gia', sembra che se lo siano scordato.
e sembra che nessuno si renda conto che l'equilibrio di potere attuale è stato stabilito quando... il politico piu' anziano di oggi andava ancora in giro in pantaloni corti! (sempre se era nato!)
Sarebbe come dire che siccome il mio bisnonno ha fatto un patto col bisnonno del mio vicino, adesso io devo rispettare il loro patto, senza che ne' io ne' il mio vicino abbiamo voce in capitolo!!!

Teoricamente questo alleanza non ha più senso, è diventato un vero e proprio schiavismo, dato che essi hanno imposto i loro modelli e le loro visioni in quasi tutti gli ambiti privando quasi del tutto l'Europa della diversità omogenizzandola a livello dei "mangia hamburger".

l'alleanza con gli Usa credo che invece sia fondamnetale sia per noi che per loro, oggi con il terrorismo e i pericoli che covano all'interno delle nazioni e che a mio parere se non si interviene con azioni diplomatiche, prima o poi scoppieranno, una salda unione è vitale.


il fatto che loro abbiano imposto i loro modelli e i loro costumi è tipico nella storia, Roma romanizzò l'impero e la sua influenza era sentita dai territori al confine fino a molto più lontano. Tuttavia, c'è una forma di arrendeismo, perchè fa comodo a molti a livello economico. Bisognerebbe invece, tenere i propri costumi e usanze come si tende a fare in Francia.
Credo comunque che bisognerebbe prendere solo il meglio di ognuno o almeno provarci, così si eviterebbero anche le crisi internazionali... a molti però, questo può sembrare un discorso utopico, ma io credo che possa essere realizzabile.

Dire un'esagerato arrendeismo, visto che guardando anche solo 50 anni prima del conflitto l'Europa teneva in pugno il mondo e in poco meno che 30 anni (1918-1945) ha perso il suo dominio.
Credo però stupido da parte della cultura europea omogeneizzarsi con quella americana una maggiore stabilità.
La perdita della propria singolarità può essere peggio che attrarsi le antipatie degli USA e di mezzo mondo.

In realtà la guerra fredda è finita, ciò non toglie che ci siano "ritorni" e lunghe code come in tutte le cose passate.

-è stato distrutto il sistema che aveva stabilizzato le relazioni internazionali negi ani della guerra fredda
-sono entrati in crisi quei presupposti umanistici e razionalistici condivisi in comune sia da capitalismo e comunismo che in ancor prima della guerra fredda resero possibile quella breve ma decisiva alleanza per contro il nazionalsocialismo e fascismo
-l'eurocentrismo è definitivamente tramontato
-il processo di globalizazzione avanza, lo spazio dell'economia operativa non sono più le economie nazionali , ma il mondo intero
-si sono disintegrati i vecchi modelli di relazioni sociali

il secolo breve (dal 1914 alla caduta del comunismo) è stato indubiamente il più sanguinario che la storia possa ricordare per le dimensioni delle guerre, la loro frequenza, e la loro lunghezza, un secolo costellato di guerre che ha proiettato sul nostro presente e futuro interrogativi inquietanti, molte guerre ci sono ancora oggi giorno non solo in Iraq, le ingiustizie contro il sud del mondo cioè il non riuscire a usare l'ONU efficacemente; ne seguire ciò che conta umanamente parlando ma l'assogettamento dell'umano cioè della lotta contro la fame e la miseria, e dell'educazione al tecnicismo, e alla publicità e comercializzazione dei prodotti. il rimedio lo aveva già delineato Giovanni Paolo secondo il grande quando diceva che prima viene l'umano poi i sondaggi dell'auditel o gli interessi egoisti, che si noti bene sono egoisti proprio perchè strutturalmente si dimenticano che viene prima la persona e dopo gli affari. una regola valida anche per altri ambiti, per esempio Gesù diceva ai farisei: il sabato è stato fatto per l'uomo non il contrario...