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Sul sentiero - Parte quarta

Anonimo - novembre 2010
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Iniziazione e discepolato secondo l’insegnamento del maestro tibetano

 

Il Suono e la Parola

 

Molto importante è per il candidato l’uso della parola ed il silenzio, poiché egli conosce la sacralità della parola e del suono; non a caso nella scuola di Pitagora gli aspiranti ai misteri erano obbligati per sette anni al silenzio.

Il suono creativo è la base di ogni manifestazione; la Parola di potere del Logos crea i mondi, e l’intero Creato è effetto:

  • della  meditazione del Logos, che è la fase in cui Egli visualizzò nei dettagli l’intero Piano della manifestazione ed espresse il suo Proposito;

  • della Parola di potere creatrice con cui Egli attuò la sua ideazione.

Le iniziazioni umane riproducono nel microcosmo ciò che avviene nel macrocosmo per quanto riguarda le iniziazioni cosmiche; come al Logos fu trasmessa la Parola di potere AUM, che diede origine al sistema solare, così all’iniziato umano si trasmette, ad ogni iniziazione, una parola di potere.

Si deve notare che il suono AUM - che ha sequenza triplice come tutte le parole di potere - è solo un riflesso impreciso e approssimativo del sacro suono che originò la manifestazione.

Le parole di potere sono sempre pronunciate da entità autocoscienti dopo una meditazione in cui si è costruito con precisione il piano e delineato con chiarezza il proposito. Esse mantengono stabile la manifestazione, che permane finchè perdura la vibrazione del suono; ciò avviene ad ogni livello; così, quando il Logos non emette il sacro AUM,  la manifestazione cessa.

Ogni parola produce effetti sulla costruzione delle forme; le piccole vite così  create assumono aspetti che perdurano finchè perdura il suono che le ha generate e finchè chi le ha prodotte direziona la sua energia e la sua volontà verso di esse.

Questo processo riguarda:

  • le grandi creazioni del Logos planetario e del Logos solare;

  •  le trasformazioni indotte dagli iniziati di ogni grado;

  •  le forme create dalle parole dell’uomo comune.

Gli uomini generalmente costruiscono forme inconsapevolmente; esse produrranno effetti benefici o malefici a seconda dello stato mentale e del  proposito che le hanno generate e della volontà che le mantiene in manifestazione.

La parola vela il proposito, il suono lo svela, dando origine alla manifestazione in ogni piano.

Il candidato sa che, se vorrà ottenere i risultati voluti,  dovrà imparare a emettere suoni e parole di potere coscientemente e scientificamente, consapevole delle conseguenze di ogni produzione di suoni di potere; egli direzionerà così le energie e creerà forme che favoriscano l’evoluzione.

Le parole di potere hanno origine dalla Parola pronunciata dal Logos solare all’inizio della manifestazione; esse nascono dai tre suoni sacri originari e si depotenziano scendendo di grado in grado diventando sempre più lunghe, fino a giungere ai discorsi dell’uomo comune.

Il candidato, che conosce il valore delle parole, le usa con discriminazione, precisione e parsimonia, diventando  sempre più  sintetico; sa che gli adepti usano le parole solo per fini creativi e per direzionare le energie.

 

Perciò, l’aspirante che si prepara all’iniziazione deve in primo luogo:

 

-  Dominare ogni attività della triplice natura inferiore. Ciò implica l’applicazione di energia intelligente ad ogni atomo dei tre involucri: fisico, astrale e mentale. E’ letteralmente il risplendere dell’aspetto Brama, o terzo aspetto, del Dio interiore.

-  Vigilare le proprie parole ogni istante di ogni giorno. Questa è un’affermazione semplice, ma molto difficile in pratica. Chi vi riesce, si avvicina rapidamente alla liberazione. Non si allude qui alla reticenza, alla scontrosità, né al silenzio che spesso contrassegnano nature poco evolute e che in realtà sono soltanto indici di incapacità di esprimersi, ma si riferisce all’uso controllato delle parole per attuare certi fini, e al trattenere le energia quando questa non è necessaria. Ciò è ben diverso ed implica la comprensione dei cicli e dei momenti opportuni; presuppone la conoscenza del potere del suono e degli effetti prodotti dalla parola; implica la conoscenza delle forze costruttive della natura e il loro uso corretto, e si basa sulla capacità di dirigere la sostanza mentale e metterla in moto per ottenere risultati nella sostanza fisica, in accordo con il proposito chiaramente definito del Dio interiore. E’ il risplendere del secondo aspetto del Sé, l’aspetto Vishnu o costruttore di forme, principale caratteristica dell’Ego sul proprio piano. Sarà utile riflettere su ciò.

-   Meditare e apprendere il proposito dell’Ego. Con tale meditazione il primo aspetto si afferma sempre maggiormente e la volontà cosciente del Dio interiore può essere percepita sul piano fisico.

Queste tre attività dell’aspirante devono procedere parallelamente. Si osserverà che la seconda è il prodotto della prima e si manifesterà come energia sul piano fisico. Solo quando si sarà compiuto un vero progresso lungo queste tre direttive, viene confidata la prima delle grandi parole. (Alice A. Bailey,  Il Discepolato nella Nuova Era, cap. XV, 156,157)

 

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