ad essere un insegnamento anche "esoterico", e' un insegnamento straordinario per ogni genitore.....
Ella se ne ando' di casa a 14 anni, abbandonando noi e la scuola. Dopo tre anni in cui mantenemmo i contatti soprattutto via telefono (sic! benedetti telefonini!) lei si ammalo'. Fu un periodo durissimo, anche perche' la malattia era sconosciuta. Perse la vista e con grande fatica e deficenze della Sanita' nostrana, riuscimmo a scoprire che era una malattia genetica rarissima (Neuropatia ottica di Leber), nessuna cura possibile. Oggi per fortuna le cose sono cambiate molto. Lei ha avuto una reazione bellissima alla malattia, gli e' rimasto un piccolo residuo visivo da un occhio (per la legge italiana e' cieca con residuo visivo, cioe' ipovedente). E' gioiosa, e la sua energia positiva e' contagiosa. Ha ripreso a studiare e ha la media del 9, e' un piccolo genio.

Questa e' una sua recente poesia, ditemi cosa ci vedete:

"Ricordo ancora quella voglia irrequieta d scappare.....
Lei mi guardava,
Mia Madre,
e io urlavo tutta la mia voglia di liberta'...
sognavo, guardando dalla finestra quei tristi e grigi palazzi,
nuovi paesaggi, voglia di camminare sola senza di Lei...
scoprendo con i miei occhi emozioni lontane da quella citta' in cui tutto mi appariva cosi familiare,
cosi noioso,
stanca di camminare per quelle solite strade
ormai apparentemente conosciute...
ho avuto bisogno di piangere
ridere
scoprire, vivere, guardare strade lontane, alla ricerca, che credevo sarebbe stata eternamente in viaggio...
Ora torno...e tutto mi appare diverso, abbraccio mia madre con un calore intenso
felice di camminare con lei per quelle strade..e le guardo con occhi diversi,
non piu' bambina"

p.s.: in quei tre anni ella ha viaggiato molto, per tutta l'Europa con il suo fidanzato. Sono ancora fidanzati....

Anche soffrendo come cani bastonati non si può impedire che i propri figli facciano le loro esperienze, che affrontino le loro difficoltà, i propri rischi.......
la vita è un rischio per tutti....
le esperienze fanno crescere chiunque, hanno fatto crescere noi e se siamo qui a parlare non è certo per rinnegare il nostro passato, qualunque esso sia ma per onorarlo come maestro...
i genitori non sono esseri perfetti, come non lo sono i figli,
tutti amiamo in maniera imperfetta, tuttavia è sloo grazie al loro gesto di ribellione, al loro diventare adulti e protagonisti della loro vita (a qualunque costo) che anche noi diventiamo perfetti perchè impariamo ad amarli incondizionatamente... e cresciamo anche noi e loro diventano i nostri maestri (incredibile vero???)
paperapersa is offline  
Vecchio 22-01-2006, 17.53.53   #35
Lucio Musto
Rudello
 
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Re: Parabola del figliol prodigo ( chiarimenti)

Citazione:
...chiaro che mi interessano le risposte degli altri...non domando solo per il gusto di domandare ma perchè per me è fonte di arricchimento interiore conoscere i diversi punti di vista....

Ciao [/b]

Ho trovato fra le mie carte una interessante meditazione in sei paragrafi messa a fuoco sul celeberrimo dipinto di Rembrandt su questo soggetto (dipinto che ho cercato senza successo di allegare)

La meditazione non è mia e non so di chi sia, ma se vuole, sono contenta di trascriverla qui. Mi sembra ben fatta.

