La società degli ascensori

Aperto da Jacopus, 26 Maggio 2025, 08:46:42 AM

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anthonyi

#15
Citazione di: Jacopus il 23 Giugno 2025, 17:03:26 PMSe invece ti riferisci a Nussbaum come marxista, ti devo contraddire poiché Nussbaum è una pensatrice liberale, definita anche neostoica, che riprende alcune tradizioni del pensiero classico americano, il quale pur difendendo la proprietà privata è consapevole delle storture che il capitalismo può produrre. Insomma criticare il capitalismo non fa del critico un marxista, come spesso si induce a far credere.
Liberale direi che é una parola grossa. Certamente é lontana da forme di ortodossia marxiana e fa parte di quell'ampio ambito di pensiero di sinistra che opta per un approccio critico umanistico alle forme di libero mercato senza entrare negli aspetti tecnici che le caratterizzano.
Comunque facendo un po' di epistemologia, se si "critica il capitalismo" comunque si ragiona all'interno di un paradigma Marxiano visto che il concetto di "capitalismo" assume senso solo in tale paradigma.

baylham

Secondo me il nucleo della critica di Martha Nussbaum, che condivido, non è la questione della individualizzazione contro generalizzazione della pena o delle condizioni sociali del trasgressore, ma il sistema penale stesso come unica soluzione ai problemi di "funzionamento" del sistema sociale.

Critica che si attaglia benissimo all'attuale politica del governo postfascista italiano, che inventa nuovi reati e aumenta le pene in nome della sicurezza sociale.

PhyroSphera

Citazione di: Jacopus il 23 Giugno 2025, 17:03:26 PMPer Mario Pastore. Sicuramente è importante, oltre a valutare gli aspetti materiali anche quelli relazionali, affettivi e culturali di un soggetto. La famosa soap opera "Anche i ricchi piangono" non dice una sciocchezza (perlomeno nel titolo). Si può essere poveri e integrati mentalmente, perfino felici e sereni, ma in questa società un risultato del genere è difficile da ottenere. Infatti il materialismo non è monopolio del marxismo, ma lo è molto di più del capitalismo, specialmente in questa sua versione del XXI secolo.
Se invece ti riferisci a Nussbaum come marxista, ti devo contraddire poiché Nussbaum è una pensatrice liberale, definita anche neostoica, che riprende alcune tradizioni del pensiero classico americano, il quale pur difendendo la proprietà privata è consapevole delle storture che il capitalismo può produrre. Insomma criticare il capitalismo non fa del critico un marxista, come spesso si induce a far credere.
Mi chiamo Mauro non Mario.
La distinzione materialismo/spiritualismo è più generica che quella tra psicologico e non psicologico.
Non davo per vero un marxismo di Nussbaum ma ponevo in luce certe conseguenze di certe posizioni per come sono usate e comunque dicevo anche di materialismo in generale, sebbene abbia contato negli ultimi secoli quello marxista e allora la mia puntualizzazione fatta è necessaria.

MAURO PASTORE

PhyroSphera

Citazione di: anthonyi il 24 Giugno 2025, 04:18:26 AMLiberale direi che é una parola grossa. Certamente é lontana da forme di ortodossia marxiana e fa parte di quell'ampio ambito di pensiero di sinistra che opta per un approccio critico umanistico alle forme di libero mercato senza entrare negli aspetti tecnici che le caratterizzano.
Comunque facendo un po' di epistemologia, se si "critica il capitalismo" comunque si ragiona all'interno di un paradigma Marxiano visto che il concetto di "capitalismo" assume senso solo in tale paradigma.
Non è vero. Esiste per esempio una teologia della liberazione che è anticapitalista ma non marxista - anche se ha tratti non antimarxisti o persino filomarxisti.
Inoltre "capitalismo" è termine che in opposizione a "comunismo" ha valore storico non ideologico. Non è l'invenzione di un filosofo e questo non significa parteggiare per il comunismo.

MAURO PASTORE

anthonyi

#19
Citazione di: PhyroSphera il 26 Giugno 2025, 12:53:51 PMNon è vero. Esiste per esempio una teologia della liberazione che è anticapitalista ma non marxista - anche se ha tratti non antimarxisti o persino filomarxisti.
Inoltre "capitalismo" è termine che in opposizione a "comunismo" ha valore storico non ideologico. Non è l'invenzione di un filosofo e questo non significa parteggiare per il comunismo.

MAURO PASTORE
Il "capitalismo" é una costruzione concettuale, anche abbastanza problematica.
Una definizione di esso come "proprietà privata dei mezzi di produzione" é molto generica perché praticamente tutte le società storicamente hanno questa proprietà.
Oltretutto c'é l'indeterminatezza data dal fatto che dipende dal l'imprenditore il passaggio da bene generico a fattore della produzione, per cui il capitalismo più che un fatto sociale sarebbe un prodotto del carattere imprenditoriale. Non a caso con capitalismo si intende anche un' "etica dell'accumulazione" che é appunto un carattere comportamentale, comunque differente da specifiche forme istituzionali.
Storicamente il comunismo si contrappone alle proprietà privata, e anche ad altre istituzioni economiche e sociali tradizionali, ma il fatto che tali istituzioni possano essere definite parte di un "sistema capitalista" é una costruzione ideologica, anche abbastanza infelice.
Chi usa questa costruzione ideologica indubbiamente ragiona all'interno del paradigma Marxiano, anche se non si definisce marxista.

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