Inventare una nuova religione

Aperto da anthonyi, 27 Agosto 2025, 14:03:01 PM

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fabriba

Citazione di: Ipazia il 29 Agosto 2025, 17:21:17 PMtale consapevolezza è l'argomento definitivo contro la nascita di nuove religioni
La domanda iniziale per come la interpreto io non era se dovrebbero nascere nuove religioni, ma se possono.

Però leggendo il tuo commento e cercando di fare mente locale sullo stato delle cose, sarei dell'idea che dovrebbero, anche:

Citazione di: InVerno il 29 Agosto 2025, 14:56:47 PMcoadiuvati dal più alto tasso di alfabetizzazione in Europa,

sono d'accordo che uno stato ateo si regga meglio in una società con un buon sistema di istruzione.

Allo stato attuale, la mia percezione è che il sistema scolastico occidentale stia generalmente peggiorando.
Inoltre, la mia percezione è che l'intelligenza artificiale ridurrà l'intelligenza umana alla stregue dei muscoli: non c'è niente di male ad avere muscoli, anzi, ma non sono un indicatore del valore di una persona come potevano esserlo secoli o millenni fa, anzi. 

Partendo da queste premesse, la mia tesi è che nel prossimo futuro ci sarà più bisogno di religione a livello di società, non meno. 

Ipazia

Citazione di: fabriba il 29 Agosto 2025, 18:01:30 PMLa domanda iniziale per come la interpreto io non era se dovrebbero nascere nuove religioni, ma se possono.
Cambia poco: sono forme obsolete di socializzazione che hanno già dato e detto tutto quello che potevano e dovevano. Possono tornare come rigurgiti identitari integralisti a supporto di progetti politici criminali, col corredo violento di sharie e jihad nelle varie salse storicamente determinate che in Siria, Afghanistan e Gaza vediamo all'opera, non escludendo complicità e iniziative analoghe in salsa crociata. Inventarne di nuove è parimenti anacronistico, venendo meno l'autorevolezza del modello sovrannaturale che dovrebbe animarle. Tanto vale, e così funziona, riesumare le esistenti. Poco auspicabile ma possibile. 
Riguardo all'istruzione, l'inefficienza di quella di regime non è poi così deleteria. Meglio nessuna che l'indottrinamento. Ci si formerà altrove e si metterà mano a tutto il decrepito ambaradan con nuove spinte rivoluzionarie generate dallo stato di cose presenti. Nel frattempo godiamoci la barbarie per cui abbiamo votato. E non è detto che avremo altre chances visto il tunnel atomico in cui ci stiamo infilando.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: InVerno il 29 Agosto 2025, 12:26:51 PMIl capitalista è una cosa, è una persona che muove capitali e vabbè, il capitalismo è un altra. Il satanismo sarà pure una religione se vuoi (io introdurrei la distinzione con le sette, vale lo stesso per scientology) quello che indicavo è che non è "nuova" o perlomeno indipendente da quella cristiana, e lo stesso direi dei mormoni che sono un appendice, uno scisma, o come vuoi..
Il punto, inverno, é che aldila degli iperboli di Ipazia, la parola "capitalismo" non indica nulla che faccia pensare a una propagazione culturale ideologica, gli imprenditori (questo é il modo corretto di definirli) sono persone che fanno affari in maniera autonoma e non si fanno omogeneizzare da una ideologia, magari la combattono se la ritengono pericolosa, come hanno fatto col marxismo.
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

anthonyi

#33
Citazione di: fabriba il 29 Agosto 2025, 12:47:03 PMOnestamente non darei per scontato che nel mondo il termine capitalismo oggi esista solo nei termini che dite voi, però ammetto di avere usato la parola con leggerezza , o più che altro lapsus, vi ringrazio per avermelo fatto notare e recepisco la critica.

Tornando alla domanda, @anthonyi  , provoco un secondo: ti ricordi quando all'indomani della caduta dell'impero sovietico -e per più di un decennio- si è parlato di "fine della storia"?
È possibile che ci sia una condizione culturale simile, più in grande?

Il bisogno di una religione si perde nella notte dei tempi, io darei addirittura per scontato che è parte dell'animale umano, e non vedo una discontinuità tale nel nostro tempo da suggerire che sia ora venuto meno.
Vedo una discontinuità culturale piuttosto che potrebbe aver reso le vecchie religioni obsolete. Io direi che questo potrebbe addirittura essere un periodo particolarmente fertile per la creazione di nuove religioni

Però se pensiamo al cristianesimo ci sono voluti secoli dalla fondazione alla popolarizzazione, quindi magari delle religioni che vengono fondate oggi, le pochissime che dureranno millenni sono ancora una nicchia e non le abbiamo mai sentite nominare.


