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Testi per riflettere

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Non occorre fare nulla

di U.G. Krishnamurti

- Dialoghi in Amsterdam tra U.G. e alcuni amici.

Da Il coraggio di essere se stessi (versione per internet) traduzione di Pierluigi Piazza.

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Se riducete le cose a questo modo, vi rendete conto dell'assurdità di parlare del "Se", "Se alto", "Se basso", auto- conoscenza; è tutta spazzatura. Non potete indulgere in tali assurdi nonsensi e costruire teorie filosofiche. Non c'è un soggetto che crea l'oggetto.

Non solo l'io, ma tutte le sensazioni fisiche sono coinvolte in questo. La vista, l'udito, il gusto, l'olfatto, il tatto, l'attività di ognuno di questi sensi necessariamente crea il soggetto. Non è lo stesso unico soggetto che sta provando queste sensazioni collezionandole in un insieme che gli fa dire: "questo sono io"; ma sono tanti soggetti senza continuità, né connessione. Il suono è uno, la vista è una, l'odorato è uno. (Sfortunatamente l'uomo, dicono abbia sviluppato 4000 sfumature del senso dell'olfatto, che sono inutili per lo scopo della sopravvivenza di questo organismo vivente). 

Il senso del tatto indica le vibrazioni che creano il soggetto là in voi. E questo soggetto viene e va, viene e va. Non c'è nessuna entità permanente. Ciò che esiste là (quello che voi chiamate io) è solo il pronome di prima persona. Niente altro, non c'è un'entità permanente in voi. 

Mentre siete vivi, la conoscenza che c'è in voi non vi appartiene. Perché siete interessati a cosa succederà dopo che quell'entità che chiamate "io" non ci sarà più? L'organismo fisico lavora di momento in momento, perché quello è il modo di funzionare delle percezioni fisiche. 
Parlare di vivere di momento in momento, riferendosi ad uno stato della mente indotto dal pensiero, non ha senso per me. Se c'è un senso, esso è nei termini del funzionamento fisico di questo corpo. 

Quando non c'è il pensiero, quello che rimane è un vivere di momento in momento. Sono tutte immagini, milioni e milioni di immagini, per dirla con il linguaggio dei film. Non c'è continuità, non c'è movimento là. Il pensiero non può mai, dico mai, catturare quel movimento. Neanche se lo investite col movimento stesso, il pensiero riuscirà mai a catturare il movimento attorno a voi. 

Il movimento della vita si svolge fuori e dentro di noi. Sono sempre insieme. 

Il pensiero è essenziale solo per la sopravvivenza di questo organismo vivente. Quando serve, esso è presente. Quando non serve, la domanda se sia presente o meno non ha nessuna importanza. Non potete parlare di quello stato in termini poetici e romantici.

Se ci fosse una persona in quello stato, non se ne starebbe nascosta da qualche parte. Egli sarebbe qui brillante come una stella. Voi non potete occultare una tale persona sotto una stuoia. Essere un individuo non è una cosa facile, vedete. Questo significa che voi siete ordinari. È molto difficile essere ordinari, sapete. Voi volete essere qualche cosa di diverso da ciò che siete. Essere se stessi è molto facile, non occorre fare nulla. Nessuno sforzo è necessario. Non dovete usare la volontà, non dovete fare assolutamente nulla per essere voi stessi. Invece per essere qualche cosa di diverso da quello che siete, dovete fare un mucchio di sforzi.

 

Brano inviato da Isabella di Soragna

 

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