
TESTI Canzoni
Musical Classici in lingua inglese - Indice
Testi canzoni originali con traduzione in italiano di Ermanno Tassi
Cabaret
di John Kander, Fred Ebb
dal musical Cabaret
interpretato da Liza Minnelli
Testo della canzone (lingua originale)
Cabaret
“What good is sitting alone in your room?
Come hear the music play.
Life is a Cabaret, old chum
Come to the Cabaret.
Put down the knitting
The book and the broom.
It's time for a holiday.
Life is a Cabaret, old chum
Come to the Cabaret.
Come taste the wine
Come hear the band.
Come blow a horn
Start celebrating right this way
Your table's waiting.
What good's permitting
Some prophet of doom
To wipe every smile away?
Life is a Cabaret, old chum
So Come to the Cabaret!”
I used to have a girlfriend
Known as Elsie
With whom I shared four sordid rooms in Chelsea
She wasn't what you'd call
A blushing flower
As a matter of fact
She rented by the hour.
The day she died the neighbors
Came to snicker:
"Well, that's what comes
From too much pills and liquor."
But when I saw her laid out like a Queen
She was the happiest corpse
I'd ever seen.
I think of Elsie to this very day.
I remember how she'd turn to me and say:
"What good is sitting all alone in you room?
Come hear the music play.
Life is a Cabaret, old chum
Come to the Cabaret."
And as for me, and as for me
I made my mind up back in Chelsea
When I go, I'm going like Elsie.
Start by admitting
From cradle to tomb
It isn't that long a stay.
Life is a Cabaret, old chum
It’s only a Cabaret, old chum
And I love the Cabaret.
Testo della canzone (Traduzione in italiano)
Traduzione a cura di Ermanno Tassi
Cabaret
“A cosa serve star seduta tutta sola in
camera?
Vieni a sentire la musica che suona.
La vita è un Cabaret, vecchia mia
Vieni al cabaret.
Metti giù e ferri da maglia
Il libro e la scopa
È il momento di una pausa.
La vita è un Cabaret, vecchia mia
Vieni al Cabaret.
Vieni ad assaggiare il vino
Vieni a sentire l’orchestra.
Vieni a suonare il corno
A cominciare la festa proprio per di qua
Il tuo tavolo t’attende.
Cosa c’è di buono nel permettere
A chi prevede destino avverso
Di spazzar via ogni sorriso?
La vita è un Cabaret, vecchia mia
Quindi vieni al Cabaret!”
Avevo un’amica
Conosciuta come Elsie
Colla quale dividevo quattro sordide stanze nel Chelsea
Lei non era ciò che definiresti
Una mammoletta
Sta di fatto
Che lei si faceva pagare un tanto all’ora.
Il giorno in cui morì i vicini
Si misero a sghignazzare:
“Bene, ecco cosa deriva dal troppo bere
E troppe pillole.”
Ma quando io la vidi stesa come una Regina
Era la salma più felice
Che abbia mai visto.
Penso a Elsie proprio in questo giorno.
Ricordo come si rivolse a me per dire:
“A cosa serve star seduta tutta sola in camera?
Vieni a sentire la musica che suona.
La vita è un Cabaret, vecchia mia
Vieni al Cabaret.”
E per quanto mi riguarda, per quanto mi riguarda
Risolsi di tornare a Chelsea
Quando vado, vado come Elsie.
Comincio con l’ammettere
Che dalla culla alla tomba
Non corre poi così tanto tempo.
La vita è un Cabaret, vecchia mia
È solo un Cabaret, vecchia mia
Ed io amo il Cabaret.
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