Ciao. Ho quardato il link. E' un romanzo. Quando ho tempo provo a leggerlo. Un romanzo, se nasce veramente dall'esperienza. può dire molto di più della teoria. Però è un romanzo e non teoria

Già che ci sono vi segnalo anche io un bel libro. Questa volta sul controtransfert. Anche questo rientra nella narrativa. E' anche molto piacevole da leggere.
R. Akeret, L'uomo che s'innamorò di un orso bianco, Pratiche 1998.


Dimenticavo! Dea, ieri sera ho guardato il capitolo sul transfert del libro "storia della psicanalisi" della Vegetti Finzi, ma non ho trovato la metafora che hai citato tu.
Ricordi dov'è? Mi interessa il contesto in cui l'ha usata.

[quote]Messaggio originale inviato da Deapsico
[b]
All'attuale studio psicologia, ma ho uno spiccato amore per Freud, ossia non mi interessa nient'altro. Oltre agli esami che purtroppo devo studiare, da sola ho letto tanto di Freud e non perdo occasione di sommergere i prof di domande. Sul transfert ho letto abbastanza, Jung ehm mi perdonino i jungani ma lo odio veramente, lo reputo il puledrino di Freud come disse la Spierlein ( donna meravigliosa).

Ciao Dea...mi permetti un consiglio?
Anch'io, i primi tempi dell'università adoravo Freud...Jung lo odiavo, con tutto il mio cuore....lo odiavo perchè non lo conoscevo.
Freud è un grande, indubbiamente...ma non è l'unico e il solo; cerca di non rintanarti in un solo pensiero, cerca di ampliare i tuoi orizzonti, di conoscere sempre modelli nuovi, cosi che un domani potrai scegliere quale modello è più adatto a te.
Jung era un uomo meraviglioso, con le sue idee innovative, i suoi studi sulla sincronicità, la sinergia...gli archetipi, era un grande uomo seppur con i suoi difetti...ricorderai sicuramente la storia contorta con la Spierlein...i suoi scambi epistolari con freud, le sue omissioni...
Credo che l'attrito tra i freudiani e gli junghiani non abbia senso oggi; jung era allievo di freud...ma poi, grazie alla sua creatività, ha preso la sua strada... Credo che ognuno di noi debba comportarsi così: bisogna studiare, comprendere le teorie...ma poi farsi un'idea propria di tutto, dalla psicologia alla visione del mondo...
Ti auguro una buona giornata e uno studio sempre più fruttuoso.

Joo

Guarda con calma cerco la pagina dove lo lessi ( ora sto preparando clinica, è pesantissimo credevo fosse più leggero).

Per il libro che hai consigliato lo prenoterò e lo leggerò nel periodo di natale ( tra lo studio di un esame e l'altro)

Ho letto quello che hai scritto precedentemente dove parli del "sottoterra" sono pienamente d'accordo, hai perfettamente ragione!!!

Joolee grazie del consiglio, sei molto gentile. Vediamola così io al 100% voglio diventare una psicanalista, al 80% freudiana. Ho ancora molto da studiare, la strada è lunghissima, tante cose non riesco nemmeno a compredere. Ti confesso che Jung non lo conosco a fondo, devo approfondire, ma solo quando avrrò terminato con il suo maestro, potrò comprendere le teorie altrui.
Ho letto tutto l'epistolario Jung- Freud, Jung-Spierlein, Spierlein- Freud.
Forse in futuro mi ricrederò, ma per il momento non so come spiegarti è un qualcosa che sento dentro di me l'amore per Freud e la convinzione che sia l'unico e solo "per me".

Ho trovato in rete questo bell'articolo. Bello e anche breve. Ovviamente non esaurisce l'argomento, lo apre.



http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/030111a.htm

L'ho letto Fragola, è interessante. Interessante appunto approfondirlo.

( Mi fa molto piacere aver trovato questo forum, e te. Credo che confrontarsi arricchisca molto, e possa portarci a imparare tantissimo)

Mi è piaciuto molto questo articolo..
condivido con l'idea di approfondire anche l'argomento del controtransfert.
Mi piacerebbe sentire l'opinione di chi è gia terapeuta e come vive il controtransfert,e se lo vive...

Scusate se mi ri-intrometto e per di più con un off-topic (si dice così?). Sta povera mia pische è veramente... mah non so neanche cosa dire... Il fatto è questo: volevo un po' salutare tutti i forumisti e scrivere qualcosa. Quando il forum è stato chiuso, stavo impazzendo, non sapevo più dove andare a parare, dove scrivere qualcosa... per disperazione sono andato per la prima volta a visitare le chat.

Quando il forum è riaperto, galvanizzato, ho scritto il thread "Il forum migliore che esista", dedicato al lavoro di Ivo. E poi? Porca miseria, non mi è venuto più da scrivere nulla! Mah! L'unica cosa positiva è che in chat ho conosciuto una ragazza...

Comunque, tornando un po' nel tema, ribadisco che la mia analista non mi parla mai della teoria: dice che è una perdita di tempo. Certo, se io mi fissassi, e le dicessi che per me è un problema, che devo assolutamente saperlo, etc... allora qualcosa mi direbbe. Ma io sono d'accordo con lei: preferisco parlare degli eventi "reali". Cioè delle sensazioni e pensieri che si trovano a svolazzare nella mia testa...

E adesso che ho conosciuto sta ragazza, di cose da dire ce ne sono parecchie

Infine aggiungo che lei è una freudiana di ferro. Per lei Jung è troppo parapsicologico... Comunque essere una freudiana di ferro, vuol dire anche conoscere ed apprezzare TUTTA la storia della psicolanalisi. Lei ricorda sempre che da Freud sono passati cent'anni. E i freudiani di oggi non pensano più le stesse cose di Freud.

Lei non utilizza dei modelli per interpretare le persone, o almeno così dice. La cosa importante - scusate se mi ripeto - è l'empatia, il rapporto personale. E parallelamente la pratica clinica.

Di nuovo un saluto a tutti

Ho letto l'articolo, Fragola, e jung mi risulta ancora più simpatico.

Quanto alle riserve sulle inclinazioni parapsicologiche di Jung, non so, non conosco molto la materia per poter dire qualcosa.

Tuttavia temo che ci potrbbe essere stata un'eccessiva presa alla lettera dell'attenzione al mito, al simbolo, agli archetipi di Jung. Nello stesso articolo riportato da Fragola si sottilinea la necessità di un'interpretazione metaforica dei riferimenti all'alchimismo.


Mi fermo per non andare ot, ma l'argomento sarebbe interessante.

La tua analista ha ragione. Non serve conoscere la teoria per vivere il tranfert. La relazione terapeutica è viva, non è teoria.