Home Page Riflessioni.it
Sul Sentiero I Dalla “divina inquietudine” alla Gioia

Sul Sentiero I
Dalla “divina inquietudine” alla Gioia

di Bianca Varelli
Indice
Capitolo precedente
- Capitolo successivo


Elogio dell'Utopia


Il termine “utopia” (da ou, non, e topos, luogo: luogo che non c’è), creato da Tommaso Moro, umanista inglese del Cinquecento, denominava l’isola di Utopia, sede della repubblica ideale da lui immaginata. Il termine è stato usato, in seguito, spesso con un tono bonariamente ironico, per indicare la concezione di un governo e di una società di perfetti; si dice spesso di una concezione che aspira al Bello e al Vero che è “utopica” e che chi aspira alla fratellanza universale è “un utopista”.
In realtà, se guardiamo al passato, molte delle attuali conquiste scientifiche, sociali, tecniche sarebbero state considerate dai nostri antenati “irrealizzabili” e “utopiche”: cura di malattie prima inguaribili, viaggi fuori dell’atmosfera terrestre, abolizione della schiavitù, suffragio universale, diritto all’istruzione, telefono e televisione…
Dobbiamo tali progressi a pochi uomini che hanno saputo guardare oltre il limite del loro tempo e, con la loro intelligenza, la loro perseveranza e la loro lungimiranza hanno preparato il Bene maggiore per molti. Più volte, nella Storia, è accaduto che tali uomini, considerati “utopisti”, hanno fatto avanzare l’umanità d’un colpo, o più gradatamente, con una scoperta scientifica, una innovazione tecnica, una riforma sociale o religiosa, una nuova concezione filosofica o psicologica: Volontà di Bene, Intuizione preveggente e lavoro generoso hanno consentito la concretizzazione sul piano fisico dell’Utopia.
Ad Essi, Fratelli maggiori, va la nostra Gratitudine; spetta a noi tutti l’impegno a fare della nostra Terra il mondo dell’Utopia realizzata.
A tali esempi si ispira l’aspirante-ricercatore del nostro tempo.
Egli sa di vivere il passaggio tra l’Età dei Pesci e l’Età dell’Acquario o Nuova Era, il ciclo della civiltà umana, oggi agli albori, caratterizzato dall’emergere di energie più raffinate e dalla manifestazione di più elevati impulsi dell’anima.
Comprende i “segni dei tempi” e ne asseconda creativamente i fattori evolutivi.
Considera che potrà raggiungere i suoi fini con maggiore immediatezza poiché ha strutturato stabili Volontà e Proposito.
Sente l’esigenza di rapporti fraterni e di Gruppi umani di nuova concezione, che rispecchino i valori di condivisione e di unità irradiati dalle energie dei tempi.
Lavora per la costituzione di comunità umane di nuova concezione - colonie dell’umanità risvegliata - che porteranno in manifestazione sul Pianeta gli ideali della Nuova Era. In esse saranno esemplificate, anche nel quotidiano svolgersi della vita, più avanzate e armoniose modalità di intendere i rapporti umani, la spiritualità, la politica, l’economia e l’ecologia.

Evidenti gli sviluppi, sebbene ancora iniziali:

  • la graduale osservanza, da parte degli uomini, della Legge dei retti rapporti, che conduce ad un sempre maggiore rispetto per la dignità della persona;

  • l’assiduo studio scientifico delle Leggi dell’Universo, che sempre più conferma gli antichi principi esoterici. Esso potrà segnare la fine della “fede dogmatica” dei confessionalismi, tipica delle trascorse età;

  • l’empatia e la comprensione amorevole come pratiche quotidiane di vita;

  • l’aspirazione all’unità del genere umano, che condurrà ad una Cittadinanza e ad un Governo mondiali illuminati;

  • modalità di vita creative, improntate alla Gioia, alla Bene-volenza, all’Umorismo e alla Cooperazione, che toglieranno gradualmente forza e possibilità di espressione all’arroganza dell’individualismo;

  • azione di gruppo basata sul senso della Coerenza e della Sintesi, che sostituiranno l’utilitarismo, il conformismo e il consumismo oscurantisti dell’era appena conclusa.

Queste aspirazioni, se perseguite da anime mature, porteranno l’umanità a vivere il processo evolutivo su di una spirale più alta.
Sarà allora evidente che il futuro evolutivo dell’uomo è quello di elevare progressivamente il proprio livello di coscienza, crescendo in Amore e Conoscenza, fino a riconoscersi “figlio di Dio”:


cercate innanzitutto il Regno dei Cieli e la Giustizia di Dio e tutto vi sarà dato in conseguenza.
(Vangelo, Mt. 6, 33).


Bianca Varelli


Indice

capitolo precedente - capitolo successivo


I contenuti pubblicati su www.riflessioni.it sono soggetti a "Riproduzione Riservata", per maggiori informazioni NOTE LEGALI

Riflessioni.it - ideato, realizzato e gestito da Ivo Nardi - copyright©2000-2024

Privacy e Cookies - Informazioni sito e Contatti - Feed - Rss
RIFLESSIONI.IT - Dove il Web Riflette! - Per Comprendere quell'Universo che avvolge ogni Essere che contiene un Universo