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Semplici Riflessioni e Curiosità

Semplici Riflessioni e Curiosità  

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Alcune curiosità

  • Una curiosità numerologica è fornita dalla diffusa diffidenza per il numero 17: se infatti si scrive 17 in numeri romani, XVII, e si anagrammano questi numeri-lettere, si ottiene VIXI, che in latino significa "ho vissuto, ho finito di vivere, sono morto".

  • Il venerdì è stato a lungo considerato giorno infausto. Perchè le pene capitali ebbero luogo per lungo tempo di venerdì, detto popolarmente "giorno dell'impiccato". Al contrario tra gli indù il martedì, con sabato e domenica, è uno dei tre giorni sfortunati, durante i quali non si dovrebbero intraprendere affari importanti o lunghi viaggi.

  • Che età ha la Sfinge? L'egittologia ufficiale ha sempre ritenuto che la Sfinge fosse stata scolpita nella roccia durante il regno di Chefren, nel 2520 a. C. Ma alcuni archeologi e geologi sostengono di avere le prove che l'erosione della statua non sarebbe dovuta al vento e alla sabbia, bensì alla pioggia, e che quindi l'origine della Sfinge vada fatta risalire a migliaia di anni prima, quando la regione sahariana era umida.

  • Befana (Dal latino volgare epìphania, a sua volta derivato dal greco epiphàneia, "manifestazione"), festa dell'Epifania celebrata dalla Chiesa il 6 gennaio per ricordare la manifestazione della divinità di Gesù Cristo. Tradizionalmente è la festa dei Re Magi e in Italia conclude le vacanze scolastiche del periodo natalizio. La befana è rappresentata come una vecchia brutta e curva, vestita di nero, con naso adunco e mento aguzzo che, viaggiando a cavallo di una scopa la notte fra il 5 e il 6 gennaio, entra nelle case attraverso la cappa del camino per lasciare doni (generalmente dolciumi) nelle scarpe o nelle calze dei bambini buoni, mentre a quelli cattivi lascia pezzi di carbone; le calze venivano un tempo appese alla cappa del camino. Si usava, in molte città d'Italia, portare per le vie un fantoccio (la Vecchia) che nella notte del 5 gennaio veniva bruciato in piazza.

  • Baba Yaga, strega malefica dei racconti popolari russi e slavi e, secondo la tradizione, nonna del diavolo. Nelle lingue slave, baba significa "vecchia", "nonna". Baba Yaga è rappresentata come una vecchietta brutta e minuta, con un grosso naso deforme, lunghi denti, gambe ossute e capelli arruffati, che vive in una casetta poggiata su zampe di gallina. In alcune storie è un demone che mangia i bambini, o ammassa avidamente metalli preziosi. Vola a cavallo di un mortaio infuocato o di un calderone di ferro, utilizzando un pestello per manovrare e una scopa per cancellare le tracce nell'aria.


  • Marco Polo è arrivato in Cina? Per alcuni studiosi, se il viaggiatore veneziano avesse davvero messo piede in Cina non avrebbe dimenticato di raccontare alcuni aspetti fondamentali della vita in Oriente: l'abitudine di bere il tè, la scrittura particolare, l'usanza di fasciare i piedi delle donne perché rimanessero piccoli e graziosi. E soprattutto, come ha fatto a non vedere la Grande Muraglia?

  • Il dio sumerico Anu aveva una figlia, Bau (suono onomatopeico del latrato del "cane", auau), che era una divinità dalla testa di canide. Il dio Anubi era una divinità dalla testa di cane.

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