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Sul Sentiero I Dalla “divina inquietudine” alla Gioia

Sul Sentiero I
Dalla “divina inquietudine” alla Gioia

di Bianca Varelli
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La spirale evolutiva

 

Chi inizia il Sentiero cerca il Maestro fuori di sé; pensa che se sarà “costante” o “abile” o “fortunato” nella ricerca, avrà le certezze, le verità, i “poteri” cui aspira.
Frequenta corsi; avvicina improbabili “guru”; compie viaggi in Oriente; si inserisce in “gruppi di ricerca”; fa esperienze “spirituali”.
Ma la sua anima rimane vuota, in attesa.
Chi ha intravisto la Via:

  • comprende chiaramente che ogni vero insegnamento iniziatico non può essere dato che gratuitamente e per amore;

  • opera all’interno di sé, allineando la personalità all’anima;

  • agisce all’esterno, per “realizzare il Regno di Dio sulla Terra”, materializzando Pace e Unità nel mondo degli uomini;

  • non cerca il Maestro che lo condurrà a conquiste spirituali; lavora invece per rendersi degno dell’interesse del Maestro, che lo noterà per la sua accresciuta luce;

  • sa che il Piano gli verrà svelato con sempre maggiore ampiezza man mano che si accresceranno la sua vibrazione e la sua rispondenza telepatica alle energie superiori.

Il Sentiero non è per tutti. Esso richiede un atto di volizione fermo, che implica abnegazione totale al Lavoro e vigilanza costante a modificare se stessi; solo attraverso il proprio sacri-ficio (da sacrum facio, compio un atto sacro), si potrà creare la nuova realtà, fuori e dentro di sé.
Il Sentiero è la scelta dell’anima adulta che, con un atto di volontà che si origina nella profondità del Cuore, ha deciso di allineare la propria piccola volontà a quella del Grande Esserenel quale “viviamo e siamo”. E’ la scelta della responsabilità (da respondere abilitas, abilità a rispondere al compito).
Chi decide di percorrere il Sentiero non afferma più in modo profano, “Io voglio essere libero” ma “La mia volontà sia la Tua”. Egli cerca di com-prendere (prendere con sé e su di sè) parti sempre più ampie del Progetto divino per l’umanità; sa che la sua Visione si amplierà solo quando la sua dedizione e la sua persistenza si rafforzeranno.
Le nuove comunità umane, basate sull’Etica della condivisione e consapevoli della Legge dell’“avvicinamento progressivo alla divinità”, potranno essere fondate solo da coloro che percorrono con intrepidezza il Sentiero; essi saranno affratellati dalla “Religione dell’Umanità”, che sostituirà le attuali confessioni religiose, sempre più debolmente percepite e inadeguate al sentire più avanzato dei tempi.
Tali uomini e donne formeranno un gruppo di intelligenze organizzate e orientate al fine dell’Unità di tutta l’umanità; ad essi, operai del Signore, è affidata la missione  di “seminare la Terra” per far fiorire la consapevolezza della Nuova Era.
Per attuare ciò è necessario un Lavoro alto ed arduo; bisogna aspirare a uscire dalla circolarità della propria ristretta e abitudinaria visione del mondo; bisogna che la vita si trasformi da “circolo” ripetitivo in spirale evolutiva:

 

L’ego può trasformare il circolo del proprio movimento vitale in una spirale avanzante e ascendente, che, pur continuando a farlo girare in circolo, lo porterà nel contempo a uno stadio superiore. La “montagna della realizzazione”, intorno a cui si svolge il sentiero a spirale, si svolge solo in questo modo. I pellegrini si muovono sempre in circolo, apparentemente ripercorrendo i propri passi, ma in realtà continuando a salire. Portando in avanti il punto centrale per mezzo della volontà, il saggio e il forte convertono i cerchi in spirali, e in tal modo avanzano e si realizzano. Questa, in verità, è una delle forme più alte di alchimia mentale.
(Magus Incognito, La dottrina segreta dei rosacroce).

 

L’esperienza di vita, che  certamente ci ha formato, può essere considerata il nostro “insegnante del passato”; progredendo, possiamo sempre più determinare il tipo di esistenza che intendiamo vivere, poiché noi stessi diventiamo gradualmente “creatori di vita”.
Ad ogni tappa del percorso, la Verità si amplia e abbraccia una parte di realtà sempre più vasta; camminiamo “nella” verità - quella che oggi riusciamo a comprendere - “verso” una verità più grande, che ancora non intravediamo, situata sulla successiva voluta della spirale.


   Bianca Varelli

 

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