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Religione Incaica

 

Vedi anche religione Maya

 

La religione Incaica è la religione delle popolazioni che occupavano tra il 1200 e il 1550 una vasta zona dell'America Latina (l'odierno Perù, la Bolivia, l'Ecuador, il Venezuela, il Cile e parte del Brasile). L'impero degli inca era chiamato per questo Tahuantisuyu, ovvero dei quattro cantoni o regioni del mondo, e gli inca erano la popolazione, di lingua keciua, che prevalse sulle altre popolazioni indigene, fondando un grande impero la cui capitale era Cuzco (ombelico), considerata il centro della terra.
La religione ufficiale consisteva in un culto solare, in quanto il fondatore della dinastia Manco Capac aveva ricevuto un'illuminazione divina nei pressi del lago Titicaca dal dio Sole, Inti, che gli aveva affidato l'incarico di diffondere tale conoscenza a tutti gli abitanti, donandogli insieme una verga d'oro, che avrebbe indicato il luogo dove fondare la capitale. Da quel momento il sovrano era anche capo religioso, considerato il rappresentante del Sole sulla terra, dove risiedeva solo temporaneamente, perché dopo la morte sarebbe ritornato nel mondo celeste.
Altre divinità erano Viracocha e Pachakarmac, di epoca ancora pio antica del dio Sole: il primo era il dio delle acque, il secondo, secondo alcuni era l'essere supremo, di cui non si poteva dire nulla, creatore del mondo e padre anche del dio sole Inti, mentre secondo altri era identificato con la luna.
Sposa e sorella del Sole è la dea Mama Quilla (dea Luna), e i loro figli, oltre a Manco Capac e la sorella Mama Oello, considerati gli iniziatori della dinastia, sono Pitua, che rappresentava il pianeta Giove, soggiorno dei beati, e Chasca, che rappresenta il pianeta Venereo.
Vi era ancora il dio del fulmine, del tuono e del lampo, chiamato Catequil, e rappresentato come un serpe con o senza penne. Si comprende da quanto detto come la religione incaica fosse di tipo animistico, in quanto tutti gli elementi naturali erano considerati delle forze (huaca) a cui si consacravano enormi pietre, che possiamo ammirare ancora oggi nel misterioso complesso del Machu Picchu in Perù.
Molto sentita era la credenza in una vita dopo la morte: si pensava infatti che le anime avrebbero rivestito le spoglie terrene; per questo i corpi venivano mummificati e nelle tombe si ponevano oggetti utili anche nella vita futura, molto spesso di grande valore, fatto che provocò la profanazione e le ruberie degli europei, quando nel 1532 lo spagnolo Francisco Pizarro con uno stratagemma catturò e uccise l'ultimo sovrano Atahualpa e pose fine a questo impero.
Le principali feste erano in onore del Sole e venivano celebrate ai solstizi e agli equinozi: la più importante, Intip Raymi (danza del Sole) durava nove giorni, preceduti da tre giorni di digiuno, e nel corso di essa si accendeva il fuoco che sarebbe poi stato custodito dalle vergini del Sole fino all' anno seguente. Altre feste erano quella della purificazione e quella del raccolto.

 

Tratto da: Dizionario delle Religioni di Francesca Brezzi – Editori Riuniti (1997)

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