Cordialità
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Vecchio 22-01-2006, 18.23.53   #36
Uno
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Re: Re: Parabola del figliol prodigo ( chiarimenti)

Citazione:
Messaggio originale inviato da Rudello
celeberrimo dipinto di Rembrandt su questo soggetto (dipinto che ho cercato senza successo di allegare)
Immagini allegate
Tipo file: jpg rembrandt.jpg (43.5 KB, 58 visite)
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Vecchio 22-01-2006, 19.44.38   #37
giuseppe di davide
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Re: Re: Re: Parabola del figliol prodigo ( chiarimenti)

Citazione:
Messaggio originale inviato da Uno
bellissimo l'abbraccio del padre con tutte e due le sue mani che lo stringe a se fragandosene della materialita che il figlio ha mal gestito
si nota invece il fratello a braccia unite in senzo di chiusura nei confronti del fratello.
giuseppe di davide is offline  
Vecchio 22-01-2006, 21.14.08   #38
sunday01
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Luca 15:11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli.
Luca 15:12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". Ed egli divise fra loro i beni.
Luca 15:13 Di lì a poco, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paese lontano, e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente.
Luca 15:14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una gran carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
Luca 15:15 Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare i maiali.
Luca 15:16 Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con i baccelli che i maiali mangiavano, ma nessuno gliene dava.
Luca 15:17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!
Luca 15:18 Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: padre, ho peccato contro il cielo e contro di te:
Luca 15:19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi".
Luca 15:20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò.
Luca 15:21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio".
Luca 15:22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella, e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi;
Luca 15:23 portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
Luca 15:24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto, ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa.
Luca 15:25 Or il figlio maggiore si trovava nei campi, e mentre tornava, come fu vicino a casa, udì la musica e le danze.
Luca 15:26 Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa succedesse.
Luca 15:27 Quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo".
Luca 15:28 Egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare.
Luca 15:29 Ma egli rispose al padre: "Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici;
Luca 15:30 ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato".
Luca 15:31 Il padre gli disse: "Figliolo, tu sei sempre con me e ogni cosa mia è tua;
Luca 15:32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato"».

Questa parabola vuole significare la nostra morte spirituale quando sperperiamo "in un paese lontano" i beni datoci da Dio.
Il fatto che gli abitanti di quel paese non gli davano neppure il cibo dei maiali significa l'egoismo di chi è lontano da Dio.
Il fratello che ha sempre servito il padre non ha bisogno di nulla perchè vive già nella sua casa e tutto quello che ha il padre è suo, e anzi rischia di perdersi se il padre non lo pregherebbe di entrare... (non c'è posto per l'invidia o per il rancore nella casa di Dio).
Il figlio perduto, rientrato in sè, che significa non tanto bisogno materiale quindi interesse, ma tornato se stesso avendo vinto l'ego e la divisione e avendo capito cosa significa la lontananza dalla vera fonte di ogni bene, quindi pentimento, dice che non è più degno di essere chiamato suo figlio e che ha peccato contro il cielo e contro di lui...
La festa che gli fa il padre è un grande insegnamento per noi, significa che anche per il peccatore più incallito c'è sempre speranza di rientrare tra le braccia del padre... che perdona e non soltanto, ma ne ha compassione...
Quindi Dio tiene sempre la porta aperta a tutti i suoi figli e cancella ogni colpa, quando c'è la conversione del cuore e l'unità tra l'uomo e Dio.

Per quanto riguarda il compito dei genitori, bisogna lasciare che i figli facciano le loro esperienze, anche se dure e dolorose, per crescere e maturare, fisicamente e spiritualmente, amandoli sempre in qualsiasi situazione si trovino.
Negare la libertà significa non permettere di crescere, seguendoli sempre e non abbandonandoli mai.
sunday01 is offline  
Vecchio 22-01-2006, 23.04.12   #39
Lucio Musto
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Re: Re: Re: Parabola del figliol prodigo ( chiarimenti)

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Messaggio originale inviato da Uno

Grazie, sig. Uno
Lucio Musto is offline  
Vecchio 23-01-2006, 00.36.45   #40
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Re: Re: Re: Re: Parabola del figliol prodigo ( chiarimenti)

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Messaggio originale inviato da Rudello
Grazie, sig. Uno

Mi farebbe piacere leggere la meditazione cui ha accennato Rudello
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