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Testi per riflettere

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Manuale di Epitteto

- (Encheiridion)

Versione curata da Claudio Buffa
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16) BISOGNA MANIFESTARE LA PIETA’ MA NON SENTIRLA

Quando vedi qualcuno che piange per la morte di un suo parente o per la lontananza di un suo figliolo o la perdita di qualche cosa di valore, stai attento a non farti ingannare dall'apparenza del fatto, e farti trasportare dalla compassione e pensare che quel tale per quei motivi subisca un vero male. Dentro di te devi sapere subito che quella persona non é veramente afflitta dal fatto accaduto ma dal concetto che egli ha dell'accaduto. Pur tuttavia non devi aver difficoltà ad assecondare il suo dolore, e, se occorre, anche sospirare insieme con lui, ma guarda però di non dolertene veramente.

 

17) LA VITA E’ COME UNA COMMEDIA

Ricordati che tu sei nella vita come un attore in una commedia, che sarà lunga o breve, a seconda della volontà del regista. E se a costui piace che tu faccia la parte di un medico, fa in modo di rappresentarla meglio possibile. Così anche se devi fare la parte di uno zoppo, di un magistrato, di un uomo comune. Cerca di comprendere che ti spetta di rappresentare bene la parte a te destinata: lo sceglierla spetta ad un altro.

 

18) I PRESAGI

Quando un corvo gracchiando annuncia un cattivo augurio, non farti turbare da questa apparenza, ma dì a te: - Questo animale non annuncia una sventura a me proprio, ma forse a questo mio corpo, o forse ai miei averi, alla reputazione, ai figli, alla moglie. Per quanto riguarda me, questo, se io voglio é un augurio buono, anzi ottimo. In quanto ricaverò utilità dagli avvenimenti, quali possano essere, solo se io voglio.

 

19) COME SI PUO’ DIVENTARE INVINCIBILI

Puoi essere invincibile se ti cimenterai soltanto in quelle situazioni in cui puoi vincere. Quando vedi uomini onorati o potenti o come vuoi che sia reputati e famosi, bada che l'apparenza di questa cosa non ti faccia pensare che essi siano felici e avventurosi. In quanto che, se l'essenza del bene sta in ciò che dipende da noi, non bisogna avere né invidia né gelosia. A te non deve interessare di diventare né condottiero né presidente, né magistrato, ma solo un uomo libero: e per questo ci si arriva per una sola via, che é quella di non curarsi delle cose che non sono in nostro potere.

 

20) NON E’ L’OFFESA CHE CI OFFENDE, MA L’OPINIONE CHE CI FACCIAMO DI ESSERE OFFESI

Ricordati che se sei offeso o picchiato da qualcuno non é questo qualcuno che ci offende, ma l'opinione che ci facciamo di essere offesi. Perciò quando tu stai montando in collera, pensa che é la tua immaginazione che ti porta all'ira, e non altre cose. Perciò fa in modo di non venire trasportato subito dall'apparenza della cosa; perché se aspetterai un po di tempo, potrai più facilmente contenerti e vincerti.

 

21) PENSARE SEMPRE ALLA MORTE

Devi avere presente tutti i momenti il pensiero della morte, e tutte quelle cose che appaiono più spaventose e da fuggire, e più di ogni altra cosa la morte; e non ti accadrà mai di avere un pensiero vile, né ti nasceranno pensieri troppo accesi.

 

22) NON BISOGNA TEMERE IL RIDICOLO

Vuoi darti a filosofare? Preparati fin da ora ad essere schernito e deriso da molti; aspettati che la gente dica: - Oh! si é trasformato in filosofo tutto ad un tratto; e: - cosa vogliono dire quelle sopracciglia aggrottate? Ora tu non aggrottare le sopracciglia, ma non ti lasciar sviare da ciò che tu stimi meglio, perseverando, per così dire, in un posto a te assegnato da Dio. E sappi che se sarai perseverante in questo, gli stessi che all'inizio si erano presi gioco di te, successivamente cambiati ti ammireranno; al contrario se ti perderai d'animo per le canzonature, ne guadagnerai beffe e risa doppie.

 

23) PER APPARIRE FILOSOFI

Se é per acquistare la stima degli altri che filosofeggi, sarai uscito dalla via che ti eri prefissa. Ma cerca di essere sempre filosofo, e sii contento e soddisfatto di questo in ogni cosa. Perché‚ se oltre ad essere, volessi anche parere, fa che tu appaia filosofo a te stesso, e ciò ti basti.
(
nota dai Discorsi di Epitteto: “Contro quelli che vogliono essere ammirati”: Quando uno nella vita ha l'atteggiamento che deve avere, non spalanca la bocca meravigliato dalle cose di fuori. O uomo, cosa desideri che t'accada? Io mi limito ad avere desideri ed avversioni secondo natura; che la mia volontà o la mia repulsione, che i miei disegni ed i miei sforzi, e i miei giudizi siano come la natura esige. Perché vai per la strada come se avessi ingoiato uno spillo? - Voglio che quelli che mi incontrano, mi ammirino, mi seguano e gridino: " Che gran filosofo!". Chi sono questi da cui vuoi essere ammirato? Non sono quelli di cui sei solito dire che sono pazzi? E che? Vuoi essere ammirato dai pazzi?).