Non ti preoccupare, fabriba, a puntualizzare sulle carenze del concetto di "capitalismo", qui ci sono solo io, e chiaramente mi scontro con 150 anni di ideologia marxista.
Tu mi parli dell'89, della grande illusione che l'impero del male fosse stato definitivamente sconfitto, e invece non era così.
Come i virus le ideologie aberranti mutano E ritornano a produrre effetti patogeni rispetto ai quali non hai anticorpi. Diventano populismo, sovranismo, antivaccinismo, qualsiasi cosa pur di creare disturbo alla società.
Poi nelle versioni più pesanti ripropongono orrori che pensavamo riguardanti solo il passato come quelli compiuti dai russi in ucraina, o da quelli di Hamas il 7 ottobre 2023, e menzogne come quelle della propaganda putiniana, e della propaganda di hamas con la complicità di alcune ONG.

E' interessante la tua riflessione sul bisogno di una religione.
Condivido perfettamente l'idea, nel corso della storia gli uomini hanno destinato alle religioni tantissime risorse, segno che sentivano il bisogno di queste ultime. In particolare il bisogno di un ente superiore che razionalizzasse il mondo.
Nella storia dell'umanità non ci sono società umane sviluppatesi oltre un certo livello senza la definizione di enti superiori, che possono essere Dei, o concetti più astratti come in Cina o Giappone.
Non sto parlando di spiritualità, ma di gerarchia, una gerarchia necessaria per combattere quelle gerarchie umane che naturalmente si formano nella società umana.
Gli esempi sono tanti, le ideologie che combattono la fede in Dio, come il comunismo o il nazismo, diventano tirannie.
Una volta tolto Dio come ente superiore il suo spazio viene occupato dal dittatore di turno, non c'é neanche meravigliarsi, é la natura umana che fa questo.
L'uomo ha bisogno di un punto di riferimento, che gli dia sicurezza, e tra un Dio immateriale e un dittatore io credo sia nettamente preferibile il primo.
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

Mel Fed

E la Spiritualità dov'è? Su 30 risposte soltanto in Kob c'era qualche elemento che la ricordasse. Non si chiama così la sezione?

anthonyi

Citazione di: Mel Fed il 30 Agosto 2025, 16:42:25 PME la Spiritualità dov'è? Su 30 risposte soltanto in Kob c'era qualche elemento che la ricordasse. Non si chiama così la sezione?

Il problema, Mel fed, é che la spiritualità é sempre qualcosa di molto personale, impalpabile, é veramente difficile parlarne. 
Piú facile invece parlare di religione, aspetto certamente più concreto.
Poi vabbè, il discorso é un po' delirato sulle ideologie laiche, ma che ci vuoi fare. 
Comunque tu sei liberissimo di entrare nel topic in chiave spirituale
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

Ipazia

Citazione di: Mel Fed il 30 Agosto 2025, 16:42:25 PME la Spiritualità dov'è? Su 30 risposte soltanto in Kob c'era qualche elemento che la ricordasse. Non si chiama così la sezione?

La spiritualità è nel coscienzioso rifiuto di scorciatoie sgamate di tipo ideologico-religioso. Abbisogna certamente una rivoluzione etica, ma se la risposta è "religione", la risposta è sbajata.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: fabriba il 29 Agosto 2025, 18:01:30 PMPartendo da queste premesse, la mia tesi è che nel prossimo futuro ci sarà più bisogno di religione a livello di società, non meno.

Sono d'accordo con te se si prende per buona la definizione di religione che proponi, ma gli altri spesso intendono la religione come trascendentale, e io a questo non vedo spazio... Per ritornare a quel livello di pensiero magico le scuole più che peggiorare devono esplodere, e chissà magari dopo un apocalisse nucleare, ma il mio orizzonte predittivo si ferma molto prima.
Ora Noè, coltivatore della terra, cominció a piantare una vigna. Avendo bevuto il vino, si ubriacó. Genesi 9:20

Alberto Knox

Sono d'accordo con Ipazia, non è il fondare una nuova religione (cosa che fra l altro mi sembra se non impossibile, quasi) ma una nuova spiritualità. E se ne può parlare in senso collettivo solo ammettendo che vi siano esperienze vitali che accomunano l'uomo. Quali sono , ci sono emozioni vitali che ognuno di noi sente? Allora ci sono persone che negano il male, persone che negano il bene , che negano l amore , che nega l anima ma non ci sono persone che negano la bellezza ad esempio. Chi fa esperienza estetica , sta facendo anche un esperienza estatica che è di fatto uno stato mentale primario, fondamentale e ineliminabile con cui noi riconosciamo e sentiamo la bellezza estetica. E ma cosa c'entra la bellezza con la spiritualità? c'entra perchè nell esperienza estatica noi riusciamo a staccare il nostro io dalla consueta percezione del mondo ed entriamo in uno stato mentale "altro" ,non alterato, altro. Ecco è trovare cose di questo tipo che ognuno di noi può sperimentare la vera sfida che si pone di fronte al tema di una spiritualità che sia degna di questo nome. Preferisco questa strada piuttosto che elencare cose che l uomo dovrebbe fare per giungere all agognata spiritualità , devi fare meditazione, devi conoscere la vacuità , devi conoscere l unità del tutto , devi tornare al tuo essere originario ecc ecc no, penso che la spiritualità è un sentiero che si compie , non è eteronoma, è autonoma. con questo non voglio dire che queste cose non abbiano valore ma hanno valore solo in quanto uno decide di percorrerle e se la mia spiritualità proviene da esperienze estatiche non è piu giusta o meno giusta di una che proviene da un esperienza di silenzio meditativo. Perchè tutte le esperienze spirituali  sono vere quando sono autentiche anche qualora risultino contradditorie.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Phil

Citazione di: Alberto Knox il 30 Agosto 2025, 19:16:23 PMuna nuova spiritualità. E se ne può parlare in senso collettivo solo ammettendo che vi siano esperienze vitali che accomunano l'uomo. Quali sono , ci sono emozioni vitali che ognuno di noi sente? [...] non ci sono persone che negano la bellezza ad esempio. Chi fa esperienza estetica , sta facendo anche un esperienza estatica che è di fatto uno stato mentale primario, fondamentale e ineliminabile con cui noi riconosciamo e sentiamo la bellezza estetica.
In realtà ci sono anche, e credo non siano nemmeno poche, le persone che negano la bellezza come esperienza estetica; conosco persone per cui il legame bellezza/esperienza-estetica è ciò che, nel migliore dei casi, entra in gioco come "riscaldamento" in vista di un possibile coito. Posizione di antica tradizione, se la intendiamo come forma di yoga, tantra o simili; molto meno spirituale se la intendiamo come la intendono le persone a cui mi riferisco.
La stessa "spiritualità corporea" all'orientale, con il progredire dello studio del corpo umano, si sta rivelando sempre più fisiologica e sempre meno mistica; per questo è oggettivo che alcune pratiche diano benessere e sollievo, perché è questione di reazioni biochimiche o fisiologiche (tanto più se potenziate da autosuggestione, anch'essa fenomeno per nulla mistico).
Esempio banale: fare stretching dopo intensa attività fisica, facendo attenzione alla respirazione e alla tensione, fa oggettivamente bene; poi possiamo credere che il benessere derivi anche da un valore simbolico o mistico aggiunto (che solitamente non c'è), ma si tratta di un surplus non oggettivamente necessario (al netto della suddetta autosuggestione). Lo stesso accade, a mio avviso, con altre questioni spirituali che ci fanno "sentire meglio", pur non stirando muscoli o assumendo strane pose: la spiegazione simbolico-spirituale che ne diamo, è un surplus a ciò che veramente accade a livello neuronale, fisico, etc. Per quel poco che ne so in merito, ovviamente.
Tuttavia, come giustamente ricordato da Mel Fed, queste sono considerazioni fuori posto in questo topic, servono solo a ricordare che c'è anche chi non crede nella spiritualità come propria dimensione  trascendente (perché quella collettiva o altrui è innegabilmente creduta tale dai diretti interessati).

Alberto Knox

Citazione di: Phil il 30 Agosto 2025, 19:55:50 PMIn realtà ci sono anche, e credo non siano nemmeno poche, le persone che negano la bellezza come esperienza estetica;
mi dispiace ma io a questa affermazione non ci credo. Vuoi farmi credere che i tuoi amici non sono mai rimasti a bocca aperta nel guardare un panorama, o la maestosità del mare o che non si sono mai soffermati nel guardare il cielo stellato o nell osservare un fenomeno naturale che prima da allora era sconosciuto ai propio occhi? e di fronte a tali cose non abbiano affermato "che bellezza" . Certo  loro potranno anche continuare a dire di no, non ho mai avuto di queste esperienze e io continuerò a dire che non ci credo. Non ci credo perchè la bellezza ha tre sorgenti , la prima è la natura e noi siamo natura, la seconda sorgente è l'uomo stesso, ti è  mai capitato di dire "quella si che è una bella persona?" e perchè è bella perchè è di bell aspetto? no , ma probabilmente perchè i suoi occhi brillano di intelligenza ,di umanità, bontà e di gentilezza. la terza sorgente è l arte naturalmente e vuoi farmi credere che loro non hanno mai fatto un artefatto, un disegno , un lavoro con il legno e dopo sono rimasti soddisfatti e han guardato la propia opera sorridendo? fatto o visto artefatti e non ne sono mai rimasti colpiti? 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Non importa l'intensità in cui si vive un esperieza estetica/estatica . Cioè uno può anche vedere per la prima volta l aurora boreale e stufarsi dopo cinque minuti ma non può dire che non sia oggettivamente bello. il dato di fatto è che l'uomo riconosce e sente la bellezza non la sua intensità soggettiva. Anche nel riconoscere la bellezza di una donna nuda ha a che fare con l armonia delle forme naturali e in ultima analisi delle bellezza stessa.Quindi dire io non ho mai avuto un  esperienza estetica non ha alcun senso dal mio punto di vista . L'uomo non può essere immune alla bellezza perchè tutto il creato, fin dalle origine è  stata un  esplosione di bellezza. 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Kob