 

24) E’ NECESSARIO CHE OGNUNO FACCIA IL PROPRIO DOVERE

Non darti pena dicendo fra te e te: io farò una vita ignobile; io non sarò nessuno. Perché se essere ignobili è un male, non puoi patire alcun male per colpa di altre persone, ma solo vergognarti di te stesso. Ora dimmi, il pervenire ad un ufficio pubblico, o l'essere invitati ad una festa, sta forse in tuo potere? oppure é il caso ad essere cattivo o ignobile se io non otterrò questo ufficio o andrò a questa festa? E come puoi dire di essere inutile, se tra le cose che intraprendi scegli soltanto quelle che sono in tua facoltà, ed in questo puoi anche essere il migliore?
- Ma gli amici non avranno da me nessun aiuto o beneficio!
- Di che benefici e di che aiuto parli? Non avranno da te denaro, non riceveranno benefici politici. Ora, chi ti ha detto che queste cose sono in nostro potere, e non in potere di altri? Chi può dare ad un altro ciò che lui stesso non ha?
- E tu acquistalo - dirà qualcuno, - per poterlo dare a noi.
Se io potessi comprarli, vorrei la modestia, la fede, la nobiltà d'animo; mostratemi come si fa ed io non mancherò. Ma se voi volete che perda i miei beni personali, per farvi ottenere cose che poi non sono beni, voi vedete come siete poco giusti ed indiscreti. Oltre ancora, cosa scegliereste per prima voi, tra i soldi e l'amicizia vera? Non é meglio che voi mi aiutaste ad essere un amico vero piuttosto di farmi fare cose che mi faranno perdere la virtù?
- Ma la società non avrà nessun contributo da me. - Ancora! di quali contributi parli? Non avrà da te né opere pubbliche né costruzioni. Perbacco! La società non riceve neppure scarpe dall'armaiolo, né armi dal calzolaio. Gli basta che ognuno svolga bene il proprio compito.
Dimmi- Se divenissi un cittadino modesto e leale non sarebbe più utile alla tua società?
- Certo che si!
- Allora come farai ad essergli inutile essendo così?
- Ma che compito svolgerò nella società?
-Quello che potrai nel rispetto della modestia e della fede. Perché se per voler aiutare la società perdessi la fede ed il pudore, che aiuto le potrai dare, quando sarai divenuto sleale ed impudente?

 

25) COSA VALGONO GLI ONORI

Non sei stato salutato, o cercano consigli da un'altra persona? Se questi onori sono beni devi essere contento che quel tale li abbia ricevuti; se sono mali non ti dispiaccia che non siano toccati a te. Considera poi che tu non ti interessi alle cose mondane, e che quindi non puoi godere degli stessi interessi degli altri. Infatti come può, per esempio, colui che non frequenta le persone famose, che non le accompagna, che non le loda, andare al passo con coloro che fanno queste cose? Certo sarebbe ingiusto ed ingordo avere gratis questi onori, senza pagare il prezzo con cui si comprano i favori e i benefici dei potenti e dei ricchi.
- A quanto si vende oggi la verdura? Mettiamo caso 1 Euro al chilo. Ora facciamo che uno compra un Kg di verdura e spenda 1 Euro e tu invece non l'abbia comprata, pensi forse di avere meno di lui? No, perché se lui ha la frutta, tu avrai i soldi che non hai speso. Similmente nel nostro caso. Non sei stato invitato alla festa di quel tale? Ma neppure tu gli darai il prezzo di quella festa: ora egli la vende al prezzo di lodi, di osservanza, di ossequi. Se la mercanzia fa per te, paga dunque il prezzo. Ma se vuoi avere la mercanzia senza pagarne il prezzo, questa é ingordigia e furfanteria. Forse che in cambio della cena non hai avuto nulla? Si, certamente hai guadagnato nel fatto che non hai lodato chi non volevi lodare, e non sei stato ad aspettarlo sull'uscio.

 

26) COME CONOSCERE LE LEGGI DELLA NATURA

La natura umana si conosce quando non abbiamo l'immediato interesse a quella cosa. Se succede una disgrazia a un tuo vicino si é soliti dire:
- Sono cose che succedono! Ora devi sapere che quando ti succede la stessa cosa devi prenderla nello stesso modo con cui l'hai presa per il tuo vicino. Così anche nelle disgrazie peggiori. - Muore un figlio o la moglie di un altro? - Sono casi umani!
- Ti muore un figlio o la moglie? Subito gli Hai, hai!
Quindi ci conviene ricordare come diremmo noi, quando lo stesso caso capita ad un altro.

 

27) IL MALE NON ESISTE

Come non si mette un bersaglio affinché l'uomo non lo colga, così non nasce e non si ritrova nel mondo la natura del male.
(Trad. Leopardi)

Come é vero che nessuno mette un bersaglio per non coglierlo, così é vero che al mondo danno fatale o danno voluto da natura non esiste.
(Trad. padre Bassi)

 

28) NON PERVERTIRE LA TUA ANIMA

Se qualcuno desse il tuo corpo in potere di chiunque capiti, ne saresti sdegnato; e allora perché non provi la minima vergogna nel dare la tua mente in potere di chicchessia, quando ti senti turbato e confuso se qualcuno ti dice qualche cattiva parola?


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