Proviamo a fare qualche distinzione.
Che cos'è la spiritualità? Ogni religione contiene anche una sua specifica spiritualità?
Prendo come esempio una delle religioni più recenti: Scientology.
Come ogni chiesa, anche Scientology esprime dei valori e contiene una sua teologia (per quanto sembri un racconto di fantascienza, ma del resto le stesse perplessità devono averle provate i filosofi greci di fronte ai racconti di Paolo).
Come tutti sanno all'inizio Scientology  si è presentata come una scuola psicologica alternativa. Ma da subito, contenendo elementi gnostici (l'ascesa alla perfezione, la gerarchia, la segretezza), si capiva bene dove si sarebbe finiti: in una comunità chiusa (nel senso di non disposta al confronto scientifico), o in una setta, o in una religione.
Ora Scientology esprime dei valori. Quali? Essenzialmente il valore del successo individuale, qualunque sia il campo in cui il soggetto ricerca tale successo (soprattutto la carriera, ma anche il matrimonio etc.).
Il valore dell'individuo, il fatto che ognuno di noi abbia delle straordinarie potenzialità, spesso offuscate dai fallimenti, dagli errori.
Insomma un'etica imperniata sulla costellazione dell'individualismo.
Ma contiene anche una spiritualità? Io penso di sì. È il pathos del cammino verso la purificazione (per diventare "Clear", per ripulirsi dai traumi, da quelle zone oscure che condannano le persone a compiere sempre gli stessi errori, a non sviluppare realmente i propri talenti etc.).
La spiritualità cioè tratta sempre del cambiamento, del passaggio dall'uomo antico a quello nuovo, dal peccatore al santo, dal soggetto confuso al Clear.
È anche possibile concepire una religione fondamentalista senza spiritualità: infatti si può pensare ad una religione che esprima una concezione forte della verità e dei valori etici indiscutibili che ogni devoto deve accettare una volta per tutte, senza alcun tentennamento, in modo che non ci sia alcuna dialettica tra vecchio e nuovo, tra errore e verità, ma solo un'adesione definitiva.
Ma si può pensare ad una spiritualità senza religione? Forse sì, a patto però di non essere bloccati da altre concezioni forti, come il materialismo. Cioè il cambiamento deve avere come meta un sogno, una speranza. Deve esprimere lo spirito utopistico, deve dar voce alla ricchezza interiore dell'uomo, al di là dei bisogni dell'animale. In questo ci deve essere la capacità di concedere tutta la libertà necessaria all'immaginazione.

Ipazia

#43
L'indicibile  con la religione si adulteria in dicibili idolatrici l'un contro gli altri armato. Tale è l'esperienza storica e pure il peggio dell'attualità. Processo inevitabile quando si feticizza la realtà è si generano caste addette al feticcio; trascendente o immanente (la $cienza,....).
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

#44
Citazione di: Kob il 31 Agosto 2025, 08:03:15 AMMa si può pensare ad una spiritualità senza religione? Forse sì, a patto però di non essere bloccati da altre concezioni forti, come il materialismo. Cioè il cambiamento deve avere come meta un sogno, una speranza. Deve esprimere lo spirito utopistico, deve dar voce alla ricchezza interiore dell'uomo, al di là dei bisogni dell'animale. In questo ci deve essere la capacità di concedere tutta la libertà necessaria all'immaginazione.
Come tutte le visioni del mondo anche il materialismo si presta ad implementazioni feticistiche, ma al suo interno possiede anticorpi idonei a contrastare tale tendenza perché nasce come critica delle sovrastrutture ideologiche e dei loro feticci socialmente e storicamente determinati (Dio, Famiglia, Proprietà Privata, Stato, Capitale, Merce,...).

La spiritualità marxista ha punti di convergenza con la fede nella terra raccomandata da Nietzsche. È la presa d'atto affermativa del nostro destino evolutivo, con la presa in carico di un'etica coerente. Utopica, ma non meramente illusionale, utopistica.